Assodato che l’elettore vuole poter scegliere il proprio parlamentare e che chi proponesse i collegi uninominali per blindare “le cariatidi della politica” perderebbe le elezioni, dal tavolo politico-letterario Ernest Hemingway-Cadsociale del bar di Puianello lanciano una proposta “intelligente”(?), forse troppo intelligente:
- per tutti i partiti, primarie aperte per la scelta del candidato da mettere in lista. Così facendo si rispetterebbe la volontà dell’elettore e sarebbe poi naturale votare con collegi uninominali;
- primarie, per i partiti che lo volessero, per il candidato premier;
- elezione diretta del Presidente del Consiglio;
- assegnazione dei seggi su base proporzionale con soglia di barramento e premio di maggioranza o “governabilità” alla coalizione che raggiunge il 50% + 1 dei voti validi come era previsto dalla legge del 1953, che la sinistra definì “legge truffa” e contro la quale tappezzò i muri delle città di manifesti che riportavano a caratteri cubitali 1 + 1 = 3 e 2 + 2 = 5. Altri tempi; ora si parla del premio di maggioranza al partito che prende più voti. E questa sì che sarebbe una “vera legge truffa”!
- per tutti i partiti che si presentano alle elezioni, rimborso spese elettorali di complessivi 2 euro per ogni voto effettivamente ricevuto, cifra da riconoscersi in rate annue di 0,40 euro. L’erogazione si interrompe nel caso di scoglimento anticipato delle Camere. Attualmente il rimborso è ben superiore, viene erogato sulla base del numero di tutti gli elettori e suddiviso in percentuale fra i partiti che raggiungono il quorum; questi si dividono anche gli euro dei non votanti, delle schede nulle e dei partiti che non raggiungono l’uno per cento.
Se la saggezza non prevarrà sul famelico egoismo, al tavolo Hemingway-Casociale prevedono che il vento della protesta si trasformerà in tempesta.
(Mario Guidetti, il portavoce del tavolo Hemingway-Cadsociale)
Io non ci vedo quella grande “intelligenza” che sostiene il proponente, mi sa tanto di AZZECCAGARBUGLI di manzoniana memoria: molta muffa e nebbia
(G. Mariastella)