Riceviamo e pubblichiamo.
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I consiglieri regionali pidiessini (piddini?, ndr) di Lazio e Lombardia, spalleggiati dal loro partito, hanno chiesto a gran voce le dimissioni dei rispettivi “governatori” - Renata Polverini e Roberto Formigoni - per omessa vigilanza sul modo con cui sono stati spesi i fondi erogati ai gruppi politici delle corrispondenti assemblee. Ovviamente quegli stessi consiglieri pidiessini nulla hanno eccepito sulle enormi somme di denaro che erano destinate ai gruppi politici, dal momento che anche loro ne hanno beneficiato, dopo averle condivise ed approvate. L’Udc nel Lazio ha staccato la spina alla giunta Polverini, in Lombardia denunciamo da tempo che la giunta Formigoni non poteva più continuare in quelle condizioni.
Ho citato due casi recenti, molto noti ed eclatanti - ma la fila si farebbe molto più lunga se andassimo a farne l’elenco completo - per metterli a confronto con la vicenda vettese, per la quale il Pd continua a non proferir parola; e questo silenzio sta pertanto a dirci che il Pd approva il comportamento tenuto dal suo sindaco, Sara Garofani, come se niente fosse successo (si mette cioè la polvere sotto lo zerbino secondo un vecchio detto popolare).
Noi dell’Udc ci siamo finora astenuti dall’intervenire sulla questione vettese: vuoi perché volevamo evitare ogni possibile strumentalizzazione, da parte di chicchessia, vuoi perché ci aspettavamo di sentire la voce del Pd (specie dopo quello che sta succedendo nel resto d’Italia e che rende ancor più inconcepibile il suo persistente silenzio). Sono infatti tanti, lungo la Penisola, i politici che hanno ritenuto di dimettersi dai loro incarichi istituzionali - sebbene non fossero direttamente coinvolti nelle “disavventure” dei loro collaboratori - onde salvaguardare l’immagine delle istituzioni di appartenenza e per agevolare la “ricerca della verità”.
Ci saremmo aspettati una uguale decisione da parte di Sara Garofani, vista la non piccola entità della somma che si è “volatizzata” dalle casse comunali, già di per sé abbastanza povere. Se la sua azione di controllo e vigilanza all’interno del Municipio vettese è stata corretta e ineccepibile, come lei si ostina ad affermare, avrebbe dovuto subito dimettersi per lasciar posto ad un commissario prefettizio, cioè ad una figura terza, che poteva avallare la veridicità delle sue affermazioni.
Non avendolo fatto allora, ogni dubbio sul suo operato diviene “politicamente” legittimo e non deve dunque stupirsi delle critiche che le vengono rivolte, ma in ogni caso le sue dimissioni, pur se ampiamente tardive, sarebbero comunque opportune anche oggi (anche in ragione di un secondo ed ulteriore motivo, tutt’altro che secondario). La Comunità montana, organo di cui Sara Garofani è attualmente presidente, vive da tempo in uno stato di lunga e indecorosa “agonia” - immeritevole per un ente dai trascorsi abbastanza illustri, per unanime riconoscimento - senza che i suoi governanti, presidente in testa, sappiano prendere la ben che minima decisione sul suo destino.
Se fosse poi vero che durante il biennio della gestione Garofani questo tema non è mai stato oggetto di dibattito e di confronto, nonostante i dispositivi di legge circa il superamento delle comunità montane - come ha di recente affermato un altro sindaco montano, che peraltro non parteciperà più alle sedute comunitarie - saremmo di fronte ad un vero e proprio paradosso; e a questo punto Sara Garofani farebbe bene a dimettersi quanto prima, sia per non prolungare oltremodo una sconveniente agonia dell’ente sia per non far credere che lo voglia mantenere in vita soltanto per l’indennità di funzione che percepisce (nella sua veste di presidente dell’ente stesso).
Da ultimo una considerazione tutta politica. Il Pd, che a parole si professa una forza moderata, salvo poi smentirsi quasi quotidianamente nei fatti, dovrebbe imparare che la cultura dei moderati respinge con fermezza il sistema dei “due pesi e delle due misure”, a seconda si tratti di “amici” o di “nemici”, vale a dire quello che il Pd sta scorrettamente applicando in tema di dimissioni.
(Robertino Ugolotti, direzione provinciale Udc)
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VOCE AI CITTADINI VETTESI!
Rimango sempre più allibita nel leggere quotidianamente le polemiche che vengono mosse nei confronti dell’amministrazione vettese; pertanto in quanto cittadina vettese mi sento chiamata in causa a specificare alcuni punti della vicenda e portare alla luce un punto di vista più o meno condivisibile.
Tutti noi, non solo l’amministrazione, nutrivamo una grande stima e fiducia nei confronti del ragioniere, era l’unico che la domenica mattina fosse in piazza a piazzare il mercato, l’unico dell’amministrazione che ti guidava nelle scelte cimiteriali dando massima disponibilità e gentilezza.
I fatti che si sono susseguiti sono GRAVISSIMI, e bene o male tutti ne samo venuti a conoscenza.
Trovo però sconcertante che a un anno di distanza l’unica cosa di cui si continua a parlare siano le dimissioni.
Abbiamo avuto un esempio nazionale su quali siano le conseguenze di un governo tecnico e credo che l’ultima cosa che serva ai cittadini vettesi sia trovarsi un amministrazione tecnica che per colmare il “buco” alzi IMU IRPEF e qualsiasi tassa buona a fare cassa.
Ancora più grave credo sia la richiesta quotidiana mossa dai partiti di minoranza nei confronti del sindaco, che viene accusata di non rispondere e non rilasciare dichiarazioni; PROBABILMENTE il nostro sindaco attualmente non scrive e non rilascia dichiarazioni poichè impegnata nel cercare di risolvere concretamente il problema; per chi non lo sapesse all’interno del comune attualmente il sindaco sta svolgendo anche alcuni compiti di ragioneria. Saremo poi noi a fine mandato a decidere se questa amministrazione deve andare a casa o rimanere, ma credo che sarebbe un ottimo esempio di democrazia e una grande prova di umanità se invece che scrivere quotidianamente le opposizioni si mettessere a piena disposizione del sindaco!
Terrei poi a specificare che il sindaco ha tenuto e terrà nelle prossime settimane assemblee nelle quali ha spiegato e spiegherà ai cittadini cosa è successo e come si sta rimediando, il resto della discussione politica sinceramente a noi cittadini interessa poco, a noi servono i fatti non le parole, e credo di parlare a nome della maggioranza dei votanti sottolineando che con le comunali noi abbiamo eletto una persona, non uno schieramento politico, e questa persona ci sta dando tutte le risposte di cui abbiamo bisogno. La politica e le polemiche le lasciamo fare a voi anche se nella nostra situazione servono a ben poco, è facile puntare il dito vivendo al di fuori del contesto; ma nonostante la voragine di denaro che si è creata a Vetto non è stato ridotto nessun servizio e le opere stanno proseguendo senza contare che con l’amministrazione Garofani non sono stati mai creati mutui o debiti, nemmeno per la messa in sicurezza degli uffici municipali!
(Ruffini G.)
Cara G. Ruffini, permettimi di rispondere alle tue poco ponderate considerazioni in veste di profondo conoscitore dei fatti accaduti nel nostro comune. Argomento ragioniere: nel corso delle ricerche contabili che ci hanno permesso di evidenziare il famoso ammanco, ho avuto più volte l’impressione di andare a scoprire il classico “segreto di pulcinella”. Le considerazioni sull’operato del ragioniere, credimi, non erano mai in sintonia con le tue. Venerdì in consiglio comunale si stabilirà l’aliquota IMU: credi che non sia portata al massimo? Speriamo…..
In quanto all’arringa portata a strenua e inutile difesa del sindaco, permettimi una insinuazione: l’ho già sentita un paio di volte in consiglio comunale. E allora, visto che credo di conoscerti, permettimi anche di darti un consiglio, visto che hai l’età di mio figlio: non permettere a tuo zio assessore di utilizzare la tua mail!
Complimenti vivissimi, d’altro canto, al sig. Ugolotti per il commento politico a mio avviso estremamente mirato e portato con pacatezza e sensibilità, cose rare di questi tempi.
(Luigi Ruffini, consigliere di minoranza)
Eh no, cara Sig.ra Ruffini G., il suo commento non è proprio condivisibile. A prescindere dal fatto che sembra che Lei parli a nome di tutti i vettesi probabilmente non è ragionevole pensare e credere che tutti i vettesi apprezzassero il comportamento del ragioniere. Il fatto che alla domenica predisponesse il mercato non fa di lui un soggetto da lodare anche perché non è escludibile (vista la casistica) che incassasse, pro-domo sua, il canone del plateatico dagli ambulanti. Cosa dire poi dei loculi che sembra siano stati ceduti più volte a soggetti diversi? Che pare sollecitasse il pagamento dell’ICI, mensa e trasporto scolastico a soggetti che avevano già pagato, che utilizzasse un conto corrente personale per il ri-pagamneto della pubblicità.
Leggevo, tempo fa, di un commento che invitava l’amministrazione comunale, con l’astensione della minoranza, ad intestare una via o una piazza a questo valente ragioniere. Naturalmente era una sorta di provocazione a cui non vorrei Lei pensasse veramente!
Secondo me non tutti i cittadini possono dichiarare, con la serenità in parte strumentale che lei dimostra, che fosse cosi gentile e disponibile, anzi quando questi cittadini perplessi e bi-paganti si rivolgevano all’amministrazione non è che abbiano trovato orecchie attente alle lagnanze. Probabilmente sono stati liquidati con un cortese sorriso d’incoraggiamento, ma risposte concrete… boh?!
In ogni caso, se il ragioniere era pieno di qualità, le responsabilità del buco nelle casse del Comune debbono essere addebitate ad altri. E a questo punto a chi? Lascio a Lei la risposta. Quanto alla minoranza più che segnalare il problema non poteva fare. La stessa ha dichiarato a più riprese la propria disponibilità a collaborare, fin dall’inizio del mandato, ma la proposta non è stata minimamente presa in considerazione ed è impensabile che lo possa fare ora per chiudere una situazione di cui non porta nessuna responsabilità “se non il merito di averla portata alla luce evitando il suo perpetuarsi nel tempo”.
Per quanto riguarda il fatto che il sindaco non rilasci dichiarazioni perché impegnato alla soluzione del problema, sorge il dubbio che se dopo più di un anno non l’ha risolto, neppure inquadrato e pienamente quantificato, forse c’è qualcosa che non torna. Poi diciamoci la verità, il sindaco dovrebbe avere il diploma da ragioniere: come può dire che non ne capiva nulla di bilanci e, anche se cosi fosse, come avrà fatto ad imparare in cosi poco tempo la complessità del bilancio di un ente come un Comune? Non era forse meglio che si fosse dimessa e avesse lasciato il campo ad un sig. commissario prefettizio per gli approfondimenti del caso? Quanto al fatto che il sindaco non abbia fatto nuovi mutui nella sua gestione è una dichiarazione quasi provocatoria in quanto il Comune è caricato di tantissimi mutui (ho letto da una qualche parte di circa una novantina) che sono ascrivibili anche alla stessa in quanto, come Lei saprà, prima di diventare sindaco era vicesindaco e i mutui sono stati fatti proprio in quel periodo. In pratica l’attuale sindaco è stato amministratore del Comune per almeno un ventennio e dichiara di non essersi accorta di nulla. E’ verosimile e credibile che cominci a comprendere tutto in questo ultimo scorcio di mandato? Mah?
Se anche l’Udc, notoriamente riflessivo e prudente, ha pensato di sottolineare l’esigenza delle dimissioni, vuol dire che la misura è colma. Peraltro, come giustamente sottolineato dallo stesso Udc, il Pd non si esprime, forse perché il segretario Pd del comune di Vetto è anche consigliere di maggioranza?
Comunque se tutti i vettesi sono contenti, naturalmente escluso il sottoscritto, va bene cosi. Potranno confermare questa amministrazione, sindaco escluso, nelle prossime elezioni.
Il destino del Comune sarà, anche nel 2014, nelle loro mani.
(Un altro vettese)
Non trovo nulla di straordinario nè sulle continue prese di posizione della minoranza vettese nè sugli interventi del PDL prima e dell’UDC poi. Sono semplicemente il naturale corollario della sciagurata e surreale situazione che sta vivendo il Comune di Vetto. Che poi lo scenario attuale presti inevitabilmente il fianco a strumentalizzazioni di vario genere sono altresì d’accordo. La stessa cosa sarebbe successa se il fattaccio fosse avvenuto in comune amministrato da un’altra forza politica. Trovo straordinario invece il primo commento, talmente poco obiettivo da far persino sorridere. Un’amministrazione quantomeno discutibile non solo viene difesa ma addirittura alcuni suoi componenti vengono eretti a paladini del popolo… Sono d’accordo col signor Ruffini che l’intervento sia stato debitamente pilotato, non posso credere che l’appartenenza ad una fede politica possa offuscare così tanto l’obiettività…
(un altro vettese 2)
Per rispondere a entrambi credo che le mie parole siano state fraintese!
1. Non stimo in nessun modo il ragioniere ma credo di essere rimasta sconcertata come molti nell’apprendere la notizia del buco, NON ho mai parlato di una grande persona o di un operato da difendere ho solamente affermato che è stata una grande delusione! Mi sembra anche di aver scritto GRAVISSIMO operato oppure l’italiano è diventato un optional?
2. Io ho assistito sia alle riunioni di maggioranza che di minoranza e posso sostenere, caro cittadino vettese, che alle riunioni eravamo ben in pochi anche se tutti si dichiarano in ansia per quello che succede ma nessuno si dà il tempo di andare ad ascoltare ció che i nostri rappresentanti hanno da comunicarci.
3. Forse ho sbagliato ad esprimermi non usando un linguaggio forbito come il suo, ma l’unico intento del mio commento era quello di sostenere che il nostro caso mi sembra ben diverso da quello di Roma o qualsiasi altro posto italiano e che mi piacerebbe vedere un po’ di collaborazione fra le parti visto che è un problema che si poteva verificare con qualsiasi amministrazione in carica, o sbaglio?
4. L’Imu nel comune di Vetto non é al massimo della tassazione!
5. Mi hanno sempre insegnato che per quanto riguarda le elezioni comunali si guarda alle persone e non alla politica, insegnamento all’antica? Forse, ma credo anche che chi fa i disastri abbia il sacrosanto dovere di non abbandonare la barca che affonda, dopo di che può andare dove vuole!
6. Avendo appunto l’età del figlio di Luigi, credo sia bello che un qualche giovane si interessi a quello che accade nel nostro paese; mi sembra inoltre doveroso sottolineare di non aver mai incoraggiato la carriera politica di mio CUGINO, chiedetelo a Castellani e alle 1000 telefonate che ha fatto a casa mia!!!
7. Il mio commento credo sia stato in toni pacati e molto rispettoso per tutti, non ho votato la maggioranza che attualmente é in carica ma le spiegazioni che mi sono state fornite sono state molto più esaurienti che il discorso sulla diga che ha portato avanti la minoranza. Sottolineo inoltre che apprezzo tantissimo l’operato svolto dall’attuale minoranza e stimo molto le persone che vi operano, preciso poi che il mio commento, caro cittadino vettese, titolava: vorrei portare alla luce un punto di vista più o meno condivisibile!
L’opinione pubblica poco tempo fa mi risulta si sia scagliata contro Schettino che al Giglio abbandonó la nave e ora incitiamo un comportamento uguale???
(G. Ruffini)
P.S. – Di G. Ruffini all’anagrafe vettese ce ne sono più di tre!!
Che molti cittadini vettesi siano rimasti “sconcertati” e “delusi” di fronte all’emergere dell’operato del ragioniere ci sta. Sinceramente, secondo me, non ci sta il fatto che lo siano rimasti i nostri amministratori, in particolare il sindaco, presente, come già detto, anche nelle passate amministrazioni. Se vogliamo ammettere la buona fede, allora però significa ammettere una ingenuità e una incapacità da parte di chi ci amministra che da sole dovrebbero bastare a giustificare le dimissioni.
(Margherita Crovi)