Intorno alle 15,30 del pomeriggio di oggi, sabato 17 novembre, due cani impegnati ad inseguire un cinghiale nell’ambito di una battuta di caccia autorizzata, sono rimasti “incrodati” sulla parete di un burrone che dà sul torrente Canalaccio a monte della SS. 63 verso il Cerreto.
I cacciatori hanno tempestivamente dato l’allarme alla Polizia Provinciale che, vista la zona impervia, ha attivato il Soccorso Alpino.
Nel frattempo uno dei due cani è scivolato a valle fin dentro al torrente Canalaccio dove è stato recuperato con diverse ferite che hanno richiesto l’intervento del veterinario del Soccorso Alpino che, dopo averlo stabilizzato, lo ha inviato all’ambulatorio attrezzato più vicino.
Per recuperare il secondo cane, che continuava a restare incrodato, il Soccorso Alpino ha predisposto una calata dall’alto che ha permesso di raggiungerlo, tranquillizzarlo e poi portarlo in fondo alla parete e fino alla SS 63 dove è stato riconsegnato al proprietario.
Tutto questo in circa un’ora, infatti alle 16,35 le operazioni sono state dichiarate concluse.
E se qualcuno si chiedesse se valeva la pena smuovere tante persone per soccorrere due cani, ricordiamo che, al di là di considerazioni etiche che si possono condividere o meno, dal 2010 esiste una norma che obbliga a prestare soccorso agli animali feriti in incidenti stradali.
In questo caso la Polizia Provinciale ha ritenuto necessario l’intervento degli specialisti del SAER per evitare che si mettessero a rischio le persone con tentativi di recupero incongrui.
Bravissimi a recuperare quei cani che sicuramente valgono di più di certe persone!!!!!!!!
(Gloria)
…. e il cinghiale? Ottimo lavoro, gli animali se ci sono vanno curati e seguiti come se fossero persone!!!
(Mary)
Credo, che aldilà che si trattasse di un cane, gatto, volpe, in quanto animale, l’uomo abbia il dovere di aiutarlo ad uscire da quella situazione per lui drammatica.
(Enzo)
Vorrei fare i complimenti alla Polizia provinciale che ha dimostrato di essere forza istituzionale al fianco dei cittadini e non semplicemente “guardiano del faro”. A Gianluca e Stefano un grazie sincero per il bell’esempio di professionalità che hanno saputo dare.
(Commento firmato)
Grazie ragazzi!!!!!!!! Intervento tempestivo e professionale del soccorso alpino, della polizia provinciale e della veterinaria! Grazie ancora!!!!!!!!!
(Luca)
Come componenti della squadra protagonista della vicenda vorremmo ringraziare di cuore per l’aiuto veloce e professionale del soccorso alpino e la polizia provinciale con un particolare GRAZIE a PISLO e FLAVIO, tecnici del soccorso che hanno portato a termine con successo l’operazione di recupero. GRAZIE ANCORA!!!!!!
(Mario e Bomba)
Elicotteri per salvare cani? E il cinghiale? Lo lasciamo morire ammazzato? Non c’è’ giustizia neanche.. tra animali!!
(Commento firmato)
Che si tratti di uomini o animali e doveroso salvarli tutti. Non amo la caccia come sport nè la vedo più utile come un tempo che serviva come dice il termine stesso per CACCIA-RSI la selvaggina. Bravi i soccorritori ad aver aiutato i cani.
(Gianluca)
P.S. – Caro commento firmato, l’articolo non parla di elisoccorso per recuperare i cani ma di calate fatte da soccorritori..
Il cinghiale è stato recuperato come i cani!
(C.M.)
Voglio ringraziare personalmente e a nome della mia squadra di caccia per l’intervento immediato e molto professionale del personale della polizia provinciale nelle persone dei Sig.ri Dallaporta e Rossi e del personale del Soccorso alpino che hanno operato con grande responsabilità e professionalità nel recuperare i nostri cani bloccati all’interno di un dirupo molto pericoloso. Voglio inoltre ringraziare la “nostra” Dottoressa Boni che è intervenuta direttamente sul posto in modo immediato eseguendo in loco una serie di interventi e di cure che hanno permesso di salvare la vita a “Gemma”. Grazie davvero a tutti per la vostra importante e determinante professionalità!
(Renato Farina, caposquadra del Gruppo Cacciatori di Monte Lupo)