Lunedì 26 novembre 2012, alle ore 20:30, nella sala del consiglio comunale di Villa Minozzo, grazie a un ordine del giorno presentato dal consigliere di minoranza Fabio Vasirani, si scriverà unaltro capitolo sulla storia dell’antenna di telefonia mobile H3G in località Saldine a Villacapoluogo.
E’ una storia questa che assume una valenza pubblica alla fine del mese di agosto, quando a seguito di una convocazione su volantino, si tenne un’assemblea in sala consigliare alla presenza del Sindaco, di una rappresentante della ditta interessata e di pochi cittadini (una decina) in cui di fatto venne annunciato che in località Saldine, vicino alla “Casa protetta” a fronte di un compenso pari a €. 10.000, sarebbe stata eretta un’antenna per la telefonia mobile (la terza nell’abitato di Villa); tutto sembrava già deciso.
Già a questo punto due considerazioni sorgono spontanee:
-il processo decisionale seguito, in questa come in altre occasioni, ha visto il sindaco, o chi per esso, incontrare il privato interessato all’affare (fare soldi) che formula la propria offerta senza alcun contraddittorio (informativa accurata sul rapporto beneficio/costo sociale, oppure altre soluzioni) e senza alcun passaggio in commissioni consiliari volte ad approfondire tali proposte;
-è evidente che siamo in presenza di un difetto di informazione e che il solo incontro con l’azienda interessata, non è sufficiente per concedere l’assenso di massima per una installazione che riguarda anche la salute dei cittadini. Assenso che spesso diventa definitivo.
Venuti a conoscenza della proposta si è costituito in modo spontaneo un comitato di cittadini che in pochi giorni ha raccolto circa 230 firme con l’intento di incontrare il sindaco, non per opporsi in modo pregiudiziale a tale decisione, ma per approfondire gli eventuali rischi per la popolazione e cercare e trovare, nel rispetto del principio di cautela , una soluzione condivisa, semplicemente allontanando dalle case l’erigenda antenna. Il comitato per dimostrare la propria buona volontà scevra da strumentalizzazioni politiche, in questa prima fase ha ritenuto opportuno non informare gli organi di stampa per potere aprire un dialogo sereno e costruttivo.
La risposta dell'amministrazione comunale alla presentazione delle richieste del comitato supportato dalle 230 firme è racchiusa nella delibera della giunta comunale riunitasi in seduta notturna alle ore 23:00 del giorno 28 settembre 2012 alla presenza del sindaco Fiocchi e degli assessori Castellini, Lazzari, Politi e Masini, che approvava il contratto per la locazione del terreno comunale interessato.
La sentenza della Corte di Cassazione di Brescia n. 17438 del 17 ottobre 2012, sui danni provocati da onde elettromagnetiche (rapporto di causa effetto tra utilizzo del cellulare e tumore al cervello), amplia di fatto il problema ed in gioco non c’è più la sola antenna erigenda a Villa in località Saldine, ma anche le altre posizionate sul territorio comunale.
A Villa Minozzo ci sono altri due luoghi di emissione di onde elettromagnetiche legate alla telefonia: un’antenna lungo la strada che sale a Santonio (300 mt. circa a monte di quella che sivuole costruire e certamente non è cosa buona aggiungere emissione di radiazioni ad altre già esistenti) e l’impianto di proprietà della Telecom posizionato a lato degli impianti sportivi di Villa, in prossimità dei supermercati.
A questo punto il comitato rompe gli indugi e tramite i mezzi di stampa cerca di sensibilizzare oltre ai pubblici amministratori anche il resto della popolazione, in quanto con l’enorme diffusione della telefonia mobile, in assenza di controlli sull’emissione di onde elettromagnetiche il rischio si estende a tutti. Sorge la necessità di riflettere sul posizionamento, ri-posizionamento o se necessario eliminazione di questi “luoghi di emissione” di onde elettromagnetiche, allontanandoli dalle abitazioni ed in modo particolare dai luoghi frequentati da minori, quali scuole, impianti sportivi e parchi pubblici.
Purtroppo le richieste di incontro con il sindaco e gli amministratori del comune di Villa rimangono lettera morta e ciò che esce da quella che dovrebbe essere la casa di tutti, sono solo alcune battute velenose rivolte ai cittadini sottoscrittori della petizione.
Non è possibile a questo punto non fare il confronto con l’iter seguito per un problema analogo nelvicino abitato di Felina.
In quel caso la proprietà su cui sarebbe stata installata l’antenna, per la stessa compagnia telefonica che ha inoltrato richiesta anche a Villa, è di un privato e non pubblica come in località Saldine.
Anche a Felina sorge un comitato che raccoglie firme ed informa l’amministrazione comunale e questa immediatamente, già sul sito internet che aveva reso pubblica la petizione, si rende disponibile ad incontrare rappresentanti di quel comitato e, successivamente indire una pubblica assemblea, contattare la compagnia telefonica e sospendere i lavori di costruzione; da notare che chi governa il comune di Castelnovo ne’ Monti non è una lista civica come quella di Villa, che siera impegnata ad assumere ogni decisione solo nell’interesse e con il consenso dei cittadini.
A Villa probabilmente c’è una cattiva applicazione delle più elementari regole della democrazia che da sempre si basa sul dialogo ed il confronto tra idee diverse e a questo punto un’altra domanda sorge spontanea: ”è corretto chiudersi a chiave dentro al palazzo e non ascoltare un gruppo di cittadini che democraticamente chiede semplicemente di poter incontrare l’amministrazione per rivedere il progetto in quanto preoccupati per la loro salute?”
Un paese civile non ha bisogno di manifestazioni ad effetto per esprimere il proprio il dissenso. Una firma in libertà è più che sufficiente.
Ricordiamo infine che le sedute del consiglio comunale sono pubbliche e quindi invitiamo lunedì 26 novembre 2012 alle ore 20.30 presso la sala consigliare del comune di Villa Minozzo, coloro che sono interessati ad approfondire questo tema di rilevanza pubblica.
Comitato Saldine per la decisione virtuosa
Queste compagnie telefoniche avranno pure il coltello dalla parte del manico, ma non volerne neppure parlare denota i grandi limiti dell’amministrazione comunale villaminozzese… Almeno a Castelnovo per il ripetitore di Felina hanno avuto la decenza di incontrarsi e di provare a trovare una soluzione fermando tra l’altro i lavori in corso… Poi non è detto che si possa riuscire nell’intento ma almeno democraticamente se ne parla e ci si confronta. Eppure quella di Villa era un’amministrazione che in campagna elettorale aveva fatto della condivisione e delle decisioni dal basso il loro cavallo di battaglia… Come cambiano le cose in un paio d’anni….
(Commento firmato)
Ieri sera 26 novembre si è svolto il consiglio comunale di Villa Minozzo durante il quale, come primo punto all’ordine del giorno, si è discusso del tema telefonia mobile.
Sala consiliare piena di gente (situazione molto rara nei consigli comunali di Villa Minozzo), a testimonianza dell’importanza dell’argomento e dell’interesse nella popolazione.
Al termine dell’articolata discussione, durante la quale più volte si è dovuti intervenire per smorzare la gente che avrebbe voluto intervenire, si è passati alla votazione: la maggioranza ha votato in modo contrario.
Ha votato contro la richiesta di dialogo, ha votato contro la richiesta di partecipazione da parte dei cittadini, nelle scelte che riguardano un tema così importante quale la salute dei cittadini.
Ritengo che con questa scelta si sia decretata la morte della democrazia a Villa Minozzo.
Allego di seguito l’ordine del giorno proposto e messo in votazione.
AL SINDACO DEL COMUNE
DI VILLA MINOZZO
SIG. LUIGI FIOCCHI
ORDINE DEL GIORNO
REALIZZAZIONE DI NUOVA STAZIONE RADIOBASE DI TELEFONIA MOBILE NEL COMUNE DI VILLA MINOZZO CAPOLUOGO.
Negli ultimi decenni le comunicazioni mobili hanno avuto un forte incremento in termini di utilizzo e quindi si assiste ad un incremento della diffusione delle relative antenne, atte alla trasmissione dei dati; lo Stato italiano ha quindi liberalizzato il mercato ed individuato 5 gestori e concesso agli stessi la possibilità di installare i loro impianti, equiparandoli a strumenti di
pubblica utilità.
Nuove tecnologie si affacciano sul mercato, così nuove stazioni devono essere installate o nuove antenne di ricezione devono essere posizionate su strutture già esistenti: il risultato comunque sia, è l’incremento dell’inquinamento elettromagnetico.
Il capoluogo del comune di Villa Minozzo già dispone del servizio di telefonia mobile, garantito da tre gestori: sulla copertura del servizio siamo tranquilli, la valutazione del vantaggio economico dato dalla liberalizzazione del mercato, lascia un po’ più perplessi.
Recentemente, come dichiarato dal Sindaco nell’assemblea del 31 agosto scorso, il gestore H3G ha chiesto di installare un proprio impianto nel capoluogo: la valutazione del luogo di installazione dello stesso è stata curata dal Sindaco, il quale autonomamente decide di
installarlo in via Aldo Moro, nei pressi del vecchio acquedotto, una zona del capoluogo già interessata dalla presenza di un altro impianto.
Gli abitanti del capoluogo che abitano in prossimità del luogo individuato, si sono subito allarmati ed animati per la raccolta di firme, con la richiesta al Sindaco di sospendere il piano di installazione del ripetitore, nell’attesa di concordare con la cittadinanza quale fosse la decisione più giusta in merito alla sua installazione ed alla sua eventuale collocazione: più di 200 firme
sono state raccolte e consegnate, un quarto della popolazione del capoluogo ritiene doveroso che tale decisione non debba essere frutto di valutazioni personali, ma condivisa e discussa insieme.
Nonostante ciò, nella seduta consiliare del 28 settembre scorso, il Sindaco dichiara “andiamo avanti sulla strada intrapresa relativamente alla possibilità di locare porzione di terreno alla ditta Ericsson S.p.A. per la costruzione di tale antenna” (deliberazione del consiglio comunale n.72 del 28/09/2012); in data 13 ottobre 2012 è stata pubblicata la deliberazione di giunta comunale
n.95 del 28/09/2012 con oggetto “contratto per locazione alla ditta Ericsson s.p.a. di terreno da destinare alla realizzazione di impianto per telecomunicazione- stazione radio base di telefonia mobile. Approvazione.” nella quale si delibera di cedere in affitto il terreno sul quale si vuole
installare l’antenna e si approva il contratto di locazione.
Un’impostazione non proprio coerente con quanto dichiarato alla presentazione del “movimento civico indipendente”: “la finalità del movimento è quella di tutelare e salvaguardare gli spazi di democrazia e rappresentare tutti i cittadini, coinvolgendoli nelle proposte, nelle scelte, nella ricerca di soluzioni”.
Il progetto Infratel-Lepida s.p.a. ha come principale obiettivo quello di realizzare delle tratte in fibra ottica per portare la banda larga a quelle centrali telefoniche, che ad oggi non erogano il servizio di accesso ad internet ad alta velocità, al fine di ridurre il digital divide in Emilia Romagna; il comune di Villa Minozzo è stato oggetto di intervento nell’anno 2011.
Tutto ciò premesso si chiede all’amministrazione comunale:
– di revocare la delibera di giunta comunale n.95 del 28/09/2012 con oggetto “contratto per locazione alla ditta Ericsson s.p.a. di terreno da destinare alla realizzazione di impianto per telecomunicazione- stazione radio base di telefonia mobile. Approvazione.”;
– di attuare un piano di censimento e monitoraggio di tutte le fonti di inquinamento elettromagnetico presenti sul territorio comunale;
– di attuare un piano comunale di localizzazione delle stazioni radio base e di tutte le fonti di inquinamento elettromagnetico;
– di farsi promotrice per l’attuazione del progetto Infratel-Lepida s.p.a. e dell’utilizzo della fibra ottica, quale tecnologia per la trasmissione dei dati ad alta velocità.
Gruppo consigliare Rifondazione Comunista
Villa Minozzo, 31 ottobre 2012.
Vasirani Fabio
(Fabio Vasirani)
CITAZIONE:
– di attuare un piano di censimento e monitoraggio di tutte le fonti di inquinamento elettromagnetico presenti sul territorio comunale;
– di attuare un piano comunale di localizzazione delle stazioni radio base e di tutte le fonti di inquinamento elettromagnetico;
– di farsi promotrice per l’attuazione del progetto Infratel-Lepida s.p.a. e dell’utilizzo della fibra ottica, quale tecnologia per la trasmissione dei dati ad alta velocità.
Non credete che la spesa per far fronte a queste richieste sia meglio dirottarla per l’illuminazione pubblica oppure per tappare le milioni di buche sull’asfalto, ecc. ecc… Già non ci sono soldi poi se si buttano per delle cose così superflue è proprio uno schiaffo alla povertà. Oltre tutto sono al corrente che nel vostro comitato cittadino vi è presente una famiglia con l’abitazione vicino al sito del “malaffare” quindi preoccupata per eventuali danni alla salute abitandoci vicina; la stessa famiglia però in altro sito di sua proprietà sempre a Villa è stata invitata dalle autorità USL e con una richiesta dal comune già da 2 anni alla rimozione di una copertura di eternit, perchè molto pericoloso dato che vi sono delle abitazioni a 10 metri da esso e le polveri accertate cancerogene volerebbero in casa dei vicini. Bene, dopo 2 anni questo vostro collega ancora non è intervenuto e se ne sta fregando altamente degli altri.
Quindi mi chiedo come vicino a casa loro un’antenna radio che possibile o meglio forse probabile inquina a tal punto da creare danni alla salute, non la si vuole perchè paura di malattie, invece vicino a casa di altri una certa, anzi certissima fonte di cancro e tumori ai polmoni va bene, tra l’altro vi sono a 10 metri e non a 300 dall’eternit bambini che giocano tutto l’anno.
Forse è meglio che il vostro comitato si dia una pausa oppure prenda la propria determinazione a cambiare la democrazia di Villa per dei cambiamenti molto più importanti alla collettività e non per delle cause personali coinvolgendo tutta la cittadinanza.
Fateli voi a vostre spese i censimenti e altro…..non con i soldi dei cittadini che come dimostrato l’antenna la vogliono.
Buon lavoro a tutti per chi ne ha!!!!!
Andrea
(Papa Andrea)
Aiuole in piazza e asilo nido mai aperto fatti con soldoni pubblici, quelle sì che sono cose non superflue, vero signor Andrea…? Lasci che sia il comitato a decidere se è il caso di “prendersi una pausa”. Le posizioni del comitato e degli oltre 200 firmatari dell’appello sono rispettabili quanto le sue e per tanto lecite, lo stesso sindaco a dichiarato in consiglio che se l’antenna fosse stata posizionata vicino a casa sua avrebbe fatto battaglia, quindi non vedo qual’è il problema… Se poi lei ha questioni più importanti da affrontare in ambito comunale le renda note e vedrà che qualcuno le porterà avanti, ma non dica a gli altri cosa devono fare…
(Commento firmato)
Caro Andrea, mi dispiace che tu te la stia prendendo per l’azione del comitato, veramente. Mi dispiace perchè il Comitato ha semplicemente chiesto, democraticamente, attraverso una raccolta di firme, di incontrare il sindaco e la sua amministrazione per spostare l’antenna dal luogo prescelto e metterla lontano dalle case partendo da un sano principio di prudenza. Tutto qua. E questo è stato negato. L’incontro è stato negato. Non è democratico e corretto a mio parere.
Io ero presente all’incontro di lunedì sera e ho ascoltato gli interventi dei vari componenti della maggioranza. La cosa che mi ha rattristato è il fatto che nessuno di loro ha proposto di incontrare il comitato e provare insieme a trovare il luogo migliore dove installare l’antenna. Il posto lo hanno scelto loro ed è insindacabile. Questo è sbagliato, completamente, a mio modesto parere.
Chiudere le porte del Comune e non ascoltare, voler incontrare la cittadinanza per discutere insieme su un tema è francamente inconcepibile. Durante il consiglio comunale alcuni di loro hanno manifestato la possibilità/volontà di fare un’assemblea pubblica. Spero sia vero anche se ormai la disponibilità è avvenuta a voto effettuato. Ma io credo sempre nell’intelligenza delle persone e nel fatto che possano cambiare idea. Perchè lunedì sera a mio parere non è stata presa la decisione corretta.
Caro Papà Andrea se ti identifichi meglio ti propongo nuovamente di bere un caffè insieme al bar e di discutere insieme.
Saluti.
(Lele Zobbi)
Scusa ma nella tua risposta parli che l’amministrazione vi ha negato l’incontro e quindi antidemocratico, poi il rigo sotto dici che all’incontro di lunedì eri presente; ma allora l’incontro secondo te c’è stato o no?
(Papa Andrea)
Signor Andrea, lunedì c’è stato il consiglio comunale che nulla ha a che vedere con l’incontro chiesto mesi fa dal comitato. Nei consigli comunali, come lei ben saprà, non c’è la possibilità di parlare nè di porre domande, cosa possibile solo ai consiglieri.
(commento firmato)
Sig. Andrea il concetto di “cose più importanti” è spesso soggettivo, ma non per questo meno rispettabile. C’è chi ritiene che la questione ripetitore sia importante come il comitato e gli oltre 200 firmatari del suo appello e chi invece la ritiene una questione marginale… C’è chi ritiene che la Gatta -Pianello sia un arteria fondamentale e chi invece la ritiene un continuo spreco di risorse pubbliche.., C’è chi ritiene che la tutela dei corsi d’acqua del territorio sia importante e chi no. C’è chi si batte per una gestione pubblica dell’acqua e c’è chi se ne frega finché arriva acqua al rubinetto di casa sua… C’è chi vuole più strade per lo sviluppo delle imprese e del turismo e c’è chi pensa che prima bisogna sviluppare impresa e turismo e le strade saranno una naturale conseguenza..C’è chi vorrebbe un trasporto pubblico più efficiente e chi ritiene inutile far viaggiare autobus semi vuoti,c’è chi vuole difendere coi denti gli uffici postali e chi ritiene che “tanto si può fare tutto con internet”, sono tutti punti di vista e si potrebbe andare avanti all’infinito… Ognuno ha le proprie priorità, sensibilità ed esigenze, che in democrazia è lecito esporre e portare avanti con convinzione, l’importante è che lo si faccia nel rispetto delle regole e della legge. Se lei ha questioni che ritiene importanti le condivida con i cittadini e le porti avanti con determinazione esattamente come sta facendo il Comitato Saldine, ma trovo un po’ supponente da parte sua il voler invitare il comitato a prendersi una pausa, anzi andrebbe apprezzato che qualcuno si sia svegliato dal torpore che pare aver colpito i cittadini. Io mi unisco all’invito del sig Zobbi prendiamoci un caffè insieme e confrontiamoci visto che la cosa che ci unisce tutti aldilà delle “priorità” è l’amore verso questa nostra bistrattata montagna.
Un saluto.
(Pierpaolo Prandi)
Il comitato si è semplicemente attivato perché il Sindaco riveda la propria decisione e cerchi di perseguire una soluzione che allontani l’antenna dalle case, poste in un luogo in cui già ne esiste una, come hanno fatto altri sindaci (non solo a Castelnovo ne’ Monti e Toano, ma anche Magnani si fece parte diligente per allontanare dalle case l’antenna a Costabona collaborando col comitato che si era costituito in quel paese). Il comitato inoltre si preoccupa anche delle altre fonti di emissione di onde elettromagnetiche sul territorio, richiamando il sindaco a un suo preciso compito di programmazione e controllo (la Costituzione italiana all’art. 32 tutela la salute del cittadino non solo come bene individuale, ma anche come bene collettivo e tale tutela è prevista in termini preventivi – in ogni Comune questo compito spetta in prima istanza al primo cittadino: il Sindaco è la prima autorità sanitaria locale!!!). Il caso di papà Andrea è emblematico: papà Andrea sta lottando per fare togliere l’eternit da un tetto vicino a casa sua, posto sulla copertura probabilmente quando l’uso dell’eternit era consentito e si sta rendendo conto di come siano terribilmente lunghi i tempi dello smaltimento nonostante lui abbia informato la pubblica amministrazione (il sindaco prima autorità sanitaria locale). La sentenza della Corte di Cassazione di Brescia n. 17438 del 17 ottobre 2012 (poco più di un mese fa) ha stabilito per la prima volta un rapporto di causa effetto tra utilizzo del cellulare e tumore al cervello e quindi sui danni provocati dalle onde elettromagnetiche. Non sappiamo come evolverà la situazione, se si continuerà in questa direzione o se ci saranno dei cambiamenti, ma ora per un semplice rapporto di cautela e precauzione non e meglio se queste antenne le mettiamo lontano dalle case? Per tornare all’eternit che preoccupa papà Andrea: ”se il tetto con eternit fosse a 1 km invece che a poche decine di metri dalla sua casa non si sentirebbe più sicuro anche per i figli, visto i tempi lunghi e i ritardi nello smaltimento? Noi del comitato ci preoccupiamo di evitare che in futuro altre persone (es. cittadini vicino all’antenna), debbano vivere situazioni come quella che ora sta vivendo Andrea (con eternit su un tetto vicino alla sua casa). Suggeriamo a tutti di aderire o sostenere il comitato, perché sta cercando di fare capire agli amministratori, che domani, senza un piano comunale di localizzazione delle antenne, se permangono queste norme, ciascuno di noi potrebbe trovarsi con un antenna RDB alta 27 mt. nel cortile del vicino di casa.
(Nonna G)
QUALCHE DUBBIO PER I TROPPI RIFERIMENTI A QUESTO E QUELLO, NON SO QUANTO PERTINENTI.
G.
Cara Giordana e cari voi del comitato, forse mi sono spiegato male, ma nel vostro comitato nato per salvaguardare la salute dei cittadini di Villa c’è una famiglia benestante che dopo una lunga burocrazia italiana durata 2 anni ha già avuto l’obbligo di rimozione di quell’eternit da mesi, ma se ne frega altamente oppure lo fa per dispetto, dato che ha fatto anche carte false per svincolare il problema. Quindi come puoi invitare tutti i cittadini ad unirsi al comitato se alcuni del comitato sono i primi a voler far ammalare la gente a Villa? E di certo l’eternit FA MORIRE DI CANCRO, per l’antenna non è ancora stato stabilito.
CITAZIONE: la sentenza della Corte di Cassazione di Brescia n. 17438 del 17 ottobre 2012 (poco più di un mese fa) ha stabilito per la prima volta un rapporto di causa-effetto tra utilizzo del cellulare e tumore al cervello e quindi sui danni provocati dalle onde elettromagnetiche. Non sappiamo come evolverà la situazione, se si continuerà in questa direzione o se ci saranno dei cambiamenti, ma ora per un semplice rapporto di cautela e precauzione non e meglio se queste antenne le mettiamo lontano dalle case?
Ma fammi il piacere, dì a quella famiglia di rimuovere l’eternit invece di andare a leggere sentenze di cassazione e varie.
Inoltre il comitato che si impegni a risolvere i problemi veri e già esistenti sul nostro Paese oltre all’amianto che ne mangiamo una marea tutti noi tutti i giorni, andate (con una mascherina) a vedere cosa esce dal depuratore di Bedogno, cosa reimmette nel fiume, altro che far morire i pesci, poi occupatevi anche del rispetto dei cittadini e dei suoi defunti. Mi chiedo cosa ci fa un’attività commerciale di vendita di automobili attaccata al cimitero? Ma il rispetto cimiteriale dove sta? Il rispetto dei nostri defunti? E quella specie di deposito chi sa di cosa all’ingresso di Villa? Con quella rete arancione sfasciata chissà quanti ratti e bisce porta… e poi è il biglietto da visita di tutti noi. Questi sono alcuni esempi di cose irrispettose e antisalutari del paese, se il comitato affrontasse tutto ciò sono sicuro che la cittadinanza farebbe la fila ad iscriversi.
Ma voi volete solo togliere un’antenna che ancora non c’è, non siete molto credibili, date una mano all’amministrazione che sta cercando di risolverli, questi problemi, anzichè crearne di nuovi non ancora esistenti, anche perchè in paese le famiglie di questo comitato hanno una grossa reputazione in ambito sociale e farebbe molta voce grossa in capitolo.
Bisogna sempre avere buon senso nelle cose se no non si va da nessuna parte, a Villa è inutile pensare a prescindere dalla posizione politica non serve la politica in paese, non siamo a ROMA, basta il buon senso delle persone e un paese non è fatto da tante case ma dalle belle persone.
Sono sicuro che troverete anche nel mio commento il lato brutto per potervi attaccare e far polemica ancora ma riflettete su quanto ho scritto.
Saluti a tutti. AH! Lele il caffè lo prendo volentieri ci si vede al bar.
(Papà Andrea)
Caro Lele e cari tutti, a me risulta che il sindaco in quella seduta abbia proposto un incontro tra il Comitato, l’Amministrazione e l’Arpa, forse eravate un po’ distratti, troppe chiacchiere!! Ha inoltre spiegato, per l’ennesima volta, come si sono svolti i fatti, quindi se eravate presenti ed ascoltavate le cose sono state ampiamente chiarite e non solo… Ha ribadito che se non verranno rilasciate le autorizzazioni da parte di Arpa l’ANTENNA NON SI POSIZIONA!!!! Vorrei inoltre chiedere a “Commento firmato” se per favore non ha altri argomenti perchè ormai sono gonfio, e lo siamo in molti, di sentire le solite polemiche sulle aiuole, asilo nido…. Ah.. si è dimenticato della rotonda e delle corriere!!! Ma piantatela e andate a controllare come venivano spesi i soldi prima di Fiocchi…. lì si che c’è da piangere!!!
(PFM)
Sig. PFM, ma li legge i commenti prima di dare la sue sentenze? Il sig. Zobbi l’ha precisato dell’incontro “Durante il consiglio comunale alcuni di loro hanno manifestato la possibilità/volontà di fare un’assemblea pubblica. Spero sia vero anche se ormai la disponibilità è avvenuta a voto effettuato”. Quindi nessuno era distratto in chiacchiere…. L’ARPA DARA’ l’autorizzazione perchè l’impianto sarà fatto a norma di legge (solo un pazzo non lo farebbe a norma buttando i soldi investiti…), quello che chiede il comitato (visti i tanti studi discordanti sull’argomento anche su impianti che hanno emissioni al di sotto di quanto previsto per legge) era un incontro PRIMA del consiglio per individuare un area pubblica alternativa, più distante da abitazioni e casa protetta per un principio di precauzione. Altra cosa non mi pare che nessuno di quelli che hanno commentato questo articolo abbia “lodato” l’operato delle amministrazioni precedenti, semplicemente è più probabile mettere una pezza ad un progetto ancora sulla carta che intervenire sul pregresso tutto qui.
Saluti.
(Commento firmato)
Caro PFM,
sono contento che dici che faremo un incontro fra la cittadinanza, l’Amministrazione ed esperti del settore. Mi permetto di dirti che anche io nel mio post di prima ho detto che durante il consiglio comunale alcuni della maggioranza hanno manifestato la possibilità/volontà di fare un’assemblea pubblica. Il mio rammarico è legato al fatto che l’incontro lo potevamo organizzare ben prima di oggi in quanto il comitato, sostenuto dalle firme, è da un bel po’ di tempo che lo sta chiedendo. E ribadisco che lo ha sempre chiesto per vedere insieme, magari includendo anche il gestore di telefonia, semplicemente di pianificare l’installazione del ripetitore lontano dalle case. Perchè per noi questa scelta è possibile e basata sul principio di prudenza. Ragioniamoci insieme perchè solo le decisioni condivise sono stabili mentre quelle imposte penso che siano destinate a fallire. Caro PFM, se ti identifichi meglio propongo anche a te di prenderci un caffè insieme e ragionare su questa tematica.
Saluti.
(Lele Zobbi)
Carissimo, intanto cerchi di essere più educato, io so leggere e ho letto e capito benissimo quando mi riferivo a questo commento dove come sempre si parla di aiuole, asilo nido… che in questo contesto come in altri non c’entrano proprio niente:
28 NOVEMBRE 2012 15:33 ALLE 15:33
“AIUOLE IN PIAZZA E ASILO NIDO MAI APERTO FATTI CON I SOLDONI PUBBLICI, QUELLE SI CHE SONO COSE NON SUPERFLUE, VERO SIG. ANDREA…ecc ecc
(Commento firmato)
Per quanto riguarda le chiacchere non si capiva niente da quante ce n’erano ed in merito al fare l’incontro PRIMA anche lì è stato spiegato dal Sindaco che non ha aderito poichè venivano divulgate cose non vere e quindi non riteneva di doversi confrontare DI NUOVO con persone che non gestivano la cosa con lealtà.
(PFM)
Caro signor PFM, quali informazioni non vere sono state divulgate?
Chi e quando non è stato leale? Per cortesia, mi dia risposte concrete, facendo nomi e cognomi. Le comunicazioni del comitato sono pubbliche e chi la scritte ha cercato sempre di teneri toni moderati e di basarsi sul confronto, sul dialogo. Inoltre, le informazioni sono state divulgate a mezzo stampa solo dopo che l’Amministrazione non accettava la richiesta di confronto. Per cortesia, non si usi genericamente la parola “slealtà” perchè io a questo non lo accetto, fermamente. Siccome anche io sono coinvolto in prima persona. La ringrazio e le propongo nuovamente di identificarsi meglio per magari incontrarci e di ragionarci insieme sull’iter che è stato seguito. Ragioniamoci insieme perchè come ho già scritto prima io penso che solo le decisioni condivise sono stabili. Buona giornata.
(Lele Zobbi)
Ho partecipato in parte al Consiglio Comunale dove si è dibattuto dell’antenna eD effettivamente in sala c’erano abbastanza persone. Naturalmente, come avviene di solito e per gente non abituata al consiglio comunale, dove vige il silenzio assoluto, un brusio di fondo c’era. Detto questo l’unica cosa che veramente mi ha stupito è stata l’affermazione del sindaco quando ha detto: avete ragione, se avesse proposto di posizionare l’antenna alle case di là (dove abito io) avrei firmato anch’io la petizione. Come nelle vignette; sono rimasto senza parole e a ben pensarci ogni commento è superfluo. Saluti.
(Massimo)
Credo che l’affermazione del sindaco faccia comprendere quanto capisca il problema e ne condivida la preoccupazione e soprattutto quanto abbia tentato in tutti i modi di evitare l’installazione di questa nuova antenna. Il fatto che la sua affermazione abbia stupito e faccia restare senza parole alcune persone, fa capire chiaramente che si è sempre messo in dubbio quello che ha spiegato più volte in relazione a questo progetto e come realmente si siano svolti i fatti. Nulla contro il Comitato ma allo stesso modo il Comitato, nella persona di Fabio Vasirani, era presente all’assemblea dove una responsabile del progetto della H3G spiegava quanto si sia battuto il sindaco per evitare tutto ciò e quanto, una volta capito che non c’era nulla da fare, abbiano cercato un luogo il più lontano possibile dalle abitazioni ma che, nello stesso tempo, fosse adatto alla ricezione del segnale (se non sbaglio da Frassinoro). Non c’era altro posto ed in quell’occasione le domande e le risposte sono state tante e chiare anche in merito alle autorizzazioni e ai controlli che dovrà effettuare l’ARPA. E’ per questo che non capisco l’accanimento contro l’amministrazione ma comprendo quanto possa preoccupare una nuova antenna.
(PFM)