In questo periodo in cui si chiedono sacrifici agli italiani, non può più essere lasciato nel silenzio il fatto che si continuino a concedere soldi, sì soldi per i vitalizi connessi ai ricongiungimenti familiari di extracomunitari con carta di soggiorno in regola, residenti in Italia da dieci anni, che possono presentare domanda di ricongiungimento familiare e fare arrivare in Italia genitori o parenti anziani. Ottenuto il permesso, immediatamente l’Inps eroga ai nuovi arrivati, che in Italia non hanno pagato neppure un centesimo di contributi previdenziali, l’assegno sociale pari a un importo annuo di 5.577 euro, pari a 13 mensilità da 429 euro. La platea dei possibili beneficiari si estende a tutti gli immigrati che hanno compiuto i 65 anni e non hanno redditi oppure sono sotto la soglia dei 5.577 euro. Nella sola Emilia-Romagna si parla di 1.944 beneficiari per un costo annuo di 13 milioni di euro. In tutta Italia quanti sono?
Inoltre, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria sono entrati a far parte dell’Europa Unita il 1° maggio 2004 mentre Bulgaria e Romani il 1° gennaio 2007. Cittadini quindi che, se residenti in Italia, non sono più da considerarsi extracomunitari. Se questi hanno effettuato ricongiunzioni prima del 2004 o 2007 ed hanno ottenuto l’assegno sociale, questo è stato revocato oppure l’Inps continua ad erogarlo?
Sono frequenti i casi di stranieri anziani che, attirati dal miraggio del guadagno facile, si trasferiscono e poi una volta avuto l’assegno sociale tornano in patria e “là fanno una vita agiata” quando invece dovrebbero avere in Italia la «residenza abituale». La Guardia di Finanza solo nel 2011 ha individuato 270 fattispecie di questo tipo.
Al tavolo Hemingway-Cadsociale ricordano con rispetto gli immigrati italiani che si sono integrati e fatti onore nei paesi dove si recavano e mai hanno goduto di simili “privilegi”. Perché simile vitalizio ai ricongiungimenti familiari di extracomunitari ed un vero invalido italiano percepisce molto meno?
(il portavoce del tavolo Hemingway-Cadsociale, Mario Guidetti)
Ecco svelato il mistero!!! Io sarei andato in pensione (con lo scalone) nei primi mesi del 2013.
Con la nuova legge dicembre 2019 e con una pensione “agricola” pari pari a quella dei ricongiunti; ma… io è già dal 1973 che lavoro e pago le tasse e ho fatto il militare in Italia!, e per di più faccio un mestiere logorante. Nel 2018 sarò ancora in grado di fare il fieno sotto la grotta? O mi andrò a fracassare!? Un grazie di cuore ai politici tutti!
(ser luci)
Se vera è uno scandalo, i nostri operai non riescono ad andare in pensione e i nostri giovani e meno giovani con la crisi non trovano lavoro e diamo 5.500 euro al mese a persone che non hanno versato una lira di contributi. E’ un buonismo elettorale e poi, purtroppo per loro, sono quasi tutti cagionevoli di salute e riempiono i nostri pronto soccorso e i reparti d’ospedale. Li accogliamo tutti grazie al buonismo falso della politica e di altre associazioni che ci speculano su questa gente e noi soffriamo sempre di più. Non so fino a quando il popolo se ne starà buono e tollererà questi politici ricconi e ingordi che non se ne vanno. Pensate che un politico ultraottantenne che qualcuno vuole mandare a casa ha detto “non sono trent’anni ma venti che sono in Parlamento, sono io che deciderò se non candidarmi non gli altri”. Pensano di essere loro i padroni dell’Italia, uno schifo. Saluti.
(Domenico Amidati)
Non ci volevo credevo ma poi ho letto un documento diffuso già nel 2008, che mi ha dato un amico ex attivista politico:
– lo Stato italiano, tramite l’INPS, (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), paga le pensioni sociali ai genitori di albanesi, marocchini, tunisini, algerini, egiziani, ucraini, russi, cubani ed altri stranieri extracomunitari “ricongiunti con i loro familiari in Italia, purché siano sprovvisti di reddito, abbiano compiuto 65 anni e siano in possesso del permesso di soggiorno a tempo indeterminato”. Il “furto” agli italiani, avviene grazie a quattro righe contenute nella Legge Finanziaria del governo dell’Ulivo (2001), approvata il 23 dicembre 2000 e ripresa con la Legge Finanziaria del 2007, dall’allora governo di Romano Prodi. A fare uso di questa “estorsione” agli italiani, e dare pensioni agli stranieri, sono i Patronati dei Sindacati, che per ogni pratica vengono remunerati dall’INPS, con un fondo speciale, creato dalle trattenute alle buste paga e ai redditi di tutti i cittadini italiani. Sono loro, i Patronati della CGIL, CISL e UIL a compilare e a far pervenire le pratiche agli sportelli dell’INPS… Non solo i genitori degli extracomunitari incassano pensioni per le quali non hanno versato un centesimo, ma anche i sindacati ci guadagnano qualcosa.
Che dire ancora …? Credo non si possa continuare così!
(Chiara Benassi)
I 5.500 euro si riferiscono all’anno e non al mese, mi scuso, il resto del contenuto rimane invariato, grazie.
(Domenico Amidati)