“Lo smaltimento delle pile può essere considerato a tutti gli effetti un problema da non sottovalutare - dichiara Giorgio Caroli di Legambiente Reggio Emilia - se non correttamente differenziate possono creare problemi all’ambiente e alla salute umana, in quanto contengono sostanze tossiche quali il cadmio, il piombo e il mercurio, il più pericoloso, sebbene le quantità presenti siano minime, il rischio di inquinamento, soprattutto delle acque è molto alto”.
“Nei giorni scorsi abbiamo condotto un’indagine sui punti di raccolta dei rifiuti domestici - continua Caroli - se si riescono a differenziare correttamente plastica, carta, rifiuti organici e vetro, le cose non vanno così bene per le pile usate. Nella maggior parte dei punti di raccolta, infatti, i cassonetti gialli delle pile usate non sono presenti, creando difficoltà alle persone che si trovano a dover differenziare tale oggetto. Durante la nostra ricerca abbiamo inoltre domandato ai cittadini dove smaltiscono le pile, e purtroppo come da noi previsto, hanno dichiarato di buttare le pile nella raccolta indifferenziata, in quanto pochissime persone per smaltire una sola pila si recano all’isola ecologica. I dati dell’Osservatorio provinciale dei rifiuti infatti parlano chiaro, dal 2000 al 2011 la quantità di pile raccolte è rimasta costante, circa 50 tonnellate all’anno, pari a 0,1 kg per abitante.
Chiediamo pertanto a Comune ed Iren perché negli anni i contenitori rotti non siano mai stati sostituiti e di integrare le zone di raccolta con tali cassonetti per raccogliere adeguatamente le pile e poterle smaltire correttamente”.
Io ho un negozietto a Morsiano ed è parecchio tempo che raccolgo pile usate in un apposito contenitore. Vorrei sapere se Iren fa la raccolta o ha un numero di telefono per chiamarli. E’ inutile fare la raccolta se poi nessuno passa a ritirare! Grazie.
(Donatella Chesi)
Basta volerlo veramente ed ogni pila scarica si potrebbe recuperare e smaltire come si deve. Basterebbe obbligare ogni negozio che vende le pile a tenere un contenitore per le scariche, bene in vista, segnalato, dove il cliente informato può smaltire con facilità. Ma poi che dico? Smemorato!! E’ già un obbligo. Le pile scariche sono sottoposte al RAEE, il ritiro uno contro uno. Perciò il negoziante è già obbligato a ritirare il vecchio.
Ma, se posso esprimere una opinione, dovrebbero essere i produttori stessi di pile nuove ad occuparsi dello smaltimento di quelle esaurite, visto che sul prezzo di vendita c’è una quota che serve allo smaltimento . Poi l’azienda incaricata allo smaltimento dovrebbe dotare tutti i punti vendita di un contenitore, uguale per tutti, di un certo colore, che attiri l’attenzione, e con la descrizione del servizio. Inoltre basterebbe semplificare notevolmente le assurde procedure burocratiche che servono per portare alla isola ecologica ogni prodotto (oltre alle pile) assoggettato a RAEE, via bolle e registri vari e tassazione di iscrizione assurde, basta con questa inutile burocrazia!!
(Elio Bellocchi)