Riceviamo e pubblichiamo.
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Venerdì 28 settembre scorso si è discusso, quale primo punto all'ordine del giorno in Consiglio comunale a Villa Minozzo, della mozione presentata dal gruppo consigliare di Rifondazione comunista ad oggetto “Mozione per inserire nello Statuto comunale il principio inviolabile che riconosce l’acqua come diritto umano universale senza rilevanza economica”. Nonostante l'impegno profuso nei mesi precedenti al referendum del giugno 2011 e
contrariamente alla posizione tenuta dal gruppo consiliare di maggioranza a favore dell'acqua pubblica, la stessa ha espresso voto contrario alla mozione presentata dalla minoranza.
La motivazione? L'Amministrazione non se la sente di votare a favore. A Villa Minozzo quindi abbiamo un'Amministrazione comunale che condanna il modo di agire della “vecchia politica” ma che nelle scelte importanti sul governo del territorio si comporta allo stesso modo.
"Siamo delusi ma rispettiamo la scelta del gruppo di maggioranza, a nostro avviso si è persa una buona occasione per dare un segnale forte nella direzione dell’esito referendario. Un atteggiamento eccessivamente prudente, sottolineato anche da alcuni esponenti della maggioranza in consiglio comunale, è inspiegabile alla luce del fatto che per quanto riguarda i contenuti si era tutti concordi. Comunque quello che è certo è che sulla questione della gestione del servizio idrico integrato non non ci fermeremo qui".
(Fabio Vasirani, capogruppo Prc in Consiglio comunale, Pierpaolo Prandi, coordinatore Prc zona montana)
Un classico delle amministrazioni comunali (di qualsiasi colore), tante belle parole poi quando si va nel concreto ecco mirabolanti dietrofront… Ciò che stupisce è che questo sia avvenuto a Villa Minozzo dove c’era illusione che essendo tale amministrazione slegata dalle solite logiche di partito ci si poteva aspettare un minimo di “virtuosismo”. Peccato.
(PE)
Fosse accaduto in una amministrazione targata PD non ci sarebbe stato da stupirsi, visto il legame inscindibile tra il partito di Del Rio e IREN… Che questo avvenga in una delle poche amministrazioni comunali che non dovrebbero avere “timori reverenziali” stupisce un po’… Ma ormai siamo vacinati a tutto…
(C. Z.)
Ehhhh, signori miei…. Nonostante una certa esperienza in consigli vari, anch’io mi stupisco ancora di queste cose . Mi stupisco ogni volta di quanto poco coraggio abbiano i nostri amministratori, di quanto abbiano poco orgoglio e ancor meno dignità. Ho sentito in consiglio a Toano dire peste e corna sulla scissione ACT ma poi li ho visti tutti insieme, senza coerenza alcuna, alzare la manina obbedienti…. Li vedo che per due soldi in più in bilancio portano avanti progetti di nascosto alla propria gente… (vedi centrale a biomasse di Fora e minicentrali in qualsiasi fosso con un minimo di acqua) come se la loro gente non avesse diritto di sapere… Li vedo fare i dispetti in Comunità montana ai non allineati… Li ho visti gioire per l’esito del referendum sull’acqua e poi restare obbedienti, timorosi e succubi di Iren… e, anche se non mancherebbero altri casi del genere, mi fermo qui… Eppure sono ancora qui a stupirmi… Nonostante tutto ho ancora la speranza che qualcuno alzi la testa…. non fraintendetemi… non parlo di politici… In questo settore, destra, sinistra o qualunque sia l’appartenenza non ho più speranza alcuna… Troppi interessi…. Vorrei che lo facessero come uomini…. Uomini armati di coraggio e di buon senso e di buona volontà…. Vorrei che qualcuno avesse il coraggio di cominciare a dire di no a certi poteri, che avesse la dignità di pretendere ciò che spetta alla propria gente senza doverlo elemosinare; ma di coloro che ho avuto modo di vedere all’opera non so chi potrebbe farlo… L’unica speranza è in qualcosa di nuovo… di diverso…. e la speranza non deve morire mai….
(Antonio Manini)
eh no ,caro Antonio, non e’ mia abitudine fare polemica,ma non accettiamo (e parlo a nome di tutto il gruppo consiliare”Toano che Vogliamo”) accuse ,come le tue, che ci tacciano di ” poco orgoglio e ancor meno dignita’”!. Non entro nel merito di tutte le tue accuse, infondate,ma mi fermo al discorso acqua ,per rispetto all’argomento trattato. Abbiamo votato “si'”, convintamente, al referundum del 2011, perche’ (nel caso tu lo abbia dimenticato) ti ricordo che il nostro acquedotto era, e’ e per quel che mi riguarda SARA’,totalmente pubblico.Conosci bene le battaglie che abbiamo fatto e stiamo facendo ,anche oggi, per ottenere la definitiva salvaguardia del nostro acquedotto, al cento per cento di proprieta’ del Comune di Toano e,quindi,di tutti i cittadini toanesi.noi succubi e timorosi di Iren?forse hai dimenticato che’ e’ partita proprio dal Gruppo “Toano che Vogliamo” la proposta di indire un consiglio comunale nel quale si e’ bocciata, di fatto, la possibilita’ di realizzare la centrale a biomasse a Fora di Cavola! L’anno prossimo festeggeremo i 50 anni del nostro acquedotto ,inaugurato ufficialmente nel 1963: una ricchezza ,per il nostro Comune,sempre rimasta sul territorio!
(Lombardi Michele Sindaco Toano)