In un anno ha speso oltre 10.000 euro in cocaina che acquistava dal solito pusher, che peraltro vendeva la droga anche a credito purché il debito venisse pagato con i dovuti interessi.
Tuttavia quando il cliente ha incominciato a tardare i pagamenti il pusher - usuraio si è trasformato in estorsore ed appropriandosi dei cellulari del cliente ha preteso il saldo del debito per restituirglieli.
La vittima inizialmente è riuscita a tornare in possesso di uno dei cellulari pagando il dovuto, ma quando il pusher ha preteso il saldo del debito, ammontante a 600 euro, per restituirgli anche l'altro cellulare, il cliente ha deciso di "autodenunciarsi" come cocainomane chiedendo aiuto ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti.
I militari castelnovesi, con la collaborazione dei colleghi di Carpineti e Collagna, dopo aver verbalizzato "la richiesta d'aiuto" partecipavano all'incontro “estorsivo“ arrestando il pusher.
All'incontro lo spacciatore, per non perdere il cliente, gli ha offerto anche altra coca, ovviamente sempre a debito!
In manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e tentata estorsione c'è finito il cittadino tunisino Fati BEN REJEB, 32enne in Italia senza fissa dimora, ristretto in carcere ed ora a disposizione della D.ssa Valentina SALVI, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell'inchiesta.
Il racconto del cliente ricattato è fatto di consumi di coca sempre più frequenti che hanno ridotto sul lastrico il 40enne tanto da spendere per la cocaina in un anno oltre 10.000 euro.
Si riforniva dallo stesso spacciatore che sbaragliava la concorrenza in quanto vendeva la droga anche in assenza di contanti, ovvero a credito, con un doppio guadagno in quanto pretendeva gli interessi.