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“Il sindaco Garofani deve dimettersi”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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La sentenza della Corte dei conti che condanna al risarcimento di 223mila euro il Ragionier Novembrini per averli fraudolentemente sottratti al comune di Vetto d’Enza attesta ciò che noi ed il gruppo di opposizione di centrodestra a Vetto affermavamo da lungo tempo.

Ora emerge la necessità di ribadire la richiesta politica di dimissioni del sindaco Sara Garofani, la mancata efficace vigilanza del sindaco protratta per lungo tempo è a nostro avviso una responsabilità seria. La stessa sindaco nell’anno 2001 era deliberante insieme all’ex sindaco durante la seduta svoltasi il 7 giugno 2001 alle ore 11,30 nella sede del Comune di Vetto d’Enza e avente per oggetto la controversia legale con il dipendente Enrico Novembrini.

Vista la precedente deliberazione n. 141 del 27 novembre 1998 avente ad oggetto “Promozione causa civile nei confronti del dipendente Enrico Novembrini per risarcimento danni- Incarico legale di fiducia", mediante il quale il sindaco di allora e gli amministratori agivano in giudizio contro il Novembrini per falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, il responsabile della ragioneria comunale aveva patteggiato in sede penale la pena in data 1 ottobre 1998 ad un anno e sei mesi.

Nella delibera del 7 giugno 2001 si stabilisce che l’amministrazione comunale di Vetto d’Enza acclarate le responsabilità del ragioniere accettava lire 9 milioni di cui 1 milione per risarcimento danni e lire 8 milioni per il decoro a ristoro del danno subito dall’Ente quanto all’immagine pubblica presso la collettività ed al prestigio leso a causa della condotta illecita tenuta dal dipendente.

La sindaco di Vetto d’Enza Sara Garofani sapeva che il Ragionier Novembrini già aveva precedenti penali patteggiati, relativi a reati di falso compiuti nella funzione di pubblico operatore e dipendente, e ciò nonostante non ha vigilato con la dovuta attenzione affinchè si evitassero delle recidive o nuovi episodi di infedele svolgimento delle proprie mansioni, anzi imprudentemente ha promosso lo stesso Novembrini ad incarico superiore.

Per i motivi che da molti mesi coinvolgono le responsabilità di mancata vigilanza nell’operato del dipendente comunale da parte della sindaco e presidente della Comunità Montana Sara Garofani, chiediamo un  intervento di Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Emilia al fine di segnalare al Ministero degli Interni la negligenza del Sindaco Garofani e poter così nominare un commissario per il  comune dell’alta val d’Enza.

(Giovanni Ferrari, Giuseppe Pagliani, Vito Castellari)

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Documento: la delibera del 7 giugno 2001

 

4 COMMENTS

  1. Buon giorno, dal mio punto di vista il RAGIONIERE doveva essere sollevato da incarichi cosi importanti dopo la prima sentenza, quindi come non dare ragione a questi esponenti politici, ma continuo a non capire le responsabilità penali della Garofani, al limite il sindaco avrebbe delle responsabilità politiche (mancato controllo del funzionario). Quindi perchè chiedere le dimissioni? Visto che importanti esponenti regionali (Lombardia in primis) del PDL per fatti ben più gravi non si dimettono. A questo punto chiedo a questi politici del PDL di usare la stessa obiettività e moralità con i loro esponenti di partito in giro per l’Emilia e l’Italia intera! Senza poi entrare nel merito di cene varie a cui avrebbero partecipato alcuni dei firmatari con persone diciamo “poco raccomandabili”. Concludo chiedendovi gentilmente di continuare a vigilare i lavori delle giunte dove voi siete in minoranza (quasi tutte) però di non polemizzare sempre su fatti ormai accaduti da oltre un anno, inoltre spero sarete scrupolosi nel controllare e condannare quei fatti ambigui e deprecabili politicamente che accadono sopratutto nel vostro Partito. Grazie.

    (R.B)

    • Firma - R.B
  2. “Quindi perchè chiedere le dimissioni?”… Il sindaco Garofani DEVE dimettersi, anzi avrebbe dovuto farlo da tempo. Questo procrastinare una decisione che dovrebbe essere naturale in una situazione del genere è assurdo. Poi basta con voli pindarici, si sta parlando del caso di Vetto, che è un esempio di cattiva amministrazione e di palese negligenza. Si rimanga concentrati su quello poichè è il target della discussione. Sul fatto poi che Formigoni in Lombardia, ad esempio, debba fare le valigie sono ovviamente d’accordissimo. Ma quella è un’altra storia…

    (Andrea)

    • Firma - Andrea
  3. Buona sera signor Andrea, penso che per “cattiva amministrazione” i sindaci da sempre e per tutti i partiti sopratutto il suo, non si dimettono al limite proprio per “cattiva amministrazione”. Potrebbero perdere le prossime elezioni, perché così funziona il sistema democratico di voto.

    (R.B.)

    • Firma - R.B.
  4. Per rispondere al lettore che mi ha preceduto vorrei chiarire che il mio giudizio è assolutamente scevro da condizionamenti politici ma si riferisce esclusivamente ad un’analisi di fatti e dati reali. La dietrologia è talmente radicata nella nostra cultura che impedisce ad ogni individuo di esprimere un giudizio senza che l’autore venga etichettato come esponente di questo o quel partito. E’ davvero triste. Il sottoscritto, per la cronaca, non ha mai votato PDL. Ma non ci sarebbe stato assolutamente bisogno di specificarlo. Assicuro il lettore che mi ha preceduto nella discussione che se si fosse parlato della “questione romana” o “lombarda” avrei esacerbato decisamente di più i toni. Ma qui il nodo della questione è un altro mi pare… e comunque rispetto, pur non condividendola, la sua opinione. Saluti e buona giornata.

    (Andrea)

    • Firma - Andrea