Secondo il presidente del Parco nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovanelli (nella foto) , «Il Decreto Presidenziale che ridetermina le dotazioni organiche dei Parchi Nazionali, penalizza l'Appennino tosco-emiliano cui viene attribuito un tetto massimo di soli 7 posti in pianta organica».
In effetti, il Parco dell'Appennino Tosco Emiliano aumenta di un dipendente, passando da 6 a 7, ma rimane molto lontano da quelli degli altri due parchi nazionali Toscani: quello dell'Arcipelago Toscano che vede confermati i suoi 21 dipendenti e quello delle Foreste Casentinesi che conferma i suoi 15. Lo Stelvio frazionato regionalmente passa da 17 a 32 dipendenti; il Cilento passa da 37 a 40; le Cinque terre da 8 a 9; il Circeo da 6 a 9; la Val d'Agri Lagonegrese ottiene 17 dipendenti; il Geominenario 13.
In tutto i dipendenti degli Enti Parco Nazionali italiani sono 472, esclusi guardiaparco (13 nel Parco di Abruzzo Lazio e Molise e 60 nel Gran Paradiso) e corpo forestale dello Stato. Il record spetta al Parco del Pollino con 49 dipendenti, seguito da Cilento e Stelvio. Inoltre ci sono "unità assunte in soprannumero per espressa previsione di legge" ed escluse dalla base del computo del decreto: 70 nel Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise; 36 Gran Sasso Monti della Laga; 37 Maiella; 11 Arcipelago della Maddalena.
Giovannelli sembra proprio avere diverse ragioni nel dichiarare che «C'è uno squilibrio evidentissimo specie nel confronto con Parchi di dimensioni e complessità similari come le Foreste Casentinesi, i Monti Sibillini, le Dolomiti Bellunesi. I Parchi più giovani come il nostro, sono ovviamente più sacrificati. Però il troppo è troppo. Si potrebbe operare con personale ridotto se si riducessero anche gli oneri burocratici assurdi e pesantissimi, che gravano sui Parchi, magari ampliando la possibilità dei Parchi di operare con strumenti del diritto privato, e restringendo agli atti fondamentali l'applicazione delle norme e dei principi del diritto amministrativo. Fare molto con poco e' virtuoso, ma oltre una certa soglia non c'è virtù né rigore. Si potrà e dovrà riequilibrare, ma senza aggravio della spesa complessiva. A questo sarei il primo ad essere contrario. Ho scritto una lettera alla direzione generale del Ministero e richiesto la solidarietà di Federparchi perché con prossime misure ci sia un minimo di riequilibrio».
Credo che per quello che il Parco ha fatto in passato e fa tutt’oggi, 7 dipendenti mi sembrano anche troppi!
(Alex)
Grazie Alex, troppo buono, come sempre!
(Parco Nazionale Appennino)
Se lavorassi alla direzione generale del Ministero risponderei.
Eg. Presidente,
mi pregio riscontrare la Sua richiesta, invitandola a documentarsi al sito http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_dei_parchi_nazionali_italiani, dove potrà leggere:
– “Attualmente i Parchi Nazionali iscritti nell’Elenco Ufficiale delle Aree Protette (EUAP) sono venticinque, e complessivamente coprono una superficie di oltre 1.500.000 (15.000 km²), che corrispondono a circa il 5% del territorio nazionale.
– Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano: Il suo territorio si estende per oltre 22.000 ettari lungo la dorsale appenninica.”
–
– “In tutto i dipendenti degli Enti Parco Nazionali italiani sono 472” ( E questo è un dato che Lei stesso ci ha fornito e che noi, per stima e fiducia, non abbiamo controllato.)
Tutto ciò premesso, dal pallottoliere ministeriale, Lei saprà di certo quanta difficoltà abbiamo ancora nell’informatizzazione della pubblica amministrazione, ci siamo fatti sviluppare i dati che di seguito Le riportiamo:
1.500.000: 472 = 3177,96610 (media nazionale ettaro dipendente.)
22.000 / 3177,96610 = 6,92226. = numero dipendente ettaro Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano.
Concordiamo allora con Il Signore che dice che “7 dipendenti mi sembrano anche troppi”. Infatti, il personale del Parco eccede sulla media nazionale di ben 0,07774 unità dipendente. Ma si allinea perfettamente considerando “sull’oltre” che, per facilità di per e di diviso, abbiamo voluto trascurare.
Un cordiale saluto.
(mv)
Leggo che il Parco ha 7 dipendenti, senza contare la sorveglainza affidata al Corpo Forestale.
Mi chiedo, sono forse così ripartiti:
1 Ragioniere per le buste paga
1 Impiegato per la segreteria del Presidente
1 Laureato per gli affari generali
1 Laureato per gli affari legali
1 Laureato per l’Ufficio Tecnico
1 Diplomato per l’Ufficio Tecnico
1 Operaio per la custodia e manutenzione degli immobili
Oppure sono appartenenti ad altre figure professionali ed attribuiti ad altri compiti?
(Tonino Fornesi)
E i Biliti dove li conteggiamo? Un bilite costa come e più di un dipendente, con quelli già disposti e quelli in divenire saranno una ciquantina. Signor Presidente, è già oltre misura! Si fermi! Abbia senso del limite, La prego! Siamo in tempi di crisi, non faccia come Maria Antonietta ,”Il popolo ha fame e manca il pane” “Dategli le brioches”.
(G.M.)
Se le risposte alla protesta del Presidente del parco Giovanelli sono tutte reali mi chiedo come faccia un personaggio da anni ed anni inserito nella politica a cadere in certe banalità che gli fanno perdere stile e popolarità…
(Roberto)
Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, quanto a dipendenti a tempo indeterminato, ha in servizio il numero più basso tra tutti i parchi nazionali italiani (attualmente 5 + 1 part time. 7 è il numero massimo previsto in organico). Questo è un dato di fatto chiaro e incontrovertibile.
(Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano)
Senza nessuna polemica, desidererei sapere cosa farebbe il parco con qualche dipendente in più.
(MC)
Con qualche ” dipendente fisso ” in più il Parco potrebbe ridurre il ricorso a forme di prestazioni di lavoro e di collaborazione esterne(con altri enti pubblici,con imprese private e cooperative e con singoli),specie riguardo funzioni essenzialmente interne quali la segreteria,la ragioneria, l’ ufficio tecnico ,o altre come le attività di educazione ambientale e promozione del territorio. Ora come ora scadono e vengono rinnovate di anno in anno. Cioè sono continuamente in scadenza.Sono collaborazioni preziose,economiche ed efficaci: per es le associazioni con le Comunità Montane di Re, Pr e Garfagnana , oppure la gestione in convenzione dei centri visita e dei punti info con operatori privati. Tuttavia la crescita di tutte le attività e anche dei “nuovi” atti dovuti per legge( per es il piano di performance e il controllo di trasparenza)del Parco in tutti i campi richiede un nucleo centrale fisso un po’ più ampio.Ora e soprattutto nella prospettiva di una crescita che è obiettivamente in atto
(ParcoNazionaleAppennino)
Solo per curiosità: chi si occupa della pianificazione delle opere, degli appalti, delle nuove idee per migliorare il Parco, la manutenzione e la pulizia di nuovi percorsi, segnalare con tabelle i vari itinerari, attrezzare aree per soste dove pranzare o riposarsi con fontane e punti acqua? Il Parco ha anche operai per attività manuali o solo di segreteria? Grazie mille.
(Roberto)
Una domanda pare legittima: quante sono queste collaborazioni “fisse”? Persone che sono di fatto “stipendiate” dal Parco senza essere in organico. Mi viene da fare un esempio pratico: un imprenditore che al suo servizio ha un manipolo di artigiani che come unico cliente hanno proprio lui, per la legge sono indipendente ma di fatto sono sotto il controllo dell’imprenditore. Sono i falsi dipendenti, proprio come il Parco.
(Mauro)
Il Parco attualmente non ha operai alle sue dirette dipendenze. Affida, come ogni ente pubblico, opere, prestazioni di lavoro e servizi secondo norme, regole e parametri cui deve specificamente attenersi e di cui deve rispondere ai controlli ministeriali (Ambiente e Funzione pubblica) e a ordinari controlli interni (revisori) ed esterni (trasparenza e bilancio). Sono le norme sugli appalti le forniture e i contratti della pubblica amministrazione, sempre in evoluzione e non semplici da riassumere in poche righe. Tanto meno in poche righe si possono descrivere tutte le diverse collaborazioni, i contratti e le attività e le funzioni del Parco. Sul sito internet del Parco si possono trovare molti elementi, progetti, partner, atti ecc.
(Parco Nazionale Appennino)
Credo che la mia domanda non sia tanto difficile, quante persone sono presenti in ufficio nelle vesti di collaboratori con contratti personali e/o con contratti a aziende di cui sono dipendenti? Basta un numero, non credo che sia molto difficile. Questi di fatto non sono dipendenti del Parco ufficiali ma di fatto lo sono! Forse il “politichese” e l’italiano non sono molto affini…
(Mauro)
Vorrei sapere come il Parco sceglie e gestisce le collaborazioni esterne perchè il sito non le menziona tutte. E’ gradita una risposta e non ci si nasconda dicendo che in poche righe non si possono descrivere le varie collaborazioni perchè è una pura menzogna. Grazie!
(M. B)
Una domanda, dei sei o sette dipendenti, quanti operai o manutentori dell’ ambiente?
un’ altra domanda, mi sono sfuggiti i bandi per le assunzioni, oppure quando sono stati pubblicati (data, protocollo)? Ed un’altra ancora, è possibile assumere in pianta organica di un ente pubblico, senza concorso? Grazie per le risposte e cordialità.
(f)
Ma scusi, sig./sig.ra (f) basta andare sul “chiarissimo” sito del Parco e trovare tutto quello che vuole, i dipendenti non possono stare li a tirare fuori dagli archivi i documenti solo perchè lei li vuole sapere. Mi pare di capire comunque che il parco nazionale non risponderà più, saranno impegnati a lavorare sul e per il territorio, loro!
(Mauro)
Dal tempo che impiegate per rispondere a delle semplici domande desumo che effettivamente vi occorrano nuovi dipendenti.
(Mazol)
Nulla da dire, i dirigenti del Parco sono molto solleciti nelle risposte a domande ben precise…
(mb)