"La prima parola che voglio dire è di ringraziamento a Dio per averci concesso questo Papa, per averci donato la sua profondità intellettuale e spirituale, la sua finezza d'animo, la sua umiltà. Io personalmente devo molto a lui. Gli sono grato per l'affetto che ha sempre dimostrato per la mia persona".
Sono le prime parole pronunciate oggi dal vescovo della diocesi reggiano-guastallese mons. Massimo Camisasca alla notizia delle dimissioni del Papa Benedetto XVI.
"L'annuncio delle dimissioni che il Papa ha dato questa mattina al concistoro dei cardinali mi riempie di silenzio e di preghiera. Di silenzio perché sono consapevole di partecipare a un momento grande della storia della Chiesa. Essa infatti è segnata soprattutto dal rapporto di ogni uomo con Dio, dall'adesione alla sua volontà. Il Papa, nella profondità della sua coscienza cristiana, ha percepito che rispondere oggi a Dio significava per lui ritirarsi. È una scelta drammatica e, nello stesso tempo - ne sono sicuro -, apportatrice di pace per il suo animo credente. Esce così dalla scena del governo della Chiesa un grande Papa, che verrà ricordato per tante ragioni. Alla morte di Giovanni Paolo II, dopo 27 anni di magistero incisivo e planetario, tutti ci chiedevamo: "Chi potrà succedere a un simile Papa? Chi potrà imprimere un suo stile dopo una tale altezza di presenza e di parola? Benedetto XVI, con grande umiltà, ha saputo disegnare una sua linea di interpretazione del sommo pontificato. Una linea che è passata attraverso la catechesi. Egli verrà ricordato nei secoli, a mio parere, come un nuovo Leone Magno, un nuovo Gregorio Magno, un vescovo che ha saputo introdurre i cristiani in una visione profonda e sintetica dell'esperienza della Chiesa, mettendo al centro di essa la liturgia e la preghiera".
Camisasca dice ancora: "Benedetto XVI è stato un Papa che ha svelato la carità come contenuto della fede. Lo ha detto nel messaggio per la Quaresima e mostrato con questo suo ultimo atto di governo. Egli ha espresso ciò che è essenziale nel cristianesimo: il legame con la Tradizione, la centralità della liturgia, la necessità della grazia che salva, la superiorità della vita personale di fronte ad ogni burocrazia o sovrastruttura. Nello stesso tempo egli ha parlato a tutti gli uomini, mostrando la grande stima che il cristianesimo ha della ragione umana e combattendo contro ogni riduzione di essa. Il Logos è il cuore del cristianesimo: è questo il principio che combatte ogni assolutizzazione politica della religione. Ha posto continuamente sul tappeto il tema della convivenza tra i popoli e le religioni. Inizia ora un tempo di preghiera nella Chiesa, affinché sia concesso dallo Spirito di Dio un nuovo Papa che sappia continuare l'opera dei suoi predecessori con la santità che i papi del Novecento hanno saputo incarnare in modo così mirabile".
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Aggiornamento 13 febbraio 2013
L’Azione cattolica di Reggio Emilia–Guastalla rende grazie al Signore per averci donato papa Benedetto XVI, un pontefice capace di ascoltare e sollecitare noi laici nel riscoprire il nostro ruolo, ricordandoci che siamo realmente persone corresponsabili dell’agire della Chiesa. Lo abbiamo amato e continueremo ad amarlo, lo abbiamo seguito e seguiremo con altrettanta forza e passione il suo successore. Lo apprezziamo per l’amore che mostra per la Chiesa e per il coraggio della sua decisione. Lo ringraziamo per la sua fermezza nell’affrontare ogni situazione, anche le più complesse e per l’Amore con cui ci ha guidato, chiediamo a tutti di accompagnare Benedetto XVI nella vita di preghiera e studio che si è riservato. Tutta l’Azione cattolica si raccoglie in una preghiera di ringraziamento e di invocazione a Dio per la sua Chiesa e il suo futuro successore.
(Alberto Saccani, presidente, e il Consiglio diocesano Azione Cattolica di Reggio Emilia-Guastalla)
I contenuti salienti del pontificato di Benedetto XVI : FEDE, SPERANZA, CARITA’. Egli ha saputo , con questi temi, toccare il cuore del mondo intero!
Il nostro caro vescovo, Sua Eminenza Monsognor Massimo Camisasca, potrà, egregiamente, portare avanti, nel nostro territorio, i temi che hanno caratterizzato questo pontificato. Coraggio, Mons. Massimo! Noi siamo con Lei!
(Liliana)
Tante parole, ma da cristiano mi chiedo che cosa è realmente accaduto, a questo Papa, salito al soglio di Cristo, in una chiesa sommersa da scandali per pedofilia, in alcuni casi coperti da cardinali. Vero come vero che la chiesa è fatta di uomini e donne, ma forse un po’ di coerenza non guasterebbe mai e forse nella Chiesa di oggi manca un po’ di trasparenza, non si può certo dire che sia una casa di cristallo. Forse questo Papa lascia questo insegnamento….. Speriamo che sia raccolto da tutti noi.
(Roberto)
La mia impressione è che l’agnello circondato dai lupi e ormai privo di forze, si sia immolato nella speranza di contribuire, col suo gesto, ad una nuova primavera della Chiesa. Temo che ci aspettino tempi difficili, ma dobbiamo pregare ed avere Fede.
(Ivano Pioppi)
Un gesto forte.. perchè la forza di questo gesto mette in luce, il fatto importante, anche il Papa si può “dimettere”, quando il corpo e la mente non più efficaci sono in grado di portare avanti la missione della Chiesa. Un gesto del quale la classe politica non è in grado di compiere, per salvare le nuove generazioni. Non poteva scegliere un momento migliore, la considerazione tragica appunto mi vien da dire, solo i migliori uomini decidono di andarsene in modo responsabile, per ridare importanza non a singolo ma alla “comunità”.
(Libero pensante)
La penso esattamente come Lei. Impariamo dal Papa ad assumerci le nostre responsabilità. Questo momento è magico per capire, scegliere e condividere.
(Marisa Nice Montecchi)
Grazie monsignor Camisasca.
Sono molto grata al Signore che ha mandato come successore degli Apostoli Lei, Eminenza. Le Sue parole sono un balsamo per la mia anima, finalmente – dopo tanto tempo – mi sento portata per mano da un uomo di Dio. Che belle le Sue parole “l’annuncio delle dimissioni del Papa mi riempie di silenzio e preghiera”. Grazie mi ci voleva proprio questo prezioso suggerimento del mio Vescovo. Il gesto dell’amato papa Benedetto XVI rivoluziona completamente la Chiesa moderna, che grande insegnamento, quanta umiltà. Ricordo ancora la sua frase “pregate perchè io non debba scappare davanti ai lupi”, non abbiamo pregato abbastanza anche se Lui non è scappato, ha solo detto “non ho più le forze per operare il BENE per la chiesa, ha abbracciato la croce, non è sceso, io lo vedo abbracciato fortemente alla croce di Cristo. Preghiamo per il Papa e per tutti i pastori, soprattutto per lei Vescovo Massimo, nostro faro.
(Marisa Nice Montecchi)