Disturbi specifici dell'Apprendimento: se ne è parlato oggi all'Istituto di Istruzione Superiore di Castelnovo Monti in un corso di formazione per i docenti di tutti i quattro indirizzi (Agrario, Meccanico, Alberghiero, Servizi Socio Sanitari) tenuto dalla professoressa Nicoletta Silvetti. Tali disturbi vengono definiti DSA, una sigla misteriosa ai più che compare sempre più frequentemente a scuola. Ragazzi vivaci, con una intelligenza spesso brillante e intuitiva, di fronte a un testo scritto o a calcoli aritmetici si sentono come dovessero scalare l'Everest. Le difficoltà nell'apprendere sono state sempre una componente della vita scolastica. Il bambino che "faceva fatica", che leggeva male, o che era un disastro con le tabelline era un personaggio fisso in ogni classe. Il più delle volte abbandonava appena possibile i banchi di scuola, scappando via da un mondo di segni indecifrabili per rifugiarsi nel mondo del lavoro: tutto basta non stare sui libri. In genere il disturbo dell'apprendimento più frequente è la dislessia. La Dislessia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) di origine neurobiologica, caratterizzato da difficoltà nella lettura, in un contesto in cui il livello scolastico globale e lo sviluppo intellettivo del soggetto sono nella norma. Esso è presente nel 3-5% dei bambini. Il quoziente intellettivo è assolutamente normale, la dislessia è una mancata codifica del linguaggio scritto e una difficoltosa decodifica nella fase di lettura. Ci sono segnali precoci di tali caratteristiche di apprendimento, spesso vengono precedute da una difficoltà di linguaggio in età pre-scolare, una attenzione labile, irrequietezza.
Gli studenti dislessici soffrono emotivamente in quanto non molto ancora si fa e si sa. Avendo un percorso diverso nel processo mnemonico essi si sentono sempre in affanno, inadeguati a rispondere alle esigenze scolastiche. Dal 2010 c'è la legge 170 a tutela degli alunni DSA che dà loro diritto a strumenti dispensativi e compensativi: possono avere più tempo nelle verifiche, possono utilizzare la calcolatrice. Nello studio sono facilitati dall'uso del computer che si rivela un alleato prezioso in grado di agevolare la codifica di scrittura. Inoltre con la sintesi vocale è possibile tradurre a livello orale ogni testo scritto, dando all'alunno le stesse opportunità di apprendere di qualsiasi suo compagno.
Rimandando a un'altra sede una trattazione più ampia, è bene ricordare di non discriminare mai le persone che hanno queste modalità parallele di apprendere. Ogni individuo è unico, con peculiarità che possono essere risorse se si inizia a guardarle con flessibilità, facendo spazio al pensare molteplici mondi possibili.
Per approfondimenti AID Italia, associazione italiana dislessia
Gent.le prof.ssa Canovi, faccia leggere il suo splendido articolo il più possibile, chissà che non si apprenda qualcosa sui DSA e non si aiuti tutti a riflettere…
(commento firmato)