"A chi non ha sarà tolto anche il poco che ha; viceversa, a chi ha sarà dato ancora di più”. È il duro commento di Loris Cavalletti, segretario della Fnp Cisl reggiana, sulle due notizie che hanno inaugurato, male, il 2013: una nuova tassa per gli italiani e un aumento con premi ai dirigenti della Regione.
Si chiama Tares la fresca legge che regola il pagamento dei rifiuti. Tutti i cittadini, le imprese e attività commerciali dovranno subire un aumento delle tariffe dei rifiuti, secondo una legge del Governo Berlusconi ripresa da Monti. A carico dei cittadini deve essere applicata una tariffa che copra il 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti e ai servizi indivisibili dei Comuni, come ad esempio il costo dell’illuminazione. La tariffa tiene poi conto del volume dell’abitazione e non anche di quanti vi abitano, quindi vedove, famiglie costituite da una o due persone dovranno accollarsi questa tariffa
Dice Cavalletti: “È l’aiuto alla famiglia di cui parlano i politici? Vorrei sapere chi ha votato questa legge e con quale coraggio verranno a chiedere il voto ai pensionati”.
Questa legge, applicata senza una contrattazione con i Comuni, porta infatti ad un aumento a carico dei singoli o mini famiglie che si aggira intorno ai 400 e 500 euro in più. Cifre che pesano non poco sul portafogli degli italiani.
“Come sindacato pensionati non possiamo accettare questa nuova tassa senza una reale trattativa – commenta il segretario -. I pensionati con un compenso netto di poco più di mille euro al mese sono ben due anni che non vedono un euro d’aumento e non è giusto che vengano colpiti con altre tasse: la nostra pazienza è finita e su Tares prevediamo, per metà gennaio, un confronto tra il Comune di Reggio Emilia e tutti gli altri Comuni della Provincia”.
E se da una parte il conto cala, dall’altra sale, visto che ammonta a un milione di euro circa il premio per i direttori generali sanitari e amministrativi regionali. Commenta Cavalletti: “La delibera parla di dignità della persona, di qualità, di sicurezza. Ma sono davvero solo i dirigenti quelli che garantiscono tali privilegi? Chiediamo a Vasco Errani che tali misure vengano riviste, e che non ci venga a parlare di tagli sul fondo sanitario e sulla non autosufficienza. Che cerchi soldi da altri, come ha fatto Obama”.