Forse prendendo esempio dal tripudio nazionale di nomi e simboli depositati per le prossime politiche visto in questi giorni, ecco che anche anche qui sul nostro Appennino andiamo a registrare una denominazione certamente curiosa. Parliamo del Comune di Toano. Nella prossima seduta del Consiglio, in programma martedì 29 gennaio prossimo, si costituirà infatti “Meglio soli che male accompagnati”. Nel contempo si provvederà alla designazione del capogruppo (non solo di questo ma anche di quello già esistente, il centrodestra di "Toano sicura”.
Nel momento in cui prendiamo nota e pubblichiamo questa notizia, ancora non abbiamo riscontri sui protagonisti (o un solo protagonista, come il nome lascerebbe arguire?) della novità politica montanara. Nel caso, vi aggiorneremo.
Ecco svelato il mistero del nuovo gruppo. Sono assolutamente lontano dal voler prendere esempio dal “tripudio nazionale” e sono talmente disgustato dal sentirmi in dovere di prendere le dovute distanze da qualsiasi forza e movimento politico attualmente presenti nel nostro paese. Come ho già fatto in Comunità Montana dal 2011, dove sono consigliere di minoranza, non trovandomi in sintonia con questo modo di fare politica, ho deciso di dissociarmi da ogni schieramento politico e l’ho fatto con il consenso di molti di quelli che mi hanno dato la loro preferenza col voto ma anche di persone con le quali, pur non condividendo idee politiche, ci siamo ritrovati fianco a fianco a portare avanti battaglie comuni per la tutela del nostro territorio e della nostra gente. Per chiarezza sottolineo che il mio “MALE ACCOMPAGNATI” è un riferimento ASSOLUTAMENTE POLITICO, senza niente di direttamente personale con nessuno degli appartenenti al gruppo consiliare Toano Sicura, contesto soltanto a quelli presenti in consiglio il loro modo passivo di fare opposizione mentre, agli altri appartenenti alla lista invece, l’assoluto disinteresse per le problematiche che non li riguardano direttamente o politicamente e la mancanza di serietà a riguardo degli impegni presi. Credo che per fare politica oggi sia importante uscire dagli schemi ed essere liberi da ideologie e sopratutto da interessi di partito, credo che si debba cercare il confronto tra idee e non tra ideologie diverse. Le posizioni politiche portano soltanto e sempre allo scontro, è ora di smetterla con i teatrini della politica fatti di esternazioni ed alzate di mano senza sapere nemmeno bene cosa si vota. Nella vita amministrativa dei nostri comuni anche le cose più importanti, non si discutono in consigio ma in giunta… quasi segretamente… in consiglio se ne prende solo atto… a cosa è dovuto questo metodo? Alla presunzione di saper fare tutto per il meglio, al timore di confrontare le proprie idee con altri o peggio ancora alla paura che vengano alla luce i vari giochetti politici? Se davvero vogliamo cambiare questo nostro povero paese, e si può fare, facciamolo cominciando da casa nostra, ognuno faccia la sua parte e tutto andrà a posto da solo… Roma compresa.
(Antonio Manini)