Riceviamo e pubblichiamo.
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Stamattina, una persona che stava percorrendo a piedi la via provinciale che attraversa il centro di Vetto, si chiedeva a cosa servono i marciapiedi se per neve non sono usufruibili.
I marciapiedi che costeggiano la platea stradale sono infatti ricoperti completamente dalla neve caduta ieri, come si può vedere dall’unita immagine fotografica, e dunque inagibili, talché costringono i pedoni a camminare sulla carreggiata stradale, destando così una qualche legittima apprensione in chi, per età o per altro motivo, si trova nelle condizioni di non potersi muovere speditamente.
Noi non vogliamo di certo ingigantire il problema, anche perché siamo tutti esposti ai capricci del tempo, ma la circostanza ci serve per alcune riflessioni.
Dobbiamo innanzitutto supporre che in queste giornate di maltempo i dipendenti comunali siano occupati in altre incombenze, ma se il Comune non si fosse così “impoverito” per gli ormai ben noti ammanchi, e non si fosse altresì caricato di mutui cioè di debiti, disporrebbe senz’altro delle non tante risorse occorrenti per affidare all’esterno lo sgombro dei marciapiedi, e semmai altri lavori similari (ricorrendo a ditte, ovvero a soggetti singoli tramite le vigenti ed apposite forme contrattuali).
In tale maniera si otterrebbe il doppio risultato di fornire un servizio alla cittadinanza vettese, e di procurare nel contempo una qualche opportunità occupazionale, il che certamente non guasta specie in questi tempi. Alla base c’è indubbiamente una questione economica - pur se le entrate dell’Imu non sono state poca cosa, anche per le casse comunali di Vetto - ma in primo luogo viene la “cultura dell’esistente”, ossia la cura e custodia di quanto abbiamo ereditato dai nostri predecessori, nonché l’attenzione per gli aspetti apparentemente più semplici del vivere quotidiano di una comunità, un modo di vedere che non sembra albergare nel nostri attuali Amministratori.
A differenza di quanto succedeva in generale per il passato, quando i governanti pubblici locali avevano ben presenti i compiti da dover prioritariamente assolvere, strade in testa (poi veniva il resto, anche quello più effimero, se ve n’erano i mezzi economici).
Negli anni scorsi abbiamo più volte insistito, ma senza risultato, perché all’entrata di Vetto, sia a monte che a valle, venissero installati i cosiddetti “semafori intelligenti”, così da moderare indistintamente la velocità degli automezzi in transito. Il nostro pensiero andava soprattutto agli attraversamenti strada di anziani e bambini, cioè delle categorie più esposte, ma se ne sarebbero giovati tutti quanti durante l’inverno sono costretti a camminare in strada per l’impraticabilità dei marciapiedi causa ingombro da neve (nel senso che vi camminerebbero con minor timore di venir investiti).
Speriamo almeno che queste nostre considerazioni possano indurre a un qualche ripensamento Sindaco e Giunta vettesi.
(Giovanni Ferrari, coordinatore PdL di Vetto e già capogruppo di minoranza)
scusate!!! è un disagio comune, ma se ci passano auto camion e corriere, non ci passa un pedone??
Altrimenti venite a Castelnovo in viale E. Bagnoli, o in altri tratti di marciapiede che inspiegabilmente si ferma la spalata davanti ad un numero civico ben preciso, poi… bhe basta polemiche
(eros tamburini)
VERGOGNA!!!! Propongo di dotare la Giunta e il Sindaco di pale e far loro ripulire tutti i marciapiedi……… E’ una VERGOGNA….
(Stefania C.)
Egregio signor Ferrari, premesso che tutti i comuni della montagna sono emergenza neve, a fronte della sua segnalazione la invito a porsi una domanda: è piu’ necessario ripulire le strade con sollecitudine e
permettere ai cittadini di recarsi nei luoghi di lavoro o è piu’ urgente ripulire i marciapiedi? Io credo che terminata l’emergenza neve/ghiaccio sulle strade si debba in un secondo momento ripulire i marciapiedi. Possibile che ogni volta si ci debba scontrare anche su questioni inutili? Grazie.
(L.F.)
Si faccia come a Castelnovo… fate mettere dei bei cartelli gialli con scritto pericolo ghiaccio/caduta vicino ai marciapiedi, così in ogni caso, qualsiasi cosa succede, il Comune è tutelato!
(Corrado Parisoli)
Egregio sig. L.F., innanzitutto, l’aver bollato come “inutile” l’argomento dei marciapiedi mi sembra abbastanza irriguardoso nei confronti di quanti devono uscir di casa anche se c’è neve in terra – dovendosi recare dal medico, a far spesa nei negozi del paese, oppure in Posta e in Banca – e per far questo devono obbligatoriamente percorrere la via provinciale che attraversa Vetto. C’è poi un aspetto, diciamo più tecnico, che forse L.F. non conosce: lo sgombro delle strade è affidato in appalto a ditte esterne, mentre ai marciapiedi ha finora provveduto il personale del Comune, nel senso che la rimozione neve dai marciapiedi non interferisce in alcun modo sulla pulizia delle strade. Ma c’è un ulteriore aspetto che non dovremmo dimenticare: Vetto è un Comune di montagna, dove in inverno la neve è da sempre “di casa” e occorre dunque che ci si predisponga in modo da poter affrontare quanto meglio possibile l’emergenza neve, destinandovi in primo luogo le necessarie risorse economiche – e sacrificando semmai altre voci di spesa meno prioritarie – per affidare eventualmente a terzi anche lo sgombro marciapiedi ove i dipendenti comunali fossero diversamente impegnati. Ciò detto, noi per primi sappiamo che non si può arrivare dappertutto nello stesso momento, e proprio per questo, a fine 2005, proponevamo al Sindaco di individuare i punti critici del territorio comunale, quanto al problema neve, così da vedere se e come migliorare le modalità d’intervento (il sig. L.F. può richiedere agli Uffici comunali copia della nostra lettera di allora, prot. 6071 del 3.12.2005). Ci sembrava anche un modo per agevolare l’importante lavoro di chi tiene sgombre le nostre strade. Quella nostra proposta restò naturalmente lettera morta, ma d’altronde basta vedere la nuova configurazione di piazza Marconi, nel centro di Vetto, per capire che all’epoca (2006 e d’intorni) furono completamente ignorate tutte le nostre raccomandazioni di tener conto della questione neve.
(Giovanni Ferrari)
Secondo me si pretende troppo, anche io non sono riuscita a tenere sgombera l’area davanti a casa mia è nevicato di continuo, è normale che uscendo ho pestato neve, ho pestato neve anche per andare dietro casa a prendere rosmarino. Come è possibile avere personale per pulire davanti a scuole, ambulatori, sui marciapiedi, nelle strade (i nostri Comuni hanno km e km di strade) e tutto contemporaneamente? Ma insomma siamo troppo viziati, eppure abbiamo tutto: scarponi e doposci, stivali ecc. Se non vogliamo camminare sui marciapiedi andiamo in strada e stiamo attenti alle macchine che poi, con questa neve sono poche e vanno piano. Altrimenti stiamo in casa, se noi montanari non siamo in grado di affrontare a piedi una nevicata stiamo in casa! Se ci sono persone anziane che potrebbero scivolare a maggior ragione stiano in casa, non credo che nelle nostre case non ci sia il necessario per resistere senza far la spesa un giorno. Stiamo anche calmi, è gennaio, è inverno nevica! E’ normale!
(Anna)
La sig.ra Anna sembra esprimere una visione per così dire “bucolica” della vita, il che non è di certo da biasimare, anzi sentimentalmente può essere senz’altro condivisibile, specie da parte dei meno giovani che ricordano i tempi in cui durante l’inverno i ritmi della vita quotidiana si fermavano o quasi, almeno per i più. Oggigiorno, però, volenti o nolenti, gli stili di vita sono profondamente cambiati e anche quando sta nevicando vi sono auto in movimento, piccole e grandi, nei più dei casi per non rinviabili esigenze di lavoro o di altro genere. Se non fosse così non si formerebbero intoppi e code sulle strade, come sovente avviene, e molti preferirebbero starsene al calduccio in casa propria.
Comunque, dopo il giorno della nevicata, la vita deve giocoforza tornare alla sua normalità, e se la sig.ra Anna osserva bene la foto che ritrae i marciapiedi ingombri, noterà che in quella giornata, martedì 15 gennaio, non stava affatto nevicando.
(Giovanni Ferrari)
Mah…? Ho notato che non nevicava e anche che non c’erano macchine per strada. Stiamo parlando di Vetto, mica di Milano… In ogni caso a me pare una scusa come altre per polemizzare gratuitamente.
(Anna)
E’ del tutto evidente che chi ha fatto la foto ha approfittato della mancanza di auto per evitare di essere investito. Le auto come saprà hanno le ruote, si allontano e si avvicinano rapidamente. La neve le ruote non le ha e resta sui marciapiedi per giorni e giorni creando disagio. Secondo me è Lei che vuole difendere l’indifendibile.
(A.O.)
Dopo quello che è successo a Vetto le scuse per polemizzare non mancano di sicuro! Non ci sono solo marciapiedi sporchi ma nei giorni passati alcune strade del comune era quasi impraticabili!!! Portiamo pure pazienza, diciamo pure che è sempre nevicato e che 30 anni fa nessuno si lamentava, ma rimane una VERGOGNA, con gli ammanchi che ci sono stati, altro che marciapiedi puliti si poteva avere!!!! Ribadisco VERGOGNA per responsabilità di pochi ora le conseguenza le pagano tutti!!!!!
(Stefania)
Potremmo dire che i marciapiedi pieni di neve, le strade sporche , il freddo nelle scuole ecc.ecc. (che sono le necessita’ primarie della collettivita’) facciano tutte parte dello stesso pacchetto. Ormai siamo messi cosi’ non c’e’ niente da fare, possiamo lamentarci, scrivere ai giornali ma le cose cambiano di poco. Non ne facciamo una questione politica che credo conti ben poco, ma di persone che forse non hanno piu’ la volonta’ del fare o forse c’e’ anche chi non l’ha mai avuta, e come si e’ detto in tante altre occasioni hanno utilizzato l’elogio di amministratori pubblici per raggiungere altri scopi personali. Altrimenti tante situazioni non si spiegano, e’ mai possibile che ci siano componenti della giunta che non si vedono mai se non quando ci sono le belle manifestazioni?
Ci sembra un po’ poco, se l’impegno e’ stato preso va portato fino in fondo altrimenti si lasci , tanto da esserci solo con il nome a non esserci non cambia niente…anzi……!?!
(A.L.)