Con questo, concludiamo la pubblicazione dei racconti della nostra amica milanese Paola Savi. Nel ringraziarla, ci auguriamo di rileggerla presto in questo spazio.
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"Il sole pallido del risveglio se n'é andato lasciando posto a un cielo plumbeo. L'aria si é fermata e così la giornata, che ora assume un tempo sospeso, indeciso, più lento. Aspetto la pioggia cercando di indovinare quale sarà l'istante preciso in cui arriverà. Ancora nessuna goccia cade, ma ogni rumore si é spento ed anche le mosche si sono fermate e questo mi sembra il segnale. E infatti é arrivata... Nel silenzio di questa mattina un po' triste, le foglie mi sembrano piccoli ombrelli su cui ora battono gocce rade e leggere. E questo - mi dico - é anche l'inizio di un pigro congedo da questo lungo stare qui, da questo tempo, da questo luogo d'incanto. Dunque, la consapevolezza del distacco é arrivata, l'autunno é alle porte ed é bene che mi prepari.. Ma non mi sento pronta ed emerge profonda tristezza che apre domande e pensieri che lascio cadere. Ancora pochi giorni soltanto e, magari, chissà, domani ci sará il sole".
Con questi pensieri mi svegliavo due giorni fa, ma oggi il sole é effettivamente tornato e Loli mi ha organizzato una sorpresa: una serata con le amiche per leggere i "Racconti d'appennino". Presente l'immancabile Gandhi, il mio inseparabile cane. In una giornata ormai decisamente settembrina per cielo e colori, Loli ed io cuciniamo insieme dal primo pomeriggio e siamo gasate. Il B&B é piú accogliente di sempre ed ha una saletta allestita ad hoc per il momento della lettura, previsto per il dopo cena perché aspettiamo anche Silvia Costetti, donna di grande energia, "pasionaria" grazie a cui gli antichi terrazzamenti di Vetto sono stati riportati alla luce. E poi ci sono Piera, Ines, Paola, Elena, Maite, Nicol e Giulia, membro della grande famiglia che ancora oggi prepara la salsa di pomodoro sull'aia secondo un rito che si tramanda da generazioni... Ognuna di noi ha la sua storia da raccontare, ognuna di noi sente vivo il legame con questi luoghi, chi in un modo chi in un altro. Si parla, si parla tantissimo dell'estate appena passata e l'atmosfera é perfetta - mi dico cercando lo sguardo di Loli che capisce il mio pensiero e sorride. Elena é stata lontana e ci racconta della sua esperienza londinese per seguire il lavoro di un "collettivo" di giovani artisti, del particolare rapporto artisti/galleristi/committenza, della contaminazione continua con altri linguaggi e di come anche gli spazi fisici degli atelier entrino in gioco nel meccanismo plastico e sinergico del processo creativo... Interessante come l'arte da lontano lontano arrivi direttamente su una tavola di Costaborga, qui questa sera solo per noi. Amazing, é il termine piú giusto a cui penso nel sentire il suo racconto. La notte fuori é stupenda e usciamo a guardarla. Luna piena stanotte, luna magnifica che disegna i contorni del borgo e il nostro é quasi un raduno di streghe. Luna tondissima, rotondità sospesa che si armonizza con le tante lampade tonde disposte a terra nell'aia, distinguendosi solo per l'unicità del colore... Ma ecco é arrivato il momento, ora si comincia.
Entriamo nella saletta che Loli ha praparato e ci sentiamo già accolte in una dimensione di intimità che ci piace. Muri di pietra avvolgente, scala di legno da mugnaio, lucine di natale sul camino e poi candele accese qua e là che danno un chiarore che scalda. Io ho un tavolino tutto per me con un leggío antico su cui appoggio l'Ipad (!) e di fronte un grande divano e qualche sedia. Le ho tutte di fronte, mi guardano e allora, come una “Jane Austen d'Appennino”, comincio la lettura dei tanti racconti scritti quest'estate. La porta é chiusa, tutto il resto é fuori assorbito da un grande silenzio. C'é curiosità, attenzione e divertimento. Strana sensazione sentirsi co-protagoniste di momenti intensi vissuti - ci diciamo - bello ritrovarli in parole che si fanno immagini del nostro comune vissuto. Questi pensieri raccolti e fissati su carta, rimarranno scolpiti nelle nostre memorie come fotografie che ogni tanto andremo a rivedere e ci daranno ancora emozioni... E cosí ci congediamo, amiche mie, per adesso l'estate é finita. Finito il buon tempo, finite le lunghe giornate di luce brillante, finito il fluire libero del pensiero dietro a nuvole passeggere, finita la libertà di inventarsi un momento dopo l'altro, di trovarsi a conversare ad orari inaspettati, di passeggiare senza meta e in silenzio... Ma la curiosità mai soddisfatta resta e comincia qualcos'altro che per ora non ha forma e ci da' da pensare..... Ci inventeremo nuove cose e sará sicuramente bello, anche se diverso.... Arrivederci Appennino, prima cosa che ho cercato al mattino aprendo la finestra, mi mancherà la tua luce, il tuo silenzio, il tuo mistero, la tua aria, aria, aria..... Arrivederci Loli, sarà durissima non vederti nei prossimi giorni, grazie davvero di tutto.
(Paola Savi)
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Cara Paola, ti ringrazio perché hai raccontato con grande sensibilità luoghi a me particolarmente cari, ti ringrazio perché hai saputo guardare quei luoghi con occhi nuovi, ti ringrazio perché leggo nelle tue parole un sincero affetto per il nostro Appennino e ti ringrazio per aver condiviso con noi qualcosa di profondamente tuo ma che è anche un po’ nostro, perché è un vissuto di cose a tanti care. Molti ti hanno letto ma tanti vorrebbero sentire i tuoi racconti letti da te. Mi faccio loro portavoce e ti invito già da ora per l’estate prossima, quando festeggeremo la fine del primo lotto dei lavori di recupero dei terrazzamenti, realizzato grazie ai finanziamenti del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
(Silvia Costetti)
Grazie di cuore Silvia, accetto con grande piacere il tuo invito. Grazie anche a Redacon per aver ospitato la lunga valanga di emozioni, sensazioni e pensieri ispirati da una terra bellissima dal sapore ancora un po’ antico: l’Emilia. Grazie anche ai tanti che mi hanno letta e che si sono divertiti. Ciao a tutti e a presto.
(Paolasavi)
Assolutamente continuare con i racconti!!! Ormai appuntamento immancabile
(Lilli Bacci)