VETTO (4 ottobre 2012) – Un femore umano esce da un cumulo di terra, in un terreno agricolo che affaccia al paese. Accade a Vetto dove una macabra scoperta va in scena a fianco al cimitero. Il fatto è rilevato da Gianni Ferrari, coordinatore del Pdl vettese che, di recente, aveva denunciato il degrado dell’area cimiteriale dove, di recente, è stato restaurato un pilastro d’ingresso.
“Se la ‘storia’ dei due pilastri non basta a dimostrare l’incuria dell’Amministrazione vettese verso il locale Cimitero –lamenta Gianni Ferrari -, basta andare lungo il suo muro di cinta, sul lato esterno in posizione Nord – Nord Ovest, quella cioè che guarda verso il centro del paese, per vedere affiorare dal primo cumulo di terra che si incontra un osso piuttosto lungo, che ha tutte le sembianze per essere ritenuto quello di un arto umano”.
Ma come le ossa sono finite lì? “Forse quel cumulo di terra, che non è il solo in questo luogo posto a ridosso del muro, è il riporto del terreno che viene via scavato all’interno del Cimitero ogniqualvolta si riesumano le salme, e non vi è dubbio che gli addetti a questo delicato e pietoso compito debbano pur collocare da qualche parte detto terreno”.
“Ed è nel contempo possibile che, pur se il personale addetto a questo compito cerca di raccogliere con diligenza tutto quanto è rimasto delle spoglie del defunto, vi sia qualche parte che sfugge anche all’occhio più attento, e resta pertanto nel terreno che viene asportato (con la possibilità che animali selvatici di varia specie possano poi impadronirsene). Ma se l’Amministrazione comunale di Vetto avesse individuato un’area ben precisa, e ‘protetta’, nella quale riporre il terreno derivante dalla disseppellimento delle salme, anziché destinare un’area di libero accesso, l’eventualità che un osso riaffiori, anche ad opera di un animale, sarebbe inesistente o quasi”.
“E’ più che legittimo – conclude Ferrari - che chi ha idee politiche od opinioni diverse dalle nostre critichi il nostro operato, ma l’incuria del Cimitero, che equivale di fatto ad uno scarso rispetto per i nostri defunti, è un problema di tutti, almeno così mi pare”.
Avevo letto che le condizioni del cimitero di Vetto erano pessime, ma mai avrei immaginato che gli inquilini tentassero la fuga!
(C. V.)
Ma scusate, il signor Ferrari è un patologo? Come riconosce un osso umano da un osso animale? Ha studiato medicina? E come si fa a sapere se arriva dal cimitero? Anche se fosse umano credo possa sfuggire un piccolo osso al necroforo, ma uno di 50 cm. mi sembra difficile… Non potrebbe essere stato messo lì da qualcuno intenzionalmente per andare sul giornale? Il mistero si infittisce… c’è bisogno di CSI…
(Commento firmato)
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NOTA DELLA REDAZIONE: Il signor Ferrari utilizza il dubitativo, mentre dalle nostre verifiche fatte risulta essere proprio osso umano.
Bè, in realtà nel corso degli anni a volte i cimiteri vengono ristrutturati e rifatti, e magari tempo fa il cimitero di Vetto era in una sede leggermente spostata… può succedere. A Castelnovo il vecchio cimitero era in una zona oggi residenziale, vicino alla Pieve, ma fino a una trentina di anni fa lasciata brulla dopo la realizzazione del nuovo campo santo lungo via Bismantova. Bastava scavare poco e di ossa umane se ne trovavano finchè si voleva…
(commento firmato)