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Decreto sviluppo, altri limiti ai contanti: bancomat obbligatorio per tutti i negozi
Dal 2014 tutti gli esercizi commerciali e gli studi professionali saranno obbligati ad accettare bancomat e carte di credito. Non sono fissati limiti minimi di spesa.
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La guerra al contante continua. Dal 1° gennaio 2014 tutti i commercianti saranno obbligati a dotarsi del sistema Pos per i pagamenti tramite bancomat, carte di credito e carte prepagate. Non è ancora chiaro - si attendono i decreti applicativi - se verrà fissata una soglia minima o se l'obbligo di accettare il pagamento elettronico varrà per qualsiasi importo.
E' una delle tante novità "digitali" introdotte dal decreto sviluppo 2.0 appena varato dal governo. Quella della limitazione del contante è uno dei punti fermi dell'azione del governo Monti, avviata fin dalla prima manovra "salva-Italia" con il tetto massimo di 1.000 euro per tutte le transazioni in contanti. L'ultimo provvedimento rincara la dose con l'estensione della moneta elettronica anche ai micro-pagamenti. L'obbligo riguarda commercianti e professionisti, che saranno tenuti ad accettare le carte, ma non i clienti che potranno continuare a pagare in contanti (sempre al di sotto dei 1.000 euro).
Il tetto misterioso
Nella prima versione del secondo decreto sviluppo il governo aveva ipotizzato di introdurre da subito, cioè dal 1° gennaio 2013, l'obbligo per i commercianti di accettare pagamenti con il bancomat per gli acquisti superiori a 50 euro. La prospettiva di un adeguamento immediato ovviamente ha suscitato le reazioni delle categoria per i costi che molti esercizi avrebbero dovuto sopportare. Così il governo ha deciso di rinviare di un anno ma senza specificare una soglia minima.
La nuova regola si colloca sempre sulla linea del tracciamento dei pagamenti per combattere l'evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, inaugurata con lo spesometro e i controlli bancari del fisco. Una linea che passa anche dai piccoli pagamenti. Prepariamoci a pagare il caffè con la carta di credito. (A.D.M.)
RIMEDI NATURALI PER COMBATTERE IL RAFFREDDORE
Spesso per facilitare un veloce decorso del virus si sceglie di assumere farmaci ad hoc, ma non sempre ciò è privo di conseguenze per il nostro organismo. Molti, invece, preferiscono i rimedi naturali più salutari e con minori conseguenze di assuefazione. Tra i rimedi più gettonati per combattere il raffreddore, la palma d'oro spetta a propoli, timo ed echinacea. Questi ingredienti sono utilissimi per rafforzare le nostre difese immunitarie e per espettorare le vie respiratorie.
Via libera a infusi e tisane che danno un immediato refrigerio al nostro organismo. Come detto, le zone maggiormente colpite dal virus da raffreddamento sono naso, gola, occhi e le vie respiratorie. Il virus si manifesta con tosse, starnuti, lacrime, dolore alle orecchie e abbondante produzione di muco. Se si è debilitati e con le difese immunitarie abbassate, il raffreddore può anche essere particolarmente cruento o ripresentarsi spesso durante la stagione invernale. Per questo è bene seguire qualche piccolo accorgimento per contrastare il virus.
Se dovete uscire di casa, scegliete le ore meno fredde della giornata. Da evitare le prime ore del mattino e quelle serali, soprattutto per chi soffre di malattie cardiovascolari o respiratorie. Di fondamentale importanza la scelta di un idoneo equipaggiamento anti-freddo: guanti sciarpa e cappello, da abbinare ad un caldo cappotto o giaccone imbottito.
La cosa più utile in ogni caso, è lavarsi spesso le mani. Il virus del raffreddore, infatti, si trasmette attraverso il contatto fisico, soprattutto tra i bambini che lo raccolgono a scuola e che, toccandosi occhi e bocca, poi lo passano a chi ancora non è raffreddato. Lavarsi le mani di frequente, con acqua e sapone, aiuta a limitare il contagio.
E la prevenzione si fa anche a tavola: per questo motivo è bene fare incetta di vitamina C, di cui sono ricchi frutta e verdura (agrumi, kiwi, pomodori). Se fate parte della schiera dei convalescenti è molto importante reidratarsi: in questo caso un toccasana solo le bevande calde, come tè e tisane o semplici spremute che possono aiutare a reintegrare i liquidi persi. Altri alimenti consigliati in caso di raffreddore sono la pasta e fagioli o pasta con le verdure, preferibilmente pasta integrale. I carboidrati della pasta danno subito energia e le fibre contenute nelle verdure aiutano la flora batterica intestinale buona che ci protegge da virus e batteri.