Uscita notturna per i Vigili del fuoco - in queste giornate particolarmente impegnati. Era circa l'una. Un grosso albero caduto occupava completamente la sede stradale della statale 63 all'altezza di Rio Torbido, al km 90,10. L'intervento di rimozione ha richiesto un'ora e mezzo di lavoro. Solo verso le due e mezzo la carreggiata è stata resa di nuovo agibile.
Questa mattina, verso le 7, sempre per una pianta che ostruiva completamente la sede stradale, uscita in località Maillo. Attualmente, per motivi analoghi, una squadra è fuori in località Villaberza.
AGGIORNAMENTO domenica 20 gennaio ore 15
Strada statale chiusa al traffico dalla tarda ora della mattina fino a pomeriggio inoltrato, per via dei numerosi alberi che – soffocati dal peso della neve a sua volta ghiacciatasi durante la nottata – sono caduti sulla strada. La situazione di forte pericolo ha costretto le forze dell’ordine ad intervenire immediatamente chiudendo il tratto di statale da Collagna fino al valico del Cerreto. Sul posto numerose pattuglie della polizia stradale di Castelnovo ne’ Monti e lo stesso comandante del distaccamento, l’ispettore superiore Roberto Rocchi, che per tutto il pomeriggio hanno effettuato le operazioni di soccorso. Attivo anche il personale di Anas e dei vigili del fuoco, che sono intervenuti per liberare dai tronchi e dai rami la sede stradale. A dare man forte agli uomini della Polstrada anche i Carabinieri di Colllagna.
Ore 10,00 statale 63 completamente bloccata dopo il ponte del barone per alberi caduti e dopo la Gabellina e sotto il passo del Cerreto, sempre per alberi caduti sulla strada. In più rami che con il peso del ghiaccio toccavano la strada e obbligavano le macchine a fare lo slalom per non rigare le macchine con i rami ghiacciati! Prima di fare varianti del Ponte Rosso o gallerie Bocco-Canala bisognerà tagliare le piante ai bordi delle strade, perchè a ogni inverno succedono sempre le solite cose.
(Nicola)
La manutenzione andrebbe fatta prima!
(Ramona Serri)
Concordo con Simona, c’é ancora chi ci vuol o vorrá far credere che la causa di tutto sia la troppa neve, il classico evento straordinario. Per me sarebbe corretto dire troppi alberi e poca manutenzione ordinaria negli ultimi 10 anni, viste le dimensioni delle piante cadute! C’è chi lo chiama amore per la natura… Bisognerebbe portarli ora a vedere lo stato di queste povere piante spezzate e sradicate. Io la definisco piuttosto come abbandono totale della nostra montagna. SVEGLIA!
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Anche nella strada che dal Boaro arriva a Via Grotte sono intervenuti nel primo pomeriggio i vigili del fuoco per rimuovere un pino che aveva completamente bloccato la strada. Un vero disastro! E ogni anno andrà peggio se continuiamo così.
(Monica Belli)
Non solo la ss63 ma anche la provinciale 18 Busana P. Pradarena. Un centinaio di piante cadute tratto di strada molto pericoloso, ci vuole manutenzione alle strade!
(un montanaro residente)
Concordo con “un montanaro residente”: tutte le strade dovrebbero essere pulite! credo che i Sindaci potrebbero, con un’ordinanza apposita, obbligare i proprietari di boschi limitrofi alle strade comunali, a tagliare alberi e fronde pericolosi; oppure è competenza delle amministrazioni locali pulire i bordi delle strade comunali? Credo basti poco rintracciare i suddetti: esistono le mappe catastali. Basta farsi un giretto sulla comunale che da Cavola porta a Cerrè M. per rendersene conto: saranno 5 anni che ci sono 2 alberi appoggiati a dei cavi del telefono, per non parlare della galleria naturale che offusca un tratto abbastanza lungo della strada specie in estate dove la visuale è molto limitata a causa dei rami e delle vegetazioni che crescono lungo il ciglio della strada…
(magisterandrew)
Io vado spesso in Alto Adige e anche nella Valle d’Aosta, di neve ne viene parecchia e anche di ghiaccio; di piante ce ne sono molte più che da noi e sono anche più alte… capisco che siano a statuto speciale, ma sono soprattutto tenute in modo speciale le strade e le infrastrutture. Gli operatori del Cerreto e i residenti del comune di Collagna, dovrebbero costituire un comitato e fare causa all’Anas o chi per lei per chiedere tutti i danni patiti dalla cattiva manutenzione e dal totale abbandono e dissesto della statale che è motivo di mancata visita da parte di molti turisti e sciatori nel nostro splendido ma mal amministrato Appennino. Servirebbero amministratori coscienti ed attaccati al territorio che purtroppo non ci sono, corrono ai ripari solo all’ultimo minuto, quando il danno è oramai fatto. Tanto il prossimo anno sarà uguale, anzi peggio.
(Luca Ferretti)