Home Cronaca “Villette a schiera autorizzate su frana quiescente nonostante il divieto della Provincia?”

“Villette a schiera autorizzate su frana quiescente nonostante il divieto della Provincia?”

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Movimento 5 stelle alla carica in Regione per fatti che riguardano il nostro territorio.

Premette il consigliere Defranceschi: "In data 14 aprile 2012 con permesso di costruire n. 4/2012 il Comune di Canossa ha autorizzato una 'nuova costruzione di fabbricato civile abitazione con tipologia a schiera' in località Cerezzola e il permesso di costruire è intestato alla ditta immobiliare Pietranera srl e la ditta costruttrice è la Sorrentino Giuseppe; il Prg vigente del predetto Comune ha previsto l’edificabilità di questo lotto di terra nonostante lo stesso sia ubicato in zona di frana quiescente". "Inoltre il Ptcp vigente della Provincia di Reggio Emilia prevede l’inedificabilità nelle aree interessate da frane quiescenti e secondo quanto previsto dalla vigente normativa la pianificazione comunale 'si conforma alle prescrizioni e ai vincoli' fissati dalla pianificazione sovraordinata".

Aggiunge il consigliere che "il Comune di Canossa ha quindi approvato la lottizzazione nonostante il parere negativo della Provincia di Reggio Emilia" e sottolinea che "in data 12 maggio 2012 il sindaco di Canossa Enzo Musi, intervistato da 'Giornale di Reggio' dichiarava che 'su quelle quiescenti si può fare al massimo un ricovero attrezzi, non abbiamo mai autorizzato interventi di questo tipo', ma l’intervento approvato smentirebbe nei fatti quanto approvato dal Comune di Canossa con il pdc n. 4/2012 del 10 aprile 2012".

Tutto questo detto, l'esponente grillino interroga la giunta regionale per sapere "quali interventi intende compiere la Regione nell’ambito delle proprie competenze e della propria legislazione per impedire che comuni non rispettino le norme previste all’interno dei Ptcp delle province ed in particolare quelle, come nel caso esposto, finalizzate atti alla salvaguardia del territorio ed alla sicurezza dei cittadini".

 

3 COMMENTS

  1. Beh, se è per questo, nel vicino comune di S. Polo d’Enza hanno autorizzato tre interventi in zona inedificabile causa linea dell’alta tensione. Tanto, poi, la leucemia viene agli abitanti, mica agli “amministratori” (si fa per dire) che hanno autorizzato le costruzioni. Senza contare l’autorizzazione a edificare 3 piani dove i regolamenti comunali ne prevedono 2: ma questa arreca danni solo all’ambiente. C’è di peggio.

    (Agostino)

    • Firma - Agostino
  2. Non conosco il caso, ma a onor del vero c’è anche da considerare che spesso i cittadini fanno pressing sulle amministrazioni comunali affinchè, quando si tratta del loro caso…, facciano il possibile per concedere eccezioni, magari con un’interpretazione più favorevole della normativa. Poi può essere che una relazione geologica specifica abbia indicato le condizioni di insediabilità di costruzioni in tale zona di “frana quiescente” e mi pare ciò sia previsto.

    (Marco)

    • Firma - marco
  3. Dura lex, sed lex. Il PTCP parla chiaro, senza spazio all’interpretazione, riguardo alle aree instabili le disposizioni del PTCP prevalgono sugli strumenti comunali (PRG) non ancora adeguati. Qui si parla di frane. Se poi venisse giù tutto, case comprese, a chi si darà la colpa?!? Alla pioggia?!?

    (Clizia Ferrarini – presidente Legambiente Val d’Enza)

    • Firma - CliziaFerrarini-PresidenteLegambienteVald'Enza