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Un Appennino di presepi, un Appennino di speranza

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I presentatori della iniziativa alla conferenza stampa

“Te piace o’ presepe?”: era la domanda-tormentone in “Natale in casa Cupiello” del grande Eduardo De Filippo.

La Via dei presepi rappresenta una risposta positiva e diretta a questo interrogativo, visto che costituisce un evento che da anni anima il Natale nei borghi di questo Appennino. La mostra è diffusa e disegna un percorso che da Reggio Emilia, e dai presepi di Pellegrino de Risi, attraversa le nostre montagne, svalicando nei territori della Garfagnana e della Lunigiana.

La rappresentazione della Natività, oltre che essere una tradizione religiosa, è anche un'arte tramandata insieme ai valori e ai ricordi capaci di rendere il tempo del Natale un tempo speciale e indimenticabile.

A segnare il percorso saranno grandi presepi di luci, come quelli di Felina, Ramiseto e del Passo del Cerreto, che ci portano a visitare scene dell'arte presepistica esposte a Castelnovo ne' Monti; diorami tradizionali, che  vanno ad animare e ad abitare le vie del centro del paese di Baiso, le scuole di Cervarezza e le Chiese di Collagna e Ligonchio; a Gazzano, il paese dei presepi, dove la tradizione è viva tutto l'anno, il Natale prende vita con le scene del Museo del Presepio.

Ma anche tante borgate, come Susineta, Cerezzola, Viano, Bebbio, che vogliono farsi scoprire mettendo in scena colorati presepi viventi o allestendo presepi a cielo aperto, trasformandosi in una piccola Betlemme imbiancata dalla neve e riscaldata dalle luci delle fiaccole.

Quest’anno tutti i comuni hanno voluto essere presenti nella Via dei presepi che conferma anche la ormai consolidata collaborazione con i presepisti di Pallerone, Pieve Fosciana e Manarola.

Un itinerario che dà l'opportunità di vivere il Natale centrando l’attenzione, in questi momenti di grande difficoltà  economica e sociale, sulla semplicità e sull’essenzialità dei valori.

Insomma nei luoghi che ci accoglieranno e attraverso le scene e le raffigurazioni che potremo ammirare, il Natale sia occasione di rinnovata gioia e speranza.

Per dirla con le parole di una poetessa contemporanea: “Ecco il mio presepe, il più semplice, umile, una piccola luce ma accesa nel mio cuore”.

La sera stessa del 7 dicembre, in concomitanza della festa dell’Immacolata, IREN a Felina e tutti i comuni accenderanno i loro “presepi di luci” e le scritte di “Buon Natale Appennino” .

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