Home Primo piano A scuola di sicurezza: One Life

A scuola di sicurezza: One Life

23
0
Le classi 4D Meccanica, 4E Serivizi Sociali, 4C Alberghiero, dell'Istituto di Istruzione Superiore (ex Motti) di Castelnovo Monti

ONE LIFE è un progetto di sensibilizzazione all’educazione stradale promosso dalla Regione Emilia-Romagna, Osservatorio Regionale per la Sicurezza e l’Educazione Stradale. Giovedì scorso vi hanno partecipano 3 classi dell'Istituto di Istruzione Superiore di Castelnovo Monti che comprende gli indirizzi Meccanico, Ristorazione, Servizi Sociali e Agrario.

Gli studenti vi hanno partecipato in modo composto.  Un silenzio profondo e rispettoso in platea dichiarava la loro presenza e attenzione. Luca Pagliari,giornalista professionista ideatore del format, accompagnato dalla testimonianza di Gabriele, un giovane in carrozzina, ha raccontato due storie. Quella di Gabriele, rimasto paralizzato dopo un incidente fatto all'alba, all'uscita della discoteca. E la storia di Kristel, 19 enne campionessa di sci, morta dopo 24 ore dall'aver assunto una pastiglia di exctasy.

 

La valenza educativa di questo incontro si riassume nelle parole di Davide al termine dell'iniziativa:

"Prof. ascoltare queste storie mi ha toccato tantissimo. Ho un nodo allo stomaco, non riesco neanche a parlare."

Sensibilizzare i giovani a quello che accade "fuori" dalla scuola fa parte del compito educativo che prepara gli individui alla società.

Oltre ai libri, la vita.

 

Il progetto si rivolge alle scuole secondarie di secondo grado e ha come obiettivo la prevenzione stradale ma non solo.

Dal sito di Luca Pagliari:

Tutto nacque quando Luca Pagliari, affermato giornalista, nel 1997, in collaborazione con Radio Dimensione Suono e l’Osservatorio per l’Educazione e la sicurezza stradale della Regione Emilia Romagna, sperimentò in alcuni istituti secondari una serie di incontri con gli studenti, incentrati sulle principali tematiche giovanili. Il metodo di comunicazione innovativo e la forza dei contenuti contribuirono all’immediato successo dell’iniziativa.

Docenti e studenti la giudicarono fin da subito estremamente efficace, innanzitutto per la sua capacità di permeare la consueta barriera di indifferenza che avvolge iniziative di questo genere. Negli anni il format si è affinato, si è ulteriormente plasmato alle molteplici realtà incontrate sul territorio e da semplice evento si è trasformato in progetto.

Incontro e metodologia di comunicazione


Tra giornalismo e teatro, utilizzando un linguaggio semplice e diretto, vengono proposte esperienze di vita particolarmente significative e di grande impatto emotivo. Le testimonianze, supportate da musiche e immagini, forniranno una lunga serie di spunti che potranno poi divenire oggetto di approfondimento. I protagonisti delle storie interagiranno con Luca Pagliari. Vengono tenuti a distanza gli atteggiamenti paternalistici e retorici. Non è previsto l’intervento di esperti o addetti ai lavori e non vengono tratte conclusioni e dispensati consigli di alcun genere.

I protagonisti
Sono ragazzi che hanno “cose” da raccontare ed esperienze da trasferire. Giovani perfettamente in linea con la platea. Potrebbero essere il compagno di scuola o l’amico d’infanzia. Hanno credibilità, non dettano “istruzioni per l’uso” ma innescano una serie di interrogativi fondamentali: quante volte rispondiamo si, pur di non rimanere esclusi dalla tribù? Quante volte dimentichiamo cosa significhi volerci bene? Quesiti che al termine di ogni incontro sono inevitabilmente destinati a rimanere in sospeso.

I temi affrontati
La sicurezza stradale, le nuove forme di tossicodipendenza, l’abuso di alcol e le altre principali tematiche giovanili. Stili di vita a confronto. Pensieri, usi e consumi delle “nuove tribù”.

Obiettivi
Indurre lo studente ad una profonda riflessione in merito al valore della vita. Proporre stili comportamentali corretti e positivi. Promuovere la passione, il rispetto verso gli altri e se stessi, il desiderio di impegnarsi attivamente per un mondo migliore.