All'alba di oggi, 20 novembre, le forze dell'ordine sono state allertate per la presenza di un'auto parcheggiata in piazzale Dante che ha destato sospetti. Si sono attivati i Carabinieri, la Polizia provinciale, i Vigili del fuoco ed il Soccorso alpino che si è avvalso dell'appoggio di due unità cinofile.
Proprio uno dei due cani ha permesso di individuare, alle 6,45, il corpo di un uomo, precipitato dalla sommità, alla base del Pilone Giallo. Dai primi accertamenti si tratterebbe di un giovane 34enne di S. Ilario d'Enza.
…la Pietra così bella, così imponente, sola testimone di tante tragedie, di tante solitudini, che tristezza.
(Monja Beneventi)
Ritengo opportuno NON pubblicare questo genere di notizie anche se concordo che il tentativo di evitare emulazione passi per ben altre attività. Di certo, anche un solo caso evitato rappresenterebbe un enorme successo. Grazie.
(Un lettore… attento)
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Riteniamo che il non pubblicare nomi e il mantenere un “taglio” sobrio sia già qualcosa. Circa i casi evitati… chi e come potrà mai addentrarsi in questo tipo di statistica?
(red)
Gentile “lettore attento”, quando decidono di andarsene non c’è, purtroppo, evento scritto o taciuto che possa fare cambiare idea. La morte rappresenta per loro una liberazione dall’angoscia terribile che li attanaglia.
(MC)
Gentile “lettore attento”, pur condividendo ed apprezzando lo spirito del suo commento, ritengo che non siano sicuramente poche righe di cronaca a provocare un gesto estremo come il suicidio. Le ragioni sono da ricercare in altri ambiti ben più complessi. Ritengo invece apprezzabile il “taglio sobrio” che la redazione dà a queste notizie: solo cronaca e non enfatizzazione per aumentare le letture. Ripeto: comunque apprezzabile e degna di attenzione la sua preoccupazione.
Saluti.
(Sergio)
Una domanda… cosa si potrebbe fare? L’unica cosa che mi viene in mente è mettere nel percorso che porta alla sommità qualcosa… qualche cartello che ti costringa a pensare al senso della vita, un numero di un telefono amico… oppure mettere delle telecamere collegate ai carabinieri, forse solo il fatto di leggere che ci sono le telecambere potrebbe fare desistere qualcuno, forse è vero che se uno ha deciso poi lo fa un altro modo, ma non è sempre così, a volte può darsi che si tratti di un momento di disperazione che poi passa… chi lo sa.
(Silvana Aguzzoli)
Caro “lettore attento” e cara Silvana Aguzzoli, la penso come voi.
(borz)
Ho una domanda: ma avete letto il giornale questa mattina? L’articolo del suicidio è pubblicato nella sezione montagna con tanto di foto! Alla faccia del taglio sobrio!
(Barbara)
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Gentile Lettrice, ogni testata giornalistica decide quale impronta dare alle notizie. Il nostro orientamento è sempre stato volto a non indugiare in particolari morbosi ma, piuttosto, ad avere pietas nei confronti degli sventurati che compiono atti così estremi e dei loro familiari.
(red)
Non mi pare che divulgare un nome una foto sia poi così terribile se uno fa un gesto così estremo, non credo che si ponga il problema di finire nella cronaca di un quotidiano.
(Paolo Maria Ruffini)
Il problema non è per chi ha deciso di andarsene ma è l’effetto emulazione. Purtroppo studi scientifici sostengono che il raccontare questi gesti estremi con molta enfasi porti a questo effetto. Ricordo che questo effetto riguardò molte persone dopo la lettura del libro “I dolori del giovane Werther” di Goethe e dopo suicidi di personaggi famosi. Sono argomenti delicatissimi.
(A.M.)
Spero che il lettore… attento e chi altro parli di effetto emulazione non stia dicendo seriamente. Si tratta di pura e semplice cronaca nera.
Pensare di poter ricondurre le motivazioni di un suicidio alla emulazione denota tutt’altro fuorché… attenzione. Sono sinceramente dispiaciuto da questo tipo di commenti.
(Daniele Giovanelli)
Segnalo un articolo tra i tanti che potete trovare su internet. http://scienza.panorama.it/salute/Crisi-suicidi-prevenibili-E-attenzione-all-effetto-emulazione.
(A.M.)
Non si può non chiedersi: “ma non si poteva evitare”? Perchè anche nel 2012 non si riesce a far fronte a tante situazioni…?
(Monica)
Coloro che si buttano dalla Pietra sono disperati e non vedono nessuna soluzione ai loro problemi.
(Gian Paolo Bertani)