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“Prove di caccia o…?”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Da qualche giorno, abitando in periferia, incontro vari gruppetti di quattro o cinque esemplari di fagiani "selvaticissimi" che si cercano fra di loro e si lasciano avvicinare dalle persone a non più di 5 o 6 metri. Non è difficile vederli mescolati con le galline (non è una battuta ma la pura verità) e dividere il pasto con loro. Naturalmente questo fa parte della campagna di aiuto ai cacciatori per consentire loro di raccontare nei bar o, ritornando a casa, le epiche gesta compiute per snidare l’introvabile selvatico e per abbatterlo dopo durissima lotta e con disprezzo del pericolo che poteva derivare a lui e il suo fedele cane da una violentissima reazione da parte del "ferocissimo" volatile! Quello che è ancora più grave è il fatto che, proprio in coincidenza del rilascio di questi "selvaticissimi" volatili, al mattino all’alba o alla sera verso il crepuscolo, si avvertono "botti" molto simili se non identici a spari: con questo non voglio arrivare a nessuna considerazione e lascio a chi legge l’interpretazione. Una cosa però mi risulta difficile capire ed è questa: che soddisfazione si prova a sparare ad un volatile che si lascia avvicinare a quella distanza e, mentre premi il grilletto, ti guarda ignaro della sua sorte? Qui mi fermo perché, sicuramente per miei limiti, non capisco e sarei grato se qualcuno colmasse questa mia lacuna. L’immagine allegata è stata da me scattata oggi nel mezzogiorno dal cortile di casa mia.

(Sergio)

 

4 COMMENTS

  1. Alcuni conoscenti mi hanno riferito di spari notturni… ma le cause potrebbero essere le più varie… Mi hanno anche riferito di indagini eseguite da organi di vigilanza… e di questo auspico che sia dato ampio risalto… Il controllo del territorio a garanzia della pubblica incolumità è un valore che non possiamo dimenticare.

    (Rossella Ognibene)

    • Firma - rossellaognibene
  2. Ma quali indagini! Ma chi stiamo prendendo in giro? Ogni mattina e ogni tardo pomeriggio si sentono spari e molto vicini… e sappiamo tutti benissimo che sia tratta di cacciatori o meglio di coloro che con orgoglio si definiscono tali. Stamattina sembra di essere in mezzo a un bombardamento…, spari, fischieti, urla, cani schizofrenici che corrono di qua e di là per rincorrere questi poveri fagiani più docili che galline… Purtroppo le leggi sono dalla loro parte e a quanto pare non si può fare nulla per cambiare le cose… Questo è un grosso problema che si presenta ogni anno ma a quanto pare i cacciatori sono una specie protetta… e purtroppo non a rischio di estinzione.

    (Cristina Sironi)

    • Firma - cristinasironi
  3. Sul fatto che la legge permetta tutto questo avrei dei dubbi. Forse fa comodo a chi deve e può decidere che si pensi così. Un esempio: ISPRA, l’ente massimo per il rispetto della fauna, scrive che la siccità provoca danni immediati e a lungo termine agli animali, quindi l’attività venatoria può essere sospesa. C’è stato un ente locale che abbia sospeso la caccia?! No.

    (Clizia Ferrarini)

    • Firma - CliziaFerrarini
  4. Non discuto sulla caccia, anche se non la condivido. Però una cosa la voglio affermare: il controllo della buona condotta a mantenere il diritto di avere la licenza di porto di fucile secondo me non è sufficiente. Ho visto episodi nei quali la prima cosa che mi sono domandato era come fosse possibile che tali personaggi potessero avere ancora un porto di fucile. C’è da aver paura ad aver vissuto certi episodi, come ad assistervi spesso in questi periodi: quello che mi domando è se la pubblica sicurezza se ne occupa o se magari non lasci un po’ perdere. Io credo che l’uso di armi da fuoco fuori dai poligoni sia, anche se effettuato nel campo venatorio, una attività molto e troppo pericolosa, per essere trattata come la pesca a mosca e che pertanto andrebbe controllata con molta più attenzione di quella che si può osservare per non dire subire. Lo so che tante persone lavorano nell’industria bellica che, come quella delle pompe funebri, ha sempre molti clienti e quindi che si tende a non contrastarla, specialmente con questa crisi, ma che almeno si faccia in modo di lasciare il porto di fucile per i poligoni o per i cacciatori muniti di giudizio, non per tutti. Infine il mancato controllo della pubblica incolumità è anch’esso un reato.

    (Marco)

    • Firma - marco