Che ne sarà delle tredicesime di quest’anno? Uno studio della Cgia di Mestre (Associazione artigiani piccole imprese) lascia poche illusioni: le tredicesime saranno più leggere per i lavoratori dipendenti.
Un operaio specializzato, con un reddito lordo annuo di poco superiore ai 20.600 euro, si troverà con una tredicesima decurtata di 21 euro; un impiegato, con un imponibile Irpef annuo leggermente superiore ai 25.100 euro, perderà 24 euro; un capo ufficio, con un reddito lordo annuo di quasi 49.500 euro, percepirà una tredicesima più leggera di 46 euro.
Secondo l’analisi dell’associazione di Mestre quest'anno l'inflazione è cresciuta più del doppio rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali.
Se nei primi 9 mesi di quest'anno il costo della vita è cresciuto del 3,1%, l'indice di rivalutazione contrattuale Istat é salito solo dell'1,4%. Pertanto, nei primi 9 mesi di quest'anno, rispetto allo stesso periodo del 2011, il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti é diminuito.
E a dicembre ci attende il saldo dell'Imu, oltre alle inevitabili bollette delle utenze domestiche.
In più, le previsioni per i consumi natalizi non sono per nulla rosee, poiché i consumi già in flessione ne risentiranno ulteriormente
L’Istat è impietosa: si prevede per il 2013 una disoccupazione che salirà oltre la soglia dell’11%. Intanto la cassa integrazione è aumentata del 20% nell’ultimo mese, a dimostrazione del fatto che l’attività economica non è per nulla in ripresa, anzi.
La lettura degli elenchi delle procedure fallimentari presso i vari tribunali italiani lo comprova.
E non parliamo dello spread… di nuovo in salita.