Nei giorni scorsi il Sindaco Gianluca Marconi, era intervenuto chiedendo un incontro al Direttore generale dell’Ausl Fausto Nicolini in merito alle indiscrezioni sulle intenzioni manifestate dalla Regione Emilia Romagna, a seguito dei tagli nazionali previsti nel provvedimento della spending review sulla sanità pubblica, di trasformare i piccoli ospedali di provincia che abbiano meno di 120 posti letto, in più economici “centri sanitari”, dotati di un pronto intervento, l’assistenza, la degenza, ma senza sale operatorie e divisioni specialistiche.
I timori erano ovviamente legati al Sant’Anna, nonostante le stesse indiscrezioni riportassero l’intenzione dell’ente regionale di tenere conto delle realtà particolarmente delicate come gli ospedali di montagna.
Da parte di Nicolini comunque è arrivata una prima risposta alla richiesta di Marconi.
Afferma quest’ultimo: “Nicolini ha dato ampia disponibilità per l’incontro richiesto, indicandone la collocazione ideale nella seconda metà di novembre quando saranno definite le indicazioni di Governo e Regione sulle ricadute della spending review. Ma soprattutto il Direttore generale dell’Ausl ha già fornito importanti rassicurazioni sul futuro del Sant’Anna”. Nella lettera inviata a Marconi infatti Nicolini afferma: “Mi sento di rassicurare le istituzioni e la comunità distrettuale che, ad oggi, questa Direzione, anche alla luce delle prime informali indicazioni pervenute dalla Regione, non ha preso in alcuna considerazione la prospettiva di ridimensionare la struttura ospedaliera castelnovese, non ritenendo che il S.Anna sia tra le strutture che per caratteristiche di service mix rientri nella fattispecie delle strutture da riconvertire”.
Conclude il Sindaco Marconi: “Sono molto soddisfatto da queste prime rassicurazioni fornite dal dottor Nicolini, anche alla luce degli investimenti in termini strutturali, professionali e clinici condotti negli ultimi anni sul nostro Ospedale. Andremo certamente all’organizzazione di un Comitato di Distretto con tutti i Sindaci nella seconda metà di novembre con la presenza della Direzione generale Ausl, per confermare l’importanza fondamentale ed irrinunciabile che ha il Sant’Anna per tutti i cittadini della nostra montagna, che a questo punto mi sento anche a nome degli altri Sindaci del distretto di rassicurare in merito al futuro della struttura e al loro diritto alla salute. Ringrazio Nicolini per la disponibilità e l’impegno dimostrati verso il nostro Appennino non solo in questa occasione”.
* * *
Sanità, Masini: "Prima di tagliare si confrontino spese e prestazioni"
Le notizie che trapelano circa una riduzione della spesa sanitaria e quindi di una riorganizzazione dell'attuale assetto dei servizi, confermano le preoccupazioni che abbiamo da tempo sulla possibilità che siano inferti ulteriori colpi in modo indiscriminato al sistema sanitario nazionale senza valutare dove effettivamente si hanno sprechi ed inefficienze e dove, invece, si è già tagliato abbondantemente e oggi si lavora in economia pur garantendo grande qualità delle prestazioni e dei servizi.
Ci preoccupa che un tale punto di vista possa essere assunto anche dalla Regione Emilia-Romagna senza che prima sia stato valutato in modo attento quali siano i territori che già hanno assunto responsabilmente scelte di contenimento della spesa con uno sforzo notevole da parte di tutti gli operatori e una forte collaborazione da parte dei cittadini e di tutti gli attori locali.
Per ciò che riguarda Reggio Emilia devo constatare ancora una volta come questo territorio non sia sufficientemente rispettato dalle istanze superiori che non considerano la capacità che abbiamo avuto nel tempo, e in particolare dalle fine degli anni novanta, di riorganizzare il sistema dei servizi in modo da ridurre notevolmente i costi. Abbiamo la spesa pro capite più bassa di tutta la regione, abbiamo già chiuso ospedali e unificato prestazioni e ciò nonostante continuiamo ad essere uno dei territori che offre la maggiore qualità sanitaria e sociale con prestazioni anche eccellenti. Non vogliamo sentir parlare perciò di tagli in provincia di Reggio Emilia senza che questo significhi innanzitutto confrontare il rapporto costi benefici tra le diverse province e le diverse strutture. Per quel che riguarda le aree montane, e quindi la zona di Castelnovo Monti, non è possibile considerare puri parametri numerici che prescindono dal valore della presenza delle strutture sanitarie in un territorio che è fisicamente circa la metà di tutta la provincia e che, se perde le funzioni direzionali e di servizio come quelle sociali e sanitarie, diventa un deserto. Si può certo migliorare anche qui l'uso delle risorse e i nostri operatori sono certamente disponibili a fare la propria parte con grande senso di responsabilità, ma pretendiamo che prima si faccia altrove quello che noi abbiamo già attuato, che si colpiscano gli sprechi maggiori, che si uniformi la spesa pro capite e il livello delle prestazioni. Si deve poi partire piuttosto dall'unificazione delle prestazioni amministrative, sopprimere tanti inutili passaggi burocratici, far collaborare ancora di più le diverse strutture e aziende. L'ospedale Sant'Anna ha visto importanti investimenti negli anni passati, sia sulle sue strutture sia sul suo personale, a conferma della nostra volontà di qualificarlo sempre di più all'interno del sistema provinciale. Si deve continuare nella forte collaborazione con gli altri distretti, in particolare con il Santa Maria Nuova, ma guai a toccare le prestazioni essenziali e la qualità complessiva dei servizi. Chiediamo che prima di ogni scelta la Regione si confronti con le diverse realtà in modo da condividere responsabilmente le soluzioni.
Grazie! Speriamo solo non siano rassicuramenti (dietro porta) altri siano in combutta per la nostra Montagna….
LA SPERANZA MIA E’ CHE RIMANGA TUTTO COME ORA O POSSA ADDIRITTURA MIGLIORARE. Grazie
(erostamburini)
Tante volte abbiamo avuto questi commenti e queste rassicurazioni, confido in voi pubblici anmministratori, nelle vostre lotte e non cominciamo a dividerci destra e sinistra o che dir si voglia. l’ammalato ha bisogno di cure. Grazie.
(Giuseppe Zannini)
Dalla nota del direttore della Usl mi sembra di capire che oggi non c’è volontà di chiudere l’ospedale di Castelnovo ma si rende necessario programmare un incontro verso fine novembre per vedere come “limitare gli sprechi”. Ora vorrei sottolineare il pericolo che “tagliando un po’” qua e là, con “tagli lineari” tipo Tremonti, si potrebbero indebolire tutte le componenti dell’ospedale e portare nel tempo, lentamente ma inesorabilmente, alla fine di questa risorsa di tutta la montagna. I politici locali, invece di beccarsi come i “capponi di Renzo”, dovrebbero cogliere quest’occasione per far “assorbire” tutto il nostro ospedale dal S. Maria di Reggio, come già succede nell’eccellente esperienza della cardiologia, così da sfruttare l’esperienza dei medici reggiani e l’ottima situazione degli edifici e dell’ambiente di Castelnovo, per avere una buona sanità a costi più contenuti. Una forte iniziativa politica e popolare in tal senso sarebbe opportuna, auspicabile e di più ampio respiro per il futuro di tutta la montagna.
(Tonino Fornesi)