Una decina di piante di canapa indiana, con un’altezza compresa tra il metro ed il metro mezzo nascoste tra la fitta boscaglia e sul cocuzzolo di una montagna in zona sempre ben esposta al sole, sono state scoperte dai carabinieri di Ramiseto in un terreno demaniale della località Monte Apicella. La piantagione era accuratamente concimata e annaffiata, curata con piccole vanghe e fertilizzanti. Nonostante questo, per alcuni giorni i carabinieri hanno atteso invano l’arrivo dei «contadini». Secondo le prime risultanze investigative si tratterebbe di un gruppetto di giovani sui quali gli investigatori mantengono il più stretto riserbo. Le piante, alcune delle quali peraltro già raccolte (quindi solo con gli steli), sono state estirpate e sequestrate e saranno sottoposte ad analisi.
La coltivazione di droga è stata ritrovata come detto dai carabinieri di Ramiseto, durante un servizio di controllo del territorio attraverso il vaglio di alcune segnalazioni di cercatori di funghi. La piccola piantagione di marijuana era trattata con molta cura e attenzione: era costantemente concimata e innaffiata. Sul posto sono state ritrovate anche attrezzature specifiche, tra cui vanghe e fertilizzanti. Una volta localizzata la piantagione, impiantata in una zona impervia e pericolosa della località Monte Apicella, dove i costoni cadono a strapiombo, ma anche strategica, data la buona posizione di esposizione al sole, i militari hanno eseguito uno specifico servizio, con appostamenti durati alcuni giorni. Controlli a tappeto sono stati effettuati nella zona demaniale che è attorniata da una fitta boscaglia.
Alla fine, in tutto i militari hanno sequestrato e poi rimosso una decina di piante di canapa indiana, alte fino ad un metro e mezzo quattro delle quali già raccolte. Le piante saranno sottoposte al analisi di laboratorio, per accertare il tasso del principio attivo della canapa. L’indagine dei carabinieri di Ramiseto è coordinata dalla Procura reggiana.