Riceviamo e pubblichiamo.
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Dieci giorni fa abbiamo denunciato (purtroppo con scarso riscontro da parte della stampa locale) l'intenzione di Iren di uscire da Edipower e dall'accordo stipulato con A2A in cambio di due centrali, sottolineando la scarsa trasparenza e comprensibilità del piano industriale dell'azienda e la sua non condivisione con i soci pubblici, atteso che non più di un mese fa il Sindaco Delrio, a Festareggio, sottolineava l'importanza strategica dell'investimento in Edipower, teso a stabilizzare la presenza di Iren nel mercato dell'energia.
Due giorni fa il cda di Iren ha confermato l'assenso all'operazione, osservando tuttavia che la valutazione delle centrali oggetto dello scambio con la partecipazione in Edipower, stimate a suo tempo 300 milioni, è eccessiva, a causa del peggioramento delle prospettive del mercato energetico, caratterizzato da una sovrabbondanza di offerta. Ma A2A si fa forte del contratto stipulato qualche mese addietro e non intende modificare gli accordi.
Rilanciamo dunque la domanda posta dieci giorni fa, cui nessuno ha dato risposta: il management risponderà della pesante minusvalenza generata dall'operazione e che, a questo punto, non verrà recuperata? E che sarà dell'ulteriore minusvalenza che con tutta probabilità sarà generata dall'uscita anticipata da Edipower?
Ancora una volta, il rischio concreto è che le scelte errate di questi amministratori siano scaricate su chi presta il proprio lavoro nell'azienda e sui cittadini, che vedono le proprie bollette rincarare costantemente. Ciò non può essere consentito dai soci pubblici di Iren.
Il dipartimento economia e finanza Idv invita pertanto il Comune di Reggio Emilia e i comuni soci a richiedere al più presto, oltre alle dimissioni del direttore Viero per le due condanne della Corte dei Conti, anche un necessario e urgente chiarimento su questa ennesima imbarazzante situazione, prima che sia troppo tardi.
(Francesco Fantuzzi, responsabile dipartimento economia e finanza Idv Emilia-Romagna)