Finisce l'estate e anche l'opposizione a Castelnovo ne' Monti torna in pista. Botta e risposta. Tutto questo pomeriggio.
Scrive Federico Tamburini (lista "Persone e montagna"): "Sono numerose e vibranti le proteste dei genitori dei ragazzi delle elementari del Peep costretti ad attendere l'apertura della scuola che è stata posticipata rispetto al passato. Le porte della scuola sono sempre state aperte intorno alle 7,30 per consentire ai genitori di dare il via alla propria giornata rispettando impegni di lavoro e garantendo inoltre un razionale flusso automobilistico in arrivo ed in partenza dal Peep. Da quest'anno le porte della scuola si aprono inesorabilmente alle 8,10 costringendo genitori e ragazzi ad attese fuori dall'edificio, impossibilità di parcheggiare nelle immediate vicinanze della scuola e soprattutto in balia degli eventi atmosferici. C'è forte preoccupazione pensando alle fredde giornate invernali, di pioggia oppure alle non infrequenti nevicate che obbligheranno genitori ed adulti, in mancanza di una qualsiasi tettoia o riparo, a improbabili bivacchi. Ma c'è dell'altro... Per i genitori impossibilitati ad aspettare coi propri figli l'apertura delle 8,10 c'è la possibilità di far entrare prima i figli a scuola... basta PAGARE!!!!!!!!!!! Questa 'accoglienza on demand' e a pagamento ci sembra francamente assurda. Siamo riusciti ad inventare una nuova tassa a carico di quei genitori e famiglie che per impegni di lavoro non possono uscire di casa alle 8 del mattino ma sono costretti ad anticipare per raggiungere il posto di lavoro. C'è da augurarsi che l'assessore Gabrini, autore di questa bella pensata e di questo nuovo balzello, torni coi piedi per terra e si convinca che la scuola è un diritto primario dei cittadini, che accogliere i ragazzi qualche minuto prima significa consentire alle famiglie di programmare razionalmente la propria giornata e che la 'locale spending review' va fatta sugli sprechi, che sono molti, e non sui sacrosanti diritti della gente".
A tambur(in) battente la replica dell'assessore alla scuola Mirca Gabrini: "Innanzi tutto rimando al mittente le affermazioni di Tamburini che la situazione legata all’orario di apertura della scuola sia 'una mia bella pensata'. Prima di diffondere pseudoinformazioni e quindi non vere, il capogruppo potrebbe fare la fatica di alzare il telefono e chiedere delucidazioni, visto che ne avrebbe facilmente la possibilità. Sottolineo che non è stata fatta assolutamente da parte del Comune di Castelnovo ne' Monti nessuna operazione di 'locale spending review' in quanto anche quest'anno l’Ente ha assicurato, senza oneri aggiuntivi, l’assistenza pre e post-scolastica a tutti gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico. L’apertura dei locali scolastici alle 7,30 era una semplice consuetudine che si era consolidata per far fronte alle abitudini organizzative, più o meno stringenti, delle famiglie. La domanda di accoglienza pre-scolastica è stata inoltrata alla dirigente scolastica dal 24% degli scolari frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune (elementari e medie). Chiarito questo, evidenzio anche il fatto che nell’organizzazione di un servizio complesso come la scuola vi sono competenze che fanno capo al Comune, altre agli istituti scolastici ed altre alle famiglie. La disposizione dell’orario di apertura dei locali scolastici e la proposta di un servizio di pre-apertura a pagamento sono scelte che fanno capo alla dirigente dell’Istituto comprensivo e riguardano un servizio che non ha nulla a che fare con gli aspetti didattici e con il diritto allo studio, ma solo organizzativi. Nel contempo, responsabilmente, sia io che la dirigente Carla Canedoli, insieme all’associazione di volontariato Auser, stiamo collaborando per rispondere al bisogno delle famiglie anche se non rientrerebbe di fatto nelle competenze dell’Istituto ne’ tanto meno del Comune. E’ stata fatta una indagine da parte della dirigente tra le famiglie che hanno espresso tali necessità sulla disponibilità a sostenere un servizio a pagamento con una spesa di 50 euro per tutto l’anno scolastico. Tali fondi andrebbero a coprire le spese per personale esterno alla scuola che garantirà il servizio di accoglienza. Situazioni analoghe avvengono da anni, in modo anche più oneroso per le famiglie, in diversi comuni reggiani e non solo. Ricordo, inoltre, che la riforma Gelmini ha prodotto un sostanziale calo degli organici non solo dei docenti ma anche del personale Ata e ciò ne è la tangibile conseguenza non solo per la scuola pubblica di Castelnovo ma anche per tutte le altre. Vorrei spiegare a Tamburini che il diritto effettivamente 'sacrosanto' allo studio ed alla istruzione è cosa prioritaria e tutelata quotidianamente dalla sottoscritta e al contempo lo inviterei a prendere visione della normativa che riguarda il pre e post-scuola. Sicuramente se il sig. Tamburini ha veramente a cuore le condizioni dei ragazzi, in balia di estreme condizioni atmosferiche, si impegnerà in prima persona e fattivamente a garantire un razionale flusso automobilistico presso la scuola e a sorvegliare gli alunni in orari non scolastici. Nel frattempo famiglie, scuola, amministrazione e associazioni di volontariato troveranno soluzioni veramente concrete e l'accoglienza non verrà negata a nessuno”.
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Rilancia Tamburini: "Assessore Gabrini, dia lei l'esempio!!!... E intanto chiarisca le perle!!!"
Il mio intervento sui media poneva l'accento sul bisogno delle famiglie che mai come oggi hanno bisogno di sentire l'Amministrazione vicina, anche nei piccoli gesti, per gestire al meglio il non facile momento. Mi è impossibile però non riprendere la replica dell'assessore alla scuola e servizi sociali di Castelnovo ne' Monti Gabrini appena pubblicata perchè alcuni concetti non sono accettabili e necessitano di immediati chiarimenti.
Perla 1) Apertura della scuola alle 7,30: "Si trattava di una semplice consuetudine consolidata per far fronte alle esigenze più o meno stringenti delle famiglie”, dice la Gabrini... e quindi il fatto di averla stroncata significa forse che sono venute meno le esigenze delle famiglie?... Oppure che c'è disinteresse verso bisogni che si tende a monetizzare anziché sviluppare e gestire in senso valoriale?
Perla 2) Apertura dei locali e preapertura fanno capo alla dirigente dell'Istituto configurando un servizio organizzativo, non didattico slegato al diritto allo studio.... Ma allora l'assessore alla scuola che ci sta a fare????? Se non coordina o comunque condivide gli aspetti organizzativi della scuola in genere cosa fa? Dubito fortemente che si occupi degli aspetti didattici per i quali i docenti e il dirigente hanno competenze e responsabilità e allora quando la Gabrini dice un po' pomposamente che "tutela tutti i giorni il diritto allo studio " dovrebbe spiegare in quale ambito. Organizzativo no!... Didattico no!... In realtà dovrebbe rendere EFFETTIVO il diritto allo studio come enunciato dall'art. 3 dello Statuto comunale.
Perla 3) Bisogno delle famiglie. Sottolinea la Gabrini che “il bisogno delle famiglie non rientra di fatto nelle competenze dell'Istituto né tantomeno del Comune". E' una frase inaccettabile sopratutto alla luce del lavoro complessivo di questa Amministrazione che non si può certo dire che non sia portatrice di profondi valori ispirati alla famiglia, ai suoi valori ed ai suoi bisogni. Forse sarebbe meglio rileggere prima di esternare certi concetti.
Rilevo senza sorpresa poi che l'adagio “armiamoci e partite” alberga generosamente nel pensiero dell'Assessore alla scuola Cabrini poiché anziché, di fronte ad una situazione di emergenza come quella segnalata, scendere in campo alle 7,30 ed accogliere i ragazzini delle medie dando il buon esempio, chiede a chiunque alzi una pur sacrosanta critica di farlo egli stesso. Dia il buon esempio e vedrà che in molti la seguiranno dopotutto è stata sempre Lei ad affermare che l'accoglienza non verrà negata a nessuno.
(Federico Tamburini, movimento Persone e Montagna)
Mi permetto di intervenire in quanto vivo quotidianamente la nostra realtà scolastica. Il personale nella scuola è stato ridotto e, di conseguenza, anche i servizi che possono essere offerti. Il personale ATA è appena sufficiente a coprire le normali necessità e non possono coprire orari allargati come negli anni passati. Agli alunni abbiamo chiesto di collaborare a tenere le classi pulite e ordinate perchè c’è la possibilità che non possano essere pulite tutti i giorni. Non c’è neppure la possibilità di sostituire i docenti assenti, se non per assenze lunghe per le quali possono essere nominati dei supplenti, in quanto mancano i fondi per pagare le ore di straordinario. Quando un docente si ammala la classe viene suddivisa in gruppi che vengono inseriti in altre classi, con disagi per le loro attività e per le classi che li accolgono. Forse non è ancora chiaro a tutti che la scuola è ridotta male dopo tagli, tagli e ancora tagli. Eppure tutti, compreso lo Stato, pretenderebbero che le cose funzionassero sempre meglio anche se le risorse sono sempre meno.
(Anna Maria Gualandri)
A Reggio si paga in ogni scuola per entrate anticipate e uscite posticipate. Io pago 93 euro per 15 minuti. Quindi non vi lamentate…
(Chiara Ganapini)
E’ comprensibile che l’apparato scolastico sia a personale ridotto e non possa coprire queste necessità. E’ anche vero che un genitore che inizi il lavoro alle 08.00 debba sempre entrare in ritardo per accompagnare il figlioletto a scuola sia un eccesso!! Però se tutti gli alunni pagassero 50 euro (ora non so quanti essi siano) alla fine ci esce uno stipendio pieno per un addetto che sia impegnato solo dalle 7.30 alle 8.10! Strano tutto ciò! Se ho valutato male accetto repliche! Ah: se avessi 3 figli sono 150 euro? Grazie.
(Roberto)
Non capisco proprio questo attacco da parte di rappresentanti del Comune, credo che le scelte che vengono prese in sede di consiglio vengano discusse con tutti e quindi anche il signor Tamburini dovrebbe essere presente, se sa che una cosa del genere non è stata decisa in consiglio, magari l’approccio più giusto sarebbe proporre qualcosa per risolvere questo problema invece che dare subito delle colpe e pretendere delle soluzioni come a schioccare le dita. Un approccio decisamente poco costruttivo e produttivo. Detto questo, mi permetto di suggerire di pensare ai tanti ragazzi della montagna che essendo disoccupati magari mezz’ora al giorno per dare una mano la riescono a trovare… anche a turno, anche con possibili riconoscimenti all’interno del servizio Carta Giovani. Non so se questo sia fattibile, sinceramente, ma volevo solo dare uno spunto. Purtroppo se non ci diamo una mano tra di noi, ora come ora non possiamo pretendere chissà cosa.
(io)
Mentre i politici festeggiano vestiti da antichi romani, lamentandosi che i, per ora teorici, tagli ai loro vitalizi e alle loro poltrone (vedi tagli alle province, ect.) provocherebbero riduzioni ai servizi sociali, gli stessi, da anni, hanno tagliato i fondi a tutti i veri servizi sociali, scuole, ospedali, forze di polizia, vigili del fuoco, ect. La realtà è che non è possibile, senza fondi e quindi con personale sempre più ridotto e semmai anziano (e chi ci va più in pensione), mantenere la qualità dei servizi erogati. Sarò pessimista ma temo che questo sia solo l’inizio e che il brutto ha ancora da venire…
(Alessandro)
Sono una mamma di due bambini che frequentano la scuola della Pieve. Sono stata costretta ad iscrivere i bimbi al tempo pieno per impegni lavorativi che spesso mi costringono a rientrare a casa non prima delle venti. Tutti gli anni però aumentano le spese, i buoni mensa e quest’anno anche i 50 euro dell’ingresso anticipato. Andare a scuola è diventato un lusso.
(xxx)
Rispondendo alla signora Chiara Ganapini mi viene da dire che non ci si lamenta più di tanto della cifra di 50 euro (e poi ognuno si lamenta fin che gli pare!), ma del problema riscontrato al primo giorno di scuola, cioè a cose fatte. Ora io non ho problemi perchè sono in ferie, ma dopo non sarà facile andare a lavorare alle 8 in orario. Qualche volta può esserci mio marito, ma a volte (SPESSO) i controlli sul suo lavoro non glie lo permettono. Alcuni genitori, me compresa sono andati lunedì dalla preside, la quale riferisce che a causa dei tagli mancano, mi sembra, 4 bidelli nel comprensorio di Castelnovo ne’ Monti. Il personale Auser è ridotto all’osso e per questa settimana c’è un po’ più di tolleranza per le entrate anticipate. Poi decideranno. Non è una cosa semplice neanche per quel o quella povera bidella che deve gestire tutti quei bimbi urlanti ed irrispettosi, a volte. E se qualcuno si fa male di chi è la colpa? Loro! Speriamo si sistemi qualcosa, se no mi sa che ne vedremo delle belle!
(Mariapia Corsi)
Non so di preciso come stanno le cose, vado ad intuito e provo a fare due conti relativamente al pre-scuola.
Scuola primaria: 40′ dalle 7,30 alle 8,10 per un totale di 4 ore a settimana. Ci sono 3 sedi, Castelnovo Centro, Castelnovo Pieve e Felina. Totale 12 ore a settimana.
Scuola secondaria di primo grado: 30′ dalle 7,30 alle 8 per un totale di 3 ore a settimana. Ci sono 2 sedi, Castelnovo e Felina. Totale 6 ore a settimana.
Occorrono quindi 5 persone a cui vanno retribuite complessivamente 18 ore a settimana da moltiplicare per le settimane dell’anno scolastico.
Ovviamente sono calcoli da me ipotizzati.
(Anna Maria Gualandri)
Sono un genitore di una bimba che frequenta le elementari al peep. Il problema esposto da Tamburini è reale e, credo, di una certa gravità. Trovo molto arrogante, da parte di un’amministratore, rispondere in questi termini “Non è compito mio, se non ti va bene, vai tu in prima persona a coprire il servizio.”, linguaggio tipico dei politici di “ultima generazione”. Vorrei porre un altro quesito: dove ha avuto luogo il dibattito tra Tamburini e la Gabrini? Se, come penso, Tamburini ha scritto un articolo inviandolo, poi, ai media locali, è normale farlo leggere all’Assessore e pubblicarlo già con la replica? Questa prassi è praticata anche a parti invertite?
(Vida)
Per Vida: il comunicato inviato da Tamburini è stato pubblicato da alcuni siti poco tempo dopo il suo invio (ad esempio su Reggio On Line già alle 12,29). Il comunicato di risposta della Gabrini è stato inviato alle 16,51, dopo che diversi giornalisti, tra i quali due volte l’amico Settimo Baisi, avevano telefonato alla Gabrini chiedendo una sua replica. Redacon ha poi scelto di pubblicare tutto insieme, come può vedere, alle 23,40. Cordiali saluti.
(Luca Tondelli)
Grazie per il calcolo, Anna Maria potresti anche dirmi più o meno quanti alunni frequentino queste 5 sedi??? Circa!!!! Grazie!
(Roberto)
Io penso che se tutto il personale Ata facesse quello per cui è pagato le cose non andrebbero poi così male..far fare le pulizie ai bimbi in classe e poi passare e vedere persone sedute..pensateci…
(Commento firmato)
Caro Luca, perdonami, visto che ci conosciamo da diverso tempo userò il tu al posto del lei. Sinceramente non riesco a capire in che veste hai risposto alle mie domande. In qualità di dipendente del Comune? Come firma della Gazzetta di Reggio? O come collaboratore di Redacon? Senza nessun intento polemico, continuo a ritenere che pubblicare un commento ad un articolo, insieme all’articolo stesso, non sia proprio il massimo. Chiaramente, non essendo del mestiere, posso tranquillamente sbagliare. Cordiali saluti.
(Vida)
Scusami Vida, ma quel “come può vedere” doveva essere un “come si può vedere”, non era mia intenzione rivolgermi a te dandoti del “lei”. La spiegazione è solo per specificare che come ufficio stampa del Comune, la risposta della Gabrini è stata inviata parecchie ore dopo che il comunicato di Tamburini era già stato pubblicato e dietro specifica richiesta di alcuni giornalisti. Redacon lo apprezzo molto come strumento, ma non ho alcuna collaborazione diretta. Ciao.
(Luca Tondelli)
Caro “commento firmato”, tu hai mai provato a lavorare in una scuola? Sicuramente no, per cui non puoi immaginare il carico di lavoro che il personale Ata ha sul groppone per riuscire a far fronte ai vari problemi visto i tagli. Preciso, inoltre, che la sorveglianza per l’orario anticipato non è di competenza del personale Ata. Tenendo conto poi della responsabilità a sorvegliare i ragazzi di oggi. Per cui non facciamo discorsi inutili senza informazione. I ragazzi non sono tenuti a fare le pulizie, ma almeno a comportarsi civilmente, è comunque una forma di educazione.
(Cinzia – un ATA)
Sono la mamma di un bambino delle scuole elementari del centro, io sarei disposta a pagare anche i 50 euro, visto che non so come fare per andare a prendere il bimbo alle 12,35 (io e mio marito usciamo all’una) ma la domanda è: chi deve prendere l’iniziativa per attivare questo servizio, visto che io ho sentito diverse mamme interessate?
(Debora)
Carissimi tutti, ritengo che questa diatriba potesse essere meno spiacevole se gli organi di competenza avessero INFORMATO per tempo i genitori sulle difficoltà dell’organizzazione del pre-scuola, dimostrandone così il serio interesse. La richiesta per tale servizio era stata fatta dalle famiglie a giugno! Le brutte sorprese si accettano male se giungono improvvise! Ricordo comunque che il dirigente scolastico si è appena insediato e ha due corsi da gestire (elementari e medie).
(Simona)
Credo che l’aggiornamento del Signor Tamburini sia l’esempio di come la politica funziona: L’IMPORTANTE E’ CRITICARE E FAR FARE IL LAVORO AGLI ALTRI; del resto Lei è all’opposizione, no? Peccato che una qualsiasi realtà è governata in modo egregio solo laddove l’opposizione funziona quasi meglio di chi è al governo… meno male che non è vero il contrario sennò avremmo degli amministratori da schifo.
Detto questo, in primis rilegga anche lei quel che scrive evitando di sbagliare il nome di una persona, dopo di che mi permetto di dirle che le sue sono parole vane. Secondo Lei per la Gabrini non ci sono più questi problemi? Secondo Lei per la Gabrini è poco importante l’organizzazione? Ma Lei ha idea del fatto che quest’estate a Castelnovo si è rischiato di chiudere un indirizzo, si è creata una nuova scuola indipendente e si è insediato più di un nuovo direttore scolastico? E’ al corrente di ciò che la Gabrini fa giorno e notte per la scuola e i servizi sociali? E allora, invece che ribattere e basta vada anche Lei alle 7,30 la davanti a scuola e la prossima volta invece che pubblicare una cosa del genere magari prima parli con la diretta interessata e cercate di trovare una soluzione comune invece che fare il tipico politico dell’opposizione italiana… L’importante è giudicare e criticare… potrebbe anche lei candidarsi alle primarie!
(io)
Ritengo che pur non volendo assolutamente difendere il signor Tamburini in questo caso abbia messo in luce un problema abbastanza importante che ha acceso un vivace dibattito! Forse il metodo è opinabile ma il risultato positivo, direi! Non ho figli ma mi schiero dalla parte dei genitori. Non so se anche “io”, di cui non sappiamo neppure il nome, ne abbia, ma tardare al lavoro ogni giorno di questi tempi diventa difficile seppure per portare il proprio figlio a scuola! In effetti il commentatore “io” ha ragione in una cosa! Tutti bravi a criticare… io per primo!
(Roberto)