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Filippi, la chiesa e la politica

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Un intervento che, sicuramente, farà discutere quello del consigliere regionale Fabio Filippi. Infatti, sottolinea le vedute etiche del nuovo vescovo e della Chiesa in paragone col passato e con la politica locale. Eccolo nella sua versione integrale.

* * *

La gerarchia della Chiesa cattolica reggiana, fino a poco tempo fa aveva nei confronti del potere politico locale, un atteggiamento quasi paragonabile a quello adottato dal clero della Chiesa cattolica cinese, quella patriottica per intenderci: un atteggiamento di ossequioso silenzio e di inconfessata sottomissione, che in Cina è stato imposto con la forza e con il ricatto, mentre nel reggiano è stata indotto dalla compiacenza, dal conformismo e forse anche dalla convenienza.

Lo dimostra le debole difesa della gerarchia  reggiana nei confronti dei temi etici, tanto cari ai cattolici, ma spesso ignorati dai politici di sinistra. Oggi però, dopo la nomina a Vescovo di Reggio-Emilia e Guastalla di Massimo Camisasca, il vento ha cominciato a cambiare direzione.

Con il nuovo Vescovo Camisasca, la Chiesa cattolica reggiana ha rialzato la testa ed ha iniziato ad intervenire direttamente proprio su quei temi etici dimenticati; lo si è compreso chiaramente ascoltando le  parole pronunciate dal Vescovo in occasione della sua prima messa in terra reggiana, per la solennità di Maria Santissima: “ne’ aborto, ne’ eutanasia possono portare alla pace”.

Encomiabile è stato anche il richiamo del Vescovo Camisasca a concetti di ordine economico particolarmente significativi: concetti che, senza demonizzare il capitalismo come forma produttiva, così come è avvenuto in passato,  hanno teso ad affermare il primato del lavoro sul profitto fine a se stesso. In tal senso sono risultate particolarmente significative queste sue parole: “Un’economia che cerca la crescita dei profitti sganciata da ogni rapporto con la reale crescita del lavoro e della vita, produce frutti malati”.

In effetti il mondo della grande finanza, a differenza di quello produttivo, non ha un’anima, non ha valori morali di riferimento, ma persegue esclusivamente l’obiettivo del profitto ad ogni costo e cerca di sfruttare il mondo cattolico per farne la propria base elettorale e quindi poter acquisire quel potere politico che gli serve per realizzare i propri scopi.

I cattolici reggiani, ma non solo loro, sentono la necessità di una Chiesa che esprima con coraggio le proprie idee, in campo economico e sociale, che difenda i propri valori etici, evitando però ogni forma di collateralismo politico, specie con chi è espressione diretta del grande potere finanziario; potere del tutto estraneo ai principi, specie quelli della Dottrina sociale della Chiesa cattolica.

Non si sente il bisogno di Governi confessionali, ma di governi laici, che non scadano però nel laicismo dei "mangiapreti": tendenza questa che spesso ha caratterizzato i Governi di sinistra.

 

(Fabio Filippi)

 

15 COMMENTS

  1. Riscende in campo Berlusconi e puntualmente il consigliere Filippi esterna. Questa volta tira in mezzo la Chiesa reggiana e il suo vescovo. Ah già Mons. Camisasca è di CL come il Celeste Formigoni!!!!!!!!!!
    Le ricordo sig. Filippi che non esistono i mangiapreti, però esistono i leccapreti, e mi sa tanto che……………………………….
    (Tosch)

    • Firma - Tosch
  2. La mia è una voce purtroppo fuori dal coro… Mi compiaccio con Fabio Filippi per le sue parole direi che hanno centrato in pieno l’obiettivo. Non sono certamente un berlusconiano (ma sinceramente non capisco cosa c’entri Berlusconi in questo contesto, ma ormai lo si tira in causa per ogni cosa e va bene così), nè tantomeno un “leccapreti”, ma credo che il non riconoscere che dalle nostre parti, nei nostri comuni, nella nostra provincia, nella nostra regione, ogni ambito (professionale-lavorativo, amministrativo, economico, sociale, giornalistico e certamente anche quello religioso) sia intriso, più o meno tacitamente, di quell’aria di sinistra che ti “suggerisce” come muovere i passi all’interno di questi ambiti, sia un non riconoscere l’evidenza. Come non riconoscere che ogni comportamento, ogni scelta, ogni evento che riguarda le nostre terre (non arriviamo a parlare di appalti se no si apre un mondo…), subisca sorti e giudizi diversi a seconda del pensiero politico dei diretti interessati? Ma perchè non giudicare oggettivamente, invece che in base a dove si appone la “X” nella cabina elettorale? Bisogna riconoscere con rammarico, ma anche con molta onestà, che Fabio Filippi ha ragione, anche la Chiesa reggiana si è sottoposta a quell’atteggiamento di silenzio e di sottomissione al quale egli fa riferimento per le ragioni che riporta. Ed allora un plauso alle persone come lui che trovano il coraggio di parlare, non tacendo questa evidenza, ed illuminate, come il nuovo Vescovo, che ricorda ai cattolici (di sinistra) che prima di tutto si è cattolici e come tali si devono avere a cuore quei valori morali che spesso i politici di sinistra ignorano, sottintendendo che un cattolico, prima di scendere in politica, debba interrogarsi soprattutto su questi aspetti per non cadere in contraddizioni etiche sostanziali.

    (M.G.)

    • Firma - M.G.
  3. Caro Fabio,grazie per le informazioni che mi hai dato sul clero cinese.(dato e non concesso che ti sia documentato di PERSONA su quanto scrivi). Se così fosse,maliziosamente ( ma non ne hai sicuramente bisogno!!!!!) mi verrebbe da pensare che i ‘lauti rimborsi per i Km.percorsi’ che VI SIETE DATI in Regione (soldi NOSTRI ) li abbia UTILIZZATI per verificare la situazione dei PRETI in CINA !!! Ci sono dentro TUTTI ,forse qualcuno ! Se così fosse mi hanno insegnato che ‘da un particolare non si può concludere con un giudizio UNIVERSALE ! per farmi capire: se un ingegnere è un ‘ PIRLA ‘ non posso dire che TUTTI sono tali !Ultima considerazione:la farina con cui è stato fatta questa estarnazione mi pare sia un sottoprotto di una ‘farina’ industriale per di più SCADUTA !! in dialetto si dice:PALURIDA ! Se posso dare un consiglio : quando scrivi,guarda che la farina non sia.SCADENTE E SCADUTA !!!
    (eusebio bertolini)

    • Firma - eusebiobertolini
  4. “Un’economia che cerca la crescita dei profitti sganciata da ogni rapporto con la reale crescita del lavoro e della vita, produce frutti malati”. Non so se siano parole significative, a me giungono come prodotto di mercato: si vende – l’ovvio – come pensiero rivoluzionario.
    “In effetti il mondo della grande finanza, a differenza di quello produttivo, non ha un’anima, non ha valori morali “: è allora in mondo della ‘piccola finanza’ che si ispira allo spirito missionario? A quando, ingegnere, un sacerdote di Lerici parroco a Casina?

    (mv)

    • Firma - mv
  5. Sono pienamente d’accordo con l’intervento fatto dall’Ing. Filippi. Noto con grande tristezza fra le righe di tutti i commenti, ad eccezione di quello di M. G., che ritengo un commento condivisibile di alto livello, che un odio atavico permea i cuori di queste persone. Dovremmo imparare a rispettare di più il parere degli altri senza scendere a scorrettezze o sproloqui rimanendo nell’ambito dell’educazione. Per quanto riguarda il parroco di Lerici, chiamato in causa in uno di questi commenti, ritengo che sia stata una ingiusta polemica, poichè, nessun quotidiano ha avuto la decenza di scrivere esattamente ciò che realmente era scritto nella locandina esposta e per questo motivo si è costruito un caso giornalistico, che facesse audience e che demonizzasse un operatore di bene, trasformandolo in un capro espiatorio, boicottando il giusto operato di uno di quei pochi sacerdoti che ancora lavorano per fare emergere la verità.

    (Liliana)

    • Firma - Liliana
    • Signora Liliana, se “l’operatore di bene” è lo stesso che ha chiesto al giornalista che lo intervistava “ma lei è frocio” (frase riportata integralmente nella registrazione audio dell’intervista) allora siamo proprio alla frutta. Le ricordo inoltre che nella locandina in questione si cercava di giustificare atti di violenza verso le donne in quanto queste ritenute responsabili per il modo provocatorio di porsi e vestirsi. Roba da oscuro medioevo

      (Jarno Dall’Asta)

      • Firma - JarnoDall'Asta
  6. Siamo in democrazia, o si spera di esserlo; e il Signor Filippi ha tutto il diritto di esprimere una sua idea sul comportamento della Chiesa; un’idea che può essere condivisa o meno, ma perchè scendere in attacchi personali? La dipendenza partitica della Chiesa, dal Centro Destra o dal Centro Sinistra preoccupa tanti, di destra o di sinistra e tutti hanno il diritto di esprimersi e di criticare eventuali compiacenze che la Chiesa potrebbe avere nei confronti di uno e dell’altro. Da parte mia voglio augurarmi che quanto denunciato dal Signor Filippi non corrisponda al vero e che la Chiesa continui a rappresentare e ad occuparsi solo della Fede Cristiana.

    (Lino Franzini)

    • Firma - FranziniLino
  7. Anche a me spiace intervenire in questo momento di dolore per la famiglia Filippi. Credo però che il sig. Filippi dovrebbe lasciare “Nostra Santa Romana Chiesa” alle sue incombenze. La Chiesa deve, o almeno dovrebbe, occuparsi delle necessità spirituali dei fedeli. Non mi esprimo circa l’appartenenza del nuovo Vescovo al movimento CL, voglio credere si tratti di una imprecisione riportata maldestramente.
    Ricorda ingegnere cosa disse Gesù: diamo a Cesare quello che è di Cesare ed a Dio quello che è di Dio!
    Lui si aveva ben capito che non si deve mescolare sacro e profano. La chiesa già di suo si “intromette” in questioni di cui non dovrebbe occuparsi. Spero vivamente che Mons. Camisasca sappia essere la nostra guida spirituale e lasci la politica ai politici. Riferendomi inoltre alle questioni etiche “eutanasia ed aborto” e tante altre che non cito in quanto davvero innumerevoli, dato che ogni persona ha le sue, ritengo che il buon Dio ci abbia dotato del libero arbitrio e ci abbia reso tanto consapevoli da saper decidere cosa cosa sia o non sia giusto fare, nel rispetto del proprio diritto a decidere per se stesso, sapendo già cosa è meglio fare. Auspico inoltre un domani nel quale non dovremo continuare a vedere, sentire e spesso compatire in politica, sempre le stesse facce e le stesse persone, ovviamente sia a sinistra che a destra, ma ancor di più al centro. Penso di poter rappresentare il pensiero di tanti che vorrebbero vedere il rinnovamento della classe politica, di tutta la classe politica da cui non mi sento per niente rappresentato. Lo stesso vale per i politici locali dei quali francamente faremmo molto volentieri a meno, mi riferisco sempre a tutti, a qualsiasi parte politica essi appartengano ora o magari ad altre, in futuro, dopo aggregazioni, coalizioni, ribaltoni o altre diavolerie del genere.
    Mi piacerebbe tanto poter essere presente quando un giorno, chissà, si ripartirà davvero dall’anno zero della politica. Politica ossia cosa pubblica, non diritto allo scempio di pochi!
    Buona serata.

    (Vittorio Bigoi)

    • Firma - vittoriobigoi
  8. ..sono daccordo con Tosch, l’ing. dott. cav. prof. ecc. Filippi si fa sentire, come piace dire al suo partito, “ad orologeria” e sempre su temi che fanno presa sempre e solo sui soliti noti (quelli che passano il pomeriggio a rintronarsi davanti alla tv e sappiamo tutti che trasmissioni passano…). Volevo solo chiedere al l’ing. dott. cav. prof. ecc. Filippi: cosa ha detto la Chiesa sulla faccenda dei preti pedofili sparsi in giro per il mondo?, cosa ha detto la Chiesa sul parroco di San Terenzio…(perchè se ha detto qualcosa non si è sentita bene…), e delle atrocità a casaccio di Israele contro i civili palestinesi? La Chiesa, come un bel po’ di istituzioni, parla ed alza la voce quando gli fa comodo, quando ci guagagna un po’ di soldini, quando non rompe troppo le scatole. Per cui l’ing. dott. cav. prof. ecc. Filippi ha perso un’altra occasione per stare in silenzio (in silenzio come la Chiesa tutta, non solo quella reggiana).

    (Emidio Montorsi)

    • Firma - emidiomontorsi
  9. Non c’è bisogno di andare in Cina; basta guardare la Storia per capire che la Chiesa ha sempre cercato l’accordo con il padrone di turno: l’ha fatto con i giacobini al tempo della Rivoluzione Francese poi con il fascismo e il nazismo quindi con l’URSS di Stalin e le altre “democrazie popolari” dell’est europeo, ultimamente, appunto con con il capital-marxismo cinese. Logico che l’Episcopato reggiano abbia avuto molti riguardi per i titolari (per più di 60 anni ininterottamente) del Regime locale.

    (Francesco Tondelli)

    • Firma - FrancescoTondelli
    • Magari uno può giocare a calcio nel campetto di San Pellegrino e impegnarsi in parrocchia sotto lo sguardo benevolo di Don Angelo Cocconcelli. Poi studiare, diventare medico e professore universitario, mettere su una bella famiglia con tanti figli. Poi impegnarsi per qualche anno nella cosa pubblica e diventare sindaco di Reggio Emilia. Davvero da “più di 60 anni ininterrottamente” non è cambiato nulla nel “Regime locale”? Meglio ispirarci alla coerenza di vita di vari politici nazionali, che magari sbandierano l’aggettivo “cristiano”?

      (Stefano C.)

      • Firma - StefanoC.
  10. Ciao Fabio, “I cattolici reggiani, ma non solo loro, sentono la necessità di una Chiesa che esprima con coraggio le proprie idee”; i cattolici e i non cattolici reggiani, e non solo loro, sentono soprattutto la necessità di una classe politica che si occupi dei problemi dei cittadini. Doverosa appendice alla tua disamina. Cordialità.

    (Sincero Bresciani)

    • Firma - SinceroBresciani