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In cento ragazzi a scuola nel Parco. Da Reggiolo a Ligonchio, senza sede per il terremoto

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I piu piccoli del gruppo di Reggiolo con un vecchio castagno ligonchiese

Atelier nella Centrale, Pietra di Bismantova, Fonti di Poiano, Riserva dell'Orecchiella, Passo Pradarena...e poi... funghi nel bosco accanto al Rifugio dell'Aquila, tuffi nella piscina, piccolo concerto d'Appennino con Marco e Giorgio de Lassociazione,  laboratori sulla pizza, presentazioni sul lupo, sull'aquila, sui pipistrelli, sui rettili, sull'alpinismo d'alta quota... Telefonate dai genitori, qualche nostalgia, qualche mal d'auto per le curve, tante scoperte, tanta energia, vita di gruppo, gruppi coi nomi delle montagne: Ventasso, Cavalbianco, Cusna.

Così, d'un fiato è passata la prima settimana di scuola a Ligonchio, per i cento ragazzi di Reggiolo, elementari e medie, in attesa della piena agibilità delle  aule ordinarie, dopo i colpi del terremoto.

Sono ripartiti ieri , di sabato, alcuni con le famiglie venute a prenderli, i piú con gli autobus. La maggior parte di loro e dei loro genitori non era mai stata a Ligonchio, molti neppure in Appennino. Ricorderanno il Parco Nazionale Tosco Emiliano come un luogo vivo e pieno di opportunità . E torneranno. A  giudicare dai commenti di famiglie e ragazzi sui blog torneranno anche molto presto...già nel prossimo autunno  e nel prossimo inverno.

Fiero ed emozionato per questa presenza il presidente del Parco, Fausto Giovanelli: "Tanti bambini così tutti insieme mai visti a Ligonchio. L'Appennino è vivo è si fa accogliente. Un laboratorio naturalistico, culturale, umano, dove poter ospitare occhi e risate, condividere conoscenze. Utilizzare le nostre risorse e le bellezze in una situazione così mi riempie di orgoglio. Questi bambini che non hanno potuto iniziare la scuola perché danneggiata del sisma dello scorso maggio hanno trovato casa e apprendimenti altrove. E' stato bello e importante poterli accogliere e costruire saperi e vissuti con loro. Un grazie agli operatori che li hanno affiancati 24 ore al giorno.  Grazie davvero a tutti ! A chi ha organizzato, collaborato, finanziato, gestito, ospitato, cucinato, accompagnato, raccontato, cantato. Un ringraziamento speciale a Natascia Zambonini, a cui va il maggior merito delle riuscita di questa avventura, presente per tutto il progetto e insostituibile. Credo sia stata un'esperienza profonda per tutti noi.

Grazie e arrivederci a presto."
Il Parco Nazionale dell' Appennino Tosco Emiliano

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