Riceviamo e pubblichiamo:
Cara redazione, da tre anni insegno al Corso F dell' ITI. C'è la porta di una classe che aspetta di essere riparata dal 2010. Dopo vari interventi di fortuna che non hanno avuto alcun effetto, la situazione ora è quella documentata dalla foto che vi allego: cioè un banco ad impedire che la porta resti sempre aperta.
Riuscirà il servizio manutenzioni della provincia di Reggio Emilia a fare qualcosa prima dell'accorpamento? O dovremo aspettare ancora qualche anno e qualche decina di segnalazioni per avere una porta che si chiude normalmente?
Cleonice Pignedoli
Io credo che non tanto tempo fa i bidelli o qualunque altra persona in grado di farlo, amico, genitore, passante, potesse mettersi lì, di buona volontà e riparare la maniglia. Nel caso si chiamava un artigiano della zona e il problema veniva risolto in pochi giorni. Forse erano altri tempi, forse la globalizzazione…. non so. Adesso ci vuole l’autorizzazione del Prefetto o del Sindaco anche per spostare una seggiola se non è nel mansionario, perché l’assicurazione non pagherebbe in caso di incidente!!!!
L’organizzazione della società di oggi ci sta schiacciando giorno per giorno.
(Commento firmato)
Eh no! Prima chi di dovere aspetta che qualche ragazzo si faccia male! Oh no?
([email protected])
Per poter giudicare e fare le solite polemiche,bisognerebbe che tali signori vivessero giorno per giorno la realtà delle scuole di oggi.Tutti i giorni vengono riscontrati danni procurati dai ragazzi a cose e a volte purtroppo anche a persone,chiedo: intervenire su questo no? Bisogna sempre parlare a vanvera invece di educare i figli al rispetto!!!!!
(Cinzia)
La mia non vuole essere una polemica, vorrei che prima di giudicare uno per uno si facesse un giro dentro a questi istituti e vedere come questi “ragazzi” trattano la roba pubblica; prima di tutto gli si deve insegnare il rispetto e l’educazione verso gli altri. Quando andavo a scuola io avevamo un bidello che si chiamava Cocconi che se ci vedeva trattare la roba in quel modo non lo mandava di certo ma a dire ma il colpevole di certo saltava fuori; adesso no, è stato nessuno e tutti pagano.
(Alberto Bini)
Condivido il commento di Cinzia ripartiamo da li.
(Enrico Bini)
Sicuramente bisogna partire dall’educazione dei propri figli, fatto sta che piccole manutenzioni secondo me sarebbero comunue da fare e che non tutto dipenda da dei vandalismi. Però poi c’è da chiamare servizio manutenzioni della Provincia di Reggio? Se per sistemare una serratura si deve “scomodare” la Provincia penso che veramente si rasenti il ridicolo (burocraticamente parlando) e immagino sia la stessa cosa quando si debba cambiare una lampadina… Sia chiaro, non intendo polemizzare con la scuola, se la prassi è quella va rispettata, penso sia il sistema che “traballi” un po’. Forse con i tagli ci si è preoccupati troppo di far sentire alla gente gli effetti di questi, eliminando personale, quando poi non si è realmente tagliato il superfluo (risme di carta da compilare ecc.. ecc..). Penso che se si snellissero un po’ “responsabilità” e burocrazia forse un operatore scolastico di buona volontà con una borsa degli attrezzi lo si possa trovare.
(GB)
Forse non sono stata chiara. Non è rotta la maniglia, ma la porta. E’ rotta da 4 anni. Qui i ragazzi non c’entrano nulla. Prima è uscita dai cardini, perchè il materiale è marcio, poi non funzionano i fermi. Poi non rimane chiusa, nonostante la maniglia, ecc.. La domanda è semplice: si può avere una porta nuova? O è una spesa inaffrontabile a causa della crisi, ecc, ecc…?
(Cleo)