L’arte che documenta. Potremmo definire così Amuleti di pietra, l’ultimo nato tra i libri di Stanislao Farri, il fotografo reggiano che ha percorso la nostra montagna fin dagli anni Cinquanta attento all’architettura dei borghi ma soprattutto ai dettagli che il procedere del tempo rischia oggi di cancellare. L’occasione per incontrarlo insieme alle sue opere ci è offerta dal secondo incontro di AbcDomenica a Casina il 2 dicembre prossimo alle 16 nella Sala dei Principi nella sede della CRI.
A introdurlo Sandro Parmiggiani, curatore del volume, che colloca Stanislao Farri ai vertici della fotografia italiana della seconda metà del Novecento e vede nella sua fotografia “l’esito di una memoria dello sguardo” che fa della propria sensibilità artistica un impegno civile. Nato a Bibbiano nel 1924, tipografo fino al 1955, quindi “fotografo a tempo pieno” che affianca all’attività professionale quella artistica e di documentazione. Numerosi i riconoscimenti in Italia e all’estero. Reggio gli dedica una mostra personale nel 1986 e Palazzo Magnani una antologica nel 2003. Amuleti di pietra raccoglie in particolare i bassorilievi incastonati nelle case, gli inserimenti apotropaici colti nel loro contesto, da Migliara a Gottano, da Leguigno a Riparotonda, da Cortogno a S. Giovanni di Querciola, da Canossa a Carpineti, a Civago, comuni e borghi del nostro Appennino trovano la loro rappresentanza. Un invito a guardare con occhi nuovi e sguardo memore; un appuntamento da non mancare.
AbcDomenica è la rassegna invernale, curata dall'assessorato alla cultura, che ogni prima domenica del mese presenta un libro o un'opera di cultura. L'appuntamento successivo il 13 gennaio con la lettura del diario di Andrea Romei reduce dalla Russia in occasione del 70° anniversario della ritirata.