Riceviamo e pubblichiamo.
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Il 28 febbraio 2012, cioè 9 mesi fa, scrivevo un articolo che uscì su diversi giornali.
Riportavo il mio senso di violenza subita nuovamente, dopo che attesi TRE ANNI dalla denuncia, e due rinvii di udienza, il processo in quella data veniva annullato per MANCATA NOTIFICA 415 BIS.
Da allora, 4 nuovi rinvii: cambio avvocato, sciopero, per arrivare di nuovo a una data il 20 novembre.
Non sto neanche ad elencare, quello che si sente e si porta dentro in questi tempi di attesa, sono stanca.
Vorrei avere quella forza che sarebbe il silenzio e l'indifferenza, ma non ce l'ho.
Ieri 20 Novembre, per la seconda volta il processo è stato annullato per MANCATA NOTIFICA ART. 415 BIS.
Qualcuno mi dica come è possibile? Qualcuno mi spieghi come funziona e cosa non funziona?
Ma nessuno mi parli di normalità!
La legge è uguale per tutti?...
Per me sicuramente c'è!
C'è stata quando mi hanno notificato la mia casa all'asta.
C'è stata quando la mia famiglia ha dovuto subire ogni umiliazione.
C'è stata quando mi è stato notificato un atto di notte con i mitra puntati.
C'è stata quando mi hanno portato via tutto quel poco che avevo.
C'è nel togliermi la dignità di avere una vita normale.
C'è nel mancato diritto a un conto corrente e a un lavoro dipendente.
La legge sicuramente per me c'è... e continuo a dovermi chiedere se è la stessa legge che vale per lui, ahhh forse non considero mai abbastanza quanto sia Gentiluomo!
Qualcuno ha una risposta da darmi?
(Marzia Schenetti)
Non ci sono risposte, solo indignazione.
(Fernando)
Solo chi ha la tenacia dei giusti che tu hai dimostrato in mille modi di avere rappresenta la speranza di far trionfare la verità aldilà delle leggi e dei tribunali che, come noto, alimentano una delle tante caste (quella della “giustizia”) costituenti la piramide del Potere. Poco importa loro se “una facchina” perde la giornata di lavoro e il relativo reddito! A loro importa solo il tremendo gioco dei rinvii e dei rimpalli che garantisce loro reddito, tanto reddito, e potere, tanto potere! Quelli come me che non hanno altro da darti che qualche parola solidale si sentono impotenti più di te che, in fondo, sei riuscita a lottare fra mille difficoltà. Spero che fra i sostenitori di questa sacrosanta lotta contro la violenza vi sia qualcuno che possa sostenere coloro che, come te, sono in prima fila e facciano qualcosa di sostanziale per restituirti/vi i mezzi per continuarla e per far sì che non sia una lotta impari. Se vuoi potremmo organizzare una rete di vendita del tuo libro e una “cassa di resistenza” i cui fondi possano servire a sostenere la tua/nostra lotta. “IL COSTO DI UNA PIZZA PER METTERE UNA PEZZA ALLA NAUSEABONDA PUZZA DELLA VIOLENZA PAZZA CONTRO DONNE E BAMBINI”…. Potrebbe essere lo slogan di una campagna per la raccolta fondi a favore della Cassa di resistenza contro la violenza. Ciascuno di noi potrebbe prendere in conto vendita un certo numero di libri per venderlo nella sua cerchia di conoscenti, famigliari, colleghi ed amici. Tante altre iniziative, oltre a queste e a quelle che ti/vi hanno viste protagoniste, potrebbero essere di sostegno alla campagna di informazione e di solidarietà fattiva necessaria per continuare a lottare. Io ci sono!
(Silvano)
Complimenti al sig. Silvano, grande sensibilità verso tutte quelle donne che hanno avuto la disgrazia di incontrare sul loro cammino uomini malati DIFESI soprattutto dalla LEGGE. Grazie.
(Antonella)
Cara Marzia, premetto che non ho letto il tuo articolo che scrivesti il 28 febbraio e quindi non sono a conoscenza della tua storia ma quando si parla di violenza e giustizia mi va il sangue al cervello. Io ho 35 anni e circa un anno fa mia moglie è letteralmente impazzita, mi ha tradito, mi ha umiliato, mi ha fatto causa, mi ha buttato fuori di casa (in questi casi non c’è parità tra uomo e donna), una casa che ho costruito con tantissimi sacrifici, mi ha portato via la quotidianità di mia figlia (io la posso vedete solo 8 ore la settimana e 2 weekend al mese), mi ha privato del mio reddito (sono dovuto andare in affitto e con gli alimenti, il mutuo, ecc vado a lavorare tutti i giorni gratis), come vedi in quanto a violenza (psicologica) e giustizia posso dire la mia: posso dirti tranquillamente che la legge non è uguale per tutti, posso dirti che la giustizia (legale) non esiste! Tu chiedi se qualcuno ha una risposta da darti, è lecito! L’unica risposta che posso darti è questa: la vera giustizia è dentro di noi, è quello che siamo! Fai pace con te stessa, io solo così sono riuscito a salvarmi e continuo quindi a comportarmi bene, ad essere una brava persona nonostante tutto il male che mi è stato fatto e quindi oggi posso dire di sentirmi un uomo! Non so se ho centrato l’obbiettivo ma spero comunque di esserti stato in qualche modo di aiuto, tieni duro e non mollare mai!
(Aldo)