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Riflessioni a voce alta sulla comunicazione

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Com’è cambiata, oggi, la comunicazione? E com’è cambiata soprattutto nell’era dei Social Media? Ci sono maggiori o minori strumenti per comunicare?  Forse  molto è cambiato e molto cambierà ancora;  anzi, più che cambiata oggi, la comunicazione si è allargata, si hanno a disposizione molti più mezzi di quanti ce ne fossero solo qualche anno fa. Noi, in fondo, non abbiamo mai smesso di comunicare, siamo andati sempre più alla ricerca di altri modi per farlo, allargando  le nostre conoscenze.

Facebook o Twitter hanno contribuito molto a questo “arricchimento” della comunicazione, creando nuove opportunità, ma anche lanciando nuove sfide. In passato i nostri contatti li gestivamo usando il telefono, la posta tradizionale, o anche la posta elettronica; oggi invece abbiamo una serie più ampia di modi attraverso i quali i nostri contatti ci possono raggiungere, che da un lato possono diventare delle vere e proprie perdite di tempo, ma dall’altro lato possono aiutarci in maniera efficace a comunicare e a condividere.

Oggi per comunicare con un parente o un amico non si usa più, o la si usa di meno, la posta elettronica, ma si prediligono strumenti, come Facebook o Twitter, che permettono di instaurare un contatto diretto. La posta elettronica è usata più spesso per comunicazioni di tipo lavorativo, meno per quelle di tipo personale.

E il telefono in tutto questo? Oppure il contatto di persona? Sono ancora strumenti di comunicazione efficaci? Direi assolutamente si, anche se si uniformano anch’essi all’epoca in cui viviamo. Mi spiego meglio. E’ ovvio che il contatto telefonico dà possibilità di esprimersi in maniera diretta, poi c’è il contatto attraverso la voce che dà forma ed espressione emozionale alle parole. Si capisce meglio chi sta dall’altra parte, si instaura una comunicazione immediata, si ha la possibilità di andare più a fondo. Molte incomprensioni svaniscono dopo una telefonata.

Oggi anche il contatto telefonico si è uniformato all’epoca dei Social Media. Dopo una comunicazione via social si dà seguito ad una telefonata, per incontrarsi a questo o quel meeting, a questo o quello spettacolo, ma anche per approfondire in maniera meno fredda, piu’ empatica, una comunicazione precedente che si era nel frattempo fatta davvero interessante.

E che dire poi del contatto personale? Oggi anche il contatto personale si è uniformato ai social network. Nel senso che spesso viene sostituito da video-telefonate su Skype, specie in un contesto lavorativo, indipendentemente dalla distanza. Sinceramente sono del parere che di persona si possa comunicare meglio, e quindi, dove possibile, è sempre da preferire. Dopo le parole, scritte o a voce, l’essere umano sente l’esigenza del contatto personale anche per verificare la sue sensazioni e arricchirle. Perchè il contatto di persona consente di dissipare eventuali dubbi, eliminare le incertezze ma consente soprattutto di  gestire la comunicazione su un piano squisitamente emozionale.

In sostanza, in era di Social Media, quando gli strumenti per comunicare sono aumentati consentendo una comunicazione più ampia fra le persone, quello che bisognerebbe chiedersi è: “come faccio a comunicare, quali strumenti posso utilizzare per rendere la mia comunicazione efficace?”. E la risposta è: ”gli strumenti ce li abbiamo e dobbiamo solo utilizzarli tenendo conto dell’importanza di ciascuno. Solo in questo modo potremo costruire una comunicazione efficace e consapevole con le persone”.

Ovviamente queste sono solo delle considerazioni personali.

2 COMMENTS

  1. C’è il rovescio della medaglia. La qualità della comunicazione è inversamente proporzionale alla quantità. Tanti mezzi e un diluvio di comunicazione la rendono superficiale. I mezzi comunicativi attuali spesso nascondono attori comunicanti in solitaria. Chiusi nelle proprie case ci si illude di essere bravi comunicatori ma spesso si maschera una impotente solitudine e questo a tutte le età. Quando ci si trova poi a relazionarsi dal vivo subentrano difficoltà dovute alla mancanza di abitudine a stare in mezzo agli altri o all’improvviso rendersi conto che tutto quel comunicare che credevamo sorretto da affinità e condivisione non lo ritroviamo più quando siamo faccia a faccia con gli altri. Tutti i mezzi per comunicare sono ottimi ma stare insieme di persona rimane sempre il modo migliore per sentirsi davvero in comunicazione con qualcun altro.
    Anche queste sono mie considerazioni personali, sorrette da diversi anni di esperienze comunicative con mezzi tecnologici.

    (Anna Maria Gualandri)

    • Firma - AnnaMariaGualandri