“Vogliamo condividere con la gente le scelte fondamentali per il futuro dei nostri territori”: i sindaci di Toano, Michele Lombardi, e di Villa Minozzo, Luigi Fiocchi, continuano il percorso comune che ha già portato i due municipi ad attivare una serie di gestioni associate e a valutare anche la possibilità di una fusione.
“Questa soluzione - sottolineano Lombardi e Fiocchi - potrà però maturare solo attraverso il confronto e la piena condivisione da parte degli abitanti dei due comuni. E’ una decisione troppo importante, per cui su questo aspetto intendiamo impegnarci da subito. Nel frattempo adotteremo congiuntamente una convenzione per attivare un progetto tecnico e giuridico che faccia piena luce su questa opportunità”.
Proseguono i due primi cittadini: “Per ora abbiamo stabilito di sottoporre all’approvazione dei rispettivi consigli comunali la richiesta alla Regione di delimitare un ‘ambito ottimale’ che comprenda Toano e Villa. Il numero di abitanti di questo ambito supererebbe, come previsto dalla legge regionale, gli ottomila abitanti, mentre la superficie totale dei territori coinvolti sarebbe di circa 235 chilometri quadrati contro i 300 previsti, ma derogabili. E’ una deroga che nel nostro caso riteniamo opportuna, considerando che ci troviamo in montagna, con morfologia, tempi di percorrenza e viabilità non confrontabili con quelli della pianura”.
Rilevano inoltre Lombardi e Fiocchi: “Tale legittima richiesta, prevista dalla stessa legge regionale, permetterebbe di proseguire in una esperienza di gestione associata dei servizi che ha dato buoni frutti e generato risparmi consistenti, migliorando nel contempo i servizi ai cittadini”.
L’esperienza “della Comunità montana, dagli anni settanta ad oggi - ribadiscono poi i due sindaci - ci ha insegnato che diventa invece difficile associare, come qualcuno ipotizzerebbe, servizi e funzioni in territori troppo estesi e troppo variegati, come quello dell’Appennino reggiano. Non a caso l’ente comunitario, ormai alla fine della sua esperienza, ha sempre associato poche e marginali funzioni. E’ perciò un grave errore tentare di riproporre oggi un tale assetto, seppur in altre forme. Crediamo sia una scelta sbagliata per i residenti in montagna”.
Concludono i sindaci di Toano e Villa Minozzo: “Approvare più ‘ambiti ottimali’ non significa dividere l’Appennino, ma gestirne i servizi in modo migliore. Per mantenerne invece l’unità, quando si affrontano grandi temi quali la scuola, l’ospedale, la grande viabilità, occorre una forte gestione politico-territoriale affidata a uno strumento, come la Conferenza dei sindaci, che deve servire anche da raccordo territoriale con gli enti superiori. È infine nostra intenzione avviare anche confronti con le forze economiche, sociali e politiche locali per valutare assieme le ipotesi in campo e, ove possibile, condividerle e migliorarle”.
L’ambito territoriale ottimale sarebbe un Unione tra Villa-Toano e l’Unione dei comuni dell’Alto Appennino Reggiano (Ligonchio-Busana-Collagna-Ramiseto).
Questo assetto permetterebbe a COMUNI DI MONTAGNA di.”avere un territorio omogeneo, considerando che ci troviamo in montagna, con morfologia, tempi di percorrenza e viabilità non confrontabili con quelli della pianura””.
(Luca Marco Cagnoli
Assessore Comune di Ligonchio)
Comprendo la volonta’ dei Sindaci di Toano e VillaMinozzo di costruire un “ambito ottimale” avendo attuato e proseguendo ad attuare una serie di collaborazioni tra i due comuni tese al risparmio e al miglioramento della qualita’ dei servizi ai cittadini. Mi chiedo pero’ come mai non hanno fatto altrettanto in riferimento alla Direzione Scolastica, quando il dirigente di Villa Minozzo e’ giunto al termine della sua cariera lasciando vacante il suo posto? Perché i due Sindaci che vogliono costruire un “ambito ottimale” non lo hanno costruito anche in capo scolastico, cercando di ottenere una fusione delle due Direzioni come per esempio e’stato fatto tra i Comuni di Casina e Carpienti ? E ancora perche’ il Sindaco Fiocchi ha accettato di buon grado un Dirigente scolastico impegnato sul fronte della fusione Carpienti Casina e quindi poco disponibile rispetto al dirigente di Toano? La sanita’, la scuolla sono servizi molto piu’ importanti per i cittadini rispetto alla Ragioneria piuttosto che la Polizia Municipale o l’ufficio Tecnico. mi pare che i Due Sindaci abbiano perso l’unica vera occasione di care un “ambito ottimale” eppure era li a portata di mano.
(Luca Zini, Segretario PD Casina)
vorrei rispondere a Luca Zini . Non credo che polizia municipale e ufficio tecnico siano servizi di secondaria importanza,lo sono quanto la scuola e la sanita’, e su questo ultimo servizio faccio una doverosa precisazione : Toano e Villa Minozzo hanno associato ,dallo scorso anno,anche i servizi sociali ( assistenza ad anziani e portatori di handicap,interventi a favore di minori in difficolta’ ecc. ecc. ). I risultati , anche per questo servizio, sono buoni, sia dal punto di vista della efficienza gestionale,sia dal punto di vista economico. Sul tema della Scuola , il dibattito ( negli ultimi mesi del 2011) fu ampio e “molto acceso”. C’era la possibilita’ , offerta dalle legge nazionale, di chiedere deroghe motivate ,e bene ha fatto il Comune di Villa Minozzo a chiedere la deroga: personalmente ho sempre sostenuto la tesi che prima di chiudere un Istituto Comprensivo , soprattutto quando si parla di zone montane, e’ necessario pensarci molto bene. Il rischio non e’ solamente quello di perdere un Dirigente scolastico, ( e quando vengono a meno dirigenti come quelli della montagna, che considero tutti di elevata qualita’, il risultato e’ negativo ) ma di perdere una entita’,un punto di riferimento e di aggregazione ,come lo sono gli Istituti Comprensivi. Caro Luca ,credimi : la nostra montagna ha gia dato tanto,purtroppo, in tema di chiusura di servizi . Salvo poche eccezioni ,abbiamo perso in qualita’ e tenuta del territorio. “Ammucchiate pasticciate” ( mi scuso per il termine un po’ volgare),come quelle che nasceranno dalla legge regionale sul riordino del territorio, temo non porteranno nulla di buono alla nostra montagna. Vedremo…….
(lombardi michele)
Comune Popolazione Superficie Densità
(01/01/2011 – ISTAT)
Villa Minozzo 3.988 abitanti 167,90 km² 13,30 ab./km²
Toano 4.541 abitanti 67,44 km² 67,33 ab./km²
Sub-totale 8.529 abitanti 235,34 km² —————-
Confrontando la densità, ab./km², si sono “razionalizzati” i due territori più disomogenei dell’intero Appennino, con quale criterio sono stati ottimizzati o si ottimizzeranno i servizi?
Collagna 984 abitanti 66,88 km² 14,71 ab./km²
Ligonchio 875 abitanti 61,60 km² 14,20 ab./km²
Busana 1.319 abitanti 30,39 km² 43,40 ab./km²
Ramiseto 1.307 abitanti 98,24 km² 13,30 ab./km²
Sub-totale 4.485 abitanti 257,11 km² ——————
Considerando che Busana, dai dati riportati, fa del comune quasi un agglomerato, la razionalizzazione dei servizi nei comuni del Crinale appare( non è detto che lo sìa) più semplice,(sempre sulla base della densità), rispetto ai primi due Comuni considerati. Unificare, razionalizzare tutto il territorio così come è stato fotografato dall’ISTAT, per portare ad una gestione “ottimale” con conseguenza di riduzione dei costi ( mantenendo però alto lo standard dei servizi) bisognerebbe essere bravi, ma bravi davvero. Bravi se ci riuscite, detto senza ironia ma con stima.
(mv)
Oltre a considerare gli abitanti su km quadro di superficie ha per caso preso in considerazione come son fatti questi Comuni e la vicinanza per tanti servizi che ci sono tra i Comuni di Villa e di Toano?! Perchè qui credo si parli di persone, di strade di collegamento e di storia vissuta, non solo di numeri. Le consiglio vivamente di prendersi una cartina della nostra provincia e di studiarsela attentamente e vedrà come l’unione tra Villa Minozzo e Toano abbia più senso! Altrimenti provi a percorre le strade di collegamento e forse lo capirà ancora di più… io è una vita che le percorro e mi creda se le dico che per andare a Busana o Collagna non sono mai passata da Ligonchio ma da Castelnovo ne’ Monti e se provasse a fare quelle strade capirebbe anche il motivo.
(Fra)
Le strade che Lei mi invita a percorrere sono le strade dei peccati della mia giovinezza: le conosco molto bene; meglio, le ricordo e so che non sono cambiate. Non ho criticato l’unione tra Villa e Toano, ho solo chiesto come verranno ottimizzati i servizi ben conoscendo le vie di comunicazione del nostro Appennino. La densità, che non è un numero, ma abitanti, cioè persone/km² dice, a spanne, come è distribuita la popolazione su un determinato territorio. E’ un dato da cui partire, per poi raffinare in seguito, non solo per impostare un un piano di intervento logistico, come dovrebbe essere appunto la distribuzione dei servizi là dove la Persona vive, ma diventare in fase operativa una immediata raccolta dati per il controllo della “gestione costi” di quei servizi prestati. Tutto qui.
(mv)
Si ricordi solo che nei dati Istat viene considerata come superficie tutto il territorio, comprensivo del crinale, della nuda, delle foreste ad uso civico. Se lei esclude questi km quadrati dal conteggio vedrà che il dato persone su km quadrato aumenterà considerevolmente, si pensi anche che Toano è sprovvista di queste conformazioni morfologiche così abbondanti nel villaminozzese… Continuo a sostenere che siano cento volte più comodi Villa e Toano rispetto a Villa e Collagna o Villa e Busana e che si possano ottimizzare meglio i costi tra due Comuni dove ci siano dei tempi di percorrenza circa accettabili, rispetto che con altri comuni dove i tempi di percorrenza sono paragonabili a quelli per andare a Castellarano o a Reggio. Lei ha criticato il fatto che si siano “razionalizzati” i due comuni più disomogenei dal punto di vista della densità, cosa che non ha affatto a che vedere con la concentrazione dei nuclei abitativi reali. Provi a prendere la sua macchina e rifare una delle strade dei suoi peccati giovanili, anzi le consiglio di fare la tratta Civago-Collagna e poi la tratta Civago-Toano, usando ovviamente tutte le scorciatoie che lei ben conosce e mi dica sinceramente dove avrebbe più senso fare il piano di intervento logistico. Oppure preferirebbe che Villa se ne stesse per conto suo? Perchè se così non fosse, non capisco la sua demagogia sui dati Istat, bastava chiedere ai sindaci il programma di come verranno gestiti i servizi; è stata la sua puntualizzazione sui dati ISTAT che mi ha fatto decidere di risponderle, perchè mi son fatta l’idea che lei non conoscesse per niente la nostra montagna. Errore mio, ma la invito in ogni caso a trascorrere un po’ del suo tempo nei nostri bei posti… che a noi il turismo fa solo che piacere!
(Fra)
Non mi sono concesso nessuna critica, non ho mai proposto unioni alternative e ancor meno ho espresso desideri o inviti all’isolamento; ho solo posto una domanda basandomi su un dato statistico che Lei, nell’illustrarlo nel particolare, ”Toano è sprovvista di queste conformazioni morfologiche così abbondanti nel villaminozzese”, ha solo avallato. La invito, infine, a non leggere scortesia il mio rifiutare il Suo invito: sono nato in montagna, sono montanaro da generazioni e su questo Appennino non mi sentirò mai un turista.
(mv)
Ringrazio Michele per la precisazione, ma la mia domanda era un’altra. Sono anche io convinto che “chiudere” in montagna sia una perdita e che la montagna abbia già pagato in termini di razionalizzazioni e di tagli, però credo anche che la vicenda Direzione di Villa Minozzo sia proprio un’ulteriore colpo alla montagna. Villa Minozzo ha chiesto una “deroga” (pratica diffusa ultimamente in quel comune) e se lo prevede la legge ha fatto benissimo; così agendo però ha ottenuto di fatto la chiusura della Direzione assoggettandola alla Direzione di Carpineti/Casina, già in una fase critica di fusione unica in campo nazionale. La mia domanda era questa, perché Toano e Villa Minozzo, che pensano ad una unione intercomunale sempre più forte, non hanno colto l’occasione di unificare anche la direzione scolastica? Non era più naturale avere un’unica direzione, che avrebbe agevolato anche la collaborazione dei due reciproci assessorati? Se veramente i due comuni credono nell’unione che sostengono da un po’ mi aspettavo che cogliessero l’occasione per fare un ulteriore passo verso quella direzione, confermando il loro credo nella collaborazione reciproca. Visto come sono andate le cose non sono poi convinto che ci crediate così tanto oppure, Michele, se mi sono perso una “puntata” aggiornami sull’accaduto perché veramente non riesco a capire.
(Luca Zini, segretario Pd Casina)
Luca, ti rispondo volentieri, partendo da un dato numerico. La legge nazionale garantiva l’autonomia agli Istituti comprensivi con almeno 400 alunni. Purtroppo, ne’ Casina ne’ Carpineti raggiungevano questo numero ( 360 ca. Casina, 320 ca. Carpineti), mentre Toano si’ (ca. 415 /420 ). Villa Minozzo ( 220 alunni ca.)ha provato a chiedere la deroga (ammessa dalla legge, non e’ poi detto che venga automaticamente concessa ),e secondo me ha fatto bene : credo che prima di chiudere qualsiasi cosa ,in questo caso parliamo di Istituti comprensivi, vadano esperiti tutti i tentativi possibili ,soprattutto quando si parla di territori montani . Anche a Reggio citta’ hanno fatto accorpamenti,ma parliamo di situazioni radicalmente diverse da quelle di montagna. Caro Luca, un conto e’ unificare i servizi,cercando le collaborazioni migliori, un’altra cosa e’ accettare passivamente la chiusura degli stessi. Guarda caso, in altre realta’ della Regione si sono fatte scelte diverse: nel bolognese, ad esempio, si e’ deciso di “congelare” qualsiasi decisione relativa agli Istituti Comprensivi , in attesa di una concertazione piu’ approfondita tra Regione e Comuni. La stessa Regione ha riconosciuto un elemento di fatto : l’Emilia Romagna ha gia’ dato,e tanto, in passato, in tema di accorpamenti di Istituti . Ben diversa la situazione di altre Regioni, dal Veneto alla Calabria,dove sono molto numerosi gli Istituti comprensivi con pochi alunni. Come dire : partiamo da chi e’ messo “molto peggio”di noi.
(lombardimichele)
Il sindaco Lombardi ha chiarito molto bene le motivazioni per cui Villa Minozzo, in riferimento all’istituto comprensivo, ha chiesto la deroga, ma è visto che è ben chiaro il punto su cui zini intende fare polemica, l’ambito Toano-Villa, lo invito a interrogarsi sul perché sempre più spesso i territori montani, soprattutto quelli di crinale, sono obbligati a richiederle. Un simile interrogativo lo porterebbe a riflettere se in questi anni si è operato bene per mantenere un tessuto sociale in questi territori e da una simile riflessione potrebbe trarre delle risposte anche al tema degli ambiti. Personalmente ritengo che le unioni così come vengono proposte non solo non rispondano ai due punti fondamentali per cui dovrebbero essere costituite, mi riferisco a una migliore efficienza dei servizi e a costi inferiori per la collettività, ma rischiano di danneggiare ulteriormente i nostri territori specie quelli di crinale. Sul tema dell’efficienza non sempre grande è bello e efficiente e piccolo è brutto e inefficiente, l’esperienza dei servizi sociali di Toano e Villa insegna, per non parlare di altre esperienze che in questi giorni fanno discutere e non poco gli enti locali reggiani. Sui costi inferiori ritengo che si va invece verso un aumento dei costi. Sarà necessario fare un nuovo ente, organizzare servizi centralizzati e poi camminare sul territorio. Ma la riprova di quanto affermo è data dal fatto che se non vi fossero contributi per le unioni, quindi soldi pubblici aggiuntivi, nel giro di poco tempo chiuderebbero quasi tutte se non tutte.
Quanto hanno fatto assieme Toano e Villa lo hanno fatto senza ricevere un solo euro aggiuntivo. Invito Zini a chiedere che vengano tolti i contributi sia regionali che statali alle unioni o a richiedere ai sindaci che vi rinuncino visto i risparmi che le nuove unioni dovrebbero dare. Posso pensare che questo non avverrà? Sarò felice di essere smentito. Ma ciò che mi preoccupa di più è il fatto che una unica unione significa accentrare tutti i servizi e, penserò male, ma alla fine si proseguirà con una esperienza tipo la comunità montana, senza alcuna valorizzazione dei territori ma con un ulteriore loro impoverimento, mentre sarebbe importante avere più centri vitali con un forte tessuto sociale.
(Piero Ferrari, Villa Minozzo, lì 11/02/2013)
Caro Sig. Ferrari,
in primo luogo in questo nostro scambio di idee io non ho mai accennato al tema delle Unioni, se non è ben chiaro a me sta a cuore il percorso che si è intrapreso tra Casina e Carpineti e cioè l’unificazione del Distretto Scolastico per Legge.
In seconda analisi io non so come è avvezzo Lei, ma a me non piace fare polemica semmai scambiare e confrontare opinioni per crescere e costruire insieme percorsi che possano aiutare a migliorale la nostra vita personale e comunitaria.
Tornando a quello che ormai chiedo fin dal mio primo intervento sono i quesiti ai quali ancora dopo tante parole, non ho avuto risposta:
1) perche l’Amministrazione Comunale ha ritenuto opportuno accettare l’intervento del Dirigente scolastico di Carpineti/ Casina, già fortemente impegnato in un’esperienza nuova quanto impegnativa e unica tra i due Distretti Scolastici Carpineti/ Casina?
2) Non era più naturale, visti anche i dati forniti da Lombardi e le varie collaborazioni ormai a regime tra i due comuni (Toano e Villa Minozzo), chiedere che venisse accorpato o quantomeno retto dalla Direzione di Toano che in termini di numeri avrebbe assunto l’importanza di quella Carpienti/ Casina?
Questi sono i quesiti che mi sono posto, senza alcuna polemica come Lei vuole Leggere Sig. Ferrari e le ribadisco io sono preoccupato per l’esito della nuova esperienza Carpienti/Casina che noi abbiamo accettato e visto come un’occasione, non una punizione, senza polemiche ne prese di posizione, senza fare barricate ma cercando fin da subito di costruire insieme un sistema più efficiente e più adeguato a questo mondo che, anche se non lo si vuol vedere, cambia.
Nella speranza di ricevere finalmente una risposta, Le invio i miei migliori e più cordiali saluti.
(Luca ZINI, Segretario PD Casina)
Quoto il Sig. Luca Marco Cagnoli assessore di Ligonchio… “L’ambito territoriale ottimale sarebbe un’unione tra Villa-Toano e l’Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano (Ligonchio-Busana-Collagna-Ramiseto). Questo assetto permetterebbe a COMUNI DI MONTAGNA di ”avere un territorio omogeneo, considerando che ci troviamo in montagna, con morfologia, tempi di percorrenza e viabilità non confrontabili con quelli della pianura””…
1) Certamente, qui la realtà è innegabilmente diversa da quella della pianura…. e proprio per questo sia i tempi di percorrenza e di viabilità sono diversi!!!!… Ma Tu??? (spero che il TU me lo conceda visto che ci conosciamo di persona e siamo pure coetanei) lo vedi un vigile Urbano od un assistente domiciliare od un tecnico comunale che parte da Villa Minozzo e si fa due ore e più di tempo di percorrenza per raggiungere Collagna o Ramiseto per fare servizio in questa ipotetica UNIONE??? Posso al limite concederti il discorso limitato a Ligonchio (visto che per “fortuna” o “sfortuna” esiste la pista Gatta-Pianello). Cerchiamo di essere concreti….. (si fa prima a raggiungere Reggio Emilia!!! o Modena!!!).
2) Perchè questa ipotetica unione con Villa Minozzo non si è prospettata prima, fin dall’origine dell’Unione dell’alto Appennino reggiano??? I vantaggi non dovevano essere gli stessi??? Perchè proprio adesso???? Era stato proposto allora?? E se sì… perchè non si è fatto allora????…
3) Il Comune di Villa Minozzo e Toano, proprio perchè, considerando che ci troviamo in montagna, con morfologia, tempi di percorrenza e viabilità non confrontabili con quelli della pianura, chiederanno alla Regione di delimitare un “ambito ottimale” che comprenda Toano e Villa, anche perchè sono da sempre stati due comuni che, per motivi storici, culturali e socio-economici, molto legati (dimostrateci il contrario!!!)…
Saluto cordialmente.
(Agnese Lazzari)
Cara Agnese (TU concesso ci mancherebbe, carissima amica), rispondo in un secondo, nel lontano 1999, alla istituzione dell’Unione dell’Alto Appennino Reggiano era stato interpellato anche il comune di Villa, comune di Crinale come gli altri 4, prova a chiedere a chi amministrava il comune di Villa a quei tempi, come mai non è entrato, noi, lo abbiamo sempre auspicato, non da oggi, non da ieri, ma da almeno un decennio!
Con rispetto.
(Luca Marco Cagnoli)
Caro Sig. Zini, prendo atto che:
• a lei “non piace fare polemica semmai scambiare e confrontare opinioni per crescere e costruire insieme percorsi che possono aiutare a migliorare la nostra vita personale e comunitaria”;
• a lei “sta a cuore il percorso che si è intrapreso tra Casina e Carpineti e cioè l’unificazione del distretto scalastico”.
Il mio intervento era dovuto a due motivi, il primo è che il suo commento è stato fatto sulla notizia che Toano e Villa vogliono costruire un “ambito ottimale”, il secondo che, se non sbaglio, lei è membro del direttivo P.D. della montagna che sul tema ambiti ha espresso posizioni molto chiare al riguardo. Penso però, che stante la sua sensibilità e rispetto per le autonomie dei vari enti da lei dimostrata, vedi il calore con cui difende il percorso intrapreso da Casina e Carpineti per il distretto scolastico, lei in tutte le sedi non potrà che sostenere Toano e Villa nella richiesta di un ambito ottimale rispettandone così l’autonomia e il cuore che pure essi stanno mettendo in tale scelta.
(Piero Ferrari, Villa Minozzo, lì 12/02/2013)
Va be’ … Lei “prende atto”, mi dice cosa devo fare, ma non mi risponde. Mi auguro d’incontraLa a Villa Minozzo magari un giorno di mercato e forse lì qualcosa uscirà. Cordialmente.
(Luca Zini, segretario PD Casina)
Bella domanda, perchè Villa e gli altri comuni del crinale (Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto) non hanno mai fatto unione prima?
Prima del sindaco Fiocchi anche l’Amministrazione di Villa era amministrata dal PD, quindi avrebbe dovuto essere molto semplice e conveniente fare fin da subito una grande unione dei comuni del crinale! Forse che allora tutte le motivazioni che vengono portate oggi di convenienza non esistevano? Perchè questa unione che oggi il PD vuole fortemente allora non fu fatta??? Perchè si vuole dare la colpa alla amministrazione Fiocchi che, credo supportata dalla popolazione, ha scelto l’unione con Toano, per motivi che appaiono evidenti e naturali per chi conosce il territorio e la storia di Villa?
(Marco G.)
Se per una volta questa “politica montana” di cui i frutti sono ben noti a tutti (vedi ASP Don Cavalletti ) si mettesse da parte per lasciare spazio al buon senso si potrebbe davvero ragionare su tutto, unioni, accorpamenti, fusioni, invece no. L’Unione del crinale, solo ora che rischia di sparire, propone alternative, le altre unioni sono tutte ancora in alto mare solo per volontà ed interessi politici e intanto si continuano a tenere in piedi enti senza poteri e senza autonomia come la Comunità montana, sognando di sostituirla pari pari con una bella macro-unione, con Castelnuovo Monti e Carpineti a dettare le regole e tutti gli altri a seguito…. Una bella macro-unione gestita esattamente come questa Comunità montana ligia e silenziosa…. collaborante ad ogni ampliamento della discarica, favorevole ad inceneritori fatti passare per centrali a biomasse ma incapace di tutelare il territorio e nemmeno di trovare un luogo dove costruire un canile. Non possiamo non sottolineare che Toano con le recenti “unioni di servizi” ha spesso rimediato maggiori spese a fronte di un peggioramento della qualità dei servizi… (l’esempio più eclatante è l’ASP. Ora stiamo provando a fare qualcosa di buono assieme a Villa e speriamo di avere voce in capitolo per collaborare sulle organizzazioni di questi servizi e non solo di devolverli. Toano, grazie più agli operatori che agli amministratori, ha dimostrato anche ultimamente che i servizi possono funzionare anche con poco, ma per questo hanno bisogno di organizzazione, di esperienza, di attenzione ma soprattutto di buon senso; questo fa risparmiare molto… i “baracconi” no! Invece di stare li a guardare e criticare i progetti di Villa e Toano, cominciate a darvi da fare nei vostri comuni e ricordiamoci tutti la parabola delle due bisacce…. Quella coi peccati altrui davanti e quella coi nostri dietro per non vederli…. Invertiamole ogni tanto….
(Antonio Manini)
Caro Luca, evidentemente se gli Amministratori di Villa Minozzo del 1999, (allora era Sindaco il Sig.r Felicino Magnani, che attualmente è segretario PD di Villa Minozzo), furono interpellati per entrare a far parte dell’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano e non lo fecero, presumo che abbiano valutato attentamente allora tale oppurtunità e presumo anche che, se non la colsero, abbiano avuto validi motivi, che mi fanno pensare ai motivi per cui NOI oggi non la vediamo come soluzione ottimale. I PROTAGONISTI d’allora, che OGGI fanno parte e sono esponenti di rilievo del tuo Partito Politico, partecipano spesso intervenedo ai commenti su questa testata locale, pertanto li invito cordialmente ad esporre pubblicamente, qui, quali furono i motivi per cui non entrarono a far parte di questa Unione del Crinale. Permettimi una riflessione semplice semplice, se siamo arrivati a questo punto in queste condizioni, in condizioni che per raggiungere un Comune limitrofo, non lontano in linea d’aria, ma che invece percorrendo le nostre strade, si impiega più tempo che raggiungere il Capoluogo di Provincia, non pensi che ci siano state GRAVI mancanze di programmazione infrastrutturale a livello di Politica locale, Provinciale e Regionale? Continuando così, accontentandoci delle briciole, non arriveremo mai a nessun traguardo significativo per lo sviluppo ed una vita migliore nella nostra Montagna. Quindi qui sì che dovremmo essere tutti UNITI, dovremmo tutti insieme PRETENDERE di essere considerati a tutti gli effetti cittadini con pari dignità di quelli di tutto il resto della provincia e NON “Figli di serie “B” come invece purtroppo la realtà quotidiana dimostra. Ti invito pertanto ad affiancarci e supportarci nelle sedi opportune quando portiamo avanti “battaglie” tipo la pista “Gatta-Pianello… pensa un po’? Se ci fosse stata una vera fondovalle da Cerredolo a Collagna forse oggi questa grande UNIONE del Crinale era già una realtà! Saluti.
(Agnese Lazzari)
Agnese, cosa centra il mio partito, io parlo con la mia bocca e ragiono con il mio cervello! Non ho fatto nessuna polemica e non ho tirato in ballo nessuna persona o partito o movimento. Se ragionare con la testa, auspicando autonomamente il propio pensiero porta a polemiche, mi scuso e mi zittisco! Dal mio punto di vista, Villa è un paese di Crinale, un pensiero, libero, non CONTROLLATO da chi strumentalizza ogni parola! Se non la vedi come soluzione ottimale, rispetto il tuo punto di vista. Ciao.
(Luca Cagnoli)
Signor Cagnoli, se si prende la cartina ha perfettamente ragione a dire che Villa Minozzo è un comune di crinale (a meno che non si ritengano Civago o Cerrè Sologno paesi collinari o pedecollinari..), ma il ragionamento della signora Lazzari non fa una piega, purtroppo la viabilità, le vie di comunicazione sono una questione fondamentale. Da Villa si raggiunge prima Reggio che Collagna, si arriva prima a Castellarano che Busana, e se a Toano si arriva in un attimo a Ramiseto ci vuole un’ora, Villa-Piolo è una corsa ad ostacoli tra buche, frane e quant’altro, Villa-Cerredolo è perfetta e in gran parte pianeggiante. Per una volta (la prima) mi sento di dare ragione alla scelta dell’amministrazione Fiocchi.
(PE)
Di certo signor (PE) non sono a criticare nè l’amico Fiocchi nè l’amica Lazzari, ho solo espresso una mia opinione, criticabile, ma MIA!
Cordialissimi saluti.
(Luca Cagnoli)
Ci mancherebbe.. Anche la mia è una semplice opinione personale, non certo dettata da posizioni politiche, ma basata sul semplice “quotidiano”.
Saluti.
(PE)
Se ho capito bene gli amministratori di Villa che allora non vollero entrare nell’unione sono gli stessi che oggi dalle file del PD criticano la scelta di Fiocchi di non entrare….. Se è cosi davvero una bella coerenza…
(Albj)
Credo che si faccia un po di confusione. Il Partito Democratico ha indicato, dopo un lungo cammino condiviso con le associazioni, gli amministratori di propria area e i circoli comunali un suo pensiero per quanto concerne le unioni. E’ cristallino e lo è sempre stato che solo i territori e i singoli consigli comunali che rappresentano tutti i cittadini sono deputati a scegliere, nel rispetto delle leggi e delle regole dettate dalla regione o dal governo centrale, come e cosa fare del proprio territorio. Va da sè che ognuno di noi ha un proprio pensiero che prima o dopo, se appartenente a una forza politica importante come la nostra, deve trovare una sintesi. Per questo non mi pare opportuno ripescare le scelte fatte o non fatte una decina di anni fa o le opinioni di singoli attori in questo dibattito. Se veramente vogliamo aiutare la nostra montagna facciamolo guardando avanti, cercando insieme e nell’interesse comune di costruire un bel futuro, per noi che tutti i giorni ci viviamo e ne conosciamo le difficoltà e anche per quelli che potrebbero trovare momenti di serenità e di vita vera lontano dalle metropoli. Questo non lo si ottiene di certo con il “muro contro muro” ma aprendosi alle idee e alle soluzioni che ci possono sembrare in prima analisi inaccettabili, ma che poi con un confronto trasparente e disinteressato possono diventare opportunità, confrontandosi sempre con trasparenza e soprattutto nell’interesse di tutta la montagna e non solo di una parte.
(Luca Zini, segretario Pd Casina)
Credo che il Partito democratico dovrebbe essere tanto democratico da difendere o comunque rispettare le scelte fatte dai singoli territori e dai singoli consigli comunali che rappresentano tutti i cittadini. Non mi sembra che Toano e Villa abbiano voluto indirizzare le scelte degli altri comuni. Cominciamo da queste elementari regole democratiche se davvero “vogliamo aiutare la nostra montagna nell’interesse comune di costruire un bel futuro”. Non sarà opportuno ripescare le scelte fatte una decina di anni fa, ma in questo caso conoscere il passato aiuta a capire il presente. Cominciamo passando dalle belle parole ai fatti per favore.
(Albj)
Gentile Albj, mi sembra che questo passaggio sia stato fatto. Toano e Villa Minozzo chiederanno la deroga, come lo faranno i comuni del crinale, Baiso e Viano hanno dichiarato di voler aderire all’unione Val Secchia e il PD non ha fatto barricate, nemmeno ha portato un milione di persone in piazza. Il PD, dopo una lunga riflessione con i propri Amministratorii dopo aver sentito tra gli altri anche le Associazioni di categoria e comunque aver fatto un lungo e ampio percorso di confronto, ha espresso un parere e una linea politica. Nulla di più, o almeno a me così è sembrato. Mi dica dove e quando è stato diverso, rispettando il volere di tutti i territori ma contribuendo, avendo aperto un’ampia discussione, a capire le varie opportunità quanto le difficoltà di un’operazione di questo tipo. Un comportamento naturale per un Partito come il nostro, perchè il PD non è deputato a decidere una operazione come questa ma ad indicare una linea politica sì, che potrà diventare opportunità o essere modificata in fase di discussione nei vari consigli comunali che viceversa hanno il compito di decidere operazioni di questo tipo perchè rappresentanti di TUTTI i cittadini e non solo di una parte. Vorrei che anche le alte forze politiche si fossero impegnate come lo abbiamo fatto noi così da permettere ai propri rappresentati di aprire una vera discussione sulle opportunità e difficoltà delle unioni, mi pare invece che si siano impegnate più a criticare il nostro lavoro accusandoci anche di voler condizionare le scelte dei singoli Comuni che viceversa come ho anzi detto sceglieranno nella massima autonomia. Quindi credo proprio che il Partito Demoratico, come afferma Lei, sia veramente Democratico, e cerchi continuamente soluzioni ed opportunità, se Lei ha delle idee mi creda noi le ascolteremo e apriremo discussioni più ampie possibili se vuol provare il nostro partito e le persone che lo compongono sono disponibili. Io l’aspetto. Con cordialità.
(Luca Zini – Segretario PD Casina)
Io non ho ne una posizione pro ne contro questa unione/fusione, anche perchè non conosco i “numeri” nel dettaglio. Mi sorgono spontanee solo due domante, che magari mi aiuteranno a valutare meglio la situazione; la prima è, a parte il contributo regionale che va ai comuni che si fondono ma che non dura in eterno, mi chiedo nel medio e lungo termine quali siano i risparmi e di conseguenza le maggiori risorse a disposizione, tra la scelta di andare in unione e la scelta di fondersi? Perchè se c’è un riscontro economico importante nel lungo periodo ben venga “Toanozzo” o “Villano” (butto li due nomi scherzosi usciti tempo fa), ma in caso contrario vale davvero la pena cancellare la nostra storia quando non si fondono nemmeno comuni ben più piccoli dei due in questione? La seconda domanda è una conseguenza della prima, ipotizzando che la fusione Villa/Toano si faccia, riuscirà un comune di 8000 abitanti ad essere (da solo) autosufficiente in una fase in cui anche comuni da 15/20 mila abitanti vanno in unione per risparmiare? O il rischio è che si faccia la fusione in fretta e furia poi tra un paio d’anni si debba entrare comunque in unione con Castelnuovo e co. perchè causa i minori trasferimenti agli enti locali e lo spopolamento della montagna “non si ce la fa”? Quindi a quel punto tanto vale entrare subito e lasciare ai due territori le proprie municipalità… Spero di essere riuscito ad esporre i miei dubbi e che qualcuno riesca a chiarirmeli magari un amministratore di Toano o di Villa.
Grazie anticipatamente
(commento firmato)
gentile signora/signore, i dubbi che lei esprime sono piu’ che legittimi. I nostri due Comuni approveranno (Villa Minozzo ieri mattina, Toano andra’ in Consiglio domani sera) una convenzione per avviare uno studio approfondito che possa chiarire se la fusione e’ fattibile. Si tratta di uno studio, come dicevo,approfondito e complesso : si dovranno analizzare i Comuni in ogni minimo dettaglio ( servizi, demografia, territori, economia,ecc. ecc. ) . Credo sia un passaggio necessario, perche’ fornira’ alle due amministrazioni comunali elementi importanti, che dovranno essere valutati, prima di arrivare al confronto con i cittadini e al referendum . Questa e’ una cosa importante da ricordare: la decisione finale spettera’ agli abitanti dei nostri Comuni. A parte i contributi statali e regionali, comunque non indifferenti ( abbiamo stimato una somma tra i 500.000 e il milione di euro annui per i primi 10 anni ) ,sicuramente la fusione puo’ portare a risparmi maggiori rispetto a quelli di una unione,questa e’ la mia opinione: non si crea’ una sovrastruttura, come in genere e’ una unione, ma si fondono due entita’ ,cercando di razionalizzare la spesa pubblica e di renderla piu’ efficiente. Se l’operazione andra’ in porto,e ‘ evidente che il nuovo Comune dovra’ rapportarsi con le Unioni vicine, convenzionandosi con le stesse per la gestione di alcuni servizi. Il nuovo Comune,con 8000 abitanti,sara’ il secondo della nostra montagna, dopo Castelnovo Monti : elemento non trascurabile, perche’ potra’ avere un” peso maggiore ” nelle decisioni che contano. Per quel che riguarda l’Unione di 10 Comuni ( questo e’ quello che la Regione vorrebbe- cioe’ i 13 comuni della Comunita’ Montana meno Viano,Baiso ,e Canossa, di fatto costretti dalla Regione a entrare nelle Unioni Val D’enza e Tresinaro-Secchia) ribadisco la mia personale opinione : sara’ difficile e complesso gestire alcuni servizi in un territorio che va dalla Val Dolo alla Val D’Enza, dal Monte Cusna al Bocco di Casina.Il rischio e’ quello di non avere ne’ efficienza, ne’ risparmi economici. Toano ha gia’ sperimentato alcune gestioni associate ,in passato, allargate a piu’ Comuni ( ed erano 5, non 10!!!!) e i risultati sono stati deludenti ( servizi sociali, polizia municipale). Ecco perche’ chiederemo alla Regione la possibilita’ di avere ambiti piu’ ristretti.
(lombardimichele)
Beh, sig. Lombardi, se le cifre che lei paventa sono reali (dai 5 ai 10 milioni nei prossimi 10 anni) vale SICURAMENTE la pena prendere in esame la cosa visto che sono somme importanti… Darebbero sicuramente una grande boccata d’ossigeno ai territori di Toano e Villa… Mi permetta solo una domanda che è questa: premesso che è vero che in 4 anni le cose cambiano ma nel 2009 la crisi già c’era e gli enti locali della montagna erano già in affanno, e visto che la scelta di fare una fusione è una decisione importante e soprattutto irrevocabile una volta fatta, non sarebbe stato più opportuno prevedere nei programmi elettorali tale scelta in modo da dare la possibilità ai cittadini di fare a loro volta delle scelte (mi scusi le ripetizioni)? Non stiamo parlando di fare due loculi o due aiuole in più e quindi sarebbe stato opportuno paventare un ipotesi del genere già a suo tempo. Lo dico perchè notoriamente ai referendum partecipa un numero ridotto di elettori rispetto alle comunali e quindi si rischia che pochi decidano per tutti.. Lei che ne pensa?
(PE)