Un lettore scrive:
"Anche il distributore di Cervarezza chiude, ci sarà solo quello automatico, ma quando non funzionerà e darà lo scontrino per il rimborso un cliente di La Spezia o Genova( o estero) come potra' tornare per il recupero dei pochi euro?
Io personalmente a un turista di Savona ho dato il denaro che il distributore ha "mangiato" e con lo scontrino rilasciato ho avuto il rimborso dal gestore il giorno dopo.
E chi magari avrà bisogno di un kg di olio o miscela per decespugliatore o motosega o tosaerba oppure olio per freni?
Il guaio è che anche a Collagna e Ligonchio sono nelle stesse condizioni!"
Il degrado del crinale continua, avanti pure, nulla si muove. Purtroppo la rotta per lo sviluppo del crinale mai è stata presa, le conseguenze sono inevitabili.
(Fabio Leoncelli)
Bravo Fabio, i nostri “cari politici” che quasi tutti abbiamo votato si dovrebbero preoccupare anche di queste decisioni prese dalle multinazionali petrolifere, che ovviamente fanno solo ed esclusivamente i loro interessi economici. I nostri amministratori locali e non, in queste occasioni, potrebbero dimostrare che si “può fare qualcosa” e non lasciarsi andare in modo passivo, contribuendo in parte ed ancora una volta al declino inesorabile che ha, tra l’altro, diretti risvolti occupazionali… Oggi col distributore ci lavora una famiglia… Non credo che siamo alla frutta, ma già al digestivo…
(Enrico, Collagna)
A Ligonchio ci sono le giornate gestite dall’operatore, per precisare!
(Luca Cagnoli)
Scusami…… ma siamo di fronte al fatto che un servizio così importante chiude, lasciando con il sedere per terra un’intera famiglia e tu non trovi di meglio che fare una precisazione che definirla vuoto siderale è un eufemismo…… Da chi è amministratore pubblico mi aspetterei altre considerazioni/proposte.
(Fabio Cerri)
Mi spiace molto x la famiglia Orlandi. Ma a parte che ho una considerazione molto positiva del sindaco Govi, x esperienza personale avuta in un altro comune, credo che ci sia poco da aspettarsi dalle amministrazioni locali, se non promesse. Purtroppo ci sono già molte famiglie con il sedere x terra e, cosa peggior, il prossimo anno temo sarà ancora peggio. Ma che possiamo fare??
(Alex G.)
Si, caro Cagnoli, un giorno a settimana e poi operai della cooperativa il Villaggio operai che vengono da fuori e non residenti nel comune di Ligonchio! Siamo messi proprio bene!!!
(Un montanaro residente)
Stiamo morendo!?
(Angelo Covili)
E l’Amministrazione comunale di Busana che dice? E poi, un distributore di carburante, a maggior ragione se è l’unico a servire un intero territorio comunale, non è da considerarsi un “servizio di pubblica utilità”? Se sì, il funzionamento a sola automazione non ne riduce l’operatività? Quindi, alla fine della fiera, in quel fazzoletto di terra, davvero di minime proporzioni, che comprende i comuni di Ramiseto, Busana e Collagna, l’unico distributore di carburante non totalmente automatizzato e con presidio di gestore si trova a Ramiseto. Fantastico!!!! Un’altra pietra miliare alla valorizzazione del territorio!!
(Pierpaolo Comastri)
Invece di pensare solo al disservizio ed al piccolo disagio di rifornirsi da soli pensiamo piuttosto che una famiglia viveva onestamente di questo lavoro e che ora si ritroverà senza, con tutto ciò che ne deriva in questo periodo. E di questo sono molto dispiaciuto, vorrei ringraziare Claudio Orlandi e Paola Cerri per la loro disponibilità e la loro serietà dimostrata in questi anni di gestione. E comunque ringraziamo ancora una volta la politica di questo Stato, che a forza di tasse e di costi insostenibili per cittadini e imprese, costringono a tagli e riduzioni di ogni genere.
Io personalmente boicotterò il distributore non fermandomi più a fare rifornimento e se tutti lo facessimo forse la compagnia capirebbe che con il gestore guadagnava di più che con il self service…
(Marco Galeazzi)
Io sono il gestore del distributore di Cervarezza: vorrei precisare che mi sono rivolto all’amministrazione comunale di Busana per cercare di mantenere il mio posto di lavoro e il servizio per la comunità. Mi è stato risposto che da parte loro non c’è nessuna possibilità. Boh! Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che durante questi 17 anni ci hanno sostenuto.
(Claudio Orlandi)
Scrive Claudio Orlandi, a cui peraltro va tutta la mia gratitudine e riconoscenza per questi suoi 17 anni di ininterrotto servizio; “…vorrei precisare che mi sono rivolto all’amministrazione comunale di Busana per cercare di mantenere il mio posto di lavoro e il servizio per la comunità. Mi è stato risposto che da parte loro non c’è nessuna possibilità…”. Appunto! Nessuna possibilità? Lo so perfettamente che in via, come dire, formale e diretta, nessuna Amministrazione Pubblica può, come nel caso di specie, “imporre” ad una compagnia petrolifera, o chi per essa, l’apertura od il mantenimento di un distributore. Ma, vivaddio, quando questo si configura, come nel nostro caso, in un servizio, esistono anche altre “strade” da percorrere per non arrivare ad una chiusura…, sempre che si voglia intendere la Politica, la miuscola non è un caso, come vero e reale servizio ai cittadini. L’Amministrazione Comunale di Busana, per quanto ne vedo e tocco con mano nelle mie oramai ultratrentennali permanenze a Cervarezza, ha ben operato nel miglioramento del paese, anch’io mi rifiuto di considerarlo “frazione” di Busana e non di meno l’attenzione per la vita dei cittadini mi pare non manchi; ma la vera e reale valorizzazione del territorio non può avvenire solo con delle peraltro belle fontane all’ingresso del paese. Alcuni “servizi” sono un chiaro indicatore della volontà di, davvero, perseguire questo obiettivo; in questa faccenda del distributore credo che l’Amministrazione Comunale non ne esca benissimo.
(Pierpaolo Comastri)
Mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensa L’amministrazione dell’Unione/Busana….. Visto che si è sempre prodighi in comunicati stampa, mi colpisce il silenzio di chi dovrebbe almeno spiegare a tutti noi perchè non si può fare niente….. Marco ha scritto una cosa sacrosanta, che peraltro pensiamo in molti: tanta gente boicotterà il distributore e se ne andrà in posti dove si risparmia pure, e questo dimostra di come sino ad ora tanta gente abbia continuato ad andare da Claudio semplicemente per la sua presenza e il suo servizio quando comunque il prezzo imposto dalla compagnia era un pelo svantaggioso per tutti noi…… Potrebbe almeno l’Amministrazione cercare di comunicare con queste entità aliene – petrolifere e spiegare, pallottoliere alla mano, che venderanno metà della benzina che vendono adesso e che quindi il loro pietoso risparmio di fatto non esiste? Non mi sembra una cosa tanto difficile da fare per chi amministra per conto di tutti noi…… considerando che c’è in gioco un’intera famiglia che vive di questo lavoro.
(Fabio Cerri)
Non si potrebbe aprire una pompa bianca, un distributore No Logo in modo che una famiglia viva di quella attività con la collaborazione dell’amministrazione pubblica che così mantiene un servizio di pubblica utilità?
(Anna Maria Gualandri)
A me spiace sinceramente per il sig. Orlandi, ma come poteva anche solo pensare che l’amministrazione comunale potesse intervenire? Per fare cosa?
Ci si scandalizza giustamente per le centinaia di milioni di soldi PUBBLICI che per decenni sono stati dati ad aziende PRIVATE come Alitalia, Fiat, Sulcis e quant’altro, e pagati da tutti i contribuenti, e poi invochiamo che il pubblico metta una pezza in una situazione come questa? Con quale logica, scusate? Perchè è un servizio pubblico? Un bar non è anch’esso un servizio pubblico? Ma di cosa ragioniamo?
Bisogna cominciare a dire, una volta per tutte, che di soldi pubblici per sovvenzionare aziende private che con i loro piedi non starebbero mai sul mercato NON SE NE DANNO PIU’. Il pubblico sperpera già un enorme fiume di denaro per le aziende pubbliche senza che debba sostenere, SEMPRE COI SOLDI DEI CONTRIBUENTI, anche quelle private.
In un paese civile quello che si dovrebbe invocare, quello per cui i cittadini dovrebbero scendere in piazza con i forconi, è che lo Stato TAGLI LE TASSE, ELIMINI GLI SPERPERI E RIDUCA LA BUROCRAZIA, in modo tale da mettere le aziende private nelle migliori condizioni per operare e rimanere sul mercato. Tutto il resto deve essere iniziativa PRIVATA che come tale può avere successo o fallire ma non può e non deve essere sovvenzionata dal pubblico con i soldi DEI CONTRIBUENTI. Fino a quando non si comprenderà che lo Stato, il pubblico, almeno in Italia, non è la soluzione ma la causa di tutti i problemi e le distorsioni economiche che stiamo vivendo allora da questa crisi non ne usciremo mai.
Salute.
(R.S.)