E' stato rinnovato ieri mattina (martedì 11, ndr) a Palazzo Allende il protocollo d'intesa per l'anticipazione sociale della cassa integrazione straordinaria, sottoscritto per la prima volta nel 2009, una delle prime azioni promosse dall'Unità provinciale anticrisi e tra le prime esperienze in questo campo prodotte a livello nazionale, poi mutuata da diverse altre realtà italiane.
Le novità più importanti del nuovo Protocollo riguardano la possibilità di arrivare fino a 800 euro di anticipazione mensile, rispetto ai 750 euro precedenti e di estendere l'anticipazione delle 9 mensilità all'intero arco dei 12 mesi di cassa integrazione. Sono state inoltre inserite, in via eccezionale, le anticipazioni per la cassa integrazione ordinaria nelle aziende ricomprese nell'area colpita dal sisma del 20 e 29 maggio scorsi.
Naturalmente viene riconfermata la struttura portante del Protocollo originario, che prevede la gratuitàper il lavoratore del conto corrente su cui viene attivata l'anticipazione; l'estensione, già avvenuta negli scorsi anni, dell'anticipazione ai contratti di solidarietà; la possibilità di rinvio del pagamento delle rate di mutuo prima casa. Il tutto, coinvolgendo anche quest’anno ben 9 istituti di credito, quelli maggiormente radicati sul territorio, che hanno tutti confermato la loro preziosa disponibilità.
Grazie a questo Protocollo i lavoratori, durante i sei-sette mesi di attesa per la corresponsione delle indennità di cassa integrazione da parte dell'Inps, si vedranno dunque anticipare dalla banca (qualora l'azienda non sia in grado di provvedere direttamente) fino a un massimo di 800 euro mensili - senza alcun tasso di interesse o spesa, con la sola eccezione dei bolli di legge - in modo da poter continuare a garantire una entrata alla famiglia; il meccanismo della "continuità" dell'anticipazione di 9 mensilità sulle 12 di cassa integrazione, a fronte del recupero delle prime anticipazioni da parte della banca, permetterà al lavoratore di non avere mensilità "scoperte", anche nel caso di successivi ritardi da parte dell'Inps.
Dalla sua attivazione, il Protocollo promosso dall’Unità anticrisi della Provincia di Reggio Emilia ha già coinvolto circa 2.600 lavoratori per un importo complessivo di oltre 12 milioni e 300.000 euro.
"Il rinnovo del Protocollo - ha detto la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini - ci permette di continuare ad affrontare la situazione di perdurante crisi economica con strumenti importanti ed efficaci, come questo dell'anticipazione sociale, che consente a lavoratori e lavoratrici di far fronte alle difficoltà personali e delle loro famiglie. Il Protocollo per l’anticipazione della Cassa si affianca agli altri interventi che in questi anni ha messo a punto l'Unità provinciale anticrisi, grazie alla collaborazione dei diversi attori economici e sociali del territorio - enti locali, sindacati, associazioni imprenditoriali e Camera di commercio- ai quali si aggiungono anche gli istituiti di credito che in questo caso, come nel caso del microcredito di sostegno all'imprenditoria femminile sempre promosso dalla Provincia, riescono a svolgere una funzione non solo di tipo finanziario, ma anche di valenza sociale".
Il vicepresidente Pierluigi Saccardi ha ripreso alcuni numeri dell'intera operazione: "Siamo partiti con una prima esperienza che vedeva coinvolti solo 3 istituti di credito e oggi siamo arrivati a coinvolgerne 9, con aiuti che hanno interessato alcune migliaia di lavoratori e le loro famiglie colpite da una crisi che purtroppo non accenna ad essere superata: per questo abbiamo rinnovato il Protocollo sino alla fine del 2013 – ha detto - Quest'anno voglio sottolineare lo sforzo ulteriore compiuto dalle banche, per aumentare il valore mensile dell'anticipazione e la sua estensione alle situazioni di cassa integrazione determinate dal grave terremoto maggio. Vorrei ricordare infine l'impegno aggiuntivo, in termini di quota di anticipazione mensile e di ulteriore durata della sospensione, riguardante le famigli e numerose, introdotte nel testo del Protocollo già lo scorso anno.".
Il Protocollo è stato firmato questa mattina, oltre che dai vertici della Provincia di Reggio Emilia, anche dai rappresentanti della Direzione territoriale del lavoro, della Camera di commercio, delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati ed ovviamente dei nove istituti di credito coinvolti: Banca Reggiana, Cassa Padana, Banca di Cavola e Sassuolo, Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, Banco San Geminiano e San Prospero, Cariparma, Unicredit, Credem e Montepaschi. Per il momento la clausola a favore delle famiglie numerose (fino a 850 euro per chi ha almeno tre figli) è stata sottoscritta da Banca Reggiana, Cassa Padana e UniCredit.