64 vittime (16 morti e 48 feriti) dal 1 settembre al 29 ottobre 2012, ma non è un bollettino di guerra. Sono i dati allarmanti resi noti dall’Associazione vittime della caccia in un comunicato stampa dello scorso 2 novembre e pubblicati sul sito dell’associazione (http://www.vittimedellacaccia.org).
Risultati particolarmente inquietanti se si pensa che tra questi 4 sono i morti e 14 sono i feriti tra la gente comune. Ma non è finita qui: tra i morti e tra i feriti ci sono anche dei bambini (due morti e tre feriti).
Secondo quanto riporta il sito, “la medaglia di piombo va alla Lombardia con 13 incidenti, di cui 5 mortali e 8 ferimenti; segue il Piemonte con 7 incidenti, di cui 3 mortali; al terzo posto il Veneto: 7 incidenti di cui 1 mortale. Seguono Emilia-Romagna e Toscana, 5 incidenti: 1 morto e 4 feriti cada una. E così via una striscia di sangue lunga quanto l'Italia”.
Si legge anche che “l'età media di chi spara e uccide o ferisce è intorno ai 60 anni”.
Daniela Casprini, presidente dell’associazione, solleva dubbi sulla normativa vigente (legge 157/92), a suo dire “applicata solo nelle parti funzionali per i cacciatori”, mentre “si lascia il libero arbitrio ai cacciatori di valutare se sia il caso o no di prestarci attenzione: come ad esempio le distanze di sicurezza da case, strade, recinti ecc.".
Sempre sul sito, davvero ricco di dati e informazioni, si legge uno storico altrettanto inquietante: negli ultimi quattro anni i morti per mano dei cacciatori sono ben 114 e i feriti 303, e si scopre anche che “l’Italia è il primo produttore europeo di armi sportivo-venatorie”.
Che ci siano anche qui interessi economici da tutelare?
Una questione di cui troppo poco si parla e molto si tace. Per il momento non resta che invitare gli amanti della natura e degli animali (quelli veri!!) ad approfittare delle due giornate di silenzio venatorio (martedì e venerdì) per potersi godere in sicurezza il piacere di una bella passeggiata tra i campi e i boschi dietro casa.
(Lucia Manicardi)
“Tra i morti e tra i feriti ci sono anche dei bambini (due morti e tre feriti)”. Sono contro la caccia e continuerò ad asserlo sempre di più. Non posso considerarlo nè uno sport nè un hobby, ma solo una barbarie. Perchè questi signori dalla fucilata facile e a caso non si dedicano ad attività molto più utili e divertenti???
(Alessandro)
P:S. – Non è certo grazie a Loro che noi abbiamo carne sul tavolo (giusto x anticipare le solite scuse).
Consiglio di abolire anche le auto, le moto, i camion, le vasche da bagno, le scale e tutto ciò che uccide oltre 20.000 persone all’anno, di cui solo oltre 4000 la strada. Il generalizzare porta a questo, asserire che un’arma uccide, verissimo ma ricordiamo che dietro al grilletto ci vuole un uomo o una donna, oppure che la stessa può diventare mezzo di sterminio, al di fuori della pratica venatoria!!! Verissimo ma sempre l’uomo o la donna ci vuole!!! Proporrei di vietare la raccolta di funghi, annualmente uccide sia per ingestione che per raccolta!!!……. Scusate l’ironia.
Basta essere obbiettivi……. o sbaglio.
(Malvolti Roberto)
Gentilissimo signor Malvolti, in risposta al suo commento le riporto queste righe dal già citato comunicato dell’associazione vittime della caccia, che potrà leggere per intero sul loro sito web:
“Anche la circolazione di auto fa molte vittime? Il lavoro anche? Sì certo, ma sono attività esercitate da milioni di persone (non 700.000 circa come i cacciatori), 24 ore al giorno (e non 3 giorni a scelta su 5 settimanali, per 4 mesi e mezzo della stagione venatoria), in luoghi preposti (e non a casa d’altri), ma soprattutto sono attività ineludibili. Quindi basta con la solita solfa delle vittime della strada e del lavoro, perchè il paragone non regge proprio. Basta fare i conti e ci si accorge che i cacciatori ammazzano, anche parecchio. Altro che gli “sciacalli scriptor” affamati di verità!”, conclude la Casprini, invitando a guardare la verità nella lista degli incidenti dall’1 settembre al 29 ottobre 2012, raccolti sul sito dell’Associazione vittime della caccia a questo link: VITTIME ARMI CACCIA-1.09/29.10″.
Un cordiale saluto.
(Lucia Manicardi)
Qualsiasi cosa pensiamo della caccia dobbiamo, purtroppo, ricordare che esiste ed è garantita dalle leggi del nostro Stato. Sono stati persi, in passato (se non ricordo male), due referenum per abolirla grazie anche al mondo politico che ha appoggiato in modo trasversale il partito dell’astensione. Quello che però mi indigna è la libertà che è consentita ai cacciatori di accedere, a loro piacere, con armi in pugno, alle proprietà altrui. Diritto dal sapore medievale esistente soltanto in Italia e in Grecia, mentre in altri paesi europei i cacciatori devono ottenere il permesso di accesso dai proprietari dei terreni (ricompensandoli per danni e disturbo). Viceversa, qualsiasi non cacciatore si avventuri in proprietà altrui, magari armato solo di macchina fotografica per fare foto naturalistiche, può essere cacciato dal proprietario e/o denunciato per violazione della proprietà privata.
Naturalmente le infinite lamentele dei privati per mancanza di vigilanza sul rispetto delle regole da parte dei cacciatori (spari vicino alle case e alle strade e comportamenti arroganti) dovrebbero ispirare i legislatori a prendere misure adeguate per eliminare questa anomalia…, ma purtroppo i legislatori e i governi hanno sempre “ben altri” problemi a cui pensare e varie proposte di legge in questo senso giacciono polverose in qualche armadio parlamentare.
(Gioacchino Pedrazzoli)
Mi passi l’ironia sig.ra Manicardi, ma diffido sempre di chi professa la fede dei Taleban, insofferenti verso chi la pensa in modo diverso da loro. Sono nato libero e vivo libero e sin che le leggi me lo permettano, nel rispetto delle stesse e della gente, andrò a caccia.
Saluti cordialmente.
(Roberto Malvolti)
Non rilevo dove sia la sua ironia; ma forse sfugge a me… La sua risposta è quella di chi non ha argomenti. “Legge permettendo, faccio quel che mi pare”. Ma magari prima o poi cambierà la legge. E così, “da uomo libero” e rispettoso (anche quando le norme non piacciono, giusto?), a caccia non ci andrà più.
(Gianni M.)
Sig. Malvolti, sarebbe molto più serio ed utile per la sua causa limitarsi a qualche seria riflessione e autocritica costruttiva. I dati riportati nell’articolo, ben lungi dall’essere frutto di un mio estremismo ideologico, come lei afferma alquanto superficialmente, sono purtroppo desunti da fatti di cronaca e come tali vanno considerati e analizzati. Lei non ha speso una parola su questo e le sue affermazioni sono servite solo ad evidenziare che gli estremisti siete proprio voi. Pienamente d’accordo con la parole del sig. Gianni M.
(Lucia Manicardi)
Sig. Malvolti, credendo di fare ironia ha centrato il problema… I cacciatori sono rispettosi della gente più o meno quanto i branchi di ciclisti nelle strade nei confronti degli automobilisti, lei evidentemente è una delle poche eccezioni e me ne compiaccio, magari si applichi a diffondere il suo senso civico anche ai suoi colleghi di mattanza…
(Commento firmato)
MI permetto, anche se non avrei voluto, ma leggo nelle vostre risposte l’insofferenza di coloro che vorrebbero, perchè “ANTICACCIA” vietarla, mi spiace, come mi è dipiaciuto molto anni fa, scoprire che molti AMBIENTALISTI, lo erano solo a parole, per poi SPARIRE, DILEGUARSI, “tranne alcuni” quando si è trattato di lavorare, sporcandosi le mani, ricordo solo 28 domeniche in PINETA a lavorare per tutti.
poi la Pulizia della pietra di Bismantova.
Avanti c’è posto, nel rispetto di tutti e senza estremizzare.
Voi vi chiudete gli occhi di prosciutto, negando che i contadini SUI bei trattoroni con aria condizionata non fanno più nulla, non puliscono gli argini, non fanno cunette ecc ecc.
Chi vi è rimasto? a vostro dire ” PER PROPAGANDA ” solo i cacciatori che fanno qualcosa per sto mondo dissestato.
Ma tanto direte che sono tutte balle, come la storia della volpe…… io ricordo mia nonnna contadina che la malediva perchè non riusciva più ad allevare le gallne!!!…… ma voi le uova le farete allevare dalle volpi….. giusto!!!!!!.
In natura vi è un’opportunista e un suo predatore, peccato che l’uomo abbia stravolto tutto!!! forse mancano un pò di LUPI o ORSI, propongo di aumentare un pò la densità ma poi non arrabbiamoci se sul nostro cammino li incontriamo!!! loro non sanno cosa sono le riserve!!! che VOI cittadini pretendete di fare in montagna!!! le comodità a casa VOSTRA a noi le strade del c…o e i disagi ma SICURAMENTE l’aria pura per VOI!!! no così non funziona.
Per concludere, io rispetto la mia terra e chiedo permesso quando entro a casa di altri, voi lo fate?
Con ossequi
(RobertoMalvolti)
Stavo proprio aspettando che lei, sig. Malvolti, per sviare l’argomento tirasse in ballo i cittadini o pianzani, come se i suoi interlocutori in questo articolo fossero tali.. Ma si sbaglia, io vivo nel comune di Villa Minozzo come mi pare ci viva la sig.ra Manicardi, quindi corregga il tiro e magari ogni tanto tra una battuta sarcastica e l’altra ci metta anche un po’ di buon senso e magari un filo di umiltà… Quanto alle terribili volpi da lei tirate in ballo posso dirle che io vivo in una piccola borgata con una zona boschiva a circa 90 metri di distanza, ho il pollaio dal 1993 e sa quante galline ho perso per mano (o sarebbe meglio dire zampa..) delle volpi..? ZERO. Poi è chiaro che se uno fa un recinto tenuto insieme con lo sputo è possibile che qualche animale selvatico (siamo in montagna, non in via Emilia…) entri e faccia razzia come è probabile che se uno viaggia con le gomme lisce alla prima neve finisca fuori strada (sono scelte)… Quindi non mi chiuderò in casa (col gatto come scritto da qualcuno in un altro post) ora che ci saranno tutte ‘ste volpi allo stato brado… Detto questo le rinnovo il mio invito precedente distribuisca un po’ del suo senso civico (che ribadisco non dubito che lei abbia) anche ai suoi colleghi (che vengono a sparare a ridosso delle case e che se ti attenti a dirgli qualcosa come si dice dalle mie parti “gliene va a loro..”), magari approfittando di quelle 28 domeniche insieme a pulire fossi per avere qualche permesso in più…
(Commento firmato)
Mi scusi sig Commento firmato, ma forse ha letto nei miei interventi, maleducazione o altro???
Ripeto che io condanno a priori comportamenti maleducati, o coloro che non rispettano le regole, e cerco nel mio piccolo piccolo di far si che i miei colleghi facciano lo stesso!!!
Io ho solo espresso la mia OPINIONE e come tale va rispettata come io rispetto la SUA, con una sola differenza che non cerco di far chiudere una sua “passione”.
Altra cosa che più volte ho espresso nei miei commenti, quando vedete persone che non rispettano le leggi, chiamate le autorità competenti.
(Roberto Malvolti)
Sig. Malvolti, mentre continua a sparare a zero su tutti (tanta è la passione, evidentemente!) Redacon ha segnalato un ennesimo incidente di caccia. Si concentri sul problema oggettivo. Con tutto il rispetto, e riferendomi alla categoria (io non la conosco), siete persone ‘mediamente anziane’ che vanno in giro armate!! E’ questa l’anomalia della vostra passione e ciò che indubbiamente la contraddistingue da ogni altra attività ludico-sportiva.
Un cordiale saluto da Villa Minozzo.
(Lucia Manicardi)
Le mie passioni, sig. Malvolti, che sono il tennis, il calcetto con gli amici acciacchi permettendo e la fotografia, non mettono a rischio l’incolumità altrui e non annoverano tra le attività l’uccisione di esseri viventi (autoctoni o immessi stupidamente dall’uomo per hobby poco importa), quindi come ben comprenderà è più probabile che si chieda la chiusura dei suoi hobby rispetto ai miei (poi sia chiaro se qualcuno vuole vietare di fotografare la natura è liberissimo di proporlo..). Le sue opinioni le rispetto eccome anche se mi sembra che le sue posizioni siano più “talebane” di quelle dei cosiddetti ambientalisti di cui tra l’altro io non faccio parte.
Su una cosa ha però perfettamente ragione, sarebbe bene denunciare tutti i cacciatori che non rispettano le regole anzichè “soprassedere” come si fa solitamente nei piccoli paesi per quieto vivere, su questo ha perfettamente ragione anche se a volte si tenta di farli ragionare (con scarsi risultati) prima di andare per vie legali, tanto alla fine si ci sente solo quando si tocca il portafoglio, purtroppo…
Mi permetta invece di farle i complimenti per il lavoro svolto con il comitato ss 63 e con questo chiudere la polemica, che polemica non è ma è semplicemente diversi punti di vista.
Saluti.
(Commento firmato)
La ringrazio per i complimenti, come lei ha detto, la mia come la sua non è polemica, ma solo punti di vista.
Cordialmente.
(Roberto Malvolti)