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Una “quattro cavalli”

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A Montedello di Ramiseto cavalli invadono la strada. E' successo in questa ridente frazione del ramisetano, ma ormai in tutte le strade del nostro Appennino sono segnalati attraversamenti di ungulati e cinghiali che spesso mettono a repentaglio l'incolumità degli automobilisti. Ora però la situazione si è aggravata in quanto alcuni cittadini hanno ripetutamente lamentato l'ingiustificabile presenza di cavalli sul manto stradale della provinciale che da Ramiseto porta a Succiso. Una brutta avventura è capitata ad una giovane ragazza del posto che alcuni giorni fa, di pomeriggio, si è trovata la strada occupata da quattro cavalli. Ovviamente si era fermata ma i quattro animali si sono diretti verso la sua automobile e poi l'hanno circondata; addirittura i cavalli hanno appoggiato la testa contro il parabrezza e i vetri laterali. A questa ragazza i cavalli piacciono, ma vederseli così vicini non gli ha fatto tanto piacere, sperava nell'arrivo di qualche altra macchina ma questa strada non è molto praticata ed ha dovuto attendere che spontaneamente se ne andassero, cosa che poi si è verificata. Questi grossi quadrupedi vivono allo stato brado sui pendii vicini ma se continuassero ad avventurarsi sulla provinciale potrebbero prima o poi causare degli incidenti. E così oltre ai caprioli, ai cinghiali con i piccoli, ai tassi e alle volpi ora ci sono anche i cavalli, un altro problema in più.

(Domenico Amidati)

 

10 COMMENTS

  1. Se i problemi fossero questi il mondo sarebbe veramente migliore! L’incolumità degli automobilisti non è messa a repentaglio da cavalli, volpi, tassi etc., ma dalla velocità, dall’alcool e sostanze stupefacenti, dalla guida distratta. Meno male che nel nostro Appennino ci sono ancora animali che girano liberi, altrimenti non esisterebbe più la natura ma solo un grande zoo, dove alla fine, senza neanche accorgersene, anche noi potremmo trovarci chiusi in gabbie (o forse ci siamo già???).

    (MF)

    • Firma - MF
  2. Trovo l’episodio divertente, quattro equini adulti aggirarsi nell’antica Valle dei Cavalieri, dove da 800 anni si addestravano mandrie di cavalli per scopi civili e militari. Ora nel nostro crinale arriverà l’orso e il cerchio si chiuderà, con acclamazioni dei verdi. Nei paraggi di Montedello nei primi di agosto ho ammirato sorpreso non una ma due coppie di svolazzanti e fiere aquile. Se l’attenzione dedicata ai selvatici fosse altrettanto profusa anche ai pochi residenti stanziali, ci sarebbe la speranza di un futuro più gioioso.

    (Vincenzo Merlini)

    • Firma - VincenzoMerlini
  3. Wow!!!!! Pericolosissimi 4 cavalli!!!!!!!!!!!!!!! E hanno addirittura appoggiato la faccia ai vetri della macchina!!!!! Aiutooooooo!!!!! I cavalli sono curiosi di natura e quindi è normale che si siano avvicinati a esplorare l’oggetto misterioso dinnanzi a loro….. Ma ricordiamoci una cosa…. i cavalli sono animali da preda e quindi in caso di pericolo fuggono e non aggrediscono…. Non creiamo degli allarmi dove non esistono…. Se adesso si comincia a scrivere che i cavalli sono pericolosi allora chiudiamoci in casa e viviamo di tv e internet…. così non verremo aggrediti da nessun pericolosissimo quadrupede!!!

    (Cristina Sironi)

    • Firma - cristinasironi
  4. Mi sorprende che nell’antica Valle dei Cavalieri faccia notizia l’episodio di quattro equini che si avvicinano a un passante seppure in auto. I cavalli da queste parti geneticamente sono equilibrati e mansueti; dal 1200 d.c. sono stati abituati tradizionalmente a battaglie militari o trasporti pesanti per le vie dei passi appenninici verso la Lunigiana. Da queste parti, dove i selvatici hanno il sopravvento sulle greggi e le mandrie di bovini ed equini, stanno aspettando l’arrivo dell’ orso, ultimo tassello dei predatori carnivori. Proprio nei cieli di Montedello e Castagneto questa estate ho visto in contemporanea due coppie di aquile volteggiare. Vorrei piuttosto sapere se la protagonista di questa vicenda abbia alla fine osservato indizi del passaggio di qualche esemplare di Homo Alto Appenninicus, sempre più raro, di cui purtroppo riceviamo notizie frammentarie e sempre più rade. Auguri.

    (A. Vincenzo Merlini)

    • Firma - VincenzoMerlini
  5. In effetti, il fatto che questa “notizia” provenga dal ramisetano, terra d’origine del Cavallo del Ventasso, mi sorprende un po’… Confermo e approvo tutto ciò che ha scritto Vincenzo e inoltre… Vincenzo…. speriamo che la protagonista della vicenda non sia in possesso di una macchina cabrio se no oltre all’assalto subito da questi pericolosissimi equini rischia di subire l’aggressione da parte della coppia di aquile avvistate da lei la scorsa estate!!!!!

    (Cristina Sironi)

    • Firma - cristinasironi
  6. Se passate da Costa de’ Grassi potreste trovarvi con la sede stradale invasa da un gregge di capre e pecore, con pastore Emilio al seguito. Per fortuna, dico io. Per fortuna ci sono gli animali a ricordarci di andare più piano, a ricondurci a ritmi di vita più umani e naturali. Certo, un capriolo, un cinghiale o un cervo che ti distrugge la macchina non è il massimo, ma non lo è nemmeno se a farlo è un suv.

    (Normanna)

    • Firma - normannaalbertini
  7. Condivido l’ansia e la paura provate dalla protagonista di questo spiacevole episodio. So bene cosa si prova in queste sconvolgenti situazioni. Proprio oggi infatti, mentre ero in bicicletta, ho avuto la sventura di incontrare da vicino un temibile Topolino Appenninico che mi ha attraversato la strada e per poco non mi prende un infarto dallo spavento! E’ stato terribile. Mi ha guardato con quei suoi occhiolini da alieno ed aveva fauci impressionanti. Per un attimo ho temuto che mi attaccasse spolpandomi una gamba fino al ginocchio. Poi per fortuna ha invece continuato la sua marcia verso il bosco. Si vede che aveva già pranzato divorando qualche bambino. Basta! Non se ne può più di queste bestiacce! E se un giorno passeggiando lungo un sentiero mi capitasse di incontrare, che so, uno scoiattolo? Ma lo sapete che rischio? Questo potrebbe perfino tirarmi addosso un guscio di noce! Occorre prendere subito provvedimenti urgenti per la nostra incolumità. Siamo o no la razza dominante? Perciò non è più tollerabile incontrare animali, specialmente mentre percorriamo con Pande e SUV le strade di montagna. Amministrazioni, Ente Parco, ATC3, ATC4, Esercito, US Navy e Luftwaffe devono subito attivarsi per un serio e doveroso progetto europeo di eco-sterminio. Tanto i boschi servono solo a fare fotografie, chissenefrega se non ci sono gli animali. Sterilizziamo la nostra montagna, così non corriamo più pericoli. Per vederli mi basterà accendere il mio I-Telefono vers.37 e scaricare le loro fotografie, comodamente da casa e senza fatica. Fra qualche tempo sarà inoltre disponibile un’apposita App con riproduzione dei suoni, versi e odori. Esorto quindi la nostra lungimirante Provincia a non demordere, nonostante il TAR di Parma abbia già annullato il piano di uccisione di 1200 volpi, come fra l’altro fece due anni fa a Bologna. Continuate così a investire tempo e denaro per utilissimi progetti di selezione dei nocivi, ovviamente includendo fra di essi topi e cavalli. Per questi ultimi basta attuare il già collaudato piano: la Provincia chiede l’obbligatorio parere all’ISPRA (Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale) per dare mandato agli ATC di attuare lo sterminio, dopo averli ovviamente dotati di piano di rimborso economico. Poi in una sorta di ius primae noctis, si invita qualche luminoso direttore dell’ISPRA stesso ad abbattere la prima preda e si pubblica un bell’articolo su “Armi e Tiro” o su altra rivista specializzata per pubblicizzare l’evento, magari sperando di incentivare il turismo venatorio. Ovviamente il cavallo non ha palco, ed il direttore in questione dovrebbe accontentarsi degli zoccoli, come trofeo. Però ne ha ben quattro e come portachiavi sarebbero veramente carini. Un simpatico regalino natalizio per i nipotini. Dopo aver ammazzato il primo, giù con Napalm e gas nervino! Così in futuro le giovani donzelle non avranno più nulla da temere. Sconfitti i draghi in passato, ora è nostro dovere eliminare i cavalli ed i topi, poi in futuro tutti gli altri. Lupi, cervi, orsi, poiane, volpini della Pietra, leoni e megattere. Facciamoli fuori tutti! Infine un doveroso plauso alla redazione di Redacon per aver trovato tempo e voglia di ospitare questo articolo nonostante qualcuno possa ritenere che la sua utilità sia del tutto irrilevante, eccetto l’alimentare un clima di terrore verso qualsiasi animale selvatico. Verrebbe quasi da pensare che si sostengano pubblicamente le ragioni di associazioni e pratiche la cui esistenza è aggrappata ad un filo sempre più sottile. Ma sono sicuro che non è così e non censurerete queste ultime righe.

    (Jarno Dall’Asta)

    • Firma - JarnoDall'Asta