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Un’altra volontaria felinese in Madagascar

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Maria col Vescovo Caprioli e don Gabriele Carlotti alla veglia missionaria

Voleva partire ed è partita.

Il 4 dicembreMaria Leuratti, figlia di Pio Leurattie Clara Domenichini, ha preso l’aereo, ha fatto scalo a Parigi e ha raggiunto l’Africa, quell’Africa alla quale pensava già da tempo.Maria trascorrerà un anno in Madagascar,ad Ampasimanjeva, nel sud dell’isola, dove sorge un ospedale interamente finanziato dalla Diocesi di Reggio Emilia.

Il centro si chiama“Fondation Medicale di Ampasimanjeva” e offre assistenza sanitaria a un alto numero di persone in una zona particolarmente povera del Madagascar. La costa è lontana (a 70km) ma è distante soprattutto la capitale, Antananarivo, (a 600 km) e gli abitanti non saprebbero a chi rivolgersi per affrontare malattie e sofferenze che la povertà acutizza.

L’ospedale si prende cura di una popolazione che vive quasi esclusivamente nella brousse,l’immensa foresta africana.

Fra i pazienti cisono molti tubercolotici che necessitano di lunghi periodi di cura e che si trasferiscono insieme alle loro famiglie; anche per loro si attiva l’assistenza della piccola comunità che gestisce la “Fondation Medicale”. Si tratta di tre suore malgasce (della congregazione fondata da don Mario Prandi), del volontario laico Giorgio Predieri (ad Ampasimanjevadal 1971), del dottor Martin e di una giovane volontaria di Borzano, Chiara Ferretti, alla sua seconda esperienza in Madagascar.

L’anima della comunità è costituita dalle suore chesi occupano anche di accogliere i gemelliabbandonati dalle famiglie. Prima venivano abbandonati nella foresta (generalmente uno, ma anche tutti e due) poi le suore hanno fatto capire che era meglio se li portavano a loro e i bimbi sono poi adottati da famiglie della città.

Alle suore e agli altri membri della ‘famiglia’ si unirà Maria e il suo compito è stato sintetizzato così dal direttore del Centro Missionario Diocesano, don Gabriele Carlotti: “Tu vai giù a fare comunità”.

La giovane volontaria felinese non va propriamente a fare delle cose, non ha un progetto mirato in cui inserirsi, ma va a condividere la quotidianità del lavoro, delservizio, della preghiera.

Da anni frequenta le Case della Carità e lì ha appreso a mettersi al fianco dei più piccoli, dei più poveri, degli ultimi.

Potrebbe fare molto, farà molto (è anche fresca di laurea in Servizio Sociale,facoltà di Giurisprudenza) ma non è questo ilpunto. L’Africa, con le sue contraddizioni, le sue sofferenze e le sue fatiche, è stata scelta quale luogo per spendersi in una comunità, in mezzo agli altri, nella quotidianità del servizio agli ultimi.

E non è stata una decisione avventata, Maria si è preparata e ha atteso che le venisse comunicata la destinazione.“Io ho dato la mia disponibilità”, ci ha spiegato (alla vigilia della partenza), “e mi sono preparata con il corso di Villa Borettini,ad Albinea. Lo frequentano quelli che vogliono fare una esperienza missionaria ed è organizzato da RTM (Reggio TerzoMondo), Caritas, Centro Missionario e Case della Carità. La mia destinazione avrebbe potuto essere anche il Brasile, l’India, il Ruanda, l’Albania... Io desideravo andare inAfrica ma hanno scelto loro per me e sono felice di partire. Lo so che il bene si può fare anche qui, ma già dai tempi del liceo avevo questo desiderio. Sarei partita, anzi, anche dopo il diploma, ma i miei genitori mi hanno chiesto di aspettare e di continuare a studiare. E’ stata la decisione giusta, ora sono pronta ad affrontare ciò che mi aspetta, più consapevole e più preparata. Quando tornerò avrò le idee più chiare anche sul mio futuro.”

Ora Maria è in Africa, nello stesso luogo in cui un’altra felinese, Roberta Mailli, trascorse due anni di servizio come infermiera. Tanti hanno letto il suo bel libro, “A lume di candela”. Lo ha fatto anche Maria e anche questo, come i tanti incontri con volontari, preti e suore che sono stati missionari inMadagascar, è stato un pezzetto del suo cammino verso la ‘sua’ Africa. Uno di questi missionari, l’anziano don Pietro Ganapini,originario di Pantano (in Madagascar dal1961), era con lei sull’aereo.

Veloma Maria!

Tratto dal BOLLETTINO DELLA COMUNITA' della zona pastorale di Gatta, Felina, Gombio Villaberza, San Giovanni n. 4 dicembre 2012