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Felina / Antenna telefonia mobile: gli abitanti chiederanno i danni al proprietario

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Il proprietario sul suo terreno ha messo già un container metallico da anni

 Riceviamo e pubblichiamo.

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Vogliamo indirizzare un quesito al disinvolto proprietario del terreno dove verrà installata l'antenna per la telefonia mobile a 20 metri dalle abitazioni della Magonfia, borgata felinese. Se è vero che i parametri sanitari verranno rispettati, e di questo ci accerteremo chiedendo delle misurazioni e rendicontazioni immediate alle autorità competenti, è evidente un altro problema di cui chiederemo di rispondere in prima persona al proprietario e in secondo luogo a chi ha firmato le autorizzazioni.

Se una persona con una scelta reca un danno a una comunità è tenuto a risarcire?

Le case in prossimità della antenna in questione subiranno una svalutazione immediata di decine di migliaia di euro.

Di questo chi ne risponde?

Se una abitazione andrà a valere trenta per cento in meno chi risarcisce? Se amministratori incuranti dell'impatto ambientale fanno scelte che deturpano l'ambiente, si prendano le loro responsabilità e si chiedano quanto contraddittorio sia organizzare nel proprio comune un raduno di Città Slow e poi permettere tali scempi.

Quale etica e quale morale sottese?

E il proprietario in questione, che senza avvertire nessuno degli abitanti ha dato il via a tale procedura, da quale etica e da quale morale è guidato?

Inoltre è da notare la sensibilità ambientale del proprietario: sul suo terreno, a pochi metri dall'antenna, all'inizio del bosco che costeggia la strada che porta alle fonti della Fratta, ha depositato da anni un container metallico.  Anche questo è autorizzato dal Comune?

L'antenna in mezzo alla borgata

Gli abitanti della borgata sono pochi, una ventina di persone in tutto, pochi quindi i voti degli elettori calcolabili. Ma il problema riguarda tutto il paese e chiama a una riflessione collettiva. Il cinismo di alcune scelte evidenzia un sistema di valori che è sotto gli occhi di tutti.

E non sarà piacevole sentirne parlare, perché se da un lato si subisce l'ottica del guadagno a tutti i costi, dall'altra per il momento c'è la libertà di parola.

Occorre fare attenzione a come ci si pone nei confronti della comunità.

In un luogo come il nostro è possibile ancora fare certe riflessioni? Ci auguriamo vengano fatte, in tempi molto brevi.

(Lettera firmata)

* * *

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Antenna per telefonia mobile in mezzo alle case a Felina (18 ottobre 2012)

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139 COMMENTS

    • Chi permette di piazzare un’antenna per telefonia mobile riceve in cambio delle cifre da capogiro. A Padova hanno piazzato una antenna e il proprietario della terrazza riceve 180000 euro all’anno. Praticamente con quella cifra può acquistare ogni anno un appartamento, in barba alla gene.

      (Gabriella)

      • Firma - gabriella
  1. Alcuni anni or sono, anche noi cittadini di Toano siamo scesi in “campo” opponendoci all’ installazione di un’antenna per la telefonia mobile, nei pressi del locale cimitero. Fortunatamente siamo riusciti ad evitarne la messa in opera, principalmente per la nostra salute ancor prima di pensare al deprezzamento delle abitazioni circostanti. Non metto in dubbio che ciò non sia da tenere in considerazione, ma se fossi in voi, ora come ora, mi concentrerei principalmente sui danni che le onde elettromagnetiche potrebbero causare al nostro organismo. E’ anche vero che le onde elettromagnetiche prodotte da un’antenna di telefonia mobile, sono molto più basse nelle immediate vicinanze della stessa piuttosto che a distanze maggiori; ma comunque resta il fatto che la prolungata esposizione a tali campi magnetici, non faccia per niente bene. Come ho già spiegato all’ inizio del mio commento, ci siamo trovati nelle stesse vostre condizioni e credetemi, quando abbiamo cominciato a distribuire i fogli per la raccolta firme nei vari esercizi pubblici del paese, personalmente, me ne sono sentite dire di tutti i colori (la frase più gettonata era: “poi non lamentatevi se i cellulari non prendono”). A tali parole rispondevo sempre nel medesimo modo: “se volete possiamo dire al gestore che ha intenzione di installare l’antenna, che siete disponibili a farla posizionare di fianco alle vostre abitazioni, magari proprio nel giardino dove giocano i vostri figli; in questo modo si zittivano completamente! Per concludere il mio intervento, e per rendere merito al proprietario del terreno ove volevano mettere l’antenna, aggiungo che quest’ultimo è stato molto corretto nei confronti di noi vicini di casa, portandoci a conoscenza del fatto che alcuni giorni prima era stato contattato da un gestore di telefonia mobile il quale proponeva l’installazione di questa antenna alta 20 metri con una base di 3, dietro il pagamento di un affitto. Per fortuna esistono ancora persone rispettose del prossimo. Per quanto riguarda il vostro problema, non posso che augurarvi un in bocca al lupo e dirvi…non mollate!
    Cordialmente!

    (Simone)

    • Firma - Simone
  2. L’avidità fa passare sopra ai valori. A Felina oggi c’è la festa del marrone, stanno raccogliendo firme, e nessuno mollerà. Arriverà anche Striscia la notizia. Poi l’antenna si metterà lo stesso, siamo in Italia. Ma per dire che non siamo tutti uguali per fortuna, ne volevano mettere una sul Fosola, il proprietario del terreno si è rifiutato, e l’antenna era ben lontana dal centro abitato, C’è ancora gente con dei valori.

    (R.T.)

  3. L’antenna si metterà nonostante le proteste. Può darsi. Come giustamente fa notare R.T. In Italia concediamo ponti d’oro alle antenne per la mobilità, mentre i finanziamenti per internet via cavo (la banda ultralarga) sono fermi. Via cavo non fa male a nessuno; fa bene allo sviluppo del paese (siamo i più indietro dei paesi sviluppati, per quanto riguarda la larghezza di banda). In casa mia internet va a singhiozzo, nel 2012; di certo comprerò un bello smarfone e mi connetterò con H3G in mobilità più agevolmente che a casa… che tristezza.
    Del resto, mi auguro che questa storia ci serva per riflettere. Ora siamo al 3G; tra poco arriva LTE (il 4G – americani e coreani stanno battagliando sui brevetti) e ci sarà un nuovo assalto alla diligenza per le nuove antenne LTE. Teniamo presente che un utilizzo smodato, ed un continuo aggiornamento, alla moda, dei nostri cellulari, non può che indurre le varie compagnie telefoniche ad espandersi e a disseminare ovunque ripetitori. Per la gioia dei nostri figli, che potranno smanettare meglio su ‘fesbuc’ e di chi potrà guardarsi la partita sul cellulare, magari mentre guida…

    (Commento firmato)

    • Firma - Commentofirmato
  4. Il 12 ottobre la Corte di Cassazione di Brescia ha emesso la prima sentenza al mondo su danni provocati da onde elettromagnetiche (n. 17438). Alla luce di questo molte associazioni, soprattutto negli Stati uniti hanno avviato diverse class action contro le emissioni di onde elettromagnetiche.
    A questo punto le autorità competenti dovranno rivedere la legislazioni su queste strutture altamente dannose alla salute dei cittadini. Visto il modo in cui è stato trattato l’argomento dalla nostra amministrazione comunale (nessuna informazione ai cittadini) e il solo interesse economico della vicenda, credo possa creare un deterrente la richiesta del danno per la svalutazione degli immobili, il raggio coperto è di circa 500 metri dall’antenna. In Germania è stato quantificato il 40% del valore degli immobili, inoltre questi non potrebbero più essere assoggettati all’IMU. Ci sono varie sentenze vinte al riguardo, visto che proprietario del terreno e comune si disinteressano della salute dei cittadini, provino a fare il conto economico….

    (Piero Dallari)

    • Firma - pierodallari
    • Ci salterebbe fuori una discreta sommetta…..il 40% del valore di 2/3 del paese……E QUANTO VALGONO 2/3 DI FELINA? ………..sono circa 400 edifici…diciamo 1000 appartamenti…..costo medio € 100.000 per appartamento…fanno € 40.000.000…calcoliamo i 2/3….. € 26.666.666,666 o mamma quanti 6……. certo che di telefonate, di telefonini o di panini se ne dovrebbero vendere per risarcire i proprietari.
      (PG)

      • Firma - PG
  5. Ci vuole una faccia non indifferente, bisognerebbe che le onde elettromagnetiche si dirigessero solo verso il padrone del campo…. ma purtroppo si dirigono verso tutta la comunità…… I danni si sentiranno tra qualche anno se non riusciamo a fermarli!

    (Commento firmato)

    • Firma - AmbraCampani
  6. Francamente non capisco questo accanimento… riflettiamo un attimo e lasciamo da parte egoismi e scelte per partito preso… Ci rendiamo conto che siamo immersi in campi elettromagnetici?… Il segnale del digitale terrestre, quello dell’antenna parabolica, le radio i wifi delle abitazioni… Non riesco a capire tutto questo accanimento verso un’antenna per il segnale di telefonia…
    Siamo un popolo strano.. ci lamentiamo dell’obsolescenza della rete mobile in Italia e siamo contrari al potenziamento della stessa solo perchè ci deprezza gli immobili (soprattutto in un periodo in cui fioccano le compravendite immobiliari) o perchè abbiamo l’antenna vicino casa e non piace… LA BOTTE PIENA E LA MOGLIE UBRIACA NON SI POSSONO AVERE!!!!

    (Lilliput)

    • Firma - lilliput
    • Lilliput probabilmente non sei un tipo molto ironico…..e sei tu che vivi in un paese immaginario.
      Prima di scrivere informati sui vari tipi di segnale……..
      le frequenze su cui viaggia il segnale digitale terrestre non rappresentano un pericolo per la salute. Tanto meno quello dell’antenna parabolica che servono solo a ricevere (nessun pericolo, a meno che non te ne cada una in testa a causa del vento…). Qui si parla di altro. Ma internet lo usate o cosa?
      (PG)

      • Firma - PG
      • Mah… come al solito tutti maestri… C’è un terremoto e sono tutti ingegneri, si parla di campi elettromagnetici e sono tutti esperti di telecomunicazioni… PG, si informi perchè ciò che sostiene non è affatto vero… Il danno verso l’uomo non è dato dalle FREQUENZE su cui viene modulato il segnale bensì dalla POTENZA necessaria affinchè la trasmissione sia efficace… Per favore si informi e non faccia passare per stupido chi non lo è… Il segnale DVB necessita di potenze inferiori per la trasmissione quindi MENO dannoso rispetto al vecchio sistema analogico; con ciò non vuol dire che non arrechi danno all’uomo… Dato che comunque fa l’esperto tengo a sottolineare che il segnale satellitare viene trasmesso mediante onde radio che non sono altro che RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE…. Sono io che vivo in un paese immaginario o è lei che non sa neanche come funziona ciò che utilizza quotidianamente????

        (Lilliput)

        • Firma - lilliput
  7. La questione soldi è solo l’ultima. La prima è LA SALUTE. Quando sii telefona o si scalda la camomilla al microonde si rimane esposti per qualche minuto…. (se poi si telefona tutto il giorno …). ED E’ COMUNQUE PERICOLOSO, infatti in ogni manuale di telefonino è consigliato di tenerlo a 5 cm dall’orecchio (provateci a sentire qualcosa….). Molti studi ritengono che l’esposizione a onde radio, anche se all’interno dei parametri previsti per legge, possa a lungo termine essere comunque nociva soprattutto se si tratta di un’esposizione CONTINUA nel tempo (come quella che si innesca quando la tua casetta si trova nel raggio d’azione di un’antenna di questo tipo).
    (PG)

    • Firma - PG
  8. Allora alcuni dicono i soldi non importano, importa la salute. Altri dicono se è tutto a norma è ok. Altri usano la scusa del cellulare. Insomma è un impatto mostruoso. Si sa che fa male ed è pericoloso… Allora cosa si aspetta a bloccarla?

    (Gina)

  9. La questione dei soldi penso sia venuta fuori perchè probabilmente è l’unico argomento che può sensibilizzare il proprietario del terreno, visto che ha dimostrato il completo disinteresse per il prossimo e anche per se stesso perchè anche lui vive nel raggio magnetico nocivo dell’antenna.

    (Monica)

    • Firma - monica
    • Brava Monica, visto che se usiamo l’argomento salute ci viene detto è tutto a norma e se qualcuno si ammala ti dicono “sarà stato poi quello?”, intanto iniziamo dai fatti che già ci sono. L’impatto orrendo non lo considera nessuno a quanto pare. Il deprezzamento del terreno è immediato. Le malattie speriamo MAI, anche se sappiamo benissimo da dove vengono le leucemie infantili nate in prossimità dei campi elettromagnetici. Il signore in questione non ha avuto scrupoli di sorta. Chissà se di fronte a una richiesta di risarcimento ci sente? Ci penserà? Chi è avido ragiona sui soldi non sulla salute.

      (Un residente)

    • Mi dispiace, sono antico, la parola “telefono” la collego purtroppo solo a chiamare un altro telefono, comunque se tutto questo fa bene alla salute continuiamo pure, negli anni ’60 i risultati della ricerca sul fumo dicevano che non era nocivo, anzi faceva bene……….

      (Piero Dallari)

      • Firma - PieroDallari
  10. Demagogia! Guardatevi intorno, abbiamo i tetti pieni di parabole satellitari, le nostre colline sono invase da ripetitori. A Casina località LA STELLA ce ne sono miriadi, per non parlare di quelli in località Monti Foratori. Tra Castelnovo Monti e Cervarezza altrettanto e da anni! Forse qualche cittadino si è battuto ma con quali risultati? Da anni sono lì…………

    (Lorena F.)

    • Firma - LorenaF.
  11. Per rispondere a coloro i quali domandano se abbiamo in tasca telefoni cellulari e se li usiamo, volevo porre alcuni quesiti; per quale “strategico” motivo questi scempi di antenne dovrebbero essere collocate vicino alle abitazioni? Per quale motivo non possono essere installate in mezzo ad un campo, bosco, altura lontano dalle case? Abbiamo già abbastanza smog elettromagnetico, perché perseverare nell’errore? Anch’io uso il cellulare ma non lo tengo di certo appiccicato all’orecchio 24 ore su 24 giorno e notte! Ecco, le antenne installate vicino alle abitazioni fanno proprio questo; ci irradiano 24 ore su 24 giorno e notte! Voi ne sareste contenti? Da persone con un po’ di sale in zucca, credo proprio di no!
    Cordialmente.

    (Simone)

    • Firma - Simone
  12. Fa male? Non fa male? Avidità? Richieste di danni? Non lo so, non sono un “esperto” di telecomunicazioni, di salute, di avidità (mi sembra che questi abbondino) e di aspetti legali come tutti i partecipanti a questa discussione (a proposito, complimenti all’unico che ha il coraggio di firmarsi con tanto di nome e cognome!!).
    Concordo con tutti gli studi citati per quanto riguarda i possibili danni alla salute, riflettiamo però che solo tenendo il cellulare acceso, in tasca, stiamo “concentrando” su di noi un campo elettromagnetico molto forte, per non parlare poi dell’amplificazione che questo assume quando siamo in un luogo chiuso (es. in macchina) anche senza telefonare….
    Vediamo invece la situazione dal punto di vista legale: qualunque cosa si può fare se non infrange la legge! A prescindere dalle considerazioni personali di questa discussione, conta il fatto che questa installazione sia a norma di legge e siano stati rispettati tutti gli iter di approvazione oppure no:
    1) se rispetta quanto previsto dalle normative in vigore non se ne può impedire nè la sua collocazione nè la sua successiva attivazione;
    2) se non lo è o il gestore lo renderà conforme (lo sposta, lo modifica, lo mimetizza) o lo elimina.
    Se poi non siamo d’accordo con le leggi in materia è un altro discorso; riguardo alle accuse verso il proprietario teniamo presente che ciascuno di noi ha delle fonti di reddito “A NORMA DI LEGGE” (chi lavorando, chi affittando immobili di sua proprietà, chi vivendo di rendita, etc. etc.), quindi, se tutto è stato fatto nel rispetto delle normative nè il proprietario nè l’operatore di telefonia sono perseguibili.
    LE LEGGI NON SONO A FUROR DI POPOLO, QUESTA E’ DEMOCRAZIA!

    (Davide Tincani)

    • Firma - DavideTincani
  13. C’è anche un pensiero cinico in tutto questo. Che segue un’ottica soltanto monetaria. Inutile discutere, si proceda con chi di dovere. Andando a verificare le leggi e appurando le responsabilità. Ricordiamoci che siamo in Italia.

    (Commento firmato)

  14. Per chiarire un po’ di cosa stiamo parlando: http://www.legatumori.siena.it/pdf/onde-eletromagnetiche.pdf.
    L’articolo chiarisce che in merito alle onde elettromagnetiche “non ionizzanti” (come quelle delle antenne per la telefonia) la ricerca scientifica non ha ancora dato una risposta certa sulla insorgenza di determinate patologie e che pertanto si dovrebbe rispettare il “principio di precauzione” nell’esposizione.

    (Commento firmato)

    • Firma - (Commentofirmato)
  15. Soldi o no, la salute prima di tutto. Il padrone del campo ci ascolterà? Visto che siamo tutti in rivolta? E forse anche chi ha dato le autorizzazioni? Un po’ di vergogna a girare per Felina spero… Mettere a repentaglio la salute di una comunità e predicare Città Slow…
    Siamo proprio stanchi di questa pseudo democrazia…

    (Commento firmato)

    • Firma - AmbraCampani
  16. I valori del campo elettrico (V/m) prima dell’antenna sono al disotto della portata dello strumento; convenzionalmente sono stati indicati con 0,3 V/m. Questi valori sono ovviamente comprensivi di tutti i segnali a radiofrequenza attivi in questo momento (satellite, cellulari, digitale terrestre e quant’altro). NON SONO MISURABILI dallo strumento. Qualche metro sopra i tetti delle case della Magonfia, i valori di progetto arrivano fino a 3 V/m poi decrescono. Tutto entro i limiti di legge, ci mancherebbe. Però aumentano di 10 volte o forse di 100 (non essendo misurabili, i livelli attuali potrebbero essere anche molto minori di 0,3 V/m). Dunque, in buona sintesi, l’inquinamento elettromagnetico che c’è oggi alla Magonfia è comunque NON MISURABILE. Dopo l’antenna sarà chiaramente misurabile da qualunque strumento. Poi, è ovvio che chiunque può fare affari, a norma di legge. La legge che permette di fare questi affari è stata approvata nel 2003; chi crede, può andare a controllare chi era al governo.

    (Giorgio Bertani)

    • Firma - GiorgioBertani
  17. Tanto per fornire un paio di informazioni tra tante grida di sdegno: la normativa relativa alle antenne è molto simile a quella che regola i tralicci dell’elettricità. Sono valutate come installazioni di servizio e le compagnie che hanno aperto contenziosi con le amministrazioni locali sul loro posizionamento, negli ultimi anni dopo l’aggiornamento delle normative, li hanno sempre costantemente vinti. Di più: lo stesso Stato italiano obbliga le compagnie a coprire l’intero territorio con il segnale, perchè rappresenta un servizio ritenuto essenziale, pena il ritiro delle concessioni. Questo per dire che le amministrazioni comunali secondo me non si divertono a installare antenne a destra e a manca, tanto più se (differentemente dal caso di Villa che sta installando un medesimo impianto su terreno comunale e quindi avrà un introito di 10 mila euro all’anno) in cambio non ottengono nulla (a parte insulti).

    (Commento firmato)

    • Firma - (Commentofirmato)
    • Le grida di sdegno sono dovute al fatto che molti – giustamente – non si fidano. Le leggi e le norme non sono buone IN SE’. Sono sempre un compromesso tra costi e benefici. Se i cittadini (gli elettori) decidono che i costi sono superiori ai benefici, giustamente faranno qualcosa perché leggi e norme vengano cambiate. Gli eventuali danni di un aumento di 10 volte del campo elettrico saranno noti se va bene tra vent’anni. Sta di fatto che prima, alla Magonfia, non c’era campo elettrico misurabile; tra poco, dopo l’antenna, ci sarà, e sarà chiaramente misurabile. La normativa attuale, che lascia campo libero agli operatori di telefonia e ai proprietari interessati all’affare, non è discesa dal cielo; è stata approvata da una maggioranza parlamentare. Allo stesso modo può essere cambiata. Se nessuno grida di sdegno, ce la teniamo per gli anni a venire; non può che peggiorare. Se nessuno avesse gridato di sdegno, avremmo ancora la schiavitù. H3G è di proprietà cinese. Là, ben pochi gridano di sdegno, perché vanno in galera spediti. Teniamoci lo sdegno e il diritto di voto, finché c’è.

      (Giorgio Bertani)

      • Firma - GiorgioBertani
  18. A Castelnovo ne’ Monti vi è il ripetitore telefonico, ben più potente di quello di Felina, in centro, vicino a scuole ed abitazioni. Non risultano, da quel che so, problemi alla salute diversi dal resto della popolazione.

    (Commento firmato)

    • Firma - commentofirmato
  19. La cosa poteva essere affrontata in modo più civile se la popolazione lo avesse saputo preventivamente, non a cose già decise, forse si poteva parlare con il proprietario. L’unica consolazione è che anche lui abita a Felina e anche nel raggio del campo elettromagnetico.

    (mb)

    • Firma - mb
    • Anonimo “MB” (Monza e Brianza??? dove abito io??), forse non riesco a spiegarmi, proviamo con qualcosa di più lineare: la società civile si è data delle regole (si chiamano leggi!) da rispettare, se uno le rispetta (chiedendo autorizzazioni, permessi e notificando PUBBLICAMENTE quanto sopra tramite una comunicazione affissa in comune per più di DUE MESI) a mio parere è civile…….. se uno si limita a godere del fatto che anche il proprietario potrà subire le conseguenze del “campo magnetico” sinceramente non trovo le parole adatte per definirlo………

      (Davide Tincani)

      • Firma - DavideTincani
      • Giusto. Infatti, ogni volta che esco dal lavoro ho il tempo di fare un salto in Comune a vedere le novità sulle pubblicazioni. Piuttosto, quando ho visto i tecnici fare le rilevazioni sul terreno mi sarei mosso prima, se mi avessero detto che impiantavano una stazione radio base, invece di raccontarmi un sacco di balle. Chissà perchè, non volevano che lo sapessi…

        (Commento firmato)

        • Firma - commentofirmato
        • Senti, per quanto hai ancora intenzione di tirartela, Davide Tincani? Io che firmo il commento a mio nome e cognome, non sono migliore di altri che han messo “Anonimo” o “commento firmato”, quindi basta con questa storia, uno si firma come vuole. Comunque ti consiglio non solo di citare e citare di nuovo una parafrasi de “la legge è uguale per tutti e l’abbiamo fatta noi” , ma anche di ascoltare le opinioni altrui, espresse in questa pagina attraverso l’utilizzo di questo gran sito che è Redacon. Perchè una gran bella parte di Felina è composta da anziani, che non usano il computer, ma che di sicuro hanno il suo bel da dire su questa faccenda. Ah, cito anche il “commento firmato” sotto il tuo ultimo intervento: “Giusto. Infatti, ogni volta che esco dal lavoro ho il tempo di fare un salto in Comune a vedere le novità sulle pubblicazioni”.

          (Luca Dallari)

          —–

          Per quel che ne sappiamo per leggere le pubblicazioni ora si consulta il sito comunale. Quelle cartacee non ci sono più.

          (red)

          • Firma - LucaDallari
          • Ricordiamo a chi legge che chi ha chiesto di essere pubblicato con la dicitura “commento firmato” è noto alla redazione. Fa parte del regolamento del sito permettere ai nostri di lettori di dire il proprio pensiero non rivelando al pubblico la loro identità, ma solo al sito. Questo perché a volte chi scrive interpreta un pensiero collettivo, oppure non vuole personalizzare le sue parole ma oggettivarle. Pertanto chi non si è firmato lo ha fatto perché ci legge da molto tempo e sa qual è la prassi.

            (La redazione)

  20. Il dibattito sul tema si sta facendo sempre più vivace; io però sono triste. La mia bella casa antica, quella della bisnonna Chichina e dei suoi tre figli l’ho voluta restaurare a tutti i costi, quando ancora non lo faceva nessuno. Adesso guardo le stanze a me care, dove scorre la vita, e mi va l’umore sotto i tacchi. Presto saranno invase da un campo elettrico in più, incombente, continuo. Mi sento come una terremotata, inerme e impotente di fronte a una sfortuna. Ho visto il progetto: il borgo della Magonfia prenderà la scossa in piena faccia. Sapremo solo fra molti anni se questo tipo di energia ci danneggia e crea patologie; gli studi epidemiologici sono legati alle statistiche e al tempo. Provo anche un altro tipo di disagio: le persone coinvolte in questa storia fanno parte della mia famiglia o sono miei compagni di scuola, e questa è un’ulteriore causa di amarezza.

    (Camilla Canovi)

    N.B.: la raccolta di firme prosegue presso le case degli abitanti della Magonfia. Suonate e vi sarà aperto.

    • Firma - CamillaCanovi
  21. In relazione al decremento del valore di un immobile, dovuto alla vicinanza di antenne, sembra giustificato richiedere un indennizzo sia al Gestore di telefonia che al Proprietario dell’immobile che ha dato in affitto la sua proprietà per l’installazione delle antenne. Sembra anche giustificato richiedere al Comune, che ha dato la concessione per motivi di pubblica utilità, la detassazione dell’ICI. Infatti, ed è’ solo un esempio, l’ ASPPI di Bologna (Associazione Piccoli Proprietari Immobiliari, www,asppi.bo.it ) ha condotto uno studio relativo alla percezione del rischio da parte dei cittadini, e il risultato è che: “ sono pochi i cittadini che acquisterebbero o prenderebbero in affitto una casa posta vicino ad una fonte di inquinamento elettromagnetico “.
    Esistono sentenze del che hanno dato ragione ad alcuni condomini che sostenevano che l’installazione di una antenna deprezzava il valore dell’intero edificio su cui essa era montata.
    Occorre poi ricordare che la Costituzione Italiana , all’Art. 32, tutela la salute del cittadino non solo come bene individuale, ma anche come bene collettivo ( e infatti abbiamo un Servizio Sanitario Nazionale ), e che tale tutela è prevista in termini preventivi.
    (Commento firmato)

    • Firma - (Commentofirmato)
    • Grazie delle informazioni. Chiederemo i risarcimenti che possiamo chiedere non appena potremo farlo. Ho chiesto un calcolo approssimativo della svalutazione, si aggira intorno al 30% in meno. Il signore lì prepari il portafogli, ha trovato gente che si informa.

      (Commento firmato)

  22. Carissimo signor Tincani, non vedo perchè scaldarsi tanto, è solo una constatazione, se il signor tal dei tali proprietario del terreno non voleva essere esposto alle onde del “campo magnetico” doveva semplicemente rifiutare, ora si può solo dire “mal comune mezzo gaudio”! visto che molto probabilmente, essendo state rispettate tutte le leggi, come lei ci fa prontamente notare, non si potrà fare nulla, l’unico rammarico è che il proprietario non abbia usato il buon senso e se pensava che la cosa sarebbe passata così….n ell’indifferenza, secondo me ha fatto male i conti, quindi adesso è inutile fare l’offeso, ognuno si assuma le proprie responsabilità, sul fatto che tutto sia esposto in comune da più di due mesi, le vorrei far notare che non è che gli abitanti di Felina trascorrono il loro tempo in Municipio, ma di questo voi non siete responsabili, sicuramente sono molto più responsabili coloro che sono in giunta o nel consiglio, in particolare gli eletti di Felina, che invece in Municipio ci bazzicano e che forse potevano quantomeno fare un incontro con i cittadini, ma prima, non dopo.

    (mb)

    • Firma - mb
    • Io non mi scaldo e non mi offendo, non ho espresso nè un parere favorevole nè contrario all’installazione dell’antenna, dico solo che questa gogna contro il proprietario del terreno è a dir poco vergognosa (indipendentemente dal fatto che sia o meno mio suocero)… Concordo invece completamente sulle responsabilità del Comune….. e con questo la finisco se no me la “tiro troppo”….(Commento Firmato).

      (Davide Tincani)

      • Firma - DavideTincani
      • Non tutti i proprietari si comportano allo stesso modo con i vicini. Mi riferisco a quanto riportato da Simone in uno dei primi commenti (“per rendere merito al proprietario del terreno ove volevano mettere l’antenna, aggiungo che quest’ultimo è stato molto corretto nei confronti di noi vicini di casa, portandoci a conoscenza del fatto che alcuni giorni prima era stato contattato da un gestore di telefonia mobile il quale proponeva l’installazione di questa antenna alta 20 metri con una base di 3, dietro il pagamento di un affitto”). A me risulta che fino all’ultimo il nostro proprietario ha minimizzato anche con i parenti, vicini di casa e confinanti, dicendo che non si trattava di un’antenna per cellulari ma di ‘una cosa per i computer’. Quindi mi pare giusto che ognuno raccolga quello che ha seminato.

        (Giorgio Bertani)

        • Firma - GiorgioBertani
        • No no, Davide Tincani, parla pure. Nel commento precedente ho solo risposto, esplicitando la mia opinione sul firmare o no il commento, con lo stesso tono che sembrava tu avessi usato nei tuoi commenti precedenti riguardanti l’argomento, ovvero con arroganza. Non volevo di certo zittirti, perchè è bene sentire pareri discordanti, così si può formare un’opinione corretta ancora più forte, modificandola e raffinandola, se necessario. In questo modo non vince ci ha la voce più grossa, ma chi ha l’idea più giusta e che rispetta la scelta comune. Questa dovrebbe essere la democrazia. Democrazia che forse non è stata molto rispettata dal proprietario del terreno che, come si può dedurre dai precedenti commenti di gente residente alla Magonfia e dintorni, ha semplicemente dichiarato il falso in modo consapevole, data anche la dichiarazione da te sopracitata “(chiedendo autorizzazioni, permessi e notificando PUBBLICAMENTE quanto sopra tramite una comunicazione affissa in comune per più di DUE MESI)”.
          Detto questo, riposate bene, perchè le prossime saranno davvero delle lunghe, lunghissime giornate.

          (Luca Dallari)

          • Firma - LucaDallari
          • Il tono di questo commento, a differenza del precedente, merita una risposta (peccato solo per l’ultima riga che fa presagire tempesta e ARROGANZA……..). Non è mia intenzione dare un parere sull’opportunità o meno di installare l’antenna, non risiedo nel campo di irraggiamento (se non per un mese all’anno), non ho interessi economici ma più semplicemente non sono in grado di farlo. Se non capisco male, il proprietario del terreno avrebbe dovuto indire una pubblica assemblea nella pubblica piazza informando la popolazione delle sue intenzioni…. Non è forse un compito che spetta a qualcun altro che è stato eletto dai cittadini per tutelare gli interessi comuni (ambiente, salute, etc. etc.) ? Ragioniamo PER ASSURDO (sottolineo PER ASSURDO, tralasciando quindi discorsi di etica e di rispetto per gli altri, fondamentali nella società, e comunque del tutto inesistenti in questa discussione) se io volessi destinare quel terreno a sito di stoccaggio per scorie nucleari, quindi con impatto ambientale devastante, e qualcuno mi desse le necessarie autorizzazioni, sono io, che perseguo i miei interessi PRIVATI (come chiunque), o chi tutela gli interessi COMUNI (come nessuno) a dover essere esposto al pubblico ludibrio??? Per usare una delle frasi più sprezzanti che io abbia mai sentito, e che non condivido (peraltro pronunciata da uno dei grandi manager dell’industria italiana), il resto mi sembra solo “Folklore Locale”….. Chiarisco che non è mia intenzione offendere nessuno, non appoggio e non contrasto l’installazione dell’antenna, non mi interessa, come tutti non gradisco gli attacchi di questo tipo, ingiustificati, anonimi, alla mia famiglia. That’s It!!

            (Davide Tincani)

            • Firma - DavideTincani
          • Oh, ma gli attacchi non saranno anonimi, ci saranno ben più di 200 firme (raccolte in sole 2 ore domenica pomeriggio, ma credo entro domani si aggireranno entro le 300 e passa). Inoltre non saranno rivolte a lei o alla sua famiglia, ma al comune, senza indicare nomi tramite attacchi ad personam. Infatti, come da lei affermato nei suoi commenti precedenti, abbiamo appena avuto conferma che il comune ha approvato la richiesta attraverso autorizzazioni e permessi, cosa di cui alcuni membri della giunta e assessori vari avevano dichiarato di essere all’oscuro (ma questo forse ci può anche stare… anche se non credo ci siano troppe richieste per installazioni di antenne alte 30 metri nel comune di Castelnovo Ne’ Monti).
            Inoltre, nell’articolo pubblicato da redacon si parla di una richiesta di danni al proprietario del terreno, il quale poi se la gestirà come vuole. Infatti, come da lei appena citato, giustamente egli persegue interessi “privati”… solo che, per legge, questi interessi privati, danno diritto ad un risarcimento di oltre il 10% (qualcuno diceva si aggirasse attorno al 30%, ma rimaniamo su un classico 10% minimo accertato dalla legge) causa svalutazione della abitazioni circostanti l’antenna.
            Quindi, sì, si può dichiarare attacco personale, ma come citato da qualcuno, è un attacco “A Norma di legge”, quindi si può fare.

            Finisco dicendo che… l’aria di tempesta c’è. E non credo questa volta si placherà con un semplice “contentino”. Parafrasando Steve Jobs… “stay ANGRY, stay foolish”.
            (LucaDallari)

            • Firma - LucaDallari
      • ..ah, si, in famiglia ho sentito anche dire che si trattava di un’antenna ‘per gli aerei’. Oltre al danno (la mia casa è la seconda, alla Magonfia, che si becca il leggiadro ‘pennello’ di elettroni) mi devo anche sentire deficiente. Ma pensa te!

        (Giorgio Bertani)

        • Firma - GiorgioBertani
  23. Gli operatori della telefonia mobile si fiondano come falchi a installare antenne perché sono sostenuti dalla richiesta di mercato. I nuovi gioiellini americo-coreani sono pronti per le reti LTE. E gli operatori installeranno le stazioni radio base per le reti LTE. E’ un mondo perfetto. A parte questo, ho deciso che passerò buona parte della mia serata (prima della preghierina della notte) a scandagliare l’Albo Pretorio online del Comune. Chissà che non mi capiti sott’occhio la domanda per la prossima antenna. Ma dove viviamo? Dobbiamo metterci a fare i guardiani del pretorio? Nei paesi civili chi è eletto dice agli elettori le cose come stanno e se ne discute; se dice cose sensate, le cose passano; poi chi è eletto rende conto agli elettori delle scelte che ha fatto. Ho sentito dire (ma è solo un sentito dire, eh…) che qualche felinese in Municipio sull’argomento abbia dichiarato che tanto di antenne ce ne sono tante e non fanno niente. Poi mi risulta (ho qui le sentenze) che ci sono comuni che hanno vinto al TAR contro operatori mobili; altri hanno perso. Chi ha perso non aveva stipulato protocolli d’intesa con gli operatori di telefonia, ma ha semplicemente detto: no, qui non si fa. Chi ha vinto, aveva un piano ed un protocollo d’intesa, ha potuto contrattare. Un protocollo d’intesa significa che ci si mette d’accordo PRIMA e non dopo, quando non è più possibile un accordo, perché la legge ha dato campo (notate l’ironia del termine) libero alle compagnie telefoniche.

    (Commento firmato)

    • Firma - commentofirmato
  24. Comunque, per soldi si calpesta il benessere di una collettività, che piaccia o meno ai parenti del proprietario del terreno, nonostante ci sono tutte le autorizzazioni in regola, basterebbe aver un pochino e dico pochino di rispetto per le opinioni e la salute di tutti…..e soprattutto non arrampicarsi sugli specchi tentando di ” giustificarsi” con le autorizzazioni in regola. Alla gente limitrofa interessa la salute e non le autorizzazioni o il segnale del cellulare!
    Con tutto il rispetto.

    (AC)

    • Firma - AmbraCampani
  25. beh da un bravissimo e stimato architetto non mi sarei MAI aspettato una caduta di stile così.Prof Bertani ma che uscita è il suo ultimo commento?
    Comunque mi incuriosisce tutto questo finto buonismo, mi spiego, secondo gli abitanti della Magonfia il privato dovrebbe convocare un’assemblea al posto del comune…ma stiamo scherzando?????I politici felinesi cosa fanno, scaldano solo la poltrona????La loro amatissima Felina dov’è???C’è solo sotto campagna elettorale???
    (lilliput)

    • Firma - lilliput
  26. Ma valli a capire questi Italiani……
    A Casa Perizzi vogliono il ripetitore perchè non c’è segnale, alla Magonfia lo vogliono buttare giu………
    Tutti che sanno di danni, salute, oppure sapere cosa deve fare il proprietario!!!
    Ricorrete al Tar, ma per favore utilizzate il neurone per ragionare, alcuni esempi:
    Su pietradura vi è da 40 anni un ripetitore 100 volte più potemte.
    Sul Fosola, vi sono amplificatori radio di oltre 1000 W ( un ripetitore 3G ne ha 3/10 W )
    Sulla Sparavalle, amplificatori radio da oltre 1500 W, ripetitori TV, ripetitori cellulari.
    Microonde ovunque, Wi Fi in casa, ecc ec c.
    Questo per dire che ovunque vi è radio frequenza, il tutto regolamentoato da leggi, mi pare che in questi commenti vi sia un pò di accanimento o sbaglio???
    (Roberto)

    • Firma - Roberto
  27. Signori, da domani bisogna muoversi a piedi perchè qualcuno mi ha detto che le macchine inquinano e l’inquinamento danneggia la salute. Non bisogna più usare la corrente elettrica, perchè molta di quella che usiamo è prodotta in Francia con le centrali nucleari. Bisogna chiudere tutte le ceramiche perchè non mi sembra che depurano l’aria. E potrei continuare …..
    (Romei Michele)

    • Firma - RomeiMichele
  28. Hei Roberto allora chiediamo che sparino 300mila W alla Sparavalle e 150mila al Pietradura, già che ci siamo… Andiamo pure all’indietro rispetto a quanto raccomandato dalla Risoluzione di Salisburgo, che indica un limite di 0’6 W. Caro Davide, si sente che lovi much the familia, ma noi sai siamo un po’ alterati, porta pazienza. Pensa che il campo elettrico adesso non è rilevabile dagli strumenti anche con tutte le diavolerie moderne in funzione, dopo aumenterà dalle 10 alle tot volte, dipende. L’idea delle scorie nucleari non è male, potresti metterle in giardino e fare una mini-piscina atomica, sarebbe sempre così piacevolmente caldina, meglio di una Jacuzzi.

    (Commento firmato)

    • Firma - commentofirmato
  29. Bene, allora visto che tanto tutto fa male continuiamo così, nel degenero, continuiamo a inquinare, a montare antenne, a mangiare schifezze, continuiamo a farci i fatti nostri senza pensare al prossimo, a chi del telefono non gliene frega niente, a chi non ha la macchina, ai bambini che non hanno nessuna colpa e purtroppo sono venuti al mondo in questo triste mondo e a tutti coloro che pensano che magari se invece di andare avanti ad ogni costo ci fermassimo un attimo forse potremmo stare tutti meglio ed essere più felici. E potrei continuare……………………..

    (mb)

    • Firma - mb
    • Rimanere nel medioevo? Sono un ragazzo di 21 anni, studio fisica a Modena e so esattamente come funzionano le antenne telefoniche, come agisce un campo elettrico e come avviene la propagazione di esso attraverso un’onda sferica, ovvero quella emessa da una classica antenna di 30 metri (anche se potrebbero espandersi attraverso onde di altro tipo). Quello che conta non è il valore, ma la variazione di una grandezza nella stragrande maggioranza dei casi. Un “deltaE” (variazione di campo elettrico) così grande (tipo come quello di Felina di 3 N/C) può provocare danni enormi a tutto ciò che circonda. Dimostrazione? Un boom di leucemia nei bambini a Paullo. L’erba che non cresce più a Pietradura. E non solo, leggete di altre “coincidenze” su internet. Perchè c’è una grande differenza dal ricevere GRADUALMENTE, in una decina di anni, un valore totale di campo elettrico (dovuto alla somma vettoriale dei campi elettrici circostanti) pari a 4 N/C, e ricevere un deltaE di 3 N/C da un giorno all’altro.
      Le conseguenze sul corpo umano sono enormi, lo stanno dimostrando diversi studi in tutto il mondo.
      Anzi, alcuni stanno persino tentando di schermare alcuni punti in cui il campo magnetico terrestre, sommato ad altri campi magnetici circostanti, è particolarmente intenso.
      Inoltre, per gli appassionati della frase “ma ne abbiamo uno a…. e uno a …. Uno in più oramai non cambia”, vorrei ricordare che il decadimento dell’intensità dell’onda va (sempre supponendo sia sferica) come 1/r^2. Quindi anche poche centinaia di metri cambiano di molto il valore di essa.
      Potrò anche essere nel medioevo. Ma se si tratta di informazione e conoscenza riguardo alla fisica, beh… penso di poter citare Steve Jobs senza incorrere in una overdose di superbia.

      (Luca Dallari)

      • Firma - LucaDallari
        • Caro RC, ti ringrazio dell’avvertimento ma come vedi non ho bisogno di aiutanti mascherati da sigla di provincia (RC) per dire quello che penso. Se poi devi dire una stupidata dietro l’altra lascia perdere………..Luca Dallari è tutt’altro che stupido, si vede da come scrive, da quello che scrive (un consiglio Luca, la formula di propagazione dell’onda sferica potrebbe annoiare chi non sa di cosa stai parlando e quindi fare scemare l’interesse, lasciamola ai tecnici !) purtroppo, o meglio, per fortuna l’entusiasmo dei suoi 21 anni gli fa perdere un po’ di vista la realtà delle cose e lo porta ad esagerare un po’ con l’autostima, rimane comunque un interlocutore di tutto rispetto. Quindi grazie ancora, ma d’ora in poi scrivi per te (meglio se identificandoti) senza tirare in ballo gli altri……..
          (Davide Tincani)

          • Firma - DavideTincani
  30. Visto che il mio ultimo commento cadeva di stile, provo ad elevarmi riportando la Risoluzione di Salisburgo del giugno 2000, ad opera di numerosi scienziati di livello internazionale. Non c’è molto da aggiungere, è di una chiarezza disarmante. Faccio solo notare la differenza tra il limite di esposizione previsto dalla norma italiana (6 V/m) rispetto agli obiettivi di qualità raccomandati dalla Risoluzione (0,6 V/m). Ribadisco, per tutti coloro che invitano al ‘lasciamoci andare tanto siamo già tutti inquinati’, che il valore del campo elettrico, oggi, alla Magonfia, NON è rilevabile dallo strumento, quindi inferiore a 0,3 V/m. Se misuriamo l’incremento in nW/cmq si passerà da 10 a 2400. E’ un bel salto… – qui la traduzione italiana della Risoluzione: http://www.gianfrancoturis.it/Salisburgo.htm
    (Giorgio Bertani)

    • Firma - GiorgioBertani
  31. Io invece trovo che il sig. Bertani e altre persone che qui hanno commentato, oltre ad aver espresso le legittime preoccupazioni e amarezze per come è stata portata avanti la cosa, hanno dato un contributo prezioso facendo ricerca e informazione seria, non facilona né pressapochista. Come abitante di Felina (in linea d’aria a pochi metri dall’antenna) ringrazio per questo lavoro di condivisione di una accurata documentazione informativa. Ogni comunità ha un suo sistema di valori, che emerge anche in situazioni come questa. Da quanto qui scritto c’è attenzione e sensibilità da parte degli abitanti: i rischi di scelte fatte senza troppo ponderarne le conseguenze ricadono sulla salute di tutti. E c’è anche un voler salvaguardare un territorio bello che è collettivo. Se tutti prestiamo attenzione e cura alle persone e alle cose si può ancora vivere in una dimensione umana e condivisibile. Io ringrazio anche a nome della mia famiglia. Ho due figlie, a loro vorrei insegnare che c’è un mondo bello, da rispettare e preservare insieme. Perché abbiamo la responsabilità di quello che facciamo, per quelli che dopo verranno. Non significa essere anti progressisti, ma attenti a non legittimare insediamenti selvaggi fini a se stessi. Infine credo sia da ringraziare anche Redacon che nella sua semplicità e localizzazione dà modo di creare una piazza virtuale dove la coralità si può esprimere come in un cerchio, senza gerarchie. Mi auguro che si trovi una soluzione che protegga i cittadini dai rischi, la terra dallo scempio e le persone dagli errori.

    (Ameya Gabriella Canovi)

  32. Carissimo Luca Dallari, non nego e non contesto le vostre ragioni e il vostro DIRITTO a protestare anzi ! Informarsi in comune, raccogliere le firme, decidere di proseguire con un’azione legale contro chi ritenete piu’ opportuno e’ il modo giusto…….cercare di intimorire il proprietario e’ il modo sbagliato……….Comunque, giusto qualche spunto di riflessione oggettivo (non e’ una presa di posizione !): 1) mentre la legge sancisce in modo inequivocabile il DIRITTO del proprietario ad affittare il suo terreno determinandone in modo altrettanto inequivocabile i DOVERI (emissioni, distanze minime dalle case etc. etc. nel caso in cui decida di affittarlo ad un operatore di telefonia); il DIRITTO al risarcimento del 10%, che citi come “dovuto”, deve essere invece deciso da un Giudice, diciamo che in casi come questi la numerosita’ di sentenze a favore degli operatori di telefonia non depone a favore di chi ha subito un deprezzamento (comunque da dimostrare) della sua abitazione.
    2) 300 FIRME RACCOLTE !!! Stiamo parlando del 10% (?) del 20% (?) del 30% (?) dell’intera popolazione di Felina, non è forse un po’ poco per ARROGARSI il diritto ad ergersi a “Paladini” del bene comune ?????
    Buona fortuna!

    (Davide Tincani)

    • Firma - DavideTincani
  33. Due parole per spiegare cosa si prova. In casa mia siamo collegati a internet anche con quattro pc contemporaneamente: mami, papi, e due bebi. Siccome non mi va di avere un wi-fi sempre acceso, ho fatto cablare la casa: ogni pc ha la sua presa e usiamo il cavo. Il cavo trasmette dati senza emettere onde elettromagnetiche. Spengo il wi-fi, sono più tranquillo. Ho il controllo della situazione: una cosa mi preoccupa? Faccio in modo di eliminarla. Cerco di proteggere la mia salute, in base alle mie conoscenze. Se converso con il cellulare per più di una manciata di secondi, uso l’auricolare. Di notte, il mio cellulare è sempre spento. Se mi dà fastidio il wi-fi, a maggior ragione mi dà fastidio l’Antenna. Ma questa, chi me la spegne? La sensazione è quella del ladro che ti entra in casa: una sensazione di impotenza. Non puoi farci nulla. Hai cablato la casa, spento il wi-fi, usato l’auricolare, spento il cellulare, ma su questo non hai alcun controllo. Una ‘cosa’ che ti entra in casa senza che tu possa farci assolutamente nulla. Il ladro ti ruba due soldi e la catenina d’oro della nonna. Non è il valore della catenina; è che era la TUA catenina. La sensazione è quella dell’intimità violata. Sarò ipersensibile… Tutto legale, peccarità. A chi devo la responsabilità di questa spiacevole sensazione che prima non c’era? A chi devo questa impressione di NON POTER difendere la salute mia e dei miei figli, come facevo prima? In ballo ci sono tre cose: la legge statale, l’amministrazione comunale e il proprietario del terreno. L’ultimo, ovviamente, solo nel caso che il terreno sia privato. A Villaminozzo il terreno è pubblico, quindi gli elementi sono solo due: la legislazione statale e l’amministrazione comunale. Sul proprietario, che dire? Non si può pretendere che sacrifichi il suo sacrosanto interesse per il bene del popolo; se lo facesse, sarebbe per libera scelta e ne avrebbe in cambio un grande rispetto, credo. La legge dello stato: dicevano i Romani, grandi legislatori, che la legge deve proteggere i deboli, perché i forti si difendono da soli. In questo caso, la legge difende i forti, che sono le compagnie telefoniche. Provate a mettere il vostro avvocato contro i loro consulenti legali… mettete sul piatto i vostri due soldi di risparmi contro le possibilità economiche di Hutchison Whampoa (società cinese proprietaria di H3G). Il ‘decreto gasparri’ ha stabilito che possono fare quello che voglio dove vogliono. E’ stato dichiarato incostituzionale e abrogato. Sostituito dopo poco con una specie di fotocopia appena più appetibile, giusto perché non fosse abrogato subito. Le compagnie si presentano nei Comuni con questo supporto legale. Tutto per il maggior interesse dello Stato, naturalmente. Il Sistema Nazionale di Telecomunicazione. Concordo sul fatto che sia auspicabile che il cellulare abbia campo anche sulla cima del Cusna, potrebbe essere utile se qualcuno si fa male. Anche guardare Youtube o spedire email sulla cima del Cusna è utile? Anche – tra non molto, sta arrivando – guardare la partita in diretta dallo smarfone sulla cima del Cusna? Ora, l’amministrazione comunale. La legge nazionale è molto chiara: “l’interesse nazionale” prevale su tutto. Per i Comuni è finito il principio di autorità, per cui se una cosa non è prevista nel piano urbanistico, non si fa. L’unica via di uscita è mettersi d’accordo con le compagnie, pianificando per tempo, e stipulando protocolli di intesa a cui le compagnie stesse, una volta trovato l’accordo, siano vincolate. Se i Comuni non lo fanno, perderanno sempre. Il Comune di Prato, per dire, ha fatto questi accordi e ha vinto in giudizio contro TIM che proponeva sette SRB sul territorio comunale. Il Comune di Castelnuovo, non lo ha fatto per tempo, e si è adeguato alle condizioni della H3G. Il link al piano delle localizzazioni del Comune di Prato è qui: http://www.comune.prato.it/servizicomunali/prg/?act=i&fid=4055&id=20100701154735810
    (Giorgio Bertani)

    • Firma - GiorgioBertani
  34. Non sono di Felina ma volevo far osservare due cose, che sono comuni ad altre tematiche “ambientali” su ci ci siamo confrontati negli ultimi tempi:
    uno. è difficile stabilire quale sia il male e quale sia il bene, è meglio non avere internet (3g o quello che è) e nessun inquinamento di radiofrequenze o avere il servizio e un inquinamento “sopportabile”?
    due. stando a quanto sopra scritto subordinare queste autorizzazioni ad un referendum (previsto se non sbaglio nello statuto comunale) tra la popolazione debitamente informata non permetterebbe una scelta più trasparente?
    (mc)

    • Firma - mc
  35. Se si cominciasse a parlare di non dare più voti al partito forse si verrebbe giù dalla brocca….. cominciamo a protestare davanti al Municipio come hanno fatto a Toano per la centrale biomassa…. chissà perchè quando si parla di voti poi le amministrazioni ci ripensano……
    Forse con i tempi che corrono possono anche servire 300 voti….o no?
    Per quanto riguarda il proprietario del campo cosa ci si aspetta da uno che vuole fare un eliporto?
    Se fossi stato in lui chiedevo i pareri alla Nasa per fare atterrare lo Shuttle come Cape Canaveral,,,,
    (AmbraCampani)

    • Firma - AmbraCampani
  36. Nel frattempo, è stato approvato il Decreto Sviluppo Bis (grande cosa, lo sviluppo!) che peggiora ulteriormente i limiti di esposizione, come richiesto dai gestori di telefonia per installare LTE. L’anno scorso l’avevamo scampata (Berlusconi l’aveva ritirato) ma Monti ce l’ha rifilato. Non ci credevo, ma è cosí. Nel frattempo, gli investimenti sulla rete fissa sono ridicoli. In casa mia internet va singhiozzo. Dopo aver chiamato dieci volte l’assistenza di Infostrada, ho cambiato contratto. Ora, ho chiamato dieci volte l’assistenza di Telecomitalia. Bel progresso… Pare sia un problema di congestione della rete… Va a finire che per usare internet dovrò comprarmi quattro chiavette UMTS dal signor H3G. Peró, almeno, in casa mia avró un segnale eccellente!
    (Giorgio Bertani)

    • Firma - GiorgioBertani
  37. TUTTI I COMMENTI CHE HO LETTO HANNO UNA PARTE DI RAGIONE ANCHE QUELLI DEL SIG. TINCANI, L’UNICA COSA CHE NON CAPISCO E’ PERCHE’ DEVO ESSERE COSTRETTA A SCEGLIERE SE FAR CRESCERE MIA FIGLIA ALL’OMBRA DI QUESTA DA ALCUNI DEFINITA “INNOCUA” ANTENNA COL RISCHIO CHE SI AMMALI COME I BAMBINI DI PAULLO, OPPURE PRIVARLA IL PIU’ POSSIBILE DELL’AFFETTO DEI NONNI CHE ABITANO ALLA MAGONFIA PORTANDOCELA MENO POSSIBILE PER PROTEGGERLA, A ME NESSUNO HA DATO LA POSSIBILITA’ DI POTER SCEGLIERE COSA FARE A CASA MIA, MA DEVO SOLO SUBIRE LA DECISIONE ALTRUI E SECONDO ALCUNI RASSEGNARMI E TACERE PERCHE’ TUTTO E’ A NORMA DI LEGGE! E DOV’E’ LA LEGGE CHE TUTELA IL MIO DIRITTO DI SENTIRMI SICURA A CASA DEI MIEI FAMIGLIARI? NON CREDO CHE CI SIA UN RISARCIMENTO ADEGUATO A QUESTA ORRIBILE SENSAZIONE NESSUN DENARO PUO’ COMPRARE LA SALUTE PENSIAMOCI PRIMA DI DIRE MA TANTO C’ E’ QUESTO O QUELLO QUINDI COSA VUOI CHE SIA SE METTIAMO ANCHE CODESTO. NON MI SENTO NE IPOCRITA NE QUALUNQUISTA COME QUALCUNO SOSTIENE NEI SUOI COMMENTI PER QUELLO CHE SCRIVO, SONO SOLO UNA MAMMA MOLTO PREOCCUPATA PER IL FUTURO DELLA SUA PICCOLINA.
    (LAURA)

    • Firma - LAURA
  38. Un giorno, uscendo in giardino, mentre ammiravo lo splendido panorama che mi offre sempre il mio paese, mi sono accorto che qualcosa non andava. O, per meglio dire, che c’era qualcosa di insolito. Delle ruspe che scavavano nel monticello dietro casa mia. “Staranno facendo dei controlli a livello ambientale”, ho pensato subito. Poi, nel giro di qualche giorno, la notizia è circolata ad una velocità incredibile, come quando esce sul mercato il modello di cellulare d’ultima generazione. Subito ho pensato: “Cosa stanno facendo? E perché non ci hanno avvisati di niente?” Secondo l’Odissea, il paese dei sogni era vicinissimo all’Ade, il mondo dei morti. E Felina è sempre stata, per me, il paese dei sogni: fantastica, bellissima, ma ogni giorno sempre un passo più vicina al degrado, sempre più esposta al rischio di diventare un paese fantasma.
    Potrò rivederti raggiante come prima, mio dolce paese natale, o sprofonderai per sempre nelle mani delle tenebre?
    (Andrea Dallari)

    • Firma - AndreaDallari
  39. Questa sera sono felice, ora so che i miei dirigenti lavorano per me, tutto in regola, hanno solo dimenticato di comunicarci cosa succedeva, può capitare, il tecnico ha detto che le leggi sono rispettate, i nostri diritti tutelati, l’ingegnere ha spiegato i numeri, tutto torna, anche se ora il passerotto li ha cambiati, il dottore ha detto che posso stare tranquillo, anzi posso anche fumare, ora so che le sentenze non contano, sono leggende che circolano in internet, sarà 3 volte natale e luce tutto il giorno, ora so cosa vuol dire vivere slow, ora so tutto…………………………………………………..forse………
    (piero dallari)

    • Firma - pierodallari
  40. Come chiede Monica, un resoconto dell’incontro di stamattina con il Sindaco. Quanto sotto riportato rispecchia solamente le impressioni personali di chi ha partecipato all’incontro in quanto membro della delegazione e non ha alcun carattere di ufficialità. Viene riportato come contributo al dibattito in corso.

    Il primo punto è il rilevante interesse politico della questione: i cittadini hanno messo in evidenza di non essere stati minimamente coinvolti per tempo; l’amm.ne ha replicato che lo scorso anno è stata notificata la richiesta di installazione a mezzo stampa sui quotidiani locali.
    Si è poi parlato a lungo della questione salute per i cittadini vicini alla SRB. Erano presenti un tecnico dell’ARPA e il resp. AUSL dott. Tirelli. Hanno rassicurato i presenti riguardo alle corrette procedure messe in opera dall’ARPA per la valutazione preventiva dei livelli di emissione dell’impianto. Hanno fatto notare che il traffico telefonico di Felina è limitato per numero di abitanti e difficilmente vi saranno picchi di traffico pericolosi. Il dott. Tirelli ha ampiamente argomentato riguardo alla scarsa nocività delle emissioni radio a questi livelli di potenza, anche se in prossimità degli abitati, sostenendo che gli studi epidemiologici dispongono di sessant’anni di statistiche e non dimostrano una influenza diretta sulla salute. Ha peraltro fatto notare come siano invece nocive le emissioni a più bassa frequenza, come le utenze domestiche; a proposito dei cellulari, ha riportato come recenti studi abbiano mostrato una correlazione tra l’uso intenso e lo sviluppo di tumori localizzati. I pareri tecnici e sanitari sono stati esposti ad un livello di approfondimento tale che la possibilità di replica non è stata possibile, nell’arco del dibattito.
    Tutti i presenti hanno riconosciuto che l’antenna, nella posizione individuata, ha un forte impatto ambientale,
    Il Tecnico Comunale ha riferito che il gestore telefonico ha dichiarato di non poter collocare in modo tecnicamente efficiente l’antenna in sito alternativo all’interno della proprietà. I cittadini hanno chiesto al Sindaco di verificare la sostenibilità della dichiarazione del gestore, facendo presente che il sito permetteva collocazioni meno impattanti e a maggior distanza dalle case esistenti.
    Un intervento dei cittadini presenti, citando lo statuto delle Città Slow, ha fatto presente che lo statuto prevede una serie di indicazioni tese al miglioramento della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo e comprende anche la tutela della salute e del territorio dai campi elettromagnetici. Il Sindaco ha fatto presente che le Città Slow non hanno la possibilità di contrastare le norme vigenti.
    A conclusione del dibattito, il Sindaco si è impegnato a contattare immediatamente H3G e il proprietario del terreno, al fine di verificare la possibilità di un eventuale spostamento dell’impianto.

    (Commento firmato)

    • Firma - commentofirmato
    • Wow! Tutti hanno convenuto sull’impatto ambientale dell’antenna. Ma chi se ne frega no se è un pugno nell’occhio? Se non si sa bene che effetto avrà sulla salute. Mi sarebbe piaciuto vedere con che faccia il proprietario sosteneva la conversazione sapendo di aver creato un tale malcontento. Felina città Slow? Diciamolo sui media nazionali. Ci saranno delle belle risate. Saranno famosi.

      (DS)

  41. Mi sembra di capire dagli ultimi commenti che l’incontro con il Sindaco è andato come potevamo immaginare, peccato! Peccato anche per i nostri così detti : “amministratori” , speriamo che quando andremo a votare tutto questo non sia dimenticato, speriamo che a tutti noi tornino in mente le promesse fatte e non mantenute, tutti questi anni di inedia e malgoverno, questa farsa dell’essere città slow, speriamo che almeno dal Ponte Rosso in giu’ restino solo i voti degli abitanti di Casa Perizzi, che verranno prontamente indirizzati al voto tramite un sms che finalmente potranno ricevere grazie alla nuova antenna della MAgonfia! evviva
    (delusaaaaa)

    • Firma - delusaaaaa
  42. Una cosa per gli appassionati di fisica tecnica e legislazione: il Decreto Sviluppo Bis ha modificato le modalità di misurazione dei livelli di emissione. Prima, si misurava la media delle emissioni durante sei minuti qualunque. Ora, si deve fare la media delle 24 ore. Siccome di notte il traffico telefonico si riduce, le emissioni sono minori; quindi, se anche di giorno le emissioni sono alte, il risultato è sempre basso. Come dire che la media di zero polli più due polli risulta sempre un pollo. Di giorno puoi anche friggere; tanto, la notte hai il tempo per riprendere fiato…

    (Giorgio Bertani)

    • Firma - GiorgioBertani
      • Mamma mia che vergogna per un qualsiasi tecnico verificare le radiazioni entro 6 minuti! Ci sono procedure standard per la ricezione e analisi dei dati (persino quelli della forza di gravità, che oramai dovrebbe essere certa, no?) che devono essere seguite, “fisicamente” parlando. Misurare su un tempo di 6 minuti l’emissione di una antenna è equivalente a visitare roma vedendo solo 3 gradini di piazza navona.
        Prego di provvedere a chi di competenza.

        Ah, giusto per concludere quel discorso…Citando steve jobs: “Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore.”
        Non mi pare di essermi posto in maniera troppo superba e arrogante, c0sa che forse altri hanno fatto. E… sì, siamo tecnici, avvocati e professori, casalinghe, contadini e quant’altro. E faremo di tutto per fare valere le nostre idee e la nostra voce interiore.
        Buona serata a tutti.
        (LucaDallari)

        • Firma - LucaDallari
  43. Mi correggo AVREI CHIESTO un errore così grave tanto quanto le “figuracce varie”…… e non aggiungo altro……per stare sui toni della conversazione…. di sicuro è stato recepito il messaggio.
    (AmbraCampani)

    • Firma - AmbraCampani
  44. Ma perchè non è possibile mettersi d’accordo per uno spostamento (leggi….”allontanamento dagli edifici”) che almeno risolva un pò l’impatto ambientale e anche quello elettromagnetico? Intanto però oggi i lavori sono proseguiti con gli allacciamenti alla rete Enel, e risultano già completati il basamento, la recinzione perimetrale, il plinto di fondazione, i quadri elettrici e le centraline.
    Diventa dura poi spostare il tutto……..
    (commentofirmato)

    • Firma - commentofirmato
    • “Tutta la comunità……” = 300 firme raccolte! Ipotizziamo che ciascuna firma rappresenti una famiglia media di tre persone e arriviamo a 900…. Neanche la metà degli abitanti…….. Ancora una volta SOTTOLINEO che NON DISCUTO le ragioni di chi si oppone, sottopongo a tutti quelli che si scagliano SOLO contro il proprietario alcuni spunti di riflessione.

      (Davide Tincani)

      • Firma - DavideTincani
      • E’ nella logica delle cose. La legge consente agli operatori di fare quello che vogliono. Il Comune non può opporsi, a meno che non abbia proceduto per tempo a dotarsi di un protocollo d’intesa e di un piano adeguato, e poi anche così non è detto che ce la faccia. Quindi, la discrezionalità (il fare sì che la cosa si faccia o non si faccia) ricade in pratica interamente sulla persona (fisica o giuridica) del proprietario del terreno. C’è chi a ha detto sì, c’è chi ha detto no. Ognuno portando le sue ragioni. Sta di fatto che, in questa particolare situazione legislativa, è il proprietario che sceglie anche per i suoi concittadini. Quando una persona sceglie non solo per se stessa, ma anche per i suoi concittadini, si assume la responsabilità degli effetti di ciò che decide. Dovrebbe essere il ruolo della politica, ma in questo caso, ben combinato così dai politici che hanno votato questa legge, le cose stanno diversamente. Quindi, l’unico che poteva scegliere diversamente era il proprietario. Ha scelto. Non ha condiviso questa scelta con nessun altro. Se ne assume la responsabilità. Tutto qui.
        (Giorgio Bertani)

        • Firma - GiorgioBertani
        • Mai negate le “responsabilità” di chi fa una scelta; popolare o impopolare che sia, contestarla in “modalità Black Bloc” é comunque sbagliato. Non c’è un solo modo per fare le scelte, non c’è un solo modo per contestarle. Un altro paio di considerazioni: 1) la risoluzione di Salisburgo è di 11 anni fa, praticamente un’era geologica in campo tecnologico 2) Rischio socialmente condiviso = Utile socialmente condiviso, mi piace pensare a un mondo fatto così, poi mi sveglio e insegno a mia figlia a stare lontana dalla droga, dai pedofili, dai Black Bloc…….non dalle radiazioni…………(Non sto dicendo che non possano avere effetti negativi sull’uomo)
          (Davide Tincani)

          • Firma - DavideTincani
          • Questo simpatico modo di argomentare del Sig. Tincani accomuna sotto lo stesso ombrello chi è contrario ad un’antenna a 70 metri da casa propria, i drogati, i pedofili e i black block. A me pare che qui abbiamo avuto la possibilità di confrontare diversi modi di fare le scelte e diversi nodi di contestarle. Io insegno ai miei figli di stare lontano anche anche dalle radiazioni non ionizzanti. Per la verità, consiglio loro di stare lontano, addirittura, anche da quelle ionizzanti. Sarò un pericoloso sovversivo?

            (Commento firmato)

            • Firma - commentofirmato
          • Prima di interpretare i commenti degli altri bisognerebbe capirli…..mai accomunato i contrari a nessuno, non mi permetto, non sono contrario ai contrari (!), di alcuni non ne accetto i modi. Non nego gli studi sugli effetti delle radiazioni, non solo quelli che le demonizzano, ma anche quelli che le considerano “tollerabili” (che non ha lo stesso significato di accettabili). Sarò un pericoloso genero ?
            (Davide Tincani)

            • Firma - DavideTincani
      • Mi sembra anche ovvio notare che il meccanismo della legge è molto chiaro: sottrarre ogni tipo di scelta alla politica (cioè alla pubblica discussione e condivisione) utilizzando il grimaldello dell’interesse economico. Non solo per quanto riguarda i privati; funziona anche con l’ente pubblico: a Villaminozzo, il Comune può prendere i soldini dell’affitto e utilizzarli, chessò, per la scuola materna. Lo Stato ti toglie i fondi per la scuola materna, e tu Comune devi tirarli fuori vendendo al privato un pezzo della salute pubblica (perché qui, se non si è capito, non si tratta di cedere il terreno per impiantare una fabbrica di biscottini, si tratta di radiazioni non ionizzanti). Io lo trovo un meccanismo diabolico, qualcun’altro potrebbe dire che “è il mercato, baby!”
        (Giorgio Bertani)

        • Firma - GiorgioBertani
        • Scuola materna? Questa mattina il consiglio comunale ha deliberato di utilizzare quanto introitato dall’affitto del terreno per affittare un garage dove mettere gli attrezzi e per acquistare materiale per le strade. Non aggiungo altro.

          (Fabio Vasirani)

          • Firma - FabioVasirani
      • Aggiungo ancora una cosa e poi vado a rilassarmi nattimo che ne ho bisogno. Il grimaldello è lo stesso collaudatissimo che viene usato in Francia (e in Italia, a suo tempo) per convincere le amministrazioni pubbliche ad accettare i siti nucleari: le ‘compensazioni’. Ti faccio la scuola, l’ospedale (nel caso ci metti pure i contaminati, si sa mai), il municipio nuovo, il parco giuochi per i bimbi. Nel caso delle pubbliche amministrazione, almeno c’è un utile socialmente condiviso, contro un rischio socialmente condiviso. Nel caso dei privati, il rischio è socialmente condiviso, l’utile è personale. Del resto, in Italia, è dal tempo dell’industrializzazione del Paese che siamo stati abituati dai nostri governanti a ‘socializzare i costi, privatizzare i guadagni’.

        (Giorgio Bertani)

        • Firma - GiorgioBertani
  45. Sottoscrivo quanto detto a riguardo del proprietario del terreno e di coloro che hanno dato tutte le autorizzazioni del caso , senza se e senza ma…… bastava solo aver riguardo della salute della comunità……e in seconda battuta i voti che verranno persi alle prossime elezioni (Può darsi che siano più delle stime fatte dai parenti del prop. terreno ). Di questi tempi c’è crisi.
    Saluti Slow

    (CF)

    • Firma - AmbraCampani
  46. Allego gli articoli da 80 ad 88 del Regolamento del Comune di Castelnovo ne’ Monti che possono interessare chi volesse approfondire i diritti dei cittadini intorno al tema della partecipazione. Chiedo cortesemente che venga pubblicato come commento all’articolo sull’antenna di Felina.
    Grazie

    Federico Tamburini Persone e Montagna

  47. In realtà la Risoluzione di Salisburgo malgrado sia stata fatta “ere geologiche fa in campo tecnologico” è ancora valida legislativamente e… le aziende telefoniche devono solo baciarsi i gomiti (entrambi) che sia così; stessa cosa per il limite di SAR (Specific absorption rate), decretato dall’ANSI nel 1982, col valore specifico di assorbimento pari a 0,4 W/kg.
    Infatti, diversi studi condotti da molti gruppi di ricerca, dal WHO, e da altre aziende specializzate nel settore, dal 1990 in avanti, hanno suggerito un abbassamento del limite fino a 0,08 W/kg.
    5 volte inferiore. Ah, questi dati inoltre, ora devono essere monitorati, secondo il Decreto Sviluppo Bis, non solo sui 6 minuti generici indicati in precedenza, ma su 24 ore: si otterrebbero valori ancora più bassi.
    Quindi, se proprio dobbiamo dirlo… il fatto che le leggi in vigore siano di “molti” anni fa, è solo un vantaggio per i produttori, perchè se venissero accettati (è solo questione di tempo e di interessi contrari per gli “arricchiti”) gli ultimi studi, credo che molti dovrebbero cambiare non solo apparecchi in giro per il paese, ma anche il modo di pensare.

    Citando il prof Bertani (e di conseguenza Orazio) durante le lezioni alle superiori, “Sapere Aude, gente.”
    (Luca Dallari)

    • Firma - LucaDallari
    • Premetto che non ne sono sicuro, ma credo che la Risoluzione di Salisburgo sia solamente una ricerca, fatta nel 2000, da alcuni scienziati della comunità europea e che non abbia alcun valore “legislativo” (se questo è il termine giusto!) . I limiti sono “legalmente”, che non significa giustamente !! stabiliti dai singoli paesi.
      Orazio consigliava anche di mantenere un atteggiamento di “Aurea Mediocritas”…………
      (Davide Tincani)

      • Firma - DavideTincani
    • Scusa, dimenticavo la parafrasi del mio commento precedente: dicendo che tale risoluzione risale al Mesozoico sottintendevo che dovrebbero essere fatti studi seri ed attualizzati sia alle attuali tecnologie di emissione sia a quelle di misurazione, inoltre con dieci anni di osservazione in più gli effetti rilevati potrebbero essere più attendibili. Il significato non era Vecchio = Inutile……..
      (Davide Tincani)

      • Firma - DavideTincani
      • Un serio ed attualizzato studio aggiornato al 26 aprile 2011, ha ribadito che i limiti del campo elettrico proposti dalla Risoluzione di Salisburgo per le radiofrequenze (0.6 V/m) sono assolutamente attuali, e ne propone l’adozione generalizzata. Cito un passaggio preso dalla Raccomandazioni per la Salute Pubblica in conclusione allo studio stesso: “A precautionary limit of 0.1 (µW/cm2 (which is also 0.614 Volts per meter) should be adopted for outdoor, cumulative RF exposure. This reflects the current RF science and prudent public health response that would reasonably be set for pulsed RF (ambient)
        exposures where people live, work and go to school”. Lo studio si trova qui: http://www.bioinitiative.org/
        (Giorgio Bertani)

        • Firma - GiorgioBertani
    • Lo studio recente “Bioinitiative Report” , nelle conclusioni va molto più avanti: sostiene che è necessario abbandonare la tecnologia wireless a banda larga, troppo pericolosa per la salute pubblica, e ritornare alla tecnologia ‘con i fili’. Cito: “National wireless programs like SmartGrid/Smartmeter and wireless broadband that are slated to affect millions of people should be discontinued. Fast and secure wired alternatives need to be developed.” . Questa del Sapere Aude non me la ricordavo…
      (GiorgioBertani)

      • Firma - GiorgioBertani
        • Allego una lettera del prof. Angelo Gino Levis, a commento della famosa sentenza che riconosce un nesso di causa/effetto tra neurinoma del trigemino e uso intensivo del cellulare. E’ interessante perché discute l’affidabilità degli studi ufficiali (in particolare il recente studio Interphone, citato nel documento del commento del sig. Tincani qui sopra). Lo studio Interphone è finanziato al 30% dalla ditte costruittrici di telefoni cellulari e presenta numerose problematicità dal punto di vista dell’impostazione scientifica che, a detta del prof. Levis, ne rendono poco attendibili, anzi, tendenziose, le conclusioni. La lettera è molto tecnica, ma le conclusioni sono molto chiare. La completezza di informazione è una gran cosa, ma alla fine, quando ci si è ben informati, bisogna decidere cosa fare. Altrimenti, uno si informa per tutta la vita e lascia sempre decidere agli altri. Il documento è qui: http://www.applelettrosmog.it/admin/uploaded/allegati/81.doc
          (commento firmato)

          • Firma - commentofirmato
          • Se lei avesse la pazienza di leggere tutto il link allegato capirebbe che il Sig. Tincani non sponsorizza lo studio di Interphone, si limita a elencare TUTTI quelli ufficiali a favore o meno. Comunque la aiuto: vada al paragrafo 6 dove il national institute elenca TUTTI i pareri ! Ribadisco che non nego lo studio del Dr. Levis, gli attribuisco solo lo stesso valore degli altri. Siccome non si può o meglio non si vuole decidere a chi dare credito, per interessi più grandi di noi, la normativa ha dato il via libera a procedere…..
            (DavideTincani)

            • Firma - DavideTincani
          • Ho citato la lettera del prof. Levis proprio perché sostiene che gli studi NON hanno lo stesso valore metodologico. Il prof. Levis sostiene che è rilevabile una associazione statisticamente significativa tra “fonte di finanziamento e tipo di risultati – presenza o assenza di effetti dei cellulari, dannosi per la salute” e che “ponendo = 1 la probabilità di un risultato positivo (effetto nocivo dei cellulari) nei lavori finanziati da Enti Pubblici, la probabilità di un risultato positivo nei lavori finanziati dalle industrie risulta ridotta del 90% (…), mentre quella per i lavori con fonti di finanziamento miste si colloca in una posizione intermedia”. Il prof. Levis afferma inoltre che “la puntuale e sistematica produzione di risultati, sia sperimentali che epidemiologici, ha il solo ruolo di alzare il rumore di fondo, aumentare la confusione e rendere in tal modo più ardua una corretta valutazione del rischio” e che “il modo migliore per impedire, o almeno ritardare una decisione in tema di sanità pubblica è quello di iniettare dubbi sulla validità di dati scomodamente positivi”. Conclude notando che “questo è esattamente il quadro che oggi si presenta per quanto riguarda la valutazione del rischio correlato all’uso dei Telefoni Mobili e, più in generale, alle esposizioni residenziali ed occupazionali a Campi Elettro Magnetici”, evidenziando peraltro che esiste un “incredibile intreccio di compartecipazioni di alcuni Autori nelle Agenzie che si occupano di questo tema”. Il prof. Levis conclude con questa citazione : “Nel 1936 gli scienziati dicevano che il fumo ucide eppure solo negli anni ’90 è stato bandito. Ora la storia si ripete con i telefoni cellulari” (Devra Davis). La posizione del sig. Tincani mi ricorda il noto detto: “Avanti al centro contro gli opposti estremismi”. Peccato che al ‘centro’ ci sia l’Antenna, e che sia sopra la mia testa.

            (Commento firmato)

            • Firma - commentofirmato
          • Il Sig. Tincani non ha nessuna presa di posizione in merito, riconosce il diritto a protestare di chi ha l’antenna sopra la testa, riconosce il diritto del proprietario ad affittare il suo terreno rispettando le leggi in vigore, riconosce che tali leggi sono carenti e ha dei dubbi sugli effetti delle radiazioni.
            (Davide Tincani)

            • Firma - DavideTincani
  48. Segnalo questo articolo del prof. Angelo Gino Levis, consulente scientifico nella causa che portato al riconoscimento del neurinoma del trigemino come conseguenza dell’uso intensivo del telefono cellulare. Nell’articolo sostiene, con riferimento alle emissioni delle Stazioni Radio Base, che esistono effetti significativi sulla salute umana anche a valori di campo elettrico pari a 0,2 – 0,6 V/m (il limite di legge è 6V/m). Il link: http://www.applelettrosmog.it/admin/uploaded/allegati/42.pdf
    (commento firmato)

    • Firma - commentofirmato
  49. Questa mi era sfuggita: l’antenna crea vincoli all’edificabilità del territorio circostante (fa parte delle prescrizioni del permesso di costruire). I proprietari circostanti non possono costruire come credono meglio, perché la presenza dell’antenna pone dei vincoli. Il ‘lobo’ di onde irradiate lambisce, ad una determinata intensità di campo elettrico, i tetti delle case circostanti. Se le case vengono alzate, si trovano in campo elettrico inadatto all’edificazione. Inadatto, come mai? Perché ritenuto dannoso dalla normativa attuale. Questo a maggior chiarimento di chi ritiene che le antenne ‘non fanno nulla’. Per chi questo ‘lobo’ ce l’ha sopra la testa, di certo non è rassicurante pensare che un metro più su, fa male, tanto che non ci puoi costruire, e un metro più giù, invece, non fa niente…
    (Giorgio Bertani)

    • Firma - GiorgioBertani
  50. “L’Italia è al quinto posto al mondo per numero di abbonamenti 3G dopo USA, Giappone, Cina e Corea del Sud. Con 44 milioni di abbonamenti, il 51% di penetrazione sul mercato e una crescita annua della banda larga mobile del 25%, l’Italia può essere quindi pioniera nell’utilizzo innovativo del mobile davanti a tutti gli altri Paesi europei seguendo l’esempio del Giappone dove la Rete è già sinonimo di mobile con il 95% di penetrazione per la banda larga mobile.” Ho citato da qui: http://www.casaleggio.it/2012/10/il_futuro_della_rete_sara_mobi.php Quindi, saremo pionieri in Europa. Bene. Aspettiamoci di essere ricoperti di antenne. L’esempio di Felina, a mio parere, dovrebbe farci capire qual è il futuro che ci aspetta: navigare allegramente su internet con lo smarfone nuovo, sotto l’ombrello dei campi elettromagnetici di una selva di antenne a due passi da casa. Chi pensa che ‘questo è il futuro baby!’ non ha che da accomodarsi e godersi lo spettacolo. Chi trova inquietante questo scenario dovrebbe cominciare a muoversi SUBITO.
    (Giorgio Bertani)

    • Firma - GiorgioBertani
  51. Guardate, da tecnico, per quanto riguarda la salute si può stare tranquilli, i ripetitori telefonici trasmettono con pochissimi watt, si puo strare tranquilli, cosa diversa sono le onde emesse dalle stazioni radiofoniche, o quelle dei cavi dell’alta tensione se si impugna per l’inquinamento si elettromagnetico, spiattelleranno una miriade di dati legati alle emissione, nornative italiane, ed europee, il giudice incaricherà un perito per una relazione, il quale attesterà la veridicità degli atti forniti dal gestore telefonico, il rischio di perdere sarà altissimo. Visto che è cosa “necessaria alla comunità” l’interesse dei tanti su quello dei pochi, è un altro punto a vostro sfavore, il “non la vogliamo” senza dare alternative o prove che fa male alla salute, non tiene ed è molto negativo.
    La causa sul deprezzamento degli edifici si può fare, ma il giudice non dirà di togliere l’antenna, cosa che volete voi, ma risarcirà con poche centinaia di euro ed avrete perso anche qui.
    Diverso è il contesto architettonico e il permesso che l’ente pubblico deve dare, quindi è sugli organi comunali e sul gestore telefonico che dovete principalmente insistere, la via giusta è quella propositiva, proponete alternative a quel luogo, trovare un terreno idoneo, 500 o 1000 mt più in là e proporre questa vostra idea in una riunione congiunta col gestore telefonico ed il Comune, è la soluzione vincente, nessuno vuole grane, principalmente se siamo alle elezioni no, quindi avete una marcia in più, solo così si puo vincere.

    (Mauro Bevini)

    • Firma - MauroBevini
    • Il signor Bevini dice cose ragionevoli. Non concordo sulla salute: non sto affatto tranquillo. Ci sono interessi economici considerevoli in ballo e questo mi fa pensare (seguendo le considerazioni di autorevoli studiosi) che gli effetti a lungo termine ci saranno comunicati quando sarà troppo tardi. E’ già successo col tabacco, con l’amianto… Inoltre, c’è un problema: il gruppo di cittadini che non vuole l’antenna nel cortile si è accorto dell’installazione dai cartelli di cantiere. Il che significa che, nel giro di una settimana, l’antenna era bell’e pronta per essere installata. Non può essere il cittadino che contratta col gestore, propone terreni o altre idonee soluzioni tecniche in una settimana. Non si può pensare che un gruppo di cittadini abbia le risorse e le conoscenze tecniche per contrattare ad armi pari con un gestore telefonico (soprattutto, con la legislazione in materia che ci ritroviamo). Dev’essere l’amministrazione pubblica che, per tempo, studia un piano, individua risorse e utilizza conoscenze tecniche, informa i cittadini, propone contropartite ai gestori. Non entro nel merito della localizzazione per quanto riguarda la distribuzione del segnale, perché non ho le conoscenze necessarie; e neppure credo di poter individuare un ingegnere che in poche ore possa proporre localizzazioni alternative. Parlo di ciò che conosco: in quel luogo, di certo, i costi di infrastrutturazione (fornitura di energia elettrica, viabilità di cantiere) sono ridotti al minimo possibile. Ovviamente; è a 70 metri dalla case! Non può essere il cittadino che si mette a discutere di costi, di vantaggi, di contropartite. Come cittadino/elettore, mi aspetto che gli amministratori che ho eletto si facciano carico anche di queste problematiche, soprattutto in un Comune che si dichiara Slow, e che dice di voler difendere la qualità della vita. Come cittadino/elettore posso solo esprimere nelle forme che riterrò più opportune tutto il mio disappunto per una gestione pressapochista della questione ‘antenne’, e la mia preoccupazione per il futuro, visto che di antenne ne arriveranno altre e, se l’amministrazione non cambia approccio, i problemi saranno identici.

      (commento firmato)

      • Firma - commentofirmato
  52. Ieri sera (martedì 6 novembre) c’è stato l’incontro tra i cittadini e gli amministratori sulla questione “antenna”. Riporto le mie impressioni. Innanzitutto il Sindaco ha riconosciuto un difetto di comunicazione con i cittadini che non sono stati informati per tempo in modo da poter discutere della questione ampiamente (e in tempi utili, aggiungo, perché la discussione è iniziata a lavori già avviati). Nel corso del dibattito si è parlato della normativa nazionale che lascia pochissimi margini decisionali alle amministrazioni. A questo proposito è emerso che, in realtà, se l’amministrazione si dota per tempo di strumenti di pianificazione e controllo adeguati (un Piano delle Localizzazioni, come ad esempio è accaduto nel Comune di Prato), ha la possibilità di discutere con gli operatori telefonici, mentre se pone semplicemente dei vincoli, senza proporre alternative, gli operatori telefonici ricorrono alla magistratura, e la giurisprudenza, stante l’attuale normativa, le vede vincenti. Su questo punto l’amministrazione si è impegnata, con riferimento ai principi del miglioramento della qualità della vita contenuti nello statuto delle Città Slow, a realizzare e mettere in pratica un Piano delle Localizzazioni che consenta di minimizzare l’impatto elettromagnetico pur consentendo agli operatori telefonici di realizzare la copertura del territorio con la rete di telecomunicazioni, obiettivo che viene considerato di pubblico interesse. L’amministrazione si è impegnata, altresì, a monitorare in continuo, attraverso l’ARPA, la situazione delle emissioni elettromagnetiche delle installazioni esistenti e da realizzare, presenti nel Comune. Il Sindaco ha giustamente accennato anche alla necessità di un coordinamento intercomunale, al fine di ottimizzare la programmazione delle localizzazioni delle stazioni radio base, anche in previsione di un futuro aumento delle richieste di nuovi impianti. Per quanto riguarda l’installazione dell’antenna di Felina, gli amministratori si sono impegnati a discutere con l’operatore, la possibilità di uno spostamento a maggior distanza dalle abitazioni. E’ mia opinione che l’andamento della vicenda abbia messo in evidenza come le pubbliche amministrazioni (non solo quella di Castelnovo, è un problema che riguarda la maggioranza delle amministrazioni comunali) si siano trovate impreparate a fronteggiare lo strapotere degli operatori telefonici, sostenuti dalla normativa (il famoso “decreto Gasparri”) approvata allo scopo di dare loro campo libero. A livello nazionale la scelta è stata di favorire la banda larga in mobilità a scapito della banda ultralarga via cavo (fibre ottiche). E’ chiaro che questo comporta l’aumento delle emissioni elettromagnetiche, in generale. Ma a questo si può rimediare solo scegliendo chi votare alle elezioni politiche.

    (commento firmato)

    • Firma - commentofirmato