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La collagnese Maria Cristina Costa architetto e urbanista in un libro nei suoi 50 anni di attività

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L'arch. Maria Cristina Costa sui ponteggi del restauro del Castello di Carpineti

Un solido volume di 490 pagine celebra le “nozze d’oro” dell’architetto Maria Cristina Costa, nata a Collagna da Piero e Gina Caccialupi, con la professione ripercorrendone il mezzo secolo di carriera e di attività. Architetto e urbanista: così reca il titolo del libro edito in accurata veste grafica da Alinea. Lo firma Francesco Lenzini, figlio di Maria Cristina Costa, anch’egli laureato in architettura e dottorando di architettura degli interni presso il Politecnico di Milano, la stessa facoltà in cui la madre si laureò nel 1962.

Peculiarità del volume è innanzitutto quella di essere “bilingue”: i testi in italiano hanno la traduzione in inglese a fronte; fatto questo che segnala una particolare apertura e diffusione oltre Italia. Altra particolarità è il ricchissimo e pregevole corredo iconografico: foto a colori e in bianco e nero – spesso a piena pagina – che ben visualizzano gli interventi in campo urbanistico ed architettonico condotti dall’arch. Costa.

Sei le sezioni in cui è articolata l’opera, introdotta dallo stesso Francesco Lenzini con il saggio “In prima linea, controcorrente: note critiche sull’opera di Maria Cristina Costa”, che ”fa parte di quella generazione di architetti formati a misurarsi con qualsiasi tema e scala di progetto: dal cucchiaio alla città. Una generazione sopravvissuta a un’infanzia difficile, lacerata dalla guerra, che oppone alla drammatica complessità del contesto postbellico una straordinaria vitalità”. Fu proprio in virtù di questa tensione che il progettista affrontò la faticosa esperienza universitaria da studentessa-lavoratrice – Maria Cristina Costa insegnò nella sede coordinata di Collagna dell’IPF “G.Sidoli Bellerio” - confrontandosi con la dura realtà metropolitana milanese.

Nelle due sezioni del corposo “tomo” dedicate rispettivamente all’Architettura e all’urbanistica sono presentati i progetti realizzati per la committenza pubblica e privata dall’arch. Costa: dal complesso matildico del castello e della chiesa di Sant’Andrea di Carpineti alla canonica di Santa Maria a Castello Querciola, dal Palazzo della Prefettura, all’isolato residenziale degli ex-Artigianelli, al negozio Max Mara. Inoltre il volume si diffonde dai programmi di fabbricazione e piani regolatori generali di alcuni Comuni montani, al piano particolareggiato del centro storico di Gualtieri, dal piano per la città storica di Reggio Emilia – l’arch. Costa fu consigliere comunale per la D.C. in Sala del Tricolore con la delega per l’urbanistica e fece parte del consiglio nazionale del Ministero per i Beni Culturali - al concorso nazionale per il Parco dei Teatri. La attenta lettura di queste pagine può risultare di indubbia utilità anche per gli amministratori pubblici di oggi.

Il volume, che contiene saggi di Pier Luigi Cervellati, Giorgio Gaetani, Marco Lucchini, Mario Manieri Elia, Daniel Modigliani, Marina Molon, Silvano Tintori e testimonianze di Gianni Boeri, Marco Cei, Donatella Massi, Gianni Medoro, Valerio Messori, Graziano Pompili, è corredato dal regesto cronologico delle opere, dalle note biografiche e dalla cospicua bibliografia dell’arch. Costa.

Giuseppe Adriano Rossi