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Operazione “Agire d’anticipo”

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Strumenti da scasso e grimaldelli. Ovvero gli attrezzi di chi “lavora” a spese altrui. Questi sono stati i principali obiettivi di una mirata attività di controllo del territorio che i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne' Monti hanno condotto la scorsa notte nei comuni del comprensorio montano reggiano per arginare l’escalation delle attività illecite contro il patrimonio che nell’ultimo periodo hanno registrato una certa recrudescenza anche in quest’area della provincia reggiana.

A supportare i Carabinieri in colori d’istituto anche alcune pattuglie “civetta” dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia montana. Un’attività preventiva tesa quindi a contenere le "trasferte" dei malintenzionati attraverso una strategia che ha visto i militari “agire d’anticipo” attraverso la “blindatura” dell’intero comprensorio montano con dispositivi di controllo di tutte le strade in entrata ed uscita ed il costante presidio delle zone più appetibili quali le aree industriali e i quartieri residenziali, vigilati costantemente dalle pattuglie dell’Arma. L’incessante attività di controlli effettuata dai carabinieri ha riguardato la vigilanza:

- degli obiettivi sensibili (aree industriali, quartieri residenziali e centri commerciali) possibili oggetti di furti attraverso mirati servizi costituiti da frequenti passaggi in tutti gli obiettivi a rischio;

- della circolazione stradale sulle principali vie di comunicazione con l’attuazione di posti di blocco e di controllo eseguiti con l’identificazione di tutte le persone e le vetture in transito sia per monitorare eventuali che per ispezionare i mezzi alla ricercare di armi, strumenti da scasso e grimaldelli;

- degli esercizi pubblici ed annessi parcheggi nel corso dei quali sono stati effettuati controlli sulla somministrazione degli alcolici e superalcolici e sulle altre prescrizioni del T.U.L.P.S. e delle leggi speciali, nonché ad altre località frequentate da pregiudicati dove si sospetta lo spaccio e/o uso di stupefacenti;

- delle persone sottoposte alle misure di prevenzione e di sicurezza per stabilire il rispetto delle prescrizioni conseguenti alle misure cui sono sottoposti, senza rilevare infrazioni.

In tale contesto, è capitato che una pattuglia dei carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della compagnia di Castelnovo ne' Monti abbia sottoposto a controlli un cittadino rumeno notato aggirarsi sospettosamente nei pressi di un’azienda agricola. Lo stesso, 20enne, è stato trovato in possesso di cacciaviti, pinze e grimaldelli. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza nel comprensorio montano del giovane, i militari hanno pochi dubbi sulla presenza dello stesso in quanto oltre al fatto di essere “noto” anche agli stessi Carabinieri, gli “strumenti da lavoro” trovati in suo possesso non lasciano spazi a troppe interpretazioni. Alla luce di quanto accertato, i militari hanno proceduto al sequestro degli attrezzi e il giovane è stato condotto in caserma e denunciato alla Procura reggiana per il reato di possesso di strumenti atti allo scasso. L’intenzione non è reato, come sottolineano dall'Arma, e quindi non è al momento accusato, il 20enne,  di nulla, "ma è chiaro che l’armamentario trovato in sua  disponibilità, date le circostanze di tempo e di luogo, lascia spazio a pochi dubbi". Ed è per questo motivo che ora gli stessi Carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della sua presenza in montagna.