Home Cronaca “Da uomo chiedo perdono a queste 128 donne uccise da miei simili”

“Da uomo chiedo perdono a queste 128 donne uccise da miei simili”

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Una donna vittima di violenza

Riceviamo e pubblichiamo:

"Scrivo questa lettera, prendendo spunto da quanto accaduto in questi giorni, dal putiferio scaturito dalla lettera del Parroco di Lerici, affissa in una bacheca di una Chiesa d’Italia, realizzata in legno, da una persona che mai avrebbe pensato che un uomo, un Parroco in preda al delirio avrebbe scritto nefandezze violando quella carta bianca, impregnata di inchiostro intriso di sangue, del sangue delle 128 donne ammazzate da uomini nel corso del 2012.

Sono sicuro che quell’abile artigiano, sapendo  dell’uso fatto da Don Piero Corsi, mai avrebbe costruito quella bacheca.

Si cari lettori, ad oggi sono 128 le donne ammazzate in casa, nelle vie, nelle pubbliche piazze da loro  familiari, da mariti, da fidanzati, o da ex.

In questa lettera si condanna l’essere femminile di essere  “COMPLICI” in questi fatti di sangue, di essere colpevoli nel portare in tavola piatti freddi, di non essere capaci di lavare la biancheria!!!

Di essere colpevoli nel portare abiti succinti, minigonne, magliette, di essere colpevoli di esporre “la merce”, in questo modo si da il via libera a chi non è “frocio”allo stupro, alla violenza, all’omicidio.

Parole orribili, frasi orride che offendono le donne, che siano nonne, mamme, o figlie, offendono lo STUPENDO essere femminile degno di essere amato e non ucciso.

Da uomo chiedo perdono a queste 128 donne uccise da miei simili, uomini che in preda al delirio’ con l’alibi dell’amare hanno ucciso, togliendo la vita a donne che meritavano di vivere e non di morire, come chiedo scusa a tutte quelle donne che nel mondo vengono picchiate, alle quali viene negata la liberta di esprimersi, soggiogate dalla stupidità dell’essere maschile.

Come uomo vedo nella donna, quell’essere che mi riempie la vita, un sorriso che ti aspetta dietro alla porta che si apre, la persona che ti scalda il cuore, la tua mezza mela.

Vi possono essere momenti meno belli, ma il rispetto deve rimanere SEMPRE, mai l’uomo deve sottomettere la propria compagna e MAI l’alibi dell’AMARE deve ledere la sua libertà.

Mai confondere l’amore con il possesso, la donna non è un oggetto.

Mai cercare giustificazioni alle violenze.

Se ami e Lei se ne vuole andare, non cercare di fermarla.

Non voglio che le mie parole siano fraintese o strumentalizzate, queste sono le convinzioni con cui vivo  giornalmente, e da uomo vorrei che il FEMMINICIDIO fosse trattato senza attenuanti, per chi lo compie vedo solo la pena massima, l’ergastolo.

Grazie di avermi letto, dedico questo mio pensiero a tutte le donne del mondo, come dedico a loro le mie scuse."

Roberto Malvolti

1 COMMENT

  1. Jorge Amado dice: “… grazie Lulù, disse Teresa, perché amare non lo si chiede, non lo si pretende, non lo si impone con il coltello alla gola, amare è bello perché succede…” e io aggiungo, succede e basta.
    Ho tremila dubbi nella mia vita, ma una certezza sì: non ho mai capito e non capirò mai una donna, il “sistema” più complesso libero in natura… ma… quando trovi l’amore fermati, non c’è più niente altrove. Ti ho trovato mia “dolce, nobile compagna” e ti amo. Dedicato a mia moglie.
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