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Centrale di Cerredolo: le “notevoli perplessità” di Montefiorino

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Montefiorino è un comune che confina coi nostri Villa Minozzo e Toano. Ma, seppure modenese, quel che succede nei territori viciniori del reggiano ovviamente non lo lascia indifferente. Così registriamo oggi la voce di un amministratore di quel comune, Laura Zona, assessore comunale titolare dell'ambiente, riguardo il progetto relativo alla costruzione della nuova centrale idroelettrica di Cerredolo.

Laura Zona dichiara: "Come Comune stiamo esaminando il progetto. Da un primo esame della documentazione in nostro possesso sono emerse notevoli perplessità. La più evidente, ma non certo la più importante, è dovuta alla constatazione che l’opera di presa, a nostro avviso, interessa sicuramente il territorio del Comune di Montefiorino e nessuno ci ha interpellato in merito. Probabilmente chiederemo copia completa del progetto definitivo per eseguire ulteriori e più approfondite verifiche, considerato che si prevede di interrare un tubo del diametro di cm. 180 per una lunghezza di circa 6 km alla profondità media di mt. 3 sul greto del fiume!! Non é certo una cosa di poco conto per il nostro territorio!!!!!".

16 COMMENTS

  1. Allora qualche amministrazione comunale che ha ancora a cuore la tutela del territorio esiste… La maggioranza dei comuni a scelte irreversibili come queste a mio avviso con un po’ troppa sufficienza solo per incamerare qualche euro che tra l’altro spendibile solo per alcune opere ben precise e non per i servizi…

    (Commento firmato)

    • Firma - (commentofirmato)
  2. Buongiorno!!!!! Sono veramente felice che finalmente, anche dal comune di Montefiorino, cominci ad arrivare qualche voce ufficiale in merito a questo devastante progetto.. Dice bene la sig. Laura, la parte iniziale di questa opera sarà costruita in comune di Montefiorino. Verrà intubata l’acqua all’uscita della centrale di Farneta, interesserà il territorio del comune di Montefiorino per alcune centinaia di metri e taglierà trasversalmente l’alveo del torrente per poter arrivare in territorio toanese, quindi proseguirà l’intubamento per quasi 6 km incurante del fatto che il percorso coinvolto è interessato da numerose frane sia attive che quiescenti, che nelle acque e sulle rive di quel tratto di torrente siano presenti numerose specie di fauna minore e flora particolarmente protette (alcune anche da direttive europee), che per consentire l’accesso ai cantieri verrà costruita a lato del torrente una strada larga 4 mt con relative, ulteriori devastazioni, che gli introiti, max stabilito per legge il 3% sulla produzione di energia, potrà essere utilizzato solo ed esclusivamente per ripristini ambientali e che, scusate.. qui rasentiamo il ridicolo, è stato dato parere positivo alla Valutazione di Impatto Ambientale, con la motivazione che un impianto del genere ridurrebbe lo stress idrico, per la gioia (secondo loro) della fauna ittica presente. Sono parecchi mesi ormai che ci stiamo preoccupando e occupando del problema, abbiamo presentato anche proposte alternative, che potrebbero essere attuate e gestite dai comuni, senza un impatto così devastante e a totale beneficio degli stessi. Una volta distrutto, il Dolo non tornerà mai più lo stesso.. ma pare che la tutela del territorio non sia tra i nostri amministratori giudicata una priorità.

    (Lorena Lugari)

    • Firma - lorenalugari
  3. Povera Italia, povera montagna; si comprende perchè va tutto a rotoli e la montagna continua a spopolarsi. Opporsi all’uso delle acque in uscita da una centrale, già sgrigliate e già pulite per produrre energia elettrica pulita, è la cosa più assurda che si possa concepire. A chi si oppone a quest’opera consiglio di andare a Selvanizza di Palanzano, dove due anni fa è stato realizzato lo stesso identico impianto, si renderanno conto che le parole dette a sproposito come “devastazioni” sono semplicemente frutto di ideologie; le acque in uscita dalla centrale di Selvanizza sono state intubate e portate ad una altra centralina; la stessa cosa è stata fatta a Ligonchio, le acque in uscita dalla centrale di Predare sono state intubate e portate ad una altra centrale più a valle; ma quale devastazione è stata fatta? Nulla. Sarebbe bene che qualcuno pensasse al bene che produrrà questa centralina, a quale utilità darà ai comuni interessati dal BIM, sarebbe bene che qualcuno pensasse a quale riduzione di CO2 in atmosfera comporterebbe questa centralina; ma a tutto questo qualcuno ci pensa? Ma per i contestatori di tutto queste sono le occasioni d’oro per contestare; ma contestare anche le cose utili mi sembra veramente assurdo.

    (Davide)

    • Firma - Davide
    • Grande Davide… non si fa altro che parlare di valorizzare la montagna e non si vuol sfruttare una delle poche risorse che abbiamo… L’acqua dei nostri torrenti quando arriva in pianura la usano! Si vede che capiscono meno di noi montanari…… Ricordo quanti alberghetti c’erano a Castelnovo vent’anni fa e ora quei pochi rimasti son sempre vuoti, si vede che dalle nostre parti il turismo non tira più di tanto…. La neve c’è tre giorni all’anno e non va, la Pietra ormai è solo considerata “omicida” e non va, in estate 4 ragazzi del paese organizzano una festa e si fa intervenire la forza pubblica perchè la gente deve dormire… La gente della montagna non va!!!!! La centrale di Ligonchio é stata iniziata nel 1919, la diga di Vagli nel 1941, c’era la guerra e si è anche dovuto sommergere il vecchio paese ma grazie a Dio i verdi avevano meno voce di adesso e le opere sono state fatte!!! Io avrei una bella proposta x questi signori: basta centrali a biogas, possiamo comprarlo tutto dalla Russia; basta investire sul biodisel, possiamo continuare a comprare petrolio; basta centrali idroelettriche, fotovoltaiche ed eoliche che deturpano il paesaggio, possiamo prendere l’energia dalle centrali nucleari francesi!!! Non ho poi ancora capito cosa deturpano 6 km di tubo sottoterra…. Ho il presentimento che questi “2 euro” di cui si legge qui se avessero coinvolto anche i comuni che si son sentiti esclusi non ci sarebbero state polemiche… Comunque per me vai con la centrale e per sollevare altra polvere vai con la diga di Vetto, facciamola bella grande che produca tanta energia…. E soprattutto che qualche persona della montagna ci possa lavorare!!!

      (Marco)

      • Firma - Marco
  4. Salve Laura, come Comune di Toano abbiamo anche noi avuto perplessità, sono legittime, e sono le perplessità della Regione, che giustamente ha previsto una quarantina di pagine di prescrizioni, obblighi, ecc. ecc. a carico della impresa proponente il progetto. Giustamente andranno effettuate rigorose verifiche circa l’esatta ubicazione dell’opera di presa e se errori sono stati fatti si dovrà porre rimedio, in accordo con gli enti interessati. Permettimi solo un appunto: il Comune di Montefiorino, così come la Provincia di Modena, è sempre stato convocato a tutte le conferenze di servizio, e ce ne sono state diverse, tenutesi in questi 12 anni di iter progettuale. La vostra presenza avrebbe potuto portare un importante contributo all’esame e verifica del progetto.

    (Michele Lombardi, sindaco di Toano)

    • Firma - lombardimichele
  5. Rispondo alla signora Laura Zona del Comune di Montefiorino, a nome del “Comitato per la difesa dei fiumi torrente Dolo” di Cerredolo di Toano. Da mesi, come del resto è risaputo, stiamo lavorando per trovare una giusta soluzione a questo grave problema, soluzioni ne sono state proposte tante, ma evidentemente è stata presa forzatamente una direzione totalmente sbagliata, l’intubamento di un torrente come il Dolo per 6 km è una follia, ma non perchè… siamo i soliti contestatori come dice il signor Davide di Villaminozzo! Ma perchè il territorio è una cosa sacra, queste centrali invece sono solamente un business! Tant’è vero che in questo piccolo territorio già due sono in funzione, una in costruzione, quella sul Dolo appena approvata e quella a Lugo di Baiso in fase di approvazione, parliamo di un lembo di terra… in un raggio di pochi km! E questo sarebbe il voler contenere l’emissione di gas in atmosfera? Ricordo al signor Davide che da che mondo è mondo lo scambio fra la vegetazione, le piante, l’acqua e l’atmosfera devono essere in costante simbiosi, questi eccessi spropositati, al solo titolo di limitare l’emissione di gas in atmosfera, stanno cagionando danni irreversibili ben peggiori! Credo che definirci contestatori sia un atto antidemocratico, il signor Davide dovrebbe chiedersi perchè i comuni o le amministrazioni non accettano un progetto alternativo a quello approvato ed eventualmente dovrebbe leggere attentamente lo stesso… frane… impatto ambientale… fauna ittica… flora… inquinamento elettromagnetico… e quant’altro. Ora mi rivolgo alla Signora Laura: qui in quel di Cerredolo è stata fatta una raccolta firme in opposizione a questa centrale, elenco a cui hanno aderito anche cittadini del vostro comune, arrabbiati anch’essi per questo disastro, questo progetto è stato approvato senza che i cittadini fossero informati, l’unica riunione fatta nell’anno 2012 è stata il 17/09/ con la presenza della ditta costruttrice e l’amministrazione comunale, a cose già fatte! Sicuramente per quel che ci riguarda la partita non si ferma di sicuro qui, se le può essere utile abbiamo tutta la documentazione inerente la centrale sul Dolo ed anche relazioni fotografiche, censimenti della fauna ed altra documentazione importante. Siamo felici che qualcuno dal comune confinante si ribelli e si esprima sfavorevolmente su questo assurdo progetto. Notevoli sono stati i nostri articoli sulla stampa locale e sulla stessa Redacon per informare la popolazione su ciò che sta accadendo sul nostro territorio e per nostro…. non intendo Cerredolo e zone limitrofe….. il comune di Toano e zone limitrofe…. ma la nostra intera montagna che già avrebbe bisogno di aiuto per incrementare l’economia locale, il turismo, le attività ed invece viene depredata di tutto, e per noi i fiumi, i torrenti equivalgono al tutto.

    (O. Schenetti)

    • Firma - schenetti.o
  6. A Selvanizza non ci sono 6 km di tubi e la centralina ha distrutto un ponte che è stato ricostruito a spese della ditta, l’impianto di Cerredolo ha senso come coclea o come impianto puntuale alle briglie più a valle che hanno un alto dislivello, l’impianto a Modena era stato rifiutato per frane, il Comune di Montefiorino non ha mai partecipato alle conferenze di servizi ma se vuole è ancora in tempo a rimediare opponendosi alle opere di presa in territorio modenese.
    Grazie.

    (No Tube Reggio Emilia)

    • Firma - bagnistefano
  7. Sì…. qualcosa di vero in quello che dice Davide c’è: povera montagna…. Povera montagna che svende i propri corsi d’acqua per far quadrare il bilancio dei comuni…. Povera montagna in cui due soldi sono più importanti del nostro ambiente… Povera montagna dove c’è chi non vede che i fiumi, tra prelevamenti di ghiaia e mini centrali, sono ormai diventati corsi d’acqua artificiali e povera montagna che non capisce che l’unica vera risorsa che ha è il proprio territorio e che sarebbe da tutelare, da valorizzare e non da distruggere. Prima di tirare in ballo i “frutti da ideologie” sarebbe bene leggere attentamente le Valutazioni di Impatto Ambientale relative a questo progetto…. Le potrebbe servire. Vi troverà 40 pagine di prescrizioni che evidenziano tutti i possibili rischi derivanti da questo intervento, dopodichè, se vuole, su altri tipi di impianti, meno invasivi, meno impattanti, si può anche discutere ed essere d’accordo… Sempre però che questi siano effettivamente necessari e che non siano troppi…. Ringrazio vivamente Laura per l’interessamento…. meglio tardi che mai….

    (Antonio Manini)

    • Firma - AntonioManini
    • Abito nel tratto in cui si dovrebbe intubare il fiume e ho seguito la presentazione del progetto, che trovo sostenibile più di ogni altra fonte di produzione energetica, e non intacca il corso del fiume e la sua portata più di quello che fa da sempre la centrale di Farneta. Trovo strano che nessuno si sia mai indignato negli anni precedenti nonostante il prelievo di ghiaia (senza nessun controllo) abbia sconvolto il fiume nel tratto la piana e nella confluenza con il Dragone o che nessuno faccia notare che le fogne scaricano senza depuratori direttamente nel fiume. Allora propongo: perchè non iniziare a depurare con i soldi ricavati dalla realizzazione del progetto che, aggiungo, consente di consolidare l’argine e limitare l’erosione nella sponda interessata? Inoltre credo che la realizzazione di una pista per pedoni e bici che collega un tratto così lungo e bello può essere un’occasione per tutti.

      (Paolo)

      • Firma - paolo
  8. Rispondo a Marco, che non specifica bene l’identità firmandosi in parte! Hai dimenticato la centrale di Farneta che anche questa è storica, sicuramente non c’era la devastazione totale del territorio che c’è oggi, erano limitate a qualche unità in tutta la provincia, non 5 o 6 ogni due o tre km da qui a Castellarano. Nessuno ad oggi ha mai usato il lume o la candela nel nostro comune, anzi esiste nonostante la crisi uno sperpero ingiustificato per quel che riguarda giusto l’energia elettrica. Ma volevo chiederti: hai letto il progetto? Sono convinta di no, perchè altrimenti sapresti che questi maledetti 6 km di tubi purtroppo prevedono anche il posizionamento in alveo… leggi! Ed anche il taglio dell’alveo con quel che ne conseguirà, occorrerebbe documentarsi prima e per quel che riguarda il torrente Dolo ci si dimentica troppo spesso o forse di proposito che quelle acque che escono dalla centrale di Farneta hanno sempre fatto parte del corpo idrico superficiale del torrente ed una volta intubato nuovamente lascerà il Dolo in secca perchè il dmv (deflusso minimo vitale) che la centrale dovrebbe rilasciare sappiamo ormai tutti che non è nè quantificabile nè controllabile! Per quel che riguarda il turismo poi sicuramente non lo si sviluppa di certo intubando fiumi e torrenti e costruendo al loro posto laghi artificiali, sentieri e punti di ritrovo. Non si sa per cosa o per chi! Certo che il visitatore non può essere attratto da luoghi prima incontaminati ed oggi cementizzati! Nessuno si sposterebbe mai da una città per venire a visitare cumuli di terra, cemento, laghi finti e pesci d’allevamento; per quel che riguarda poi l’occupazione siccome in quel di Cerredolo le centrali attive sono già due, non mi risulta che ci siano dipendenti locali, nuove assunzioni o richieste di lavoro, poichè queste lavorano in completa autonomia; è ora di finirla di usare la costruzione di queste centrali con la frase illusoria che svilupperanno occupazione, perchè non è così, ma se tu sei in grado di formularmi un elenco di operai o tecnici assunti da queste ditte ti sarei grata! Qui non si tratta di verdi, di gialli, di rossi o di bianchi e tantomeno di contestatori di tutto, come spesso veniamo definiti, si tratta della coscienza, del rispetto per l’ambiente e delle persone che alcuni hanno ed altri no!

    (O. Schenetti)

    • Firma - schenetti.o
  9. Davide, Marco.. perchè non dichiarate apertamente la vostra identità? Se credete di essere nel giusto non dovreste nascondervi dietro un anonimato che potrebbe, magari erroneamente, portare chi legge ad identificarvi con altre persone, per esempio, vedi Marco, tu per le argomentazioni usate, il modo e sopratutto la “sensibilità” nei confronti dell’ambiente che traspare da ciò che scrivi, ricordi moltissimo quel Marco che con un enfasi e una convinzione esagerata sosteneva a spada tratta la costruzione di quell’inceneritore di rifiuti travestito da biomassa a Fora di Cavola… E’ vero dire di no a tutto a prescindere è sbagliato, infatti sono state presentate proposte alternative, ma non sono state neanche ascoltate… Dire di sì a tutto, a scatola chiusa non appena si nomina la parola euro, credo sia molto, molto peggio. Mi spieghi cosa intendi col termine “valorizzare” la montagna? Secondo te, riempirla di rifiuti (vedi Poiatica), devastare i corsi d’acqua e magari farci un inceneritore è il modo migliore per valorizzarla? Beh.. se questo è il sistema, allora davvero povera montagna….

    (Lorena Lugari)

    • Firma - lorenalugari
    • Non si preoccupi non sono quel Marco che lei intende, non so neanche chi sia comunque x quanto riguada l’inceneritore di Fora le posso garantire che anch’io sarei stato contrario…non mi è mai piaciuta l’idea di respirare certi fumi nell’aria! Qui sopra scrive un certo Paolo (anche lui si firma in parte) che abita in quel tratto di fiume e dice che l’opera non comprometterebbe il fiume, lo dice chi ci abita!!! Per quanto riguara Poiatica purtroppo le discariche ci vogliono e sono sicuro che in ogni comune d’Italia dove si intendesse costruirne una gli abitanti sarebbero contrari, giustamente anch’io…
      solo non trovo giusto che ci portino rifiuti da altre parti della regione xkè ne abbiamo già abbastanza dei nostri…gli altri che se ne facciano una a casa sua..
      Dire di si a tutto non si può, dire di no a tutto non si può…qui si tratta di acqua che passa dentro una turbina e produce energia, una di quelle più pulite tra l’altro. Sicuramente tutti gli scarichi di abitazioni civili, piccole e medie fabbriche, ambulatori, ospedali e aziende agricole che si trovano a monte di qusta centrale sono molto più inquinanti di una turbina e rappresentano un pericolo ben più grave per gli animali selvatici e per quei pochi pesci che son rimasti…
      (Marco)

      • Firma - Marco
  10. Rispondo a Paolo, quel nessuno che dici tu…. non è nella realtà e mi spiego.. Da anni ormai sono state segnalate le spropositate asportazioni di ghiaia su tutto il nostro territorio, segnalate… fotografate e documentate e consegnate agli enti competenti, come del resto sono stati segnalati gli scarichi fognari in Dolo, da questa parte c’e gente che, nel tempo libero si spende per la comunità ma non con l’intento di contestare, ma con quello di proteggere il territorio! Quello che non riesco a comprendere è il perchè dobbiamo aspettare una ditta privata che ci sfrutta l’acqua…. Per ripristinare il territorio e le relative frane dobbiamo svendere per avere la protezione della nostra terra? E ribadisco il concetto che oramai sta diventando ripetitivo… e cioè perchè anzichè intubare per 6 km non si agisce su briglia? Come del resto prevederebbe la legge in questo territorio? L’acqua, dice giustamente Marco, dalla centrale di Farneta esce pulita ma il concetto pulita ha una doppia sfaccettatura, pulita per tornar ad essere intubata ed uscire ancora più pulita significa che la fauna ittica sottostante avrà un’acqua così PULITA da non consentire la vita stessa. E credo si continui a nascondere che, parliamo del nostro torrente, che la portata delle sue acque è sempre stata incrementata dall’acqua in uscita dalla centrale che è sempre Dolo! Fa parte integrante dello stesso!
    Cosa ci sarebbe di più bello…. Se davvero di energia abbiamo bisogno, raccogliere l’acqua in prossimità di una briglia, sfruttarla, mettere in funzione le turbine e rilasciarla pochi metri a valle! Ma così non va bene vero?
    Certo che… avere un torrente o un fiume a disposizione (acqua bene comune) gratis! Ed ottenere straordinaria remunerazione non è cosa da poco! E’ un business, tant’è vero che le richieste sul nostro territorio sono tantissime, tutti privati con la smania di intubare…. Provate a dare una sbirciata sulle richieste e così potrete rendervi conto di ciò che sta accadendo. Contestatori sono quelli che dicono no a tutto, noi non facciamo parte di questa categoria, ci siamo dati il tempo di documentarci, leggere i progetti, leggere la delibera della Regione, la convenzione e le relazioni inerenti questa centrale, non siamo i soli ad avere dubbi e perplessità ma soprattutto paure credo giustificate! Siamo in molti! E non si può attribuire… contestatore… a chi con coscienza non approva questo progetto, perchè le obiezioni arrivano da uno studio meticoloso della documentazione.
    Paolo, tu hai letto i progetti della centrale sul Dolo? E tu Marco? Paolo, lo sai che di frane non c’è eventualmente solo quella vicino a casa tua, ma altre 4? Credo che la saggezza ci debba portare a giudicare quando letto e studiato le relazioni…. Successivamente si esterni un giudizio, giudicare senza conoscere è azzardato.

    (O. Schenetti)

    • Firma - schenetti.o
  11. Ciao Odette, provo a spiegarmi meglio. I dati dicono che l’area artigianale della piana è stata realizzata in zona a dir poco infelice e che per non essere sommersa bisogna abbassare periodicamente il letto del fiume, la sponda reggiana che non presenta frane ha una forte erosione, le fogne non hanno depuratori e scaricano direttamente nel fiume. A questo aggiungo che l’energia se vogliamo produrla dobbiamo farlo al minor impatto possibile e credo che il progetto si presenti in tal senso ma un prezzo dobbiamo accettarlo; aggiungo che sarebbe bene chiedere impegni precisi su come impiegare la quota annuale che la ditta verserà al comune, per essere sicuri che vengano usati a scopo ambientale e insisto che i depuratori sono un ottimo punto di partenza. Concludo con il sostenere (come tu fai) che la vera urgenza non è la centrale, ma il potenziamento di Poiatica, per il quale sarebbe bene una presa di posizione forte del comune e di tutti i cittadini. Quella è una vera bomba.

    (Paolo Bertocchi)

    • Firma - paolo.bertocchi
  12. vedi Paolo…di frane nel comune di Toano ce ne sono un paio, una super attiva tant’e vero che proprio sopra il canale di scarico della centrale Enel e’ scesa un’intera montagna , e questa la si puo’ visitare volendo! sopra c’e la localita’ la cingetta….un centro abitato
    la montagna ha strinto in modo esorbitante il letto del fiume pare sia uscito a novembre 2012il genio civile, non e’ cosa da poco sicuramente, c’e la frana delle lezze, e c’e una mezza frana sopra la briglia della Ca’ di Cerredolo senza i vari tratti di erosione localizzati sempre in comune di Toano,
    per quel che riguarda la zona della Piana non e’ sicuramente una zona felice, all’epoca erano state fatte serie interrogazioni in merito, le fogne come dici tu…sono state individuate proprio fra la borgata della Ca’ di Cerredolo e le Buche,queste che nel presente sono un grosso problema, con la riduzione delle acque del Dolo diventeranno ,se nessuno interviene un vero disastro!il concetto invece di Energia…ed il progetto inerente a questa centrale credo proprio che non sia compatibile con la struttura del nostro territorio, con le problematiche presenti ,frane su ambedue i versanti e con il nostro torrente.
    continuiamo a non capire perche’ non la si voglia fare.. e ribadisco se veramente di energia c’e neccessita’semplicemente su salti gia’ esistenti senza smassacrare 6km di territorio.
    Paolo ti ricordo il numero delle centrali nel nostro comprensorio e con l’ultima approvata siamo a 5!stiamo parlando di energia o di qualcos’altro?
    non sono per niente convinta che questo progetto si presenti in tal senso,nonostante la Regione abbia deliberato ma…. con un’elenco notevole di prescrizioni, proprio per i motivi sopra riportati.
    un vecchio proverbio dice pero’ “non dir mai gatto finche’ non e’ nel sacco” ed io confido in questo, per tutti quelli che sono convinti in modo totalitario che questo progetto sia gia’ decollato totalmente!
    se vuoi puoi verificare sul progetto ,la perizia idrogeologica (anche se di parte ovviamente) e ti renderai conto che cio’ che scrivi sull’assenza di frane nel territorio toanese e’ infondato, purtroppo per noi ci sono ma sicuramente non e’ la cosa peggiore inil contesto! peferirei non toccare l’argomento dei proventi che deriveranno da questa centrale , perche’ mi auguro proprio che UN MIRACOLO faccia saltare il tutto! ma se cio’ non avvenisse queste entrate ,per legge vanno usate giusto per il ripristino del territorio e delle acque e come tu giustamente scrivi, per depuratori i , non per spogliatoi, casette e laghetti artificiali.
    (schenetti.o)

    • Firma - schenetti.o