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La crisi continua a mordere

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Resta purtroppo negativo l’impatto della crisi economica sul contesto occupazionale reggiano, così come emerge dal quadro di sintesi sulle tendenze del mercato del lavoro elaborato dalla Provincia di Reggio Emilia sulla base delle rilevazioni effettuate nei Centri per l’impiego al 30 settembre scorso.

Le comunicazioni di avviamento, registrate dai centri per l’impiego nei primi nove mesi del 2012, sono infatti state 67.591, (33.864 maschi e 33.727 femmine), in calo del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2011, ed hanno coinvolto 47.357 lavoratori (25.755 maschi e 21.602 femmine: -6,4%). Le comunicazioni, come noto, fanno riferimento a tutti i rapporti di lavoro dipendente attivati da aziende pubbliche o private con sede legale o unità operative sul territorio provinciale e, nel corso di 9 mesi, possono essere anche più di uno a persona. Specie in una fase, come l’attuale, caratterizzata da una costante precarizzazione dei rapporti di lavoro anche nel nostro territorio, così come per altro confermato dall’aumento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, delle comunicazioni relative ai part-time (da 23,9% a 26,4%), mentre i contratti di lavoro a tempo indeterminato continuano a non superare il 20%, pur registrando un lieve aumento (da 18,5 a 19,4%).

Confrontando i dati con i primi 9 mesi del 2011 risulta evidente, inoltre, la differenza rispetto ai settori di accesso al mercato del lavoro. In linea con i dati economici generali, si registra un leggero incremento del peso dell’agricoltura, (da 8,6% a 9,1%) ed una maggiore vivacità nel settore dei servizi (da 59,9% a 71,2%) a fronte di un netto rallentamento nel settore industriale (da 31,4% a 19,5%).

Per quanto riguarda infine i lavoratori in mobilità iscritti ai centri per l’impiego della Provincia, al 30 settembre erano 5.452, dato in costante aumento dopo l'impennata del 2009. I disoccupati erano invece 26.367, in aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma in lieve calo rispetto a giugno. Superano la soglia del 50% gli iscritti da oltre 12 mesi, i cosiddetti disoccupati di lunga durata, percentuale che continua ad evidenziare la crescente difficoltà nel trovare o ritrovare un posto di lavoro.

"I dati registrati dai centri per l'impiego - commenta il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi - continuano a evidenziare una situazione di difficoltà del sistema economico reggiano, anche rispetto all'occupazione. Da parte nostra, nonostante il momento di incertezza rispetto al futuro dell’ente e dunque dei servizi erogati, perseveriamo nei nostri impegni, fornendo strumenti di accompagnamento per sostenere i cittadini in difficoltà e per facilitare l'inserimento o il reinserimento delle persone alla ricerca di un'occupazione”.

“Inoltre – continua Saccardi – stiamo seguendo con attenzione l'andamento delle crisi aziendali locali, promuovendo e mettendo in campo tutti gli strumenti utili a ridurre l'impatto delle difficili conseguenze occupazionali, investendo in azioni e risorse, insieme alla Regione e alle altre istituzioni locali, per favorire la crescita dell'economia provinciale".