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Racconti d’Appennino 13 / “Qui entra solo chi è felice”

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Un'altra sveglia all'alba. Raggiungo Costaborga che sono le 7,15,  Loli già mi aspetta. Si parte, ed é a San Polo d'Enza che carichiamo Ines, un'insegnante, un'amica. In macchina non facciamo che parlare e parlare, Ines ci racconta del suo "grande amore" per un grande vecchio: il giardiniere di Italo Calvino, Libereso Guglielmi, un uomo leggenda, libero e anarchico, che lei ha voluto conoscere personalmente oltre le pagine di un libro. Bella storia, a suo modo storia d'amore. Cominciamo alla grande. Le poche ore di sonno alle spalle non le sentiamo e il viaggio ci sembra brevissimo. Siamo sveglie, energiche, allegre, piene di entusiasmo. "Dove andiamo?" - ci chiede Ines. Alla Collina di Lorenzo, dall'amico Fausto De Stefani, un altro uomo leggenda che insieme all'Associazione Ottovolante ha organizzato per questa sera una festa a base di musica sperimentale dal bosco e improvvisazioni di danza contemporanea. Da bosco a bosco, da collina a collina percorriamo la strada normale e dai dettagli ci accorgiamo via via che il paesaggio é cambiato, la terra é cambiata, i suoi frutti, le sue case i suoi colori che ora sono insaturi e

polverosi. Siamo in un'altra regione, siamo in Lombardia tra Castiglione delle Stiviere e Desenzano del Garda.

La Collina di Lorenzo é luogo di incanto, é magia, é poesia, é energia. Emerge, come l'isola che non c'é dal paesaggio piatto della campagna circostante. Ma c'é e per fortuna che c'é! É necessaria, vitale, regno dei bambini - a cui é dedicata - e di tutti quelli che mantengono viva la capacità di sognare. "Qui entra solo chi é felice" mi dico ogni volta che ci vengo ma é probabile che, in un posto cosí, lo si possa facilmente diventare. La Collina di Lorenzo é un'oasi naturalistica di rara bellezza ed é lo specchio dell'anima di Fausto. Selvaggia e accogliente, ruvida ma rigogliosa, pura, piena di cimeli e ricordi di viaggio, dettagli curiosi, passione e creatività, tracce di una vita intensa e generosa lasciate quà e là per chi abbia voglia di scoprirle e tessere in un'unico insieme armonioso.

All'arrivo troviamo alcuni ragazzi dell'associazione e diversi amici di Fausto, lui compreso, che si prodigano per arrivare a fare l'impossibile. Già si capisce che la serata sará speciale. Energia palpabile, elettrizzante. Anche noi veniamo subito travolte da questo vortice di partecipazione spontanea e la festa é subito nostra, é già cominciata, é già divertente. E poi sbucano le donne, tante, Sandra, Laura, Sara, Fernanda ... tegami alla mano chi ha fatto un dolce, chi ha fatto un piatto salato, chi ha portato da bere e tutte insieme ci mettiamo intorno a un tavolo ad aprire pacchetti, preparare panini, tagliare salumi, formaggi, tostare semi, riempire ciotole e piatti con Alessia che ci porta continuamente da bere spillando birra a go- go da una tanica appena arrivata ! Arriva presto la sera ed é un via vai di gente che approda arrivando da strade diverse...

Malgrado il caldo pazzesco, c'é un braciere sempre acceso che brucia essenze  nepalesi di legni profumati sotto a bandierine appese, che ci fanno sentire piú vicina anche Kirtipur e i tanti bambini e ragazzi delle scuole fondate da Fausto ...  Ora é buio totale e siamo tutti nell'anfiteatro morenico; alcuni per terra altri seduti su tronchi d'albero segati e montati su perni che ne consentono la rotazione per una visione del bosco a 360°.... In basso c'é un palchetto di legno ed una enorme ragnatela di corda che funge da quinta.... Sopra di noi, in volo perenne, la poiana gigante fatta di fascine di legno e ancora dappertutto bandierine e bandierine, una casetta di legno sui rami....  È unico nella sua bellezza essenziale ma ... d'altronde "é la semplicità che è difficile a farsi" e stasera niente mi sembra piú vero. Con un suono di gong comincia la musica che é forte, onomatopeica.... Richiama la natura, il tuono, il vento e i tre ballerini ne esprimono coi corpi la forza vitale.... Basta, basta parole... Non voglio descrivere altro. Spegnete la luce, chiudete gli occhi, immaginatevi un cielo nero, avvolgente e stellato, sentite soltanto il rumore del bosco, i suoi grilli via via piú lontani e.... Cosi finisce il racconto, ora dormite. Buona notte. ;-))

(Paola Savi)

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