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Più tute e meno divise

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Spett. redazione, vorrei condividere con voi e con i vostri lettori, anche sulla base di quanto successo in questi ultimi giorni (danni da maltempo), alcune considerazioni; e mi spiego. Ho notato che quasi tutte le strade, da quelle comunali a quelle statali, hanno un livello di manutenzione pessimo ( mi riferisco alla mancanza o pulizia di cunette, alla manutenzione del manto stradale, ecc.). Di contro ho notato una crescita esponenziale, da parte delle amministrazioni pubbliche, alla creazione di corpi di "polizia" e di spostamenti o assunzione di personale ad hoc.

Solo nella nostra provincia, per fare un esempio, abbiamo: 1) Carabinieri; 2) Polizia stradale; 3) Guardia di finanza; 4) Polizia provinciale; 5) Polizia comunale; 6) Guardie forestali; 7) vari corpi di guardie ecologiche volontarie e altro; 8) accertatori della sosta, ecc.

Naturalmente tutti con possibilità di fermare e sanzionare i cittadini utenti della strada e non. Mi pare di vivere in uno stato di polizia. E onestamente non mi sembra che l'impiego di tante risorse porti poi a quel calo drastico dei fenomeni del cosiddetto malaffare.

Ora la domanda e la riflessione. Ma non sarebbe meglio investire le risorse su stradini, netturbini, ecc., in modo da poter come negli anni passati avere per esempio delle strade che possano chiamarsi tali, con cunette pulite, acque guidate e tutto quanto affinchè non abbiano a ripetersi ogni rovescio più violento del solito le cose che abbiamo visto in questi giorni nei vari telegiornali?

Non sono "vecchio", ma ricordo che quando i contadini in montagna avevano cura dei terreni, gli stradini o cantonieri tenevano pulite e in ordine le strade non succedeva tutto questo "macello" che capita adesso; e non mi si dica "bombe d'acqua" perchè è sempre piovuto o nevicato, anche con forti intensità, ma danni di questo tipo o come accade sempre più frequentemente non c'erano.

Grazie dello spazio e della disponibilità.

(Massimo Bonini)

 

4 COMMENTS

  1. Condivido una parte di quanto ha scritto da Massimo Bonini e vado a specificare. Per quanto riguarda i cantonieri o stradini con me sfonda una porta aperta perché sono vecchia e son figlia di uno stradino, quando ancora ogni cantoniere aveva un certo numero di km. da accudire. Mio padre era orgoglioso del lavoro che riusciva a fare e di come il proprio pezzo di strada risultava agli occhi dei passeggeri, anche se purtroppo la sua salute era alquanto precaria e lo limitava. Mancano gli stradini, ma attenzione, non penso che sia giusto avere meno divise, anche perché vediamo cosa succede ora nella nostra montagna…!!! Ciò che manca è la cultura del territorio visto come proprietà di tutti. Se non è “TUO” , scusate, ce ne freghiamo, si dice così! Faccio un esempio. Abito in via G. Micheli n. 28, dove esiste una fontana al lato della quale, quando piove forte e per giorni, scende un getto d’acqua assai importante che finisce in un fosso al lato della strada che ci porta sulla statale. Il getto d’acqua, dopo pochi metri, finisce in una fogna che sbocca sulla statale a lato delle case popolari in località Albiaccio. Ve ne sarete accorti tutt … penso! Ebbene, quel fosso in autunno si riempie di foglie, l’acqua fatica a defluire alla fogna e si allarga nella strada, ma siccome non è proprietà di alcuno… si fa finta di nulla… si aspetta che arrivino altri. Chi? Se non ci fossero due persone che abitano in loco e che voglio citare (sono il Sig. Bruno Canovi, non più giovanissimo, e il Sig. Ivano Borghi) che prendendo un badile e aprono il fosso ci troveremmo, come è capitato molte volte, con la strada invasa dall’acqua. E’ vero che gli uomini nelle nostro “quartierino” sono pochi, come pure i giovani, ma manca la cultura del bene comune… Ormai i cantonieri comunali fanno altro e sono pochi; allora sarebbe bello che chi ha un poco di forza e 10 minuti di tempo facesse qualcosa per migliorare ciò che non TUO personale, ma anche di altri, senza paura e con meno egoismo. Questo è solo un piccolo esempio… Ma è sintomo di un male generale, soprattutto nei giovani, forse anche per un errore educativo di noi genitori. Questo, ovviamente vale anche per la neve, eh, sia ben chiaro!!! Di uomini, giovani e meno, che spalano se ne vedono pochi.. forse sono più le donne! E qui chiudo, chiedendo scusa del lungo commento, ma è un argomento che mi prende molto!

    (Luisa Valdesalici)

    • Firma - LuisaValdesalici
  2. P.S = L’argomento mi “ha preso” a tal punto che nello scrivere di getto ho commesso molti errori. Vi chiedo scusa e vi prego di sostituire i refusi come di seguito vado a specificare:
    1. va eliminato il da nella prima riga:
    2. nella 5 riga leggasi: cultura del territorio vista… e non visto:
    3. nella 6 riga leggasi a lato;
    4. nella 12 riga manca una è…. ciò che non è TUO personale.
    Veramente un disastro. Scusate!

    (Luisa Valdesalici)

    • Firma - LuisaValdesalici
  3. Sig. Bonini, come ogni “buon” amministratore sa, i netturbini costano mentre polizia municipale, forestale, accertatori ecc. ecc. fanno cassa… Ormai nelle amministrazioni si lavora esclusivamente di partita doppia, ciò che è “produttivo” per l’ente va bene, ciò che è utile ma oneroso no (tant’è che, come dice la sig.ra Luisa, i pochi cantonieri rimasti fanno altro..). Se poi le strade sono in condizioni pietose tanto meglio così lavorano meccanici e carrozzieri; evidentemente è questa la soluzione dei nostri virtuosi amministratori alla crisi…

    (Commento firmato)

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