Ivanna Rossi, reggiana di origini casinesi, si è aggiudicata il Premio letterario nazionale intitolato a Silvio D'Arzo con l'opera inedita "4 gatti. Racconti", sbaragliando una ventina di autori provenienti da diverse parti d'Italia. Menzioni speciali sono state attribuite a Maria Silipigni di Reggio Emilia per "Padus. Racconti padani" e a Danilo Poggiolini di Roma per "Un'Italia scomparsa. Dagli anni '30 agli anni '60 del Novecento".
La Sala del Planisfero della Biblioteca Panizzi, gremita in ogni ordine di posti, ha accolto con emozione la proclamazione del verdetto della giuria nonché le sottolineature della curatrice della manifestazione Elisa Pellacani e degli autori presenti che hanno richiamato in più occasioni il l'incitamento a scrivere di Silvio D'Arzo raccolto nel logo della manifestazione "Niente è più bello che scrivere".
Questa la motivazione del premio: "I quattro racconti di Ivanna Rossi costituiscono un ben architettato e compatto micro-mosaico di storie umane (al cui fondo ci piace cogliere una certa ispirazione darziana) tenute insieme da un cattivante fil-rouge felino. Scritto con vivacità e sicurezza espressiva, 4 gatti rivela, lungo tutto il tracciato, un ottimo piglio narrativo e uno stile veloce. La leggerezza stilistica delle quattro storie – che è una qualità “calviniana” precisamente riscontrabile – non scade mai nella banale sciatteria d’una trascrizione del parlato, ma rivela anzi un’apprezzabilissima orchestrazione di linguaggio disinvolto e, insieme, elegante e argutamente allusivo, con cui l’autrice sviluppa, “in leggerezza” appunto, storie al cui fondo giace invece, nascosto dal filo affabulatorio, un “nocciolo” forte, inquietante, persino perturbante".
Per "Padus. Racconti padani" di Maria Silipigni, la giuria ha così sintetizzato l'attestato di merito: "I racconti di Maria Silipigni inducono alla scoperta di emozioni misteriose e umane che derivano da usanze antiche ed evocano la metamorfosi inarrestabile del Grande Fiume. Senza infrangere l'idillio padano".
E per "Un'Italia scomparsa" di Danilo Poggiolini: "Narrazione piana, pulita e anche delicata; stile sobrio come la gente che anima storie di mezzo secolo di vita nazionale. La forma dichiaratamente autobiografica è coinvolgente e non compromette gli spunti narrativi". Danilo Poggiolini, assente per motivi di salute, è stato rappresentato dall'on. Livio Filippi, europarlamentare carpigiano.
Non nuova a successi editoriali, Ivanna Rossi vanta una copiosa attività giornalistica e può fregiarsi di un consolidato e personale stile narrativo nel ricostruire eventi e situazioni del mondo contemporaneo.
Il premio - alla sua prima edizione e consistente nella pubblicazione dell'opera - é stato attribuito da una giuria formata da Paolo Briganti dell’Università di Parma, Stefano Costanzi e Antonio Mammi, docenti in Istituti superiori reggiani, Luciano Serra, scrittore e poeta, compagno di studi di D'Arzo e presidente dell'Associazione che promuove il premio e Susanna Tosatti, graphic editor di una nota casa editrice nazionale.
Ai due autori che hanno ricevuto una menzione speciale della giuria verrà riservata la pubblicazione di parte della loro opera su un quotidiano reggiano.
Ha assunto un particolare valore simbolico la consegna ai tre finalisti di una copia del Primo Tricolore da parte dell'on. Otello Montanari, presidente dell'Associazione Nazionale Comitato Primo Tricolore, e del dott. Giordano Gasparini, Direttore della Biblioteca Panizzi, in rappresentanza del Comune di Reggio. L'evento, organizzato e coordinato da Elisa Pellacani per conto dell'Associazione "Per D'Arzo", si é concluso con la lettura di brani dell'opera premiata a cura di Veronica Strazzullo e di testi darziani a cura di Paolo Briganti e Mirella Cenni.
La prossima edizione del premio letterario si concluderà nel 2015; per il 2014 l'Associazione curerà la pubblicazione di un saggio sullo scrittore reggiano, come è avvenuto nel 2012.